[15^ GIORNATA] LAZIO - PARMA

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Squadra che vince non si cambia? Questo il rebus che deve risolvere mister Donadoni, il quale ha più volte ribadito tutta la sua soddisfazione per la duttilità dimostrata dal gruppo. Il 4-3-3 ha portato in dote ottimi risultati ma le sensazioni della vigilia lasciano pensare a uno schieramento più prudente, almeno sulla carta, con il rientro di Lucarelli in difesa. Nella partitella svolta nell’allenamento di ieri, Donadoni ha voluto mischiare le carte avendo tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione di Daniele Galloppa. Possibile la conferma di Acquah a centrocampo, ma con Parolo al rientro Donadoni potrebbe scegliere di tornare all'undici "tipo". Con il 3-5-2 il sacrificato dovrebbe essere Sansone con Biabiany di punta al fianco di Amauri, mentre in caso di conferma del 4-3-3 l'unico cambio dovrebbe essere Parolo per Acquah. Oggi la squadra si allena a porte chiuse per cercare di mantenere alta la concentrazione e domani partirà alla volta di Roma.

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Dopo il convincente successo con l'Udinese, Vladimir Petkovic potrebbe confermare 10/11 della Lazio vista in campo martedì. L'eccezione è Hernanes che si riprenderà la maglia da titolare lasciata, contro i friulani, ad Ederson. Qualche dubbio in più per il croato è per chi schierare sulla fascia destra dove Cavanda, dopo la prestazione di martedì, se la gioca con Konko, che anche oggi non si è allenato col resto del gruppo. Sulla fascia opposta il ballottaggio è invece tra Radu e Lulic, con il primo favorito. Sicuramente non saranno del match gli infortunati Brocchi, Dias, Rocchi e Zarate.

Fonte:Gazzetta

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La Lazio comunica che domani mattina verranno effettuati dei controlli, presso la Clinica Paideia, per determinare l'eventuale disponibilità per la gara di domenica contro il Parma, del portiere Federico Marchetti, che "ha accusato, durante l'allenamento, un risentimento muscolare a carico dei muscoli flessori della coscia destra".

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Messasi alle spalle la bella vittoria ai danni dell’Udinese, i biancocelesti navigano a vele spiegate verso la quindicesima giornata di campionato, che li contrapporrà al Parma, reduce dall’ottima vittoria interna contro l’Inter. È un buon momento in casa Lazio: il periodo di flessione è ormai un pallido ricordo e Klose e compagni stanno riacquistando quella fiducia e quella sicurezza che li aveva contraddistinti nella prima parte della stagione, quando stupirono tutti per grinta e bel gioco. L’incontro dell’Olimpico è un test importante per la ‘Banda Petkovic’, l’ennesimo esame di maturità per capire di che è pasta è fatta questa rosa, oltre ad uno scontro fondamentale per rimanere aggrappati al gruppo di testa.
OLIMPICO - Quello che andrà in scena domenica alle ore 15.00 è il 26° incrocio tra le due formazioni sul terreno dello Stadio Olimpico, di cui 21 in Serie A, 4 in serie B e 1 in Coppa Italia. E se i tre gol all’Udinese non fossero bastati a dare sicurezza alla formazione laziale, c’è anche la cabala a fornire un supporto in più, dal momento che delle ventisei gare tra Lazio e Parma ben 13 sono state vinte dai biancocelesti, con 9 pareggi e solo 4 vittorie da parte dei ducali. E i capitolini si trovano in netto vantaggio anche per quanto riguarda le realizzazioni, perché nel computo delle 52 segnature, 34 sono le volte nelle quali è esplosa la Curva Nord, mentre 18 sono le occasioni che a saltare sono stati i sostenitori assiepati nel distinto ospite.
TOTALE – Discorso diverso è quello riguardante la totalità delle gare giocate. Perché mentre in casa la Lazio è nettamente in vantaggio rispetto agli emiliani, più equilibrato è il computo delle vittorie, aggiungendo anche le gare del Tardini. Infatti, nei 52 scontri tra i biancocelesti e il Parma, è sì la Lazio ad avere la meglio con 18 vittorie, ma sono ben 15 le gare in cui i gialloblù hanno fatto bottino pieno, con 19 occasioni nelle quali i ventidue in campo si sono spartiti la posta in palio. E lo stesso dato si riflette anche nei gol totali. Perché se all’Olimpico la Lazio ha quasi doppiato le reti dei suoi avversari, nel computo generale la situazione è quasi la stessa, con 59 reti da parte dei capitolini e ben 50 da parte dei ducali, che inseguono a nove segnature di distanza.

