[14^ GIORNATA] FIORENTINA - HELLAS VERONA
Inviato: 25.11.13 - 16:41
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VERONA, ECCO COME RIALZARE LA TESTA
Il Verona ha inanellato le prime due sconfitte stagionali. Dopo la gara con il Genoa è arrivata la sconfitta con il Chievo che ha fermato l'incredibile striscia di vittorie al Bentegodi. Ironia della sorte era toccato proprio al Padova vincere per l'ultima volta al Bentegodi nell'ultima stagione (4 marzo 2013), nell'ennesimo derby sfortunato per l'Hellas. Drammi? Nemmeno per sogno. La classifica resta ottima, la rosa ampia e di valore, Mandorlini saldamente al comdano. Eppure dopo queste due gare una riflessione va fatta.
DIMENTICARE LA CLASSIFICA. La tranquillità che danno i 22 punti non deve in nessun modo rilassare l'ambiente. Solo quota 40, primo step di questo campionato può dare tranquillità. Fino a quel momento ogni gara va giocata con il coltello tra i denti. Il Chievo, prima di tutto, era una diretta concorrente per la salvezza. E averlo battuto poteva significare metterlo con un piede nella fossa. Per questo non può reggere l'alibi del sesto posto. Certo, tutto quello che c'è in classifica è farina del sacco di questa squadra, ma prima di esaltarsi bisogna raggiungere l'obiettivo.
ATTINGERE DALLA ROSA. Se c'è un fatto di cui tutti gli addetti ai lavori parlano è l'abbondanza della rosa del Verona. Un'abbondanza che permette a Mandorlini molte soluzioni.E' compito del mister attingere da questa rosa pescando sempre il meglio. E per il meglio si intende chi è più in forma. Questo è uno stimolo per tutti a dare il meglio anche in allenamento, crea competizione, alza il livello generale. Se qualcuno pensa di avere il posto assicurato, anche inconsciamente, è portato a rilassarsi.
RECUPERARE TUTTI ALLA CAUSA. Alcuni giocatori sottoutilizzati fino ad oggi devono essere recuperati. Ci sarà bisogno di loro. Cacia va tenuto attaccato al progetto e non marginalizzato come sta succedendo. Idem per Cirigliano e Sala. Saranno molto importanti da qui alla fine.
IDENTITA' TATTICA E FLESSIBILITA' DEL MODULO. Mandorlini fa bene da una parte a non cambiare mai modulo. E' un pregio e non un difetto. Ed è ciò che ha dato sicurezza ed identità alla squadra. Il problema non è lì. Se la serata di Jorginho è no, lo è anche nel 3-5-2 o nel 4-4-2. Quello che si chiede a Mandorlini è semmai, data la base su cui poggia la squadra (difesa a quattro, centrocampo a tre) qualche variazione anche per sorprendere gli avversari. Iturbe dietro alle punte è una bestemmia? Giocare con le due punte in alcuni frangenti (come a Palermo in Coppa Italia) è uno scandalo? Col Chievo, soprattutto, il Verona è apparso stantio, ripetitivo, monocorde e mononota. Se per una settimana Corini e Thereau ripetono che il fulcro del gioco del Verona è Toni ti aspetti che il Verona cambi qualcosa e non che ossessivamente ricerchi Toni.
SQUADRA TROPPO ISOLATA. Una settimana di allenamenti a porte chiuse. Per preservare quali segreti? Il prevedibile Verona che ha giocato con il Chievo non aveva necessità di fare una settimana a porte chiuse. Corini sapeva benissimo cosa faceva il Verona, e il Verona non ha fatto nulla per sorprenderlo. Viceversa la squadra vive in una sorta di bolla spazio temporale nel bunker di Peschiera. Lontana dalla città, dagli umori della piazza, dai suoi tifosi. Nello scorso campionato molto intelligentemente, Sogliano aprì le porte di Sandrà prima del match decisivo contro il Brescia. La squadra si nutrì della carica dei propri tifosi e poi in campo sputò l'anima, nonostante la partita si fosse messa in salita. Era sbagliato farlo anche questa settimana prima di una sfida così importante in chiave salvezza?
Gianluca Vighini per tggialloblù.it
su questo sono d'accordo..RUMePERA ha scritto:in arrivo la 3^ sconfitta consecutiva per Mandorlino...

Peschiera: test in famiglia, 5-1 alla Primavera
PESCHIERA DEL GARDA - Allenamento pomeridiano per i gialloblù sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Andrea Mandorlini, ha svolto un test in famiglia contro la formazione Primavera. La partitella, durata circa un'ora (30 minuti per tempo), è terminata con il risultato di 5-1 per la prima squadra. A segno Jankovic, Cacia, Maietta, Toni e Sala. La rete, per la formazione allenata da Massimo Pavanel, è stata siglata da Longo. L'attaccante gialloblù ha svolto l'intera partita con la formazione Primavera insieme a Ragatzu.
hellasverona.it
La scheda di Doveri, arbitro di Fiorentina-Hellas Verona
VERONA - Sarà l'arbitro Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1 a dirigere il match Fiorentina-Hellas Verona, 14a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14 in programma lunedì 2 dicembre (ore 19) allo stadio Artemio Franchi. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti De Luca e Musolino, il quarto uomo sarà Iori. I due arbitri addizionali saranno Giacomelli e Nasca.
Il direttore di gara è nato a Volterra (Pisa) il 10 dicembre 1977 e di professione è impiegato. Il suo esordio in Serie A risale l'1 marzo 2010, in occasione di Chievo-Cagliari.
Due i precedenti di Doveri con i gialloblù. Bilancio negativo, con due sconfitte entrambe in Lega Pro Prima Divisione, contro il Legnano (2-3 il 18 febbraio 2008 al Bentegodi) e contro il Ravenna (2-0 l'1 marzo 2009 in trasferta).
In 98 partite tra Serie A, Serie B e TIM Cup, il fischietto ha inflitto 399 ammonizioni, 23 espulsioni dirette ed ha assegnato 31 calci di rigore.
Ufficio Stampa
hellasverona.it
Meridiano ha scritto:per me il verona porta via punti da Firenze..