Roland Garros
Inviato: 24.05.11 - 19:18
In ritardo per problemi vari, ma eccomi qui..
Intanto prima di analizzare qualche quota, una bella notizia per un tifoso sfegatato di Nole come me: Nadal ha faticato tantissimo per aver ragione del "minatore" (inteso come colui che tira mine) John Isner, lungagnone americano che ha fatto vedere i sorci verdi allo spagnolo. Finisce al quinto set, con un vamos di Nadal emblematico, a render ragione della fatica compiuta nel portare a casa questo match..
Ieri Djokovic si era sbarazzato senza patemi di un avversario oggettivamente troppo inferiore (De Bakker). Fuori Almagro (!!) per mano di Kubot e Kohlschreiber per mano di Querrey, e J.Monaco ad opera di un Verdasco in ripresa. Per il resto avanti anche Murray senza troppa fatica.
Dopo un breve antepost su ciò che è accaduto, passiamo a qualche considerazione sulla vittoria finale. Davanti a tutti, naturalmente, Djokovic e Nadal. Le percentuali tra i due probabilmente si andranno delineando con il proseguio del torneo, molto dipenderà da quanto spenderanno per raggiungere le fasi finali del torneo: in un torneo 3 su 5 è fondamentale gestire bene le energie e qualche goccia di sudore (versata) e di acido lattico (prodotta) di troppo può risultare decisiva negli atti finali di Parigi.
Djokovic è sembrato favorito: ma attenzione alla pressione di essere imbattuto da mezza stagione, alla pressione di essere ad un passo dal conquistare la prima posizione del ranking, alla pressione di ritrovarsi incredibilmente favorito rispetto all'avversario che da sempre aveva ammirato con grande sportività come quasi inarrivabile. Di contralto, va considerato l'effetto "Djokovic" su Nadal, del tutto similare all'effetto suscitato dallo spagnolo in Federer all'epoca in cui lo svizzero non lasciava neanche le briciole. Direi che in un torneo così lungo, i nervi giocheranno un ruolo fondamentale e il titolo potrebbe decidersi proprio in questi termini, più che per i contenuti tecnici.
Possibile outsider: il Murray che ha fatto sudare Djokovic a Roma e il Federer che è stato ad un passo dal battere Nadal a Madrid potrebbero diventare le mine vaganti del torneo, ma se devo essere sincero a mio avviso pagano un deficit di "tensione agonistica" rispetto al serbo e allo spagnolo, che idealmente "vedono" già la finale e non vorranno avere sorprese nel loro cammino, forma fisica permettendo. Lo scozzese solitamente negli Slam non da il meglio di sè, emblematico il fatto che non ne abbia ancora vinto uno (a dispetto del grande talento che possiede) e soprattutto il fatto che qui a Parigi abbia raggiunto come massimo risultato solo i quarti di finale (effettivamente questo è lo Slam che, logicamente, meno gli si addice).
Non credo tantissimo neanche in Federer: secondo me lui idealmente punta a Wimbledon, dove crede di avere ancora quell'1% di possibilità di inserirsi tra i due mostri che stanno attualmente dominando questa stagione tennistica. Potrebbe anche fare un buon torneo, ma non credo andrà oltre le semifinali per le ragioni esposte su (e anche perchè, onestamente, non credo che fisicamente sia in grado di battere col 3 su 5 uno tra Djojovic e Nadal).
Pronostico secco: un po' con il cuore e la speranza, un po' razionalmente, dico Djokovic. Io credo che sia maturato molto e possa sopportare la pressione di arrivare in fondo e vincere uno dei 3 Slam che gli manca: se arriva fisicamente in buone condizioni nell'ipotetica finale e non si lascia sopraffare dalla paura di vincere, può farcela. Tanto più che credo gli manchi ancora qualcosina al servizio per essere al 100%, e può trovare questa confidenza strada facendo.
E' comunque ancora molto presto e preferirei veder giocare qualcuno sul rosso di Parigi per sbilanciarmi..
P.S. Ho clamorosamente dimenticato Del Potro (credevo non avesse recuperato fisicamente). Potenzialmente può mettere in difficoltà sia Djokovic che Nadal, se sta bene. Appena lo vedrò giocare vi saprò dire qualcosina in più..