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"Ogni volta che torno a Roma è sempre una grande emozione. Quando incontro la Lazio, è come se tornassi indietro nel tempo. La passione per il calcio la devo a mio padre e alle domenica allo stadio a seguire la Lazio. Sono state due componenti fondamentali per la mia formazione. Questa sfida però, per me, non è affatto un derby". Sono le parole del direttore sportivo e dell'amministratore delegato del Parma Calcio Pietro Leonardi che, ai taccuini di Personal Press Agency, parla della partita di domani pomeriggio allo stadio Olimpico tra Lazio e Parma. E' un sabato mattina passato in macchina per Leonardi in direzione Roma, in attesta di una sfida che vale tanto per il Parma: i ducali non segnano all'Olimpico, contro la Lazio, addirittura dal 2009. "Speriamo di sfatare questo tabù, vogliamo invertire questa serie negativa in casa dei biancocelesti". La chiusura è sul tecnico Roberto Donadoni che festeggerà la sua 200^ panchina in carriera. "Crediamo molto in Donadoni - spiega Leonardi - ma non avrà un ruolo come Ferguson. Lui è contento di fare il tecnico. A Manchester comanda solo una persona mentre a Parma c'è un pool di persone adibito a curare, ognuno, un'area ben definita. C'è una grande sinergia qui. Donadoni è molto contento di gestire e comandare l'area tecnica".

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Clima disteso in casa Parma dopo l'ottima prestazione offerta nel turno precedente con l'Inter. La squadra è chiamata a confermarsi contro un avversario molto difficile come la Lazio di Petkovic. Roberto Donadoni è stato il protagonista della consueta conferenza stampa della vigilia presso la sala stampa del centro sportivo di Collecchio ed ha ancora una volta posto l'attenzione sul lato fisico della prossima trasferta a Roma:

