Pensieri e parole sull'Hellas

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Messaggio da SirPsychoSexy » 24.12.13 - 11:28

Allenamenti: ripresa 30 dicembre

VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che, a partire da lunedì 23 dicembre, la squadra sosterrà un periodo di pausa fino a domenica 29 dicembre. La ripresa degli allenamenti è fissata per lunedì 30 dicembre (ore 15) presso lo Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera. I gialloblù si ritroveranno agli ordini dell'allenatore, Andrea Mandorlini, in vista della sfida contro l'Udinese, in programma lunedì 6 gennaio (ore 15).

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Messaggio da SirPsychoSexy » 24.12.13 - 11:34

NON ROMPIAMO IL GIOCATTOLO

“La Lazio ha dominato”. Nel fantastico mondo di Petkovic si raccontano le favole più belle. Non svegliatelo e non riferite alla Federcalcio, che questi poi sono capaci di mettere l’antidoping anche per gli allenatori. Non bastasse la bizzarria delle guerre simulate imposte ai giocatori laziali alla vigilia, il tecnico serbo ci ha deliziato con le sue dichiarazioni nel post partita. Quelli come Petkovic andrebbero salvaguardati come i panda, ci fanno ridere gratis. Dopo i politici comici e i comici in politica, è l’ora degli allenatori comici?

Ride anche Mandorlini e ne ha ben donde. Il suo Verona vola, il sesto posto è blindato e il Bentegodi è campo (quasi) inespugnabile. Godiamoci il momento e ci mancherebbe, però con questa classifica è anche legittimo pensare che il sesto posto sia un obiettivo fondato. Scrissi in tempi non sospetti che si poteva sognare e volare alto. Toni, Iturbe, Romulo e Jorginho sono campioni che molte ci invidiano e la squadra gira intorno a loro. E qui s’impone una riflessione al netto del 4-1 spettacolare e dell’euforia natalizia, perché il mondo va veloce, il mercato di gennaio già incombe e qualche equivoco in casa Hellas va risolto.

Confidando (e con mille scongiuri) che l’immenso Toni tenga botta sino a giugno (dipendiamo da lui), sono sempre più insistenti le voci che danno lo Zenit San Pietroburgo su Jorginho già a gennaio. Se i rubli offerti equivalessero almeno a dieci milioni di euro capirei che per la società sarebbe difficile rifiutare, specie a salvezza praticamente acquisita. A certe cifre, infatti, forse è giusto che prevalgano ragionamenti più a lungo termine, tuttavia è evidente che per provare a mantenere la sesta posizione (con probabile qualificazione all’Europa League) Jorginho deve restare. E non solo, va puntellata la difesa, l’anello debole di questo Verona (ancor prima i terzini dei centrali). Voglio dire, il giocattolo non solo non va rotto, ma rafforzato.

E qui inciderà non poco il fattore Sogliano, il vero artefice del miracolo Verona, ma anche il grande equivoco del momento. Il ds viene già dato al Milan da febbraio, ma per Setti alla fine rimarrà. La situazione non è chiara, ma alcune domande sarebbe giusto porle a Sean: nel calciomercato di gennaio sarà concentrato esclusivamente sul Verona, o le sirene milaniste già canteranno? Attenzione, Sogliano è una persona seria e perbene, ma la domanda è lecita nel momento che c’è un mercato alle porte e chi lo fa per noi è dato altrove da tutti.

Alla figura del ds poi è indirettamente legato il destino di alcuni giocatori e dell’allenatore medesimo. Cairo ieri ha detto che offrirà un triennale a Ventura, per la proprietà transitiva lo meriterebbe anche (e di più) Mandorlini. In realtà io sposo la linea Setti e cioè che “si trattano i rinnovi a salvezza matematica raggiunta” e pure quella Sogliano per cui “agli allenatori ho sempre fatto firmare annuali”. Eppure Sogliano da un anno e mezzo è sempre stato il mediatore tra i due “fuochi” opposti, Setti e Mandorlini appunto. Tradotto: la conferma del direttore sportivo favorirebbe anche quella del mister, un uomo che per nostra (e mia) fortuna ha trovato a Verona la sua piazza ideale.

