Pensieri e parole sull'Hellas
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allora secondo me se arriva Paulinho credo che si passi definitivamente al 4-3-1-2. Gli acquisti fatti finora danno come soluzione quel modulo e credo anche sia la cosa giusta in quanto esterni per fare il 4-3-3 non ce ne sono.
Per me Paulinho e Toni possono coesistere e non pestarsi i piedi,magari Paulinho giocherà un po' più da seconda punta ma beneficierà sicuramente del lavoro del Numero Uno.
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Pensieri e parole sull'Hellas
Romulo è ancora dell'Hellas però potrebbe e dovrebbe partire a breve19angelo85 ha scritto:Secondo me si perchè sono abbastanza simili. Però, considerando anche le partenze di Romulo ed Iturbe, non è da escludere un passaggio al 4-3-1-2.desade ha scritto:Vorrei aprire una riflessione. Con l arrivo di paulinho quasi fatto secondo voi non soffrirà la presenza di to ni? Al livorno non aveva attaccanti che gli occupavano spazio in aria e con toni difficilmente troverà la via del gol tatticamente parla do che dite.


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L mia riflessione verteva sul fatto che pau non andrebbe preso con le aspettative Dell anno scorso, perché non credo tiri le punizioni a Verona e toni gli rubera un po' di gol, se non ci fosse toni potrebbe confermare gli oltre 10 golgla16 ha scritto:allora secondo me se arriva Paulinho credo che si passi definitivamente al 4-3-1-2. Gli acquisti fatti finora danno come soluzione quel modulo e credo anche sia la cosa giusta in quanto esterni per fare il 4-3-3 non ce ne sono.
Per me Paulinho e Toni possono coesistere e non pestarsi i piedi,magari Paulinho giocherà un po' più da seconda punta ma beneficierà sicuramente del lavoro del Numero Uno.
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MANOLAS HERTAUX RUGANI MUNOZ DE VRIJ NAGATOMO ACERBI ZAPPACOSTA
SHAQUIRI BRIENZA EKDAL CANDREVA SORIANO EL KADDOURI FARNERUD MPOKU
DESTRO DI NATALE DYBALA SAU NIANG ZAZA

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Pensieri e parole sull'Hellas
stiamo comunque parlando di un discorso ipotetico in quanto Paulinho non è ancora dell'Hellas,se dovesse arrivare credo che lui e Toni si attesteranno sullo stesso numero di gol.

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Pensieri e parole sull'Hellas
Setti: "Il Verona è forte, siamo pronti a ripartire"
LA PROSSIMA STAGIONE
"Champions League? Ovviamente scherzavo, l'importante per noi è salvarci e consolidarci. Se poi riuscissimo a fare qualche vittoria in più contro le grandi squadre sarebbe bello. Dobbiamo dimostrare che non siamo una meteora, che non è stato un colpo di fortuna. Tutte le squadre adesso ci conoscono meglio, non abbiamo più l'effetto sorpresa della neopromossa. Ciò che ci rimane della scorsa annata è un gruppo solido e sano che permetterà ai nuovi innesti di inserirsi al meglio. Quando il gruppo è solido difficilmente si fallisce. E alla base di tutto c'è una società che lavora giorno e notte per consolidare quello che stiamo facendo da due anni. Tutti, dai calciatori allo staff, devono dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi. Con l'entusiasmo e la passione le possibilità di fare bene ci sono. In campo vanno i ragazzi, ma noi abbiamo tecnici, medici e preparatori di altissimo livello e sarà compito loro migliorare ed amalgamare la rosa. Crediamo molto in calciatori come Sala o Tachtsidis, che, essendo nella fase di passaggio all'età calcisticamente adulta, quest'anno avranno la possibilità di darci un grande aiuto. Voglio che siano sempre i giovani ad emergere, con quelli più vecchi ad aiutarli nella crescita: il calcio italiano ha bisogno di questo. Complicato quest'anno sarà mantenere la giusta concentrazione e non sentirsi appagati dopo una stagione come quella passata. Ci penseremo noi a tenere alta la tensione. D'altra parte ci conosciamo tutti un po' meglio e sappiamo come muoverci. I tifosi ci saranno vicini, lo sono stati già stasera accorrendo numerosissimi a questa presentazione. Sono una certezza, ci danno un grande aiuto e noi proviamo a fare il meglio per loro".
