Savicevic: "In Serbia 30/50 partite sono truccate"
Inviato: 31.03.06 - 12:43
"Se facessi i nominativi di dirigenti o squadre la mia vita sarebbe in pericolo"
BELGRADO - A Milano lo chiamavano ''Il Genio'. Per quello che faceva sui campi di gioco. Ora il Genio, Dejan Savicevic, s'è acquietato. Non fa più il mago, cerca solo di gestire e far quadrare i conti della federcalcio montenegrina, di cui è il presidente.
Ha sempre parlato chiaro, Il Genio, solo che se lo fa ora, dalla sua poltrona di comando, fa uno sconquasso mica da ridere. "Non punterò l'indice facendomi ammazzare per il calcio. Se facessi il nome di una persona o di una squadra metterei a repentaglio me stesso. Ma oggi 30 partite su 50 nel nostro calcio sono aggiustate".
Dire che è una denuncia pesante è poco. E poi lo dice lui. Savicevic ha cominciato dicendo che già quando giocava lui le cose andavano così, che negli anni '80, durante le cinque stagioni passate al Buducnost Podgorica, ''due o tre'' incontri furono truccati dalla sua squadra. Un fatto, ha detto Savicevic, non accaduto invece nella successiva esperienza con la Stella Rossa di Belgrado.
Secondo l'ex fantasista la situazione odierna è però ben più allarmante: "E' una tragedia - ha detto a Montena Tv, emittente di Podgorica - e non so perchè facciamo ritiri estivi, perchè abbiamo giocatori ed allenatori".
Savicevic, nel confessare il timore di ritorsioni, ha fatto riferimento all'assassinio di Branko Bulatovic, il segretario generale della federcalcio di Serbia e Montenegro ucciso in pieno giorno nel centro di Belgrado per motivi ufficialmente ignoti. Sconosciuti, a due anni esatti dal fatto, anche i responsabili del delitto.
Savicevic ha quindi negato la veridicità di una relazione diffusa dalla federcalcio che definisce "totalmente regolare" il campionato nazionale: "Forse non è totalmente.
:shock: :shock: :shock: :shock:
BELGRADO - A Milano lo chiamavano ''Il Genio'. Per quello che faceva sui campi di gioco. Ora il Genio, Dejan Savicevic, s'è acquietato. Non fa più il mago, cerca solo di gestire e far quadrare i conti della federcalcio montenegrina, di cui è il presidente.
Ha sempre parlato chiaro, Il Genio, solo che se lo fa ora, dalla sua poltrona di comando, fa uno sconquasso mica da ridere. "Non punterò l'indice facendomi ammazzare per il calcio. Se facessi il nome di una persona o di una squadra metterei a repentaglio me stesso. Ma oggi 30 partite su 50 nel nostro calcio sono aggiustate".
Dire che è una denuncia pesante è poco. E poi lo dice lui. Savicevic ha cominciato dicendo che già quando giocava lui le cose andavano così, che negli anni '80, durante le cinque stagioni passate al Buducnost Podgorica, ''due o tre'' incontri furono truccati dalla sua squadra. Un fatto, ha detto Savicevic, non accaduto invece nella successiva esperienza con la Stella Rossa di Belgrado.
Secondo l'ex fantasista la situazione odierna è però ben più allarmante: "E' una tragedia - ha detto a Montena Tv, emittente di Podgorica - e non so perchè facciamo ritiri estivi, perchè abbiamo giocatori ed allenatori".
Savicevic, nel confessare il timore di ritorsioni, ha fatto riferimento all'assassinio di Branko Bulatovic, il segretario generale della federcalcio di Serbia e Montenegro ucciso in pieno giorno nel centro di Belgrado per motivi ufficialmente ignoti. Sconosciuti, a due anni esatti dal fatto, anche i responsabili del delitto.
Savicevic ha quindi negato la veridicità di una relazione diffusa dalla federcalcio che definisce "totalmente regolare" il campionato nazionale: "Forse non è totalmente.
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