Intanto prima di analizzare qualche quota, una bella notizia per un tifoso sfegatato di Nole come me: Nadal ha faticato tantissimo per aver ragione del "minatore" (inteso come colui che tira mine) John Isner, lungagnone americano che ha fatto vedere i sorci verdi allo spagnolo. Finisce al quinto set, con un vamos di Nadal emblematico, a render ragione della fatica compiuta nel portare a casa questo match..
Ieri Djokovic si era sbarazzato senza patemi di un avversario oggettivamente troppo inferiore (De Bakker). Fuori Almagro (!!) per mano di Kubot e Kohlschreiber per mano di Querrey, e J.Monaco ad opera di un Verdasco in ripresa. Per il resto avanti anche Murray senza troppa fatica.
Dopo un breve antepost su ciò che è accaduto, passiamo a qualche considerazione sulla vittoria finale. Davanti a tutti, naturalmente, Djokovic e Nadal. Le percentuali tra i due probabilmente si andranno delineando con il proseguio del torneo, molto dipenderà da quanto spenderanno per raggiungere le fasi finali del torneo: in un torneo 3 su 5 è fondamentale gestire bene le energie e qualche goccia di sudore (versata) e di acido lattico (prodotta) di troppo può risultare decisiva negli atti finali di Parigi.
Djokovic è sembrato favorito: ma attenzione alla pressione di essere imbattuto da mezza stagione, alla pressione di essere ad un passo dal conquistare la prima posizione del ranking, alla pressione di ritrovarsi incredibilmente favorito rispetto all'avversario che da sempre aveva ammirato con grande sportività come quasi inarrivabile. Di contralto, va considerato l'effetto "Djokovic" su Nadal, del tutto similare all'effetto suscitato dallo spagnolo in Federer all'epoca in cui lo svizzero non lasciava neanche le briciole. Direi che in un torneo così lungo, i nervi giocheranno un ruolo fondamentale e il titolo potrebbe decidersi proprio in questi termini, più che per i contenuti tecnici.
Possibile outsider: il Murray che ha fatto sudare Djokovic a Roma e il Federer che è stato ad un passo dal battere Nadal a Madrid potrebbero diventare le mine vaganti del torneo, ma se devo essere sincero a mio avviso pagano un deficit di "tensione agonistica" rispetto al serbo e allo spagnolo, che idealmente "vedono" già la finale e non vorranno avere sorprese nel loro cammino, forma fisica permettendo. Lo scozzese solitamente negli Slam non da il meglio di sè, emblematico il fatto che non ne abbia ancora vinto uno (a dispetto del grande talento che possiede) e soprattutto il fatto che qui a Parigi abbia raggiunto come massimo risultato solo i quarti di finale (effettivamente questo è lo Slam che, logicamente, meno gli si addice).
Non credo tantissimo neanche in Federer: secondo me lui idealmente punta a Wimbledon, dove crede di avere ancora quell'1% di possibilità di inserirsi tra i due mostri che stanno attualmente dominando questa stagione tennistica. Potrebbe anche fare un buon torneo, ma non credo andrà oltre le semifinali per le ragioni esposte su (e anche perchè, onestamente, non credo che fisicamente sia in grado di battere col 3 su 5 uno tra Djojovic e Nadal).
Pronostico secco: un po' con il cuore e la speranza, un po' razionalmente, dico Djokovic. Io credo che sia maturato molto e possa sopportare la pressione di arrivare in fondo e vincere uno dei 3 Slam che gli manca: se arriva fisicamente in buone condizioni nell'ipotetica finale e non si lascia sopraffare dalla paura di vincere, può farcela. Tanto più che credo gli manchi ancora qualcosina al servizio per essere al 100%, e può trovare questa confidenza strada facendo.
E' comunque ancora molto presto e preferirei veder giocare qualcuno sul rosso di Parigi per sbilanciarmi..
P.S. Ho clamorosamente dimenticato Del Potro (credevo non avesse recuperato fisicamente). Potenzialmente può mettere in difficoltà sia Djokovic che Nadal, se sta bene. Appena lo vedrò giocare vi saprò dire qualcosina in più..