IL MERCATO DEL VERONA
"Paulinho? Con quello che eravamo disposti a investire su di lui riusciremo sicuramente a portare qualcuno di importante. Purtroppo esistono anche degli aspetti del calcio, sconosciuti ai più, che danno fastidio dal punto di vista comportamentale, ma succede. Qualcuno non si è comportato bene, qualcuno in mezzo ha fatto sì che, durante il viaggio dal Brasile all'Italia, il calciatore avesse un po' di confusione, mentre prima avevamo già un accordo di massima. Ci dispiace, pensavamo fosse l'elemento ideale per noi. Noi non abbiamo scherzato, abbiamo fatto le cose fatte bene, avevamo trovato l'accordo con il Livorno e firmato i contratti. Questo è il calcio ma non finisce qui, abbiamo la forza per muoverci bene. Quagliarella? Sinceramente è un discorso che era venuto fuori quando la Juventus lo aveva posto come possibile contropartita per l'affare Iturbe. Stiamo parlando comunque di un top player, ma avevamo puntato su Paulinho perché più abituato a fare campionati di sacrificio, quindi forse più adatto alle nostre esigenze. Il calciomercato non è complicato per noi, lo è per chi non ha un gruppo unito e le idee chiare. La nostra difficoltà starà nell'inserire al meglio i nuovi acquisti, il gruppo è la cosa più importante. Anche lo scorso anno abbiamo completato la squadra solo negli ultimi giorni mercato, ci stiamo muovendo. Siamo all'inizio di un mercato fatto di pochi soldi, bisogna aspettare. Senza dubbio faremo tutto in grande sintonia con Mandorlini, che gode di grande fiducia da parte della società e soprattutto di Sogliano. Su Tachtsidis si è esposto personalmente, ma Andrea ripone a sua volta molta fiducia nelle capacità di Sean: massima collaborazione tra i due e consapevolezza dei propri mezzi. Ora dobbiamo mettere a posto la difesa e trovare un attaccante che possa giocare assieme ad Toni oppure essere una valida alternativa. Quello che conta è che chi viene qui abbiamo il giusto spirito di sacrificio. Donsah? Un grandissimo colpo, e ci siamo anche garantiti la possibilità di fare delle valutazioni nel momento di un'eventuale futura cessione di questo calciatore. Questo è il tipo di scelte che vanno fatte quando a chiederti il calciatore è un club il cui allenatore lo ha richiesto espressamente per dargli molte chances, quindi abbiamo ritenuto giusto dargli questa possibilità mantenendoci in modo aperto nei suoi confronti ma allo stesso tempo puntando su elementi magari più pronti o esperti. Due milioni e mezzo in questo mercato sono tantissimi soldi, Donsah stesso mi ha chiamato per ringraziarmi, anche perché gli hanno fatto un contratto che ne migliora la cifra percepita. Contento lui, contenti tutti: sono sicuro che ci ringrazierà per averlo lanciato. Romulo? E' una forza della natura, ci sono diverse squadre che lo cercano. Se dovesse partire lo saluteremmo con la consapevolezza di aver fatto ancora una volta le cose nel modo migliore per tutti".
LA CESSIONE DI ITURBE
"Sappiamo la crescita che ha avuto Juan nello scorso campionato, giocando per noi. Bisogna fare un applauso alla Roma per il modo in cui ha creduto in questo giocatore, come abbiamo fatto noi. La clausola rescissoria che aveva originariamente al Porto, 60 milioni, non è un valore campato in aria: rappresenta il valore reale che potrebbe raggiungere giocando in un top club come la Roma. E può crescere moltissimo non solo dal punto professionale ma anche economico. La sua cessione è la prova della serietà della nostra società, se non avessimo avuto le idee chiare non ci saremmo presi un onere da 15 milioni di euro. La cifra complessiva che viene fuori è 28,5 milioni per il Verona, più la promessa di una società seria come la Roma di poter prendere un giovane forte da qui a fine mercato o nella prossima sessione. Sono numeri veramente importanti, lo dimostra il fatto che la Roma ha speso più soldi solo per Batistuta ed Iturbe è quindi il calciatore più pagato dell'era moderna. La trattativa si è svolta con altre squadre di altissima fascia, quindi pensiamo di aver ottenuto il massimo".