Infine un dato tecnico sempre in ottica “obiettivo sesto posto”. Il Verona in casa è irresistibile: a volte vince e convince, altre si complica la vita ma è e si sente talmente forte che vince ugualmente. Lontano dal Bentegodi il destino è diverso e avverso, solo cinque i punti raccolti. Da qui in avanti ospiteremo Napoli, Roma, Juventus, Inter e Fiorentina e dunque è bene cambiare atteggiamento anche fuori casa e raccogliere qualche punto in più.

Detto questo è un Natale bellissimo e insperato, che ci porta in regalo un sogno europeo. Godiamocelo e godetevelo. Auguri di cuore ai lettori del blog.


Francesco Barana
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Messaggio da SirPsychoSexy » 25.12.13 - 10:51

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Messaggio da SirPsychoSexy » 25.12.13 - 10:56

HELLAS, UN NATALE FANTASTICO

Ventinove punti in serie A dopo 17 giornate, record di gol fatti (31 fatti contro i 25 dell'82-83 stessa giornata) 68 punti nell'anno solare 2013, il 4-1 alla Lazio, il sesto posto in classifica e il titolo di rivelazione del campionato. Il Natale 2013 del Verona è davvero fantastico sotto ogni punto di vista. Alla salvezza mancano ancora undici punti, tanti o pochi secondo i punti di vista. Facendo una proiezione della media punti attuale (1,70, stratosferica) il Verona arriverebbe all'obiettivo in circa sette partite. Fantascienza: o forse solo cose da Verona, una squadra fino ad oggi eccezionale.

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Messaggio da SirPsychoSexy » 25.12.13 - 10:58

GRAZIE HELLAS!

Prepartita di Verona – Lazio. L'allenatore della Lazio dichiara: il Verona è la rivelazione del campionato, un mix di giovani ed esperti. In casa ha fatto tantissimi punti. Noi non abbiamo scelte, dobbiamo andare lì per dominare. L'anno prossimo. Forse. Anche perché, nel frattempo, Mandorlini ha risposto di essere pronto per una grande partita. E così è stato. La prima parte del discorso di Pektovic, rilasciato in conferenza stampa prima di verificare dal vivo il Verona versione Bentegodi, rende giustizia alla stagione gialloblu. MERAVIGLIOSA! La seconda parte, invece, sta tutta nel facciale dei due tecnici nel corso della gara. È stato un 2013 incredibile per l'Hellas: promozione in A e piena zona UEFA a metà strada. Una volta tanto non abbiamo bisogno di rifugiarci nell'anno nuovo per sperare in qualcosa di buono, ci basta che cresca quanto di buono è stato seminato finora.

Partita dominata in lungo e largo contro un avversario di spessore. La Lazio, pur in possesso di giocatori di qualità (Onazi e Candreva in particolare), non ha retto il confronto. In difficoltà da subito sulle corsie laterali (grande prova di Agostini) e in mezzo con Hallfredsson più accentrato e sempre presente nel vivo del gioco. A mio avviso questa è stata la migliore prestazione stagionale dell'islandese.

Abbastanza bene i gialloblu dietro, contro il pericolo Klose, ingabbiato nella morsa Moras – Maietta. Se non fosse che per noi ogni calcio d'angolo diventa pericoloso come un calcio di rigore (rete di Biglia e almeno un paio di grandi interventi di Rafael), direi prova perfetta. Davanti infine, Iturbe e Gomez hanno fatto un gran lavoro di collegamento e assecondato a dovere Toni (doppietta a parte) che ha ingaggiato un duello solo con la sua mira, perché poteva segnarne altrettanti.

Mandorlini ha vinto la partita sulle fasce. Nella ripresa, quando Pektovic ha schierato 4 attaccanti in un disperato 4 -2 – 4, il nostro ha ingolfato la mediana complice l'uscita di Iturbe stremato e sofferente. E lì è finita la partita. Quando devi difendere il risultato e puoi contare sull'inserimento in campo di mastini come Donadel e Donati lasci davvero poche chance ai tuoi avversari. E così è stato.

Il Verona supera di 2 punti la somma di quelli conquistati insieme da Sassuolo e Livorno, avversari con i quali solo pochi mesi fa ha dato vita ad un lungo testa a testa per salire in A. Questa è l'esatta fotografia di quello che Sogliano e Mandorlini sono riusciti a realizzare in un anno e mezzo insieme. Una crescita costante. Siamo diventati una realtà del Campionato, in grado di giocarsela con chiunque. Non ci siamo fermati alla promozione, siamo decollati ad una dimensione – dal punto di vista spettacolare e realizzativo – che non era immaginabile.

Mi fermo qua. Conosco benissimo il calendario di gennaio e inizio febbraio. Ma non è questo il momento di preoccuparsene. Questo è il momento di festeggiare il presidente, i dirigenti tutti, il mister e i giocatori. Di pensare un attimo a quanto siamo fortunati ad avere un gruppo simile. Di goderci l'Hellas in tutto il suo splendore.

Buon Natale a tutti.

Massimo

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Messaggio da SirPsychoSexy » 26.12.13 - 11:25

VERONA, ECCO I SEGRETI DI UN SUCCESSO

Non c'è dubbio nè timore di smentita. E' il Verona la vera rivelazione del campionato. Matricola terribile con i suoi 29 punti e un favoloso cammino (da record in casa), la squadra di Mandorlini è la vera e propria sorpresa della serie A. Ma come si è arrivati a questo eccezionale exploit che neanche la più rosea delle previsioni poteva immaginare? Andiamo a vedere.
LA CONFERMA DI MANDORLINI. E' stato un momento topico della stagione. Sogliano ha voluto un'attenta verifica prima di continuare il rapporto con Mandorlini. E nel momento in cui ha verificato che il lavoro con il tecnico poteva proseguire e dopo aver concordato con lui alcuni punti fondamentali (attenzione maggiore ai dettagli, preparazione atletica, staff) si è ripartiti. In quel momento esatto, il rapporto prima "coatto" (nel senso che la nuova società non aveva scelto Mandorlini ma se lo era trovato in casa) è diventato un rapporto profondo e collaudato. Sogliano non ha mai fatto mancare a Mandorlini il proprio apporto. Viceversa Mandorlini ha capito che stavolta la società era veramente dalla sua parte. Ne è nata una campagna acquisti molto ben bilanciata tra le esigenze e la filosofia della società e quella dell'allenatore. Sono stati presi giocatori che possono esaltarsi dentro al modulo di Mandorlini (Romulo, Toni, Iturbe su tutti) sono stati tenuti tutti i fedelissimi e sono stati presi dei giovani che in prospettiva potranno dare un grande contributo. Mandorlini ha completato la sua "maturazione". Ha limato qualche eccesso, ha affrontato con grinta una categoria che non lo aveva mai visto (suo malgrado) protagonista. La sua bravura tattica ora è evidente. Il gruppo lo segue come un condottiero. La tifoseria stravede per lui, paragonato addirittura ad un mito come Bagnoli. Con due promozioni e il cammino in questo campionato è lui il vero erede dell'Osvaldo.
IL GRUPPO STORICO. L'intelligenza della società e di Sogliano è stata quella di non aver smembrato il gruppo "storico" dello scorso campionato. Certo, sono partiti giocatori importantissimi per lo spogliatoio come Ceccarelli e Ferrari, ma l'ossatura non è stata toccata. Sono rimasti tutti i grandi protagonisti dello scorso campionato, ad iniziare da Cacia, il bomber del campionato, che sebbene sia stato "sacrificato" per far spazio a Toni è un "panchinaro" di grande spessore e valore. Salta subito all'occhio come le polemiche non abitano in casa del Verona (i risultati aiutano in questo senso, si sa...), e tutti remano dalla stessa parte.
IL SALTO DI QUALITA' DEI NUOVI ARRIVATI. La serie A è una categoria dove la qualità fa la differenza. E il Verona ha inserito tanta qualità nella sua squadra. Tre nomi sopra tutti: Iturbe, un campioncino in erba, uno dei migliori talenti del calcio mondiale che un'abile operazione di Sogliano ha portato in gialloblù, sorprendendo anche le grandi del campionato e permettendo al Verona di vedere all'opera un talento purissimo. E poi Luca Toni che a Verona sta come un papa in Vaticano. Ragazzo solare, aperto, disponibile, di grande carisma ma al contempo umile e senza fronzoli per la testa, Toni ha superato ogni previsione. Ha già segnato sette gol, ma al di là di questo eccezionale dato è stato un elemento fondamentale per un gruppo dove in pochi avevano frequentato la categoria. Ha in pratica dato certezze a tutti i compagni trovando un feeling straordinario anche con Mandorlini con il quale esiste una simpatica "dialettica" fatta di battute, di esilaranti gag, ma anche di grande rispetto dei ruoli. Non ci si può scordare poi Romulo. Ottimo comprimario alla Fiorentina, fantastico cavaliere della Tavola Rotonda a Verona. Mandorlini lo ha inventato centrocampista a destra, sfruttandone in pieno le caratteristiche di palleggiatore ma anche di stoccatore e di fine palleggiatore. Il Verona ne ha guadagnato immensamente nelle ripartenze diventando devastante in alcuni tratti della partita.
L'ENTUSIASMO DELLA PIAZZA. In tutto questo è stato fondamentale l'entusiasmo della piazza. La tifoseria dell'Hellas si è riappropriata della serie A con una maturità e una partecipazione che non ha eguali. Il Verona è la squadra che ha il maggiore seguito in trasferta si giochi in Sicilia o a pochi chilometri da casa. Anche il comportamento generale è stato ineccepibile. La tifoseria, anche la più calda, non ha offerto il fianco a strumentalizzazioni nè a trappole mediatiche. Il comportamento alla prima giornata con Balotelli è stato un salto di qualità difficilmente eguagliabile. Il risultato è che la Curva scaligera ha oggi il primato del tifo in Italia, dribblando polemiche e chiusure e dedicandosi a ciò che gli è sempre riuscito meglio: il sostegno alla propria squadra. Ne esce un Bentegodi fantastico che trascina i gialloblù ogni domenica, che aiuta nei momenti difficili, che stimola nelle sconfitte (accettate sempre senza depressione ma con immediato spirito di rivalsa). Persino gli "acidi" e prevenuti commenti dei media nazionali sono cambiati. Oggi il Verona è una realtà meravigliosa e atipica del calcio italiano, molto vicina a quel calcio inglese che è sempre stato il riferimento principale dei tifosi scaligeri.
LA SOCIETA' SANA E CON IDEE CHIARE. E' l'ultimo punto, ma potrebbe essere tranquillamente il primo. Setti ha avuto il pregio di aver costruito una società con le idee chiare, che fa tanti fatti e che evita le fanfaronate. Si noti che questa dirigenza è una delle poche che non usa il termine "progetto" per definire la propria opera. Forse perchè tutti stanno effettivamente dedicandosi alla costruzione di un "progetto", mai in pratica così definito. Setti sta sfruttando in pieno tutte le potenzialità di una piazza come Verona, che la miopia e lo scarso coraggio dell'imprenditoria locale aveva sempre ignorato. L'ultima vittoria è avere avuto un marchio veronese sulle maglie. Franklin and Marshall è l'ultimo colpo di Setti (tramite la bravura di Giovanni Gardini) una "saldatura" importante con Verona e le sue eccellenze. Se qualcun altro avrà la capacità di capire che prospettive offre l'Hellas Verona ne vedremo delle belle nei prossimi anni...

GIANLUCA VIGHINI

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Messaggio da SirPsychoSexy » 27.12.13 - 14:26

Setti: "Obiettivo? Prima di tutto la salvezza"

VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate durante il GR2 in onda su RadioRai 2: "L'Hellas in Europa? Non credo. Ci sono dei tempi da rispettare. Ora stiamo vivendo un sogno, ma dobbiamo pensare solo alla salvezza. La nostra filosofia? Ci mettiamo tanto cuore e tanta passione, non ci fermiamo mai per continuare a migliorare. Iturbe alla Roma? Ha tutte le caratteristiche per diventare un campione, la Roma lo vede bene, a fine stagione valuteremo la soluzione migliore per noi e per il ragazzo".

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Messaggio da SirPsychoSexy » 27.12.13 - 14:28

SETTI: L'EUROPA PUÓ ASPETTARE

"L'Hellas in Europa? Non credo. Ci sono dei tempi da rispettare. Ora stiamo vivendo un sogno, ma dobbiamo pensare solo alla salvezza". Ha risposto cosi al Gr2 di Radio Rai il presidente del Verona Maurizio Setti. "La nostra filosofia? Ci mettiamo tanto cuore e tanta passione, non ci fermiamo mai per continuare a migliorare" ha spiegato Setti. Per quanto riguarda il mercato Setti ha puntualizzato: "Iturbe alla Roma? Ha tutte le caratteristiche per diventare un campione, la Roma lo vede bene, a fine stagione valuteremo la soluzione migliore per noi e per il ragazzo".

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Messaggio da SirPsychoSexy » 31.12.13 - 11:04

Setti: Obiettivi 2014? Continuare a crescere

Il presidente del Verona Maurizio Setti ha parlato su Hellas Channel nel sito ufficiale gialloblu. Queste le sue principali dichiarazioni. Un bilancio sul 2013 fantastico e le speranze per il nuovo anno: "Abbiamo conquistato la promozione e stiamo vivendo un grande momento da sesti in classifica. Io comunque continuo a ribadire che la stagione è ancora lunga, il nostro obiettivo rimane la salvezza e una squadra come la nostra deve lottare sempre. Il nostro brand in crescita? Ne ero convinto dal punto di vista commerciale, perché conosco bene il tessuto di Verona e so cosa può dare. Dal punto di vista tecnico ero sicuro di poter far bene, ma questo è frutto anche dei collaboratori che ogni giorno lavorano e si impegnano per dare quel qualcosa in più. Obiettivi per il 2014? Sicuramente quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, questo ci darebbe la possibilità di pensare al prossimo campionato in un modo diverso, far giocare i nostri giovani e dimostrare che l'Hellas ha capacità anche in altri ambiti, come nel Settore Giovanile, che si sta muovendo meglio. La crescita della nostra tifoseria? E' una piccola vittoria che abbiamo fatto, ma ad aver vinto è stato soprattutto il tifoso: se i veronesi continueranno a dimostrare questa intelligenza si completerà una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. Una promessa per il 2014? Continuare a lavorare in questo modo, con serietà ed impegno, per mettere basi solide per il futuro, con un Settore Giovanile in crescita ed una società sempre più strutturata".

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Messaggio da SirPsychoSexy » 01.01.14 - 10:10

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Messaggio da SirPsychoSexy » 05.01.14 - 11:18

LE SFIDE DEL 2014

L’inutile mercato di gennaio sta portando tante voci e nessun fatto. Il Verona non ha bisogno di questo mercato di riparazione. C’è poco da riparare in una squadra quasi perfetta. Sogliano apporterà qualche limatina, giusto per accontentare chi gioca meno e forse si dedicherà al reparto