Squadra che vince non si cambia?
“Si cambia anche quando si vince, non ragiono sicuramente in questi termini. Andiamo ad affrontare una squadre che secondo me è tra le prime cinque in assoluto del nostro campionato. Indipendentemente dalla classifica che possono avere, hanno un organino e una potenzialità di primissimo livello. Questo è ancora più stimolante per noi che veniamo da una bella vittoria contro l’Inter. Dobbiamo subito riproporci in maniera importante cosa che non abbiamo fatto dopo la gara con la Roma. Questo ci deve servire da monito per non commettere certi errori. Il risultato è un discorso a parte ma il modo di affrontare l’avversario deve essere quello giusto.”
Per quanto riguarda la formazione, ha qualche dubbio?
“La partita contro l’Inter ha lasciato qualche strascico fisico in alcuni giocatori. Voglio mettere in campo una squadra che abbia, quantomeno dal punto di vista fisico, nessun tipo di remora e di difficoltà. A questo se si aggiunge l’aspetto psicologico diventa in positivo o negativo determinante.”
Com’è ha visto il gruppo in settimana? C’è la concentrazione giusta per una gara così importante?
“Io credo che se una squadra nel momento in cui raggiunge un risultato come quello ottenuto con l’Inter, con quella prestazione non capisce qual è la strada che va intrapresa allora ci sono dei limiti. Insieme cerchiamo di eliminarli e di allontanarli il più possibile. L’entusiasmo e la convinzione sono aspetti che noi cerchiamo di sfruttare che oltre al punto di vista tecnico ha un valore importante.”
La Lazio quest’anno adotta un sistema di gioco molto simile a quello proposto nella scorsa stagione con Reja. Cosa ha portato in più Petkovic?
“Sinceramente non lo conosco, ma dal di fuori mi dà sensazioni estremamente positive, come persona e per l’atteggiamento. Poi sul piano tecnico non lo vedo quotidianamente ma quello che si sente è estremamente positivo, non a caso la squadra ha una classifica di un certo tipo. E’ un tecnico di spessore.”
Affrontare la Lazio dovrebbe aiutare sotto il profilo dell’approccio?
“Questo è quello che voglio, ma non mi piace ragionare in termini di Pescara o di Lazio. Perché questo vuol dire non essere maturi, la nostra professionalità ci deve imporre questo tipo di discorso e così facendo lavori molto sull’avversario e questo non è da squadra di livello che deve ragionare molto su stesse. Le maglie che trovi di fronte non devono avere una grande valenza se non per quella che può essere una differenza di caratura tecnica. Io devo lavorare su me stesso, creare le situazioni ideali per affrontare l’avversario in un certo modo.”
La difficoltà c’è quando si affrontano squadre che ti sono dietro in classifica.
“Appunto, se la squadra ti dà retta proprio nella misura in cui lavora su se stessa e non sull’avversario. E’ chiaro che se ragioni così se soggetto a delle interpretazioni, questo vuol dire molto.”
La vittoria con l’Inter ha fatto impennare le voci di mercato con al centro Sansone. Che messaggio ha dato al ragazzo in questa settimana?
“Bè credo che certi consigli vadano fatti anche a chi stà al di fuori come voi, dipende molto da voi. Se voi reputate che una partita a livello di media possa cambiare una valutazione così vuol dire che non c’è equilibrio. Questo può inficiare quello che può essere un atteggiamento del ragazzo che ha fatto una buona prestazione con un ottimo gol. Ma voglio essere schietto ed onesto nel dire che può fare molto meglio di quello che ha fatto. E’ chiaro che viene all’occhio subito un gol importante ma la perfomance di Sansone nei novanta minuti non è ancora da Sansone. Questo lo dico con tutta serenità e lui lo deve interpretare come uno stimolo a fare meglio perché se deve ragionare con l a testa di uno che ha segnato all’Inter può ambire a fare poco. Quando farà dodici gol e prestazioni di un certo livello allora potrà ragionare in questo senso, adesso è fuori luogo.”
C’è stata un’intervista di Vieira al Times affermando che è d’accordo che si escluda dalle competizioni europee quei club che hanno tifoserie resosi protagoniste di episodi di razzismo. Lei che idea si è fatto?
“Penso che sia un fenomeno antipatico, brutto che va combattuto. Ora trovare la soluzione non è semplice, credo che togliere punti a una squadra o non permettergli di fare una competizione che si guadagna sul campo sia abbastanza penalizzante per coloro che fanno il loro mestiere, Se al di fuori ci sono degli incivili che non meritano di appartenere a una società globale è un discorso differente. E’ un fenomeno che va combattuto, questo è pacifico.”
Il Parma sta sfoggiando il 4-3-3 oltre che il canonico 3-5-2. Per una partita come questa sei orientato per il primo?
“Devo essere sincero, la Lazio è una squadra che ha cambiato molto poco. Ha un tipo di atteggiamento sia quando gioca in casa che quando va fuori, quindi noi dobbiamo sapere che ci sarà da fare una fatica importante. Sono un gruppo che cerca di chiuderti, di non concederti ciance, di toglierti spazio e poi arrivano questi inserimenti dei giocatori che partono da dietro. Dovremo fare una grande fatica e servirà una grande applicazione sia con un modulo che con un altro. Uno può essere più spregiudicato dell’altro ma questo significa che nella fase di non possesso palla attenzione anche degli esterni alti. Questo tipo di ragionamento lo avverto allora non ho problemi a giocare così.”
Questo dicembre porta tre gare in trasferta e una in casa. E’ un mese delicato?
“E’ un mese che ha delle difficoltà in più, noi vogliamo passare un Natale sereno e questo ci fa avvicinare a un percorso difficile, ma noi vogliamo dare prova già da domani.”

