Pensieri e parole sull'Hellas
Moderatore:SirPsychoSexy
- Meridiano
- Moderatore Globale
- Messaggi:170276
- Iscritto il:31.08.05 - 11:11
- Nome:Francesco
- Skype:ciccioarcidiacono
- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Ora è ufficiale: l'Hellas Verona di Andrea Mandorlini è migliore di quella storica di Osvaldo Bagnoli. Può sembrare un'eresia, ma i numeri sono evidenti. Nemmeno la storica formazione scudettata del 1984/85 aveva mai ottenuto cinque vittorie di fila in casa. Quest'anno non arriverà sicuramente lo scudetto, ma adesso non si può più parlare di sorpresa.
Il Verona quarto in classifica a 19 punti al pari dell'Inter, con un punto in più della Fiorentina, addirittura quattro in più della Lazio e sette in più del Milan ormai è una realtà di questo campionato. Magari i ragazzi di Mandorlini non saranno ancora in questa posizione, ma con oltre un quarto di campionato ormai archiviato si può già tracciare un primo bilancio.
L'Hellas Verona gioca bene, diverte e si diverte, trascinato da un pubblico carico di entusiasmo per un avvio di campionato che nemmeno i più ottimisti potevano aspettarsi. Anche con Iturbe in panchina, la formazione di Mandorlini non sembra accusare il colpo, anche perché di fronte hanno una delle peggiori Samp della stagione. Eder e Gabbiadini non pungono praticamente mai, per cui anche una difesa orfana di Moras non ha particolari problemi a tenere la porta inviolata.
Di contro, invece, c'è uno straordinario Luca Toni. L'ex Campione del Mondo sembra aver trovato a Verona l'ambiente giusto per rigenerarsi dal punto di vista umano ma soprattutto professionale. Suo l'assist che permette a Juanito di sbloccare la gara, suo lo straordinario gol che di fatto chiude la gara. Difficile che arrivi la chiamata di Prandelli, ma intanto Toni si gode il suo piccolo Mondiale. Un Mondiale chiamato Verona.
Il Verona quarto in classifica a 19 punti al pari dell'Inter, con un punto in più della Fiorentina, addirittura quattro in più della Lazio e sette in più del Milan ormai è una realtà di questo campionato. Magari i ragazzi di Mandorlini non saranno ancora in questa posizione, ma con oltre un quarto di campionato ormai archiviato si può già tracciare un primo bilancio.
L'Hellas Verona gioca bene, diverte e si diverte, trascinato da un pubblico carico di entusiasmo per un avvio di campionato che nemmeno i più ottimisti potevano aspettarsi. Anche con Iturbe in panchina, la formazione di Mandorlini non sembra accusare il colpo, anche perché di fronte hanno una delle peggiori Samp della stagione. Eder e Gabbiadini non pungono praticamente mai, per cui anche una difesa orfana di Moras non ha particolari problemi a tenere la porta inviolata.
Di contro, invece, c'è uno straordinario Luca Toni. L'ex Campione del Mondo sembra aver trovato a Verona l'ambiente giusto per rigenerarsi dal punto di vista umano ma soprattutto professionale. Suo l'assist che permette a Juanito di sbloccare la gara, suo lo straordinario gol che di fatto chiude la gara. Difficile che arrivi la chiamata di Prandelli, ma intanto Toni si gode il suo piccolo Mondiale. Un Mondiale chiamato Verona.
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Setti: "Dal derby inizia un altro campionato"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, ospite alla trasmissione "Vighini Show" in onda su TeleNuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini: "L'incidente di Genova? Siamo vicini al nostro tifoso e alla sua famiglia, che sta soffrendo molto. Aspettiamo con ansia notizie positive, speriamo che Giorgio si riprenda. I nostri tifosi? Abbiamo iniziato un percorso, apprezzato dall'Osservatorio. Tutti riconoscono il nostro cambiamento e le qualità che hanno i nostri tifosi. Il nostro è un tifo bello e sano, un patrimonio da difendere di cui andiamo fieri. Se mi aspettavo un Verona così? Nessuno se lo aspettava, sapevamo di avere una squadra ed un organigramma in grado di poter competere e lottare in ogni campo. Poi si sommano altre componenti, come fortuna e bravura. Siamo partiti forte e abbiamo preso consapevolezza nei nostri mezzi, c'è un mix importante di giovani e calciatori di esperienza, tra loro si è creata la giusta alchimia. Ora dal derby inizierà un altro campionato, se non abbiamo la testa giusta possiamo cadere in basso: la Serie A può dare soddisfazioni, dobbiamo cercare sempre di lottare per essere devastanti. La sconfitta di Genova? Quest'anno subiamo sempre due gol in pochi minuti, dopo ottime prestazioni ci rilassiamo e paghiamo dazio. Potevamo giocarcela bene ieri ed anche a San Siro: forse, quando prendiamo gol, la concentrazione cala parecchio. Questi sintomi ti fanno capire dove devi intervenire, vanno curati e sistemati durante la settimana. Il mio rapporto con Mandorlini? Ha delle qualità tattiche importanti, la squadra conosce sempre cosa deve fare, abbiamo un gioco bellissimo, un'identità forte. Lavora bene ed è questo quello che gli chiediamo. A volte vorrei che fosse un po' più spregiudicato, purtroppo in questo campionato non conta solo il bel gioco. Ora Mandorlini ha capito