Ufficio Stampa
LA PROSSIMA STAGIONE
"Champions League? Ovviamente scherzavo, l'importante per noi è salvarci e consolidarci. Se poi riuscissimo a fare qualche vittoria in più contro le grandi squadre sarebbe bello. Dobbiamo dimostrare che non siamo una meteora, che non è stato un colpo di fortuna. Tutte le squadre adesso ci conoscono meglio, non abbiamo più l'effetto sorpresa della neopromossa. Ciò che ci rimane della scorsa annata è un gruppo solido e sano che permetterà ai nuovi innesti di inserirsi al meglio. Quando il gruppo è solido difficilmente si fallisce. E alla base di tutto c'è una società che lavora giorno e notte per consolidare quello che stiamo facendo da due anni. Tutti, dai calciatori allo staff, devono dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi. Con l'entusiasmo e la passione le possibilità di fare bene ci sono. In campo vanno i ragazzi, ma noi abbiamo tecnici, medici e preparatori di altissimo livello e sarà compito loro migliorare ed amalgamare la rosa. Crediamo molto in calciatori come Sala o Tachtsidis, che, essendo nella fase di passaggio all'età calcisticamente adulta, quest'anno avranno la possibilità di darci un grande aiuto. Voglio che siano sempre i giovani ad emergere, con quelli più vecchi ad aiutarli nella crescita: il calcio italiano ha bisogno di questo. Complicato quest'anno sarà mantenere la giusta concentrazione e non sentirsi appagati dopo una stagione come quella passata. Ci penseremo noi a tenere alta la tensione. D'altra parte ci conosciamo tutti un po' meglio e sappiamo come muoverci. I tifosi ci saranno vicini, lo sono stati già stasera accorrendo numerosissimi a questa presentazione. Sono una certezza, ci danno un grande aiuto e noi proviamo a fare il meglio per loro".
IL MERCATO DEL VERONA
"Paulinho? Con quello che eravamo disposti a investire su di lui riusciremo sicuramente a portare qualcuno di importante. Purtroppo esistono anche degli aspetti del calcio, sconosciuti ai più, che danno fastidio dal punto di vista comportamentale, ma succede. Qualcuno non si è comportato bene, qualcuno in mezzo ha fatto sì che, durante il viaggio dal Brasile all'Italia, il calciatore avesse un po' di confusione, mentre prima avevamo già un accordo di massima. Ci dispiace, pensavamo fosse l'elemento ideale per noi. Noi non abbiamo scherzato, abbiamo fatto le cose fatte bene, avevamo trovato l'accordo con il Livorno e firmato i contratti. Questo è il calcio ma non finisce qui, abbiamo la forza per muoverci bene. Quagliarella? Sinceramente è un discorso che era venuto fuori quando la Juventus lo aveva posto come possibile contropartita per l'affare Iturbe. Stiamo parlando comunque di un top player, ma avevamo puntato su Paulinho perché più abituato a fare campionati di sacrificio, quindi forse più adatto alle nostre esigenze. Il calciomercato non è complicato per noi, lo è per chi non ha un gruppo unito e le idee chiare. La nostra difficoltà starà nell'inserire al meglio i nuovi acquisti, il gruppo è la cosa più importante. Anche lo scorso anno abbiamo completato la squadra solo negli ultimi giorni mercato, ci stiamo muovendo. Siamo all'inizio di un mercato fatto di pochi soldi, bisogna aspettare. Senza dubbio faremo tutto in grande sintonia con Mandorlini, che gode di grande fiducia da parte della società e soprattutto di Sogliano. Su Tachtsidis si è esposto personalmente, ma Andrea ripone a sua volta molta fiducia nelle capacità di Sean: massima collaborazione tra i due e consapevolezza dei propri mezzi. Ora dobbiamo mettere a posto la difesa e trovare un attaccante che possa giocare assieme ad Toni oppure essere una valida alternativa. Quello che conta è che chi viene qui abbiamo il giusto spirito di sacrificio. Donsah? Un grandissimo colpo, e ci siamo anche garantiti la possibilità di fare delle valutazioni nel momento di un'eventuale futura cessione di questo calciatore. Questo è il tipo di scelte che vanno fatte quando a chiederti il calciatore è un club il cui allenatore lo ha richiesto espressamente per dargli molte chances, quindi abbiamo ritenuto giusto dargli questa possibilità mantenendoci in modo aperto nei suoi confronti ma allo stesso tempo puntando su elementi magari più pronti o esperti. Due milioni e mezzo in questo mercato sono tantissimi soldi, Donsah stesso mi ha chiamato per ringraziarmi, anche perché gli hanno fatto un contratto che ne migliora la cifra percepita. Contento lui, contenti tutti: sono sicuro che ci ringrazierà per averlo lanciato. Romulo? E' una forza della natura, ci sono diverse squadre che lo cercano. Se dovesse partire lo saluteremmo con la consapevolezza di aver fatto ancora una volta le cose nel modo migliore per tutti".
LA CESSIONE DI ITURBE
"Sappiamo la crescita che ha avuto Juan nello scorso campionato, giocando per noi. Bisogna fare un applauso alla Roma per il modo in cui ha creduto in questo giocatore, come abbiamo fatto noi. La clausola rescissoria che aveva originariamente al Porto, 60 milioni, non è un valore campato in aria: rappresenta il valore reale che potrebbe raggiungere giocando in un top club come la Roma. E può crescere moltissimo non solo dal punto professionale ma anche economico. La sua cessione è la prova della serietà della nostra società, se non avessimo avuto le idee chiare non ci saremmo presi un onere da 15 milioni di euro. La cifra complessiva che viene fuori è 28,5 milioni per il Verona, più la promessa di una società seria come la Roma di poter prendere un giovane forte da qui a fine mercato o nella prossima sessione. Sono numeri veramente importanti, lo dimostra il fatto che la Roma ha speso più soldi solo per Batistuta ed Iturbe è quindi il calciatore più pagato dell'era moderna. La trattativa si è svolta con altre squadre di altissima fascia, quindi pensiamo di aver ottenuto il massimo".
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Pensieri e parole sull'Hellas
TANTE IDEE
Dopo Quagliarella, Paulinho. Anzi Paulinho, pace all'anima sua e alla sua avidità, più di Quagliarella perché ci ha rovinato la festa. Molto più anche di quel Pablo Gonzales dell'estate scorsa che, innamorato della sua Novara, si è perso definitivamente in un campionato tanto mediocre da retrocedere in Lega Pro. Il brasiliano era proprio l'attaccante giusto: poteva fare la seconda punta a fianco di Toni o Rabusic, o il vertice offensivo con Gomez a suo fianco in una versione esterna per sfruttare gli spazi e il contropiede; conosceva il calcio italiano ed ha personalità sufficiente per affrontare qualunque avversario. Naturalmente ce ne faremo una ragione. Ma ci vuole il tempo di un nome nuovo. L'anno scorso è esploso Iturbe e tra quindici giorni ce ne sarà un altro. È chiaro che, con le partenze di Iturbe e Romulo (ma anche di Maietta e Donadel), insieme a Tachtsidis e Christodoulopoulos doveva rappresentare il fiore all'occhiello del nuovo Hellas. Ora però il Verona ha liquidità sufficiente per tentare un attaccante di questo spessore. Magari uno che sia anche tanto intelligente da comprendere quanto è fortunato.L'idea che ossessiona in questo periodo i vertici gialloblu è confermarsi è difficile. Siamo sui livelli, più o meno, del prima i 40 punti dell'anno scorso. È corretto partire su basi solide. Basta non prendersi troppo sul serio e finire per condizionarsi la vita. Nel calcio basta poco.Il Verona, fintanto che si divertiva, ha giocato e divertito. Quando ha cominciato a porsi di fronte un obiettivo (la salvezza prima e un posto UEFA poi) si è complicato la vita e si è fermato. Si è complessato.
Tra i giovani, quest'anno, l'Hellas punta molto su Sala. Protagonista positivo nel finale di campionato, può coprire più ruoli nella fascia destra mostrando sensibilità e duttilità tattica. Non credo sia un caso meramente estetico il fatto che la società lo abbia scelto come uomo immagine – a fianco di Toni – nella presentazione della nuova maglia. Anche il presidente, nella presentazione, si è soffermato su di lui. Sui giovani, comunque, il Verona ha svoltato. Ha rinunciato a Donsah, è vero, (ma c'è dietro l'affare Tachtsidis scippato al Cagliari perché voluto da Zeman), ma Gatto e Torregrossa vanno a giocarsi le loro chance in serie B, qualche altro va in Lega Pro e non certo per fare panchina. In più, in ritiro c'è qualche '93 che alla fine potrebbe anche sorprenderci (Bianchetti, Zampano e Valoti).
Il vero problema, oltre all'attaccante di spessore, è il rafforzamento della difesa: 68 goals subiti con Rafael portiere che ha fatto più parate in serie A, la dicono lunga sull'inadeguatezza del reparto. Finora è stato fatto poco o nulla. E questo mi preoccupa. Via Cacciatore e Pillud, a destra sono arrivati dalla Svizzera un terzino croato (Martic) e un ragazzino (Zampano) titolare in una Juve Stabia retrocessa già da dicembre: sulla carta, nessun miglioramento. A sinistra, Albertazzi è stato perso alle buste ed è chiaro che Agostini (sempre mezzo rotto) ha bisogno di un'alternativa decente. In mezzo, capitan Maietta è stato sacrificato (scelta tecnica o c'è dell'altro?) pur essendo nettamente migliore di Marques e Gonzalez dei quali si può fare decisamente a meno. L'impressione è che finora Sogliano si sia concentrato sul centrocampo scegliendo gente energica come Obbadi, Tachtsidis e Ionita abituata ad aggredire gli spazi e a non far tirare. Il che aiuterà sicuramente per un 30% i compagni dietro. Ma occorrono almeno 3 difensori decenti (2 centrali ed un esterno) per mettere a posto le cose e non sprecare la nuova annata. In giro si sente parlare di tal Compper, 16 partite in una stagione e mezza nella Fiorentina e di Gamberini, anche lui riserva nel Genoa lo scorso anno. Mi sembra davvero pochino...
Però siamo solo agli inizi. Vediamo come evolvono le cose.
Massimo
bellissimo articolo che fotografa alla perfezione la situazione attuale.
Dopo Quagliarella, Paulinho. Anzi Paulinho, pace all'anima sua e alla sua avidità, più di Quagliarella perché ci ha rovinato la festa. Molto più anche di quel Pablo Gonzales dell'estate scorsa che, innamorato della sua Novara, si è perso definitivamente in un campionato tanto mediocre da retrocedere in Lega Pro. Il brasiliano era proprio l'attaccante giusto: poteva fare la seconda punta a fianco di Toni o Rabusic, o il vertice offensivo con Gomez a suo fianco in una versione esterna per sfruttare gli spazi e il contropiede; conosceva il calcio italiano ed ha personalità sufficiente per affrontare qualunque avversario. Naturalmente ce ne faremo una ragione. Ma ci vuole il tempo di un nome nuovo. L'anno scorso è esploso Iturbe e tra quindici giorni ce ne sarà un altro. È chiaro che, con le partenze di Iturbe e Romulo (ma anche di Maietta e Donadel), insieme a Tachtsidis e Christodoulopoulos doveva rappresentare il fiore all'occhiello del nuovo Hellas. Ora però il Verona ha liquidità sufficiente per tentare un attaccante di questo spessore. Magari uno che sia anche tanto intelligente da comprendere quanto è fortunato.L'idea che ossessiona in questo periodo i vertici gialloblu è confermarsi è difficile. Siamo sui livelli, più o meno, del prima i 40 punti dell'anno scorso. È corretto partire su basi solide. Basta non prendersi troppo sul serio e finire per condizionarsi la vita. Nel calcio basta poco.Il Verona, fintanto che si divertiva, ha giocato e divertito. Quando ha cominciato a porsi di fronte un obiettivo (la salvezza prima e un posto UEFA poi) si è complicato la vita e si è fermato. Si è complessato.
Tra i giovani, quest'anno, l'Hellas punta molto su Sala. Protagonista positivo nel finale di campionato, può coprire più ruoli nella fascia destra mostrando sensibilità e duttilità tattica. Non credo sia un caso meramente estetico il fatto che la società lo abbia scelto come uomo immagine – a fianco di Toni – nella presentazione della nuova maglia. Anche il presidente, nella presentazione, si è soffermato su di lui. Sui giovani, comunque, il Verona ha svoltato. Ha rinunciato a Donsah, è vero, (ma c'è dietro l'affare Tachtsidis scippato al Cagliari perché voluto da Zeman), ma Gatto e Torregrossa vanno a giocarsi le loro chance in serie B, qualche altro va in Lega Pro e non certo per fare panchina. In più, in ritiro c'è qualche '93 che alla fine potrebbe anche sorprenderci (Bianchetti, Zampano e Valoti).
Il vero problema, oltre all'attaccante di spessore, è il rafforzamento della difesa: 68 goals subiti con Rafael portiere che ha fatto più parate in serie A, la dicono lunga sull'inadeguatezza del reparto. Finora è stato fatto poco o nulla. E questo mi preoccupa. Via Cacciatore e Pillud, a destra sono arrivati dalla Svizzera un terzino croato (Martic) e un ragazzino (Zampano) titolare in una Juve Stabia retrocessa già da dicembre: sulla carta, nessun miglioramento. A sinistra, Albertazzi è stato perso alle buste ed è chiaro che Agostini (sempre mezzo rotto) ha bisogno di un'alternativa decente. In mezzo, capitan Maietta è stato sacrificato (scelta tecnica o c'è dell'altro?) pur essendo nettamente migliore di Marques e Gonzalez dei quali si può fare decisamente a meno. L'impressione è che finora Sogliano si sia concentrato sul centrocampo scegliendo gente energica come Obbadi, Tachtsidis e Ionita abituata ad aggredire gli spazi e a non far tirare. Il che aiuterà sicuramente per un 30% i compagni dietro. Ma occorrono almeno 3 difensori decenti (2 centrali ed un esterno) per mettere a posto le cose e non sprecare la nuova annata. In giro si sente parlare di tal Compper, 16 partite in una stagione e mezza nella Fiorentina e di Gamberini, anche lui riserva nel Genoa lo scorso anno. Mi sembra davvero pochino...
Però siamo solo agli inizi. Vediamo come evolvono le cose.
Massimo
bellissimo articolo che fotografa alla perfezione la situazione attuale.

- thedeadman
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paulinho ha rifiutato non tanto per i soldi, quanto per la questione delle offese dei tifosi del verona al compianto morosini.
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I pray my soul is mine to keep
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- kolao95
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Sì ho letto anche io, ma non ci credo. Il giocatore avrebbe chiuso le trattative con la squadra da tempo se fosse così e inoltre da quello che so è stato a Verona per giorni a trovare l'accordo.
- SirPsychoSexy
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a Paulinho non gliene sbatte niente di quel motivo anche perchè Spinelli ha accettato l'offerta. Semplicemente gli danno di più dove è andato.

- doriangrey1983
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è sempre quellodoriangrey1983 ha scritto:Beh ora hanno un bel gruzzolo da investire cmq

saranno sì e no una decina di milioni e serve una punta e almeno tre o quattro difensori

- doriangrey1983
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Fossi in loro chiederei qualche prestito tipo di che so un gabbiadini, zaza e affini... Altrimenti dovranno accontentarsi di mezze ciofeche con solo 10 milioni
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- SirPsychoSexy
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"e fatela una domanda a mr.SirPsychoSexy,aiutatelo è una brava persona,cazo! e mai domande dal cazo! mai uno in due anni,mai una voce fuori dal coro,mai una! siete fatti proprio con di plastica! ma basta,vergognosi! perchè chi è mollo non fa sto mestiere qua,io litigo a casa,litigo con tutti,non sono mollo,anzi sono un coraggioso!" (semicit.)
chiedete qualcosa nei vari topic,mi annoio!
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