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Seduta mattutina, ieri, per la Lazio. I biancocelesti si sono ritrovato agli ordini di Petkovic per preparare la sfida al Parma. L'allenatore di Sarajevo ha insistito molto sui movimenti difensivi prima e offensivi poi. L'allenamento, poi, è terminato con una partitella a campo ridotto, ma soprattutto con una brutta notizia dall'infermeria: Federico Marchetti ha avvertito un problema ai flessori della coscia destra ed è da considerarsi out per la partita di domenica. Il portiere, oggi, effettuerà i controlli di rito e solo dopo si conoscerà l'entità dell'infortunio e i tempi di recupero. Lo staff medico non si sbilancia, ma in caso di stiramento, Marchetti, tornerebbe solo nel 2013. Contro il Parma, sarà out anche Konko che ancora non ha superato i problemi al piede sinistro e neanche ieri si è allenato con i compagni. Petkovic darà ancora fiducia a Cavanda, reduce dalle prove convincenti contro Tottenham e Udinese. A sinistra spazio a Radu, in netto vantaggio su Lulic. Non solo campo, il caso del giorno -in casa Lazio- è quello legato a Mauro Zarate. L'argentino andrà via a gennaio, difficile -se non impossibile- una sua permanenza a Roma anche dopo la sessione invernale di mercato. Il malessere del giocatore è crescente e su Twitter si è sfogato, beccandosi con alcuni tifosi. Quando un sostenitore biancoceleste gli chiede se sia qualcosa o qualcuno a impedirgli di tornare quello del primo anno laziale, Maurito risponde sibillino "qualcuno". A chi si rivolge Zarate? A Petkovic o a qualche figura? Difficile rispondere. Ma il particolare show continua quando un altro tifoso lo punge: "Quel qualcuno sei solo tu". Ancora più esplicita la risposta di Zarate: "Lo vedremo dopo dicembre, tra poco tempo saprai come stanno le cose". E dopo il dodicesimo mese dell'anno, arriva gennaio, mese di mercato e addii. Quello di Zarate alla Lazio non è mai stato così vicino. Genoa e alcuni club inglesi sono alla finestra. L'argentino, infortunato, non sarà convocato per la sfida al Parma. Oggi conferenza stampa di Petkovic e ripresa degli allenamenti nel pomeriggio.

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Allenamento sul campo sintetico all'interno del centro sportivo a Collecchio: seduta prevalentemente tattica preceduta da un lavoro di mobilizzazione e reattività in palestra. Questo il programma odierno per Mirante e compagni. Domani mattina rifinitura a porte chiuse prima di partire per Roma. In vista della gara contro la Lazio, Roberto Donadoni recupera Parolo, squalificato nello scorso turno di campionato. Dovrebbe essere lui a vincere il ballottaggio con Acquah per il ruolo di interno sinistro. Biabiany potrebbe partire leggermente alle spalle di Amauri. In difesa sembra che il Parma torni alla difesa a tre con Zaccardo, Paletta e Lucarelli. Resta valida l'ipotesi B, ovvero la conferma della linea a 4 con esclusione del capitano crociato (in questo caso sarà inevitabile l'arretramento di Rosi e Gobbi sulle corsie laterali).

[RUMePERA]

Marchetti

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Allenamento di rifinitura questa mattina al centro sportivo di Collecchio per il Parma agli ordini di Roberto Donadoni, che ha potuto riabbracciare anche Dorlan Pabon, rientrato in gruppo per l'allenamento di oggi e convocato per la trasferta di domani. Alla seduta non ha partecipato ovviamente Daniele Galloppa, infortunato, mentre tutto il resto della rosa è a disposizione. Questo l’elenco completo dei 24 convocati:

Portieri: Bajza, Mirante, Pavarini.
Difensori: Benalouane, Fideleff, Lucarelli, Paletta, Santacroce, Zaccardo.
Centrocampisti: Acquah, Gobbi, Marchionni, Morrone, Musacci, Ninis, Parolo, Rosi, Valdes.
Attaccanti: Amauri, Belfodil, Biabiany, Pabon, Palladino, Sansone.