di avere una società vera e forte alle spalle, questa è la nostra forza e tutti lavorano in funzione dei risultati. Mi auguro che le cose vadano avanti così, anche se ci saranno i momenti bui dove tutti dovremo stare uniti. Il modello Verona? E' dinamico, giovane, veloce. Anche Sogliano ha questo modo di fare calcio, e tutto va costruito per gradi: se non costruiamo, non reggiamo il sistema calcio. Toni? E' molto importante nello spogliatoio, non sei campione del mondo per caso. Il riscatto di Iturbe? E' un giocatore destinato a grandi palcoscenici, è un problema che ci porremo più avanti. Non dobbiamo fossilizzarci su un giocatore, è opportuno distribuire i nostri sforzi in modo giusto. Il mio sogno? Salviamoci il prima possibile, dal derby inizierà un campionato diverso e non dobbiamo diminuire la nostra attenzione per giocare al meglio contro squadre alla nostra portata. Il favorito nel derby? Il Chievo ha tutti i vantaggi. Noi siamo una neopromossa, loro hanno tanta esperienza, mi auguro che sia una bella partita. Se noi la prepariamo bene ce la possiamo giocare. I nostri rapporti con il Chievo? Sono sani, ma minimi. Condividiamo delle problematiche comuni, come lo stadio. Il modello Borussia Dortmund? Dieci anni fa erano sull'orlo del fallimento, poi hanno sfruttato ciò che il mercato offriva: stadio, diritti tivù e merchandising. In Italia tutti pensano al proprio orticello, ma questo è un problema globale. Se noi diventiamo schiavi della tivù non andiamo avanti. Vorrei tanto creare un nuovo stadio, ma ad oggi non è fattibile. Ci stiamo dando da fare, anche dal punto di vista del merchandising, e per questo ringrazio i nostri tifosi. Il rinnovo di Mandorlini? Ho dato ordine a Sogliano e a Gardini di parlare dei vari contratti dopo aver raggiunto i 40 punti. Questo vale per il mister e per altri calciatori come Cacia e Hallfredsson. Penso anche ai giovani, che devono crescere perché sono il futuro della società. Chi mi piacerebbe riscattare? Abbiamo vari giocatori che vogliamo prendere: Romulo, Cirigliano, Albertazzi, Martinho. Tutti questi possono essere il futuro del Verona".
Ufficio Stampa
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Amichevole: Donadel segna, Petrolul sconfitto 1-0
PESCHIERA DEL GARDA - Buon test per i gialloblù. La squadra, allenata da Andrea Mandorlini, ha sconfitto i rumeni del Petrolul per 1-0. Decisiva la rete segnata al 18' del primo tempo da Donadel, abile nel concludere a rete un bell'assist di Martinho. Tutti i gialloblù a disposizione sono scesi in campo, dando vita ad una partita attenta e concreta. Petrolul pericoloso solo nel finale della partita, con le conclusioni di Camara e Walter ben parate da Nicolas.
HELLAS VERONA-PETROLUL 1-0
Marcatore: 18' pt Donadel.
Primo tempo
1' Partiti
5' Cross di Achim, testa di Camara, blocca Mihaylov.
7' Mustivar ci prova da fuori, palla a lato
9' Longo, davanti a Bornescu, viene anticipato all'ultimo da Benga
13' Bel lancio di Donadel per Martinho, il cui colpo di testa termina sopra la traversa
18' GOL Martinho scende bene sulla fascia sinistra e crossa in mezzo dove Donadel, indisturbato, insacca
25' Tiro di Mustovar da lontanissimo. Palla alta
31' Petrolul ancora dalla distanza. Questa volta ci prova Doding, palla sopra la traversa
39' Anche Walter da fuori. Mihaylov blocca senza problemi
44' Cross di Haubert, testa di Camara. La palla si spegne sul fondo
46' Finisce qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Romario ci prova dalla distanza. La palla, deviata da Cirigliano, termina in corner
4' Tiro violento di Doding dal cuore dell'area. Palla sopra la traversa
8' Martinho, lanciato da Gomez, calcia debolmente davanti a Dos Santos consegnando il pallone all'estremo difensore
10' Bel tiro di Camara, Mihaylov è attento e blocca
25' Doppia occasione per Longo. Lanciato a rete da Jankovic, prima colpisce la traversa poi, ancora servito da Jankovic, si vede parare il tiro da Dos Santos
37' Bella parata di Nicolas, che devia in corner il tiro di Camara
39' Ancora Nicolas. Il portiere respinge il tiro di Walter
46' Anghel, davanti a Nicolas, svirgola incredibilmente la conclusione
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Mihaylov (dal 17' st Nicolas); Sala (dal 17' st Cacciatore), Marques, Moras (dal 17' st Gonzalez), Albertazzi (dal 17' st Rubin); Donadel (dal 17' st Romulo), Cirigliano (dal 17' st Donati), Martinho (dal 17' st Jorginho); Longo (dal 28' st Ragatzu), Cacia (dal 17' st Iturbe), Gomez Taleb (dal 17' st Jankovic).
All.: Mandorlini.
PETROLUL (4-2-3-1): Bornescu (dal 1' st Dos Santos); Achim, Benga, Enza (dal 20' st Soni; dal 40' st Mihai), Haubert (dal 1' st Alves); Mustivar (dal 20' st Boudjemaa), Doding (dal 40' st Anghel); Walter, Romario, De Lucas; Camara.
A disposizione: Ferebory.
All.: Contra.
Arbitro: Cordioli.
Assistenti: Marcomini e Valerio.
- Meridiano
- Moderatore Globale
- Messaggi:170276
- Iscritto il:31.08.05 - 11:11
- Nome:Francesco
- Skype:ciccioarcidiacono
- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
La squadra rivelazione del campionato è sicuramente il Verona.
La squadra di Mandorlini, grazie ad una gestione oculata del mercato da parte del ds Sogliano, sta stupendo tutti tanto da essere, numeri alla mano, la miglior neopromossa dal 2002 ad oggi: in quella stagione i cugini del ChievoVerona targato Gigi Delneri riuscirono addirittura a fare meglio dei 22 punti messi insieme quest’anno dalla squadra di Mandorlini. Il Chievo riuscì infatti a collezionare ben 23 punti, ed era seconda in graduatoria, pari alla Roma, a –2 dalla capolista Inter. Come il Verona ha invece fatto la Juventus nell’anno del ritorno in serie A, ovvero nel 2007/08, quando i bianconeri guidati da Ranieri ottennero proprio 22 punti in 12 giornate ed erano quarti, alla pari dell’Udinese, a –6 dalla capolista Inter.
Oggi l’Hellas è sesto, in solitario, a –10 dal primo posto della Roma. E sabato c'è il derby contro il Chievo, ultimo in classifica, ma motivato dal cambio d'allenatore con il ritorno di Corini.
La squadra di Mandorlini, grazie ad una gestione oculata del mercato da parte del ds Sogliano, sta stupendo tutti tanto da essere, numeri alla mano, la miglior neopromossa dal 2002 ad oggi: in quella stagione i cugini del ChievoVerona targato Gigi Delneri riuscirono addirittura a fare meglio dei 22 punti messi insieme quest’anno dalla squadra di Mandorlini. Il Chievo riuscì infatti a collezionare ben 23 punti, ed era seconda in graduatoria, pari alla Roma, a –2 dalla capolista Inter. Come il Verona ha invece fatto la Juventus nell’anno del ritorno in serie A, ovvero nel 2007/08, quando i bianconeri guidati da Ranieri ottennero proprio 22 punti in 12 giornate ed erano quarti, alla pari dell’Udinese, a –6 dalla capolista Inter.
Oggi l’Hellas è sesto, in solitario, a –10 dal primo posto della Roma. E sabato c'è il derby contro il Chievo, ultimo in classifica, ma motivato dal cambio d'allenatore con il ritorno di Corini.
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
HELLAS IN CRISI
Perdere un derby, in casa, a partita praticamente conclusa, prendendo un gol evitabile (si sono fermati tutti ...) significa intossicarsi l'intero fine settimana e mettere in discussione gran parte di quanto di buono abbiamo visto finora. La differenza di un gol nel calcio è enorme. È tutto. Vale una stagione intera. Chi ha vinto apre un varco invalicabile e urla: successo meritato! Chi ha perso sconsolato apre le braccia e serra i pugni per la rabbia: meritavamo il pareggio! Ma in mezzo non c'è alcuna consolazione.
Parliamoci chiaro: anche se fosse finita in parità il Verona ha deluso. Avrei accettato il risultato ma non certo la prestazione. Corini, è brutto ammetterlo, ha preparato la partita meglio di Mandorlini. Non solo dal punto di vista emotivo (nella prima mezzora loro erano su tutti i palloni mentre noi non sapevamo cosa fare) ma anche tattico, con quel giocatore in più in difesa che ha isolato Toni e a centrocampo mettendo in affanno Jorginho (in calo di condizione), Donati (oramai sempre più in versione Bacinovic) e Hallfredsson (che in A non fa più la differenza).
Dopo averci neutralizzato, Corini ha capito che poteva vincere. Ci ha provato inserendo un attaccante e un esterno velocissimo e gli è andata bene. Ma anche qui per colpa nostra. Per la seconda volta Mandorlini non è riuscito a cambiare la sua squadra con gli innesti di Martinho e Cacciatore. Perché poi Cacciatore? Dando per scontato che l'inutile Donati doveva uscire (a mio avviso già dall'inizio della ripresa) per contrastare il centrosinistra avversario necessariamente doveva accentrare Romulo? Non c'erano altre soluzioni, come ad esempio Laner, Cirigliano, Donadel e perfino Sala lasciando il brasiliano a fare il terzino? A partire da quel momento, proprio da quella parte, sono partite tutte le azioni più pericolose del Chievo, con Hatemaj, Lazarevic e Radovanovic che hanno fatto quello che volevano minacciando più volte Rafael. Goal a parte. Del resto, come si può pensare che uno ingessato come Cacciatore possa contrastare la velocità dello sloveno? La trappola di Corini (Lazarevic) è stata micidiale. E noi ci siamo caduti in pieno.
La sconfitta con il Chievo, forse casuale e immeritata, va comunque analizzata con razionalità. A mio avviso è il seguito della trasferta con l'Inter e il Genoa. Il problema di fondo è che noi abbiamo un solo modo di stare in campo, giochiamo tutto sugli esterni e sul lavoro offensivo di Luca Toni. Adesso lo hanno capito. È sufficiente raddoppiare la marcatura sul nostro centravanti che si neutralizza il 70/80% del nostro gioco. I centrocampisti non danno alcun contributo offensivo, non verticalizzano mai, tranne Romulo raramente tirano da lontano; gli esterni arrivano sul fondo con una quantità di palloni lenti, facili prede delle difese avversarie. Iturbe prova qualche spunto personale, Gomez a volte si smarrisce, Jankovic non ha continuità, forse Martinho dovrebbe avere più spazio. Anche nel derby abbiamo avuto un gran possesso palla, sterile e orizzontale, ma non tiriamo mai in porta. Puggioni ha fatto una parata? Sì, forse su Iturbe che poverino non sapeva a chi dare la palla e ha fatto tutto da solo, tirando da posizione troppo decentrata.
Dietro poi, non ne parliamo. Un gol lo prendiamo sempre. Pur con un solo attaccante di ruolo, Rafael è stato fin troppo impegnato. Moras ha tenuto abbastanza bene Thereau, non abbiamo corso pericoli sui calci d'angolo, Maietta e Albertazzi (agevolati dall'assenza di attaccanti di ruolo) hanno chiuso bene. Poi è entrato in campo Cacciatore e il suo uomo ha segnato...
Oltre ai limiti tattici mi preoccupano quelli caratteriali. Il Verona fatica ad entrare in partita. Concede sempre almeno mezzora agli avversari. Non si capisce se li sta studiando o ha paura di scoprirsi. Gira a vuoto, arriva in ritardo sul pallone, non crea gioco, non aggredisce gli spazi. Il guaio è che la faccenda si sta ripetendo con preoccupante continuità (Inter, Sampdoria, Genoa e adesso Chievo). Naturalmente durante l'intervallo interviene Mandorlini e, in genere, nella ripresa l'atteggiamento cambia. Anche nel derby si è vista una certa reazione, ma la difesa ospite aveva già preso tutte le misure. Ma nel finale sono stati loro a provare vincere, non noi. Perché concediamo tanto agli avversari?
A mio avviso il Verona è entrato in crisi. Non di risultati, ma di concentrazione e gioco. La squadra comincia ad aver paura, non riesce ad adeguarsi all'avversario, fatica a trovare soluzioni. Forse queste soste ripetute ci hanno danneggiato. Forse qualcuno si è montato la testa (troppi e inappropriati i confronti con la squadra di Bagnoli): dovremmo ricordarci invece del Verona di Malesani che era 7° all'8° giornata, 8° alla 13° giornata (quella attuale), nuovamente 7° fino al 17 febbraio e poi ! miseramente retrocesso. Altro che!
La trasferta di Firenze, in queste condizioni, non offre molte chance. Ma le tre successive battaglie (Atalanta, Catania e Lazio) devono necessariamente aiutarci a ritrovare il bandolo della matassa. Sono squadre esperte, in grado di mettere in difficoltà chiunque, e per questo saranno il vero banco di prova della nostra stagione: a Natale capiremo di che pasta siamo fatti, se siamo stati un bluff oppure no. Smettiamo una volta per tutte di parlare di Coppa Uefa, torniamo sulla terra concentrati sul come non prendere più reti stupide e sul come evitare che gli avversari riescano a fare la partita che vogliono.
Massimo
hellastory.net
- HappySall1
- Moderatore
- Messaggi:4716
- Iscritto il:13.06.11 - 09:19 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Però! Coraggiosa come analisi
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Martinho non parte più titolare perchè fa il cameriere
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Giudice Sportivo: 2 giornate a Jankovic, una a Cacciatore
VERONA - Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha squalificato per 2 giornate l'esterno gialloblù, Bosko Jankovic, per "comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione); per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete".
Squalifica, invece, per una giornata al difensore gialloblù, Fabrizio Cacciatore, per "comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione)".
Alla società gialloblù è inoltre stata inflitta un'ammenda di 3.000 euro "a titolo di responsabilità oggettiva per aver ingiustificatamente ritardato l'inizio della gara di circa sei minuti".
COMUNICATO UFFICIALE N.82 DEL 3 DICEMBRE 2013
Ufficio Stampa
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Le pagelle: Rafael insicuro, Hallfredsson spento. Continua il gran campionato di Romulo. Contro l'Atalanta senza Jankovic e Cacciatore
Rafael 5 Troppi errori per il portiere brasiliano del Verona, specialmente in occasione del terzo gol nel finale di primo tempo. Meglio nella ripresa con qualche parata decisiva. Resta comunque insufficiente.
Cacciatore 5,5 Ammonizione inutile che gli costa, essendo diffidato, la squalifica per la prossima gara contro l'Atalanta. Errore che in questo momento delicato di stagione non poteva permettersi. Dal 78' Martinho 5,5
Gonzalez 6 Prova ad arginare la forza del reparto avanzato della Fiorentina. In difficoltà all'inizio meglio nella ripresa.
Maietta 6 Deviazione sfortunata in occasione del secondo gol di Borja Valero. Deve migliorare come esordiente in Serie A. Non manca però di carisma e forza di volontà.
Agostini 6 Prova sufficiente. Dall'85' Cacia s.v.
Romulo 6,5 Segna il gol dell'ex facendosi aiutare da una respinta poco sicura di Neto, bravo a crederci e a correre per primo sul pallone. Ennesima prova positiva di una stagione fin qui esaltante.
Jorginho 6,5 Sesto gol in Serie A per il giovane talento del Verona. Riapre la gara quando ormai sembrava compromessa e dirige il centrocampo gialloblù. Ennesima prova positiva per lui.
Hallfredsson 5 Continua il periodo ombra del centrocampista gialloblù. Ancora troppi errori in fase di impostazione, deve lavorare. Dal 66' Cirigliano 6
Iturbe 6,5 Dopo qualche partita in ombra torna a rendersi protagonista con una perla delle sue. Protagonista di qualche giocata interessante.
Toni 6 L'ex più amato della partita. Applausi scroscianti dal pubblico viola per l'ariete gialloblù che prova a far del male alla sua ex squadra senza però riuscirci. Confeziona però un bellissimo assist in occasione del gol di Iturbe.
Jankovic 4,5 Due falli inutili che gli costano l'espulsione. Giornata no per l'ex Genoa che ora salterà sicuramente il prossimo impegno contro l'Atalanta.
tuttohellasverona.it
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
E’ UFFICIALE, SIAMO IN CRISI: PENSAVATE CHE NON CI SAREBBE MAI STATA?
E’ ufficiale: il Verona è in crisi. Alla terza sconfitta consecutiva non c’è dubbio che si debba parlare di squadra in difficoltà. Anche se le tre partite perse hanno connotati diversi e una sola (quella contro il Chievo) è stata ciccata in maniera clamorosa.
Il Verona sta conoscendo adesso la dura realtà del campionato di serie A. La meraviglia non è aver perso tre gare di fila, è pensare che qualcuno non lo avesse previsto. Era logico che prima o poi l’Hellas sarebbe finito dentro un tunnel. La bravura di una squadra come la nostra è uscirne. Al più presto. E’ indubbio che la gara con l’Atalanta di domenica prossima riveste un’importanza determinante.
Cosa non ha funzionato in queste tre gare? Tante cose. Una crisi non ha mai un solo padre. Stanchezza generale, stanchezza di alcuni giocatori, errori individuali, scelte del tecnico. Un’impasto di cause che ci hanno portato a raccogliere zero punti. La sontuosa prima parte del campionato però ci ha anche permesso di mantenere inalterata la nostra posizione in classifica: stupefacente davvero. Vorrei però far notare che il distacco dalle posizioni pericolose, pur restando molto buono si è ridotto. E’ quello che dobbiamo guardare, altro che il quinto posto…
Mi stupisce, come Alice nel paese delle Meraviglie, il vociare continuo del partito del malcontenti. Io non so bene chi siano queste persone, che problemi abbiano a casa, perché invadono il web e l’etere ogni volta che il Verona va male. Ho letto cose aberranti in queste ultime ore. Credevo che la Lega Pro ci avesse fatto maturare, facendoci capire che non esiste categoria che sia facile, facendoci capire veramente che non esiste nobiltà e tradizione se non la continui ad alimentare con la grinta, il lavoro e la determinazione. Invece, purtroppo, c’è una parte anche consistente di questa tifoseria che si gode a creare un clima di pessimismo e di tregenda ogni volta che le cose non vanno bene. Per carità: l’analisi va fatta. Se Rafael a Firenze ha fatto male si può scrivere e dire. Ma la cosa sbagliata è il modo in cui si dice: “Rafael è scarso, deve andarsene. Via Rafael. Mandorlini va cambiato subito…E via di questo passo con toni che spesso sono molto peggiori di quelli riportati ad esempio.
Chiusa la parentesi, il dato che più allarma e che mi allarma è quello dei gol presi: sono 24. Un’enormità che sistema il Verona tra le ultime del torneo. Bisogna trovare immediatamente dei correttivi. La sensazione che ho avuto a Firenze, purtroppo è stata di un’inconsistenza a livello individuale ancora prima che di squadra. Nel reparto non si respira mai sicurezza. Non la dà Gonzalez, non la dà Cacciatore, non la dà Agostini. Cerca di darla, ma più con la sua forza d’animo Mimmo Maietta. Ma è troppo poco. Sarebbe sbagliato però colpevolizzare solo chi sta dietro. Il primo filtro è dato dal nostro centrocampo, dove purtroppo, c’è un giocatore che sta subendo un’involuzione preoccupante: Jorginho. Il piccolo brasiliano non riesce più a tamponare, è meno lucido in ripartenza (mai visto sbagliare tanti passaggi), spesso va in affanno, pur giocando con la solita enorme generosità. Jorginho va recuperato al più presto. Credo e spero che Cirigliano sia un’alternativa di qualità che permetta anche a Jorginho di rifiatare e ritrovarsi.
Accanto ai 24 gol presi, c’è però un dato brillante: 25 gol fatti. E qui il Verona viaggia al ritmo delle prime. E’ un dato da tenersi stretto perché l’Hellas dà sempre la sensazione di trovare la via del gol con disarmante facilità. Ed anche se Toni non segna più, il suo lavoro di sponde e sportellate, permette a Iturbe e ai centrocampisti inserimenti devastanti.
Chiudo dicendo che la crisi va affrontata con coraggio: pessimismo e clima da ultima spiaggia non aiutano l’Hellas Verona. E’ in questi momenti che si vede la differenza tra un tifoso vero e uno dei tanti salito per sbaglio sul carro dei vincitori. Che appunto, non essendo in questo momento contingente, dei vincitori, non fa più per lui. E allora dico a questo passeggero casuale che è pregato di scendere. Ma per favore, poi non risalga più. Che larghi a bordo si sta meglio…
Gianluca Vighini
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
CASO HALLFREDSSON, MA (PER IL MOMENTO) NIENTE DRAMMI
Qualcosa si è inceppato in questo Verona. Problemini in ogni reparto, a mio avviso. In difesa Rafael ha iniziato a concedere qualcosa. Sarà il colore della maglia? Cacciatore è tornato sulla terra, dopo un avvio di stagione eccezionale. Agostini alla sua età e in quel ruolo non può essere esplosivo come un tempo. I centrali nel complesso stanno facendo discretamente: commettere qualche errore, questo sì, ma il loro rendimento è abbastanza costante, senza particolari picchi in negativo o in positivo.
A centrocampo Jorginho all’inizio faceva la differenza, oggi è un po’ in difficoltà. Il problema è che alla sua sinitra Hallfredsson sembra tornato il giocatore anonimo di inizio stagione: lento, impacciato, falloso negli appoggi, poco propositivo nella fase offensiva. E quando non girano due dei tre centrocampisti, anche il terzo (in questo caso Romulo) ne risente, pur rimanendo il migliore del reparto.
In attacco Martinho, Gomez e Jankovic giocano a sprazzi, risultando più confusionari che decisivi, forse condizionati dalla mancanza di piena fiducia di Mandorlini. Non hanno il posto fisso e quando tocca a loro vogliono spaccare il mondo con esiti non eccezionali. Discorso che vale soprattutto per il brasiliano, che sembra la brutta copia del Martinho devastante di qualche tempo fa.
Insomma, se iniziano a zoppicare elementi che facevano la differenza (Rafael, Cacciatore, Jorginho, Martinho. Hallfredsson quest’anno la differenza non l’ha praticamente mai fatta), la flessione della squadra è inevitabile. Fino a qui la critica, che ci sta dopo 3 sconfitte di fila. Ma sarebbe sbagliato buttare via tutto quello che il Verona ha fatto in questa prima parte di campionato. Non scordiamoci l’obiettivo più importante: i 40 punti. Ne mancano 18 e non siamo ancora a metà campionato. Nessun dramma, al momento. Il match con l’Atalanta dirà se è crisi vera per l’Hellas. Al momento la chiamerei semplicemente flessione, momento negativo.
Chiuso con il caso Hallfredsson. Siamo a dicembre, l’islandese non ha ancora accettato l’offerta del Verona. Credo sia arrivato il momento di salutare il giocatore, ringraziarlo per aver contribuito alla risalita dalla Lega Pro alla serie A e cercare soluzioni diverse. Puntare ancora su Emil nelle prossime partite non avrebbe senso. In attesa del mercato Mandorlini dovrebbe dare spazio ad altri. Laner (peccato per l’infortunio) avrebbe dato di più dell’islandese, anche se l’opzione più logica sarebbe quella di inserire Cirigliano e spostare Jorginho nel ruolo di Emil. E se Jorginho è in difficoltà, dentro Donadel o Donati. Se poi vogliamo fantasticare un po’, senza Hallfredsson diventerebbe molto più semplice passare al centrocampo a quattro (due interni e due esterni). Le soluzioni sarebbero molteplici per Mandorlini. Lascio a voi le ipotesi su moduli e interpreti, altrimenti questo post diventa lungo e noioso.
Luca Fioravanti
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
MANDORLINI? DUE PESI E DUE MISURE
“Perché Cirigliano se è così bravo non gioca mai? Hallfredsson è un palo della luce” esclama Mirko, dieci anni e una passione per il pallone. Lui batte i campetti di periferia dove il calcio è pane e salame. Beata innocenza, che poi spesso è cruda verità. Viene in mente quella bellissima canzone di Gaber: “Non insegnate ai bambini”. Poi crescono indottrinati dalle astruse complessità di noi adulti, capaci come siamo di collezionare supercazzole alla Conte Mascetti pur di giustificare l’incomprensibile. Vedi le scelte di Mandorlini ieri sera (Hallfredsson, Cacciatore, Jankovic). Testone e poco ardito il mister, che forse non si è ancora reso conto dell’ineluttabile destino della sua squadra, costretta ad attaccare per non doversi difendere.
Lo scrivo da settembre, l’unica difesa è l’attacco per questo Verona, che per la (scarsa) qualità dei suoi difensori e l’attitudine offensiva dei suoi centrocampisti non può giocare in trincea. Meglio quando dispiega le ali ed esprime il talento dei suoi uomini migliori. Si è visto anche ieri. Se Mandorlini vuole migliorarsi deve abbandonare testardaggine, orgoglio e supponenza (leggi allergia alle più ovvie critiche). E darci un taglio all’ormai grottesca politica dei “due pesi e due misure” coi calciatori. Come mai ad Hallfredsson fiducia cieca, mentre a Martinho basta steccare mezza partita? Perché Cirigliano non gioca mai nonostante gli ottimi spezzoni con Torino e Fiorentina? Con l’argentino ci guadagna pure Jorginho, che si esprime meglio da regista avanzato (non trequartista) che da metodista. Sala è così scarso da giustificare l’imprescindibilità di Cacciatore? Voglio dire, far giocare semplicemente i più bravi, no?
Aggiungo senza ghirigori semantici e sintassi paracule: il Mandorlini delle ultime settimane non mi è piaciuto neppure nell’atteggiamento. “Anche se perdiamo rimaniamo sesti”, aveva detto alla vigilia del derby. Parole simili prima della Fiorentina. Dichiarazioni furbine? Si sa, ognuno difende il suo lavoro e abbassare l’asticella delle aspettative significa alzare quella dei (propri?) meriti. O appagamento? Se fosse, guardarsi l’ombelico e ripensare a quanto siamo stati belli non serve a nulla. Anche perché i punti potrebbero essere di più e se siamo (ancora) sesti dopo 14 giornate e tre sconfitte di fila forse allora non è così impossibile restarci. Meno supponenza e più cattiveria, caro mister, così torniamo a divertirci.
Francesco Barana
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
IL PAGELLONE DI FIORENTINA-VERONA
Cominciamo da RAFAEL (voto 5). Un primo tempo così non gli capitava da anni: sorpreso e quindi in ritardo sul primo gol di Borja Valero, il 3-2 di Vargas rivisto è parabile e stava per regalare (in complicità con Jorginho) già prima il 3-2 a Rossi di collo-nuca (sulla respinta) girato di spalle. Dal 4-2 in poi si è messo a parare, ma ormai era troppo tardi. Difficile salvare qualcosa in una difesa che ne prende 4, ma i due centrali non hanno lavorato male sul bomber del campionato, Pepito Rossi, limitato a un rigore e a una conclusione da fuori. MAIETTA (voto 6+) ha sparecchiato l’area più di una volta ed ha provato anche qualche scorribanda offensiva, come al 42′ del pt quando ha anticipato secco Ambrosini in area ribaltando l’azione e proponendosi fin sul limite dell’area avversaria. E’ un paio di domeniche che si “allunga”, se comincia a prendere anche la mira il gol (stile Toro o Varese) magari arriverà. GONZALEZ (voto 5,5) non è stato sempre perfetto ma è stato sicuramente più in partita di AGOSTINI (voto 5), anonimo nella 300/esima in A e di CACCIATORE (voto 5+) in grande difficoltà contro l’esterno di turno, in particolare Cuadrado.
A centrocampo si è visto sopratutto ROMULO (voto 6,5), che gol a parte ha avuto qualche buona ripartenza e ha fatto un quarto d’ora importante nel secondo tempo, con il 4-4-1 dopo l’espulsione di Jankovic, da esterno destro. JORGINHO (voto 5,5) ha giocato una partita assurda, con cose da 4 e altre da 8. Si è perso Borja Valero sull’1-0 e più in generale non gli ha preso la targa per tutto il primo tempo in cui lo spagnolo entrava nella difesa del Verona come la lama di un coltello calda nel burro. Poi stava regalando gol a Rossi (in collaborazione con Rafael, ma quel passaggio all’indietro con il Pepito in agguato centrava poco o nulla) e non è stato il solito Jorginho nel giro palla. Quindi… Si è svegliato nella ripresa (quando il Verona ha giocato a 2 in mezzo), con una ripartenza-spettacolo con tanto di sombrero (purtroppo rifinita male, con troppa fretta), con un bel pallone per Toni nel cuore dell’area e con quel gol (bel gol, il 6° in stagione) che ha riaperto la partita. Dà l’impressione di essere stanco e in effetti sin qui le ha giocate tutte. Che sia importante è fuori di dubbio, ma la rosa è ampia, le alternative ci sono, così non fa la differenza e il vero rischio è di averlo bollito a gennaio/febbraio, come successe un paio d’anni fa per Hallfredsson.
Già, HALLFREDSSON (voto 4,5), un mistero assoluto. Involuto rispetto alle ultime, dov’era in crescita. Mai nel cuore del gioco, uccellato da Borja Valero sul 2-2, poco preciso specie nel primo passaggio sulle ripartenze, che tradotto vuol dire annullare una possibile azione offensiva per i tuoi e contropiede per gli altri. Molto meglio CIRIGLIANO (voto 6+) che ha dimostrato tanta voglia di giocare. Quando si chiede a Mandorlini di sfruttare più la rosa a disposizione è non a caso il primo nome che viene in mente.
Davanti TONI (voto 6+) si è sbattuto, è andato poco alla conclusione ma ha tenuto su palla, ha aperto il gioco per i compagni, è stato sempre attento agli inserimenti da dietro; ma anche lui comincia a perdere qualche colpo. Intendiamoci, resta un punto di riferimento fondamentale di questo Verona. Ma bisogna cominciare o piano piano a gestirlo nei minuti in campo o a togliergli un po’ di pressione (magari con un altro attaccante vicino) se lo si vuole conservare fino a fine stagione. JANKOVIC (voto 5) aveva aiutato molto in fase difensiva e non aveva fatto male fino all’episodio chiave, quello del rigore, dove si perde Tomovic e tocca di mano da terra per togliere la disponibilità della palla all’avversario. Episodio dubbio perchè il difensore viola nel girarsi, di spalle, la tocca lui per primo con il braccio, ma la disattenzione resta. E costa la partita.
ITURBE (voto 7) è stato il migliore. Ispirato, sin dall’inizio, ha segnato un gol favoloso (anche se con la complicità di Neto) restando sempre nel vivo della partita anche quando, nel 4-4-1 ha fatto l’esterno di centrocampo. Senza voto CACIA, lo sviluppo della partita e l’uomo in meno gli hanno tolto minuti importanti perchè conoscendo la sua voglia di riscatto a Firenze senza il rosso a Jankovic sarebbe entrato prima del 40′, mentre MARTINHO (voto 5) comincia a diventare un caso. Anche stavolta il brasiliano è entrato male. Ha cercato di strafare finendo per perdere palloni non risultando mai incisivo nel quarto d’ora che è stato in campo. Non è così che tornerà titolare.
MANDORLINI (voto 5) alla terza sconfitta consecutiva finisce sul banco degli imputati. Questa volta per il risultato più che per la prestazione, che c’è stata (magari il Verona avesse giocato così contro il Chievo). Però qualche scelta è quantomeno discutibile e da quando è allenatore dell’Hellas tre partite di fila non le aveva mai perse. Morale: anche se la classifica resta buona bisogna invertire la tendenza al più presto perchè, specie in tempi di crisi, vivere di rendita è uno dei mestieri più difficili del mondo. Infine DOVERI (voto 5) per un rigore (ed espulsione) che subito no, ma rivisto grida (almeno un pochino) vendetta.
Stefano Rasulo
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
L'ECLISSI
Il Verona è un animale schizofrenico. Quando entra in campo si sdoppia: una metà disfa, prende goal ogni volta che l'avversario tira in porta, si complica la vita in ogni circostanza; l'altra metà cerca pazientemente di rimettere in piedi i pezzi, è votata al sacrificio e all'inseguimento. La prima tradisce, è inaffidabile; l'altra è paziente, testarda, commovente. Una nutre, l'altra vomita. Per fortuna il processo di autodistruzione, dopo 4 sconfitte consecutive, si è fermato con l'Atalanta grazie ad una rimonta incredibile ed entusiasmante. Per una volta ce l'abbiamo fatta! E l'abbraccio finale dei giocatori ridà serenità, ricongiunge gli estremi, cancella la vergogna e la fatica e riconsegna al gruppo quel senso di unità e fiducia che aveva smarrito.
Se cominciamo dalla fine, stremati e felici, ci perdiamo ciò che è accaduto prima. Se giudichiamo la partita solo dagli ultimi 10 minuti ci dimentichiamo della disperazione e rabbia, ma anche dell'ingenuità e incostanza che hanno accompagnato i gialloblu in quest'ultimo mese.
La differenza che passa tra Atalanta e le altre prima (Genoa, Chievo, Fiorentina e Sampdoria) è nell'atteggiamento e nella determinazione. Con i bergamaschi non sono stati cancellati gli errori difensivi, lo sappiamo bene, inoltre abbiamo impiegato ben 82 minuti prima di rimettere in piedi la gara, ma questo successo può essere il momento di svolta. A mio avviso non esiste un problema di singoli, perché quando prendi 8 gol in 2 partite con 22 giocatori diversi significa che devi cercare altrove il problema. Nella testa, magari. Ad esempio, contro la Fiorentina Mandorlini aveva costruito una gabbia perfetta intorno a Rossi e Cuadrado, non poteva certo immaginare che Borja Valero e Vargas venissero lasciati liberi di tirare in porta. Contro la Sampdoria, con mezza squadra accorsa a protestare per il rigore non concesso e Donati distratto (diciamo così !) su quel pallone fondamentale, abbiamo consentito all'avversario di andarsene via in contropiede e chiudere l'incontro. Eppure l'anno scorso non prendevamo mai gol e non concedevamo neppure spazi a centrocampo. Cosa è successo? A mio avviso il Verona, dopo i bei successi con Bologna e Parma, si è montato la testa. Ha giocato un calcio puramente estetico, per settimane ha trovato pagine esaltante sui quotidiani sportivi, si è dimenticato della classifica e dell'avversario di turno, convinto di essere padrone della situazione e di saper rimediare a qualsiasi imprevisto. I calci d'angolo di Inter e Genoa che ci hanno ridicolizzato e la concretezza del Chievo hanno fatto crollare il castello, camuffato dalla modestia di Cagliari e Sampdoria che non hanno opposto resistenza.
Non era vero quel Verona che inseguiva l'Inter verso traguardi inimmaginabili, non è vero neppure questo Verona che ha preso 12 gol in 5 partite.
Oggi era difficile perché l'Atalanta doveva stabilire se stavamo implodendo o se riuscivamo a trovare, dentro di noi, la forza per uscirne fuori. È un avversario esperto, sa chiudersi bene e davanti ha un Denis improponibile per Gonzales. Però i gialloblu erano messi bene in campo. Martinho cerca spesso Toni, il centrocampo è più compatto, Romulo dà più sicurezza di Cacciatore. Fino al gol loro siamo stati corti ed efficaci. Una volta passati in svantaggio, per la solita ingenuità, è cominciata una nuova partita. Quella, per intenderci, degli ultimi 20 minuti di Genova (versione Genoa), del quarto d'ora tra il 4 a 2 e il 4 a 3 di Firenze, di gran parte del secondo tempo di Genova (versione Samp). Quella che non abbiamo visto con il Chievo. Nella ripresa abbiamo fallito il pareggio con Iturbe, traversa di Toni, Cacia e Gomez, ma potevamo anche andare sotto 2 a 0 per colpa di Gonzales (miracolo di Rafael) e nuovamente sotto con quell'azione Livaja – Denis.
Il Verona non è guarito. Sia ben chiaro. Ha avuto però la forza di non mollare e la fortuna di concretizzare. Adesso riparte contro due avversari in crisi come Catania e Lazio. Deve provare a passare in vantaggio, non concedere nulla, evitare in tutti i modi di prendere goal, trovare risorse positive dietro. Non deve più avere paura. Oggi ha rotto un incantesimo, l'eclissi solare del rigore conquistato da Cacia (bellissimo l'abbraccio dei compagni) e trasformato da Jorginho ci concede una nuova opportunità. Il giorno vuole assolutamente tornare ad irradiare.
Massimo
hellastory.net
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
QUESTA GARA L’HA VINTA MANDORLINI
Non c’é dubbio che la partita con l’Atalanta l’ha vinta Mandorlini. Con i suoi cambi, con il suo atteggiamento, con la sua voglia di scrollarsi addosso la crisi e tornare alla vittoria. Quante vittorie ha fatto Mandorlini da quando é qui a Verona? Una marea. Quante gare ha vinto Mandorlini in questo modo? Tantissime… Mi vengono in mente quelle con il Brescia, quella con il Crotone, quella con il Modena. Andrea ci ha fatto vincere tanto e a volte qualcuno se ne dimentica. Quando Mandorlini ha gli occhi della tigre ne sbaglia poche. Per questo ero felice dopo Genova. Quest’anno il mister ha sbagliato solo una partita. Quella con il Chievo (che se poi ci danno il gol regolare di Iturbe…). Perché perdere con Roma, Juve, Inter e Fiorentina (giocandosela alla grande…) non é uno scandalo. Dicevo che la gara era delicata, importante e sancisce un momento fondamentale del nostro campionato. Siamo a 25 punti cioé tantissimi, ma proprio tanti. Non é che adesso dobbiamo pensare ad altre cose rispetto alla salvezza. Solo che all’ obiettivo ne mancano meno, cioé quindici. Sulla gara di oggi: volontá, grinta, determinazione, forza. Anche la voglia di essere piú forti della sfiga. E la genialata di aver messo dentro Cacia che ha sparigliato gli equilibri non ha prezzo come dice la pubblicitá. É un bel messaggio ai gufi, a chi provoca, a chi cerca di destabilizzare. Rosicate, gente, rosicate…
Gianluca Vighini