Il prossimo campionato di Lega Pro "sarà anomalo ma necessario per entrare a regime": lo ha anticipato il presidente della ex serie C, che nel 2013/14 "sarà senza retrocessioni in Prima divisione con i playout dalla settima classificata in Seconda divisione" per raggiungere in quella successiva il numero di 60 squadre che, divise in tre gironi, comporranno la Lega Pro 2014/2015.
"Siamo in una fase difficile, il prossimo campionato inizierà con 69 squadre come l'ultimo, se qualcuna non si iscrive si procede con i ripescaggi fino a 69.
Il momento - ha continuato Macalli, che partecipa a Milano alla riunione della 'Fondazione per la mutualita' generale negli sport professionistici a squadré - non è buono, speriamo di avere pochi problemi ma ne avremo". Macalli ha spiegato anche che "martedì ci sarà la riunione con le società" per la redistribuzione dei diritti tv secondo la Legge Melandri: "I soldi che derivano dai diritti tv per legge vanno al 40% a tutti e per il 50% decidono i club.
Assodato che non ci sarà più il criterio del minutaggio - ha aggiunto -, dovremo pensare alla media di età delle squadre che vanno in campo. Ma anche qui ci sono pro e contro, delibereremo a luglio ma bisogna partire da un'idea condivisa".
Fonte: itasportpress.it