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Domani all'Olimpico la Lazio ospiterà il Parma, squadra in forma e reduce dalla vittoria di lunedì sull'Inter. Il tecnico biancoceleste ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match, ecco quanto evidenziato da lalaziosiamonoi.it: "Il Parma ha dimostrato di essere in forma, è una partita difficile, è avversario da prendere con le pinze e con convinzione. La Lazio sa soffrire in certi momenti, come contro la Juve, abbiamo visto che dipenda da noi, che se facciamo un lavoro difensivo anche più alto allontaniamo i pericoli. Marchetti? Non è successo praticamente niente di nuovo rispetto a ieri. Ha un affaticamento muscolare, è in forte dubbio, devo valutare se mi conviene rischiarlo o preservarlo. Serve più saltare un match che passare poi tanto tempo fuori. Ritrovata brillantezza? Abbiamo avuto un piccolo buco psicofisico di un momento, ma non abbiamo mai perso 2 partite di fila, le altre squadre nella stessa situazione hanno pagato di più. Finalmente è tornata l'allegria, la voglia di giocare e competere, significa che a livello fisico e mentale stiamo bene. Zarate? Zarate deve curarsi bene per rientrare in concorrenza con il resto della squadra, deve tornare serio, deve arrivare in allenamento e in partita con il sorriso. Senza mettersi troppa pressione, deve volere bene a tutti quanti, cosi tutti vorranno bene a lui".

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Negli ultimi dodici Lazio-Parma di Serie A quando i gialloblu hanno trovato la via del gol hanno anche vinto. Solo che il fatto si è verificato in due sole occasioni: nel 2009-2010, 1-2 il risultato finale, e prima nel 2003-2004, 2-3 lo score dopo il novantesimo.
Insomma, un po’ pochino per scendere a Roma senza preoccupazioni da parte degli emiliani. Anche perché la squadra di Roberto Donadoni lontano dal Tardini ha raccolto solo 5 punti. Meno di un terzo di quelli della Lazio all’Olimpico, 16. Unico fattore d’incertezza l’andamento delle due compagini negli ultimi 5 turni di campionato: 8 punti per entrambe (2 successi, 2 pari ed 1 KO) e una differenza gol fatti/gol subiti che per biancocelesti e gialloblu risulta pari a zero.

CONFRONTI DIRETTI A ROMA (SERIE A E SERIE B)
25 incontri disputati
12 vittorie Lazio
9 pareggi
4 vittorie Parma
32 gol fatti Lazio
18 gol fatti Parma

PRIMA SFIDA A ROMA (SERIE A)
Lazio-Parma 0-0, 2° giornata 1990/1991
ULTIMA SFIDA A ROMA (SERIE A)
Lazio-Parma 1-0, 11° giornata 2011/2012

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Ventidue i giocatori convocati da Petkovic per la sfida con il Parma. Non ci sono gli infortunati Brocchi, Dias, Rocchi, Zarate, Marchetti e Konko. Quest’ultimo, però, dovrebbero tornare a disposizione già dalla prossima partita. Il terzino francese è alle prese con un’infiammazione alla caviglia sinistra che è in via di guarigione. Le numerose assenze facilitano le scelte di formazione di Petkovic. Il tecnico proporrà ancora un 4-1-4-1 con Bizzarri tra i pali; Cavanda, Biava, Ciani e Radu in difesa, Ledesma agirà in cabina di regia, mentre a centrocampo sono sicuri del posto Hernanes e Gonzalez al centro, e Mauri sull'out di sinistra. A destra ballottaggio tra Candreva ed Ederson, con l’azzurro in vantaggio sul brasiliano. In avanti Klose unica punta.

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Sono 24 i giocatori convocati da Donadoni per la gara dell'Olimpico: c’è anche Pabon, rientrato dalla Colombia. L’unico ballottaggio è quello tra Lucarelli e Sansone. Con il difensore in campo si andrebbe verso il tradizionale 3-5-2. Con l'ex Bayern Monaco e Crotone, spazio al 4-3-3. Nessun altro dubbio di formazione per Donadoni: Rosi e Gobbi esterni, Paletta e Zaccardo centrali, Marchionni, Valdes e Parolo sulla linea mediana. Biabiany assisterà Amauri nel reparto avanzato.

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Formazione Ufficiale

PARMA (4-3-3): Mirante; Benalouane, Zaccardo (c), Paletta (vc), Gobbi; Marchionni, Musacci, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone.
A disposizione: Pavarini, Bajza, Lucarelli, Fideleff, Santacroce, Morrone, Ninis, Rosi, Acquah, Palladino, Pabon, Belfodil.
Allenatore: Donadoni.

Non giocano ne Valdes ne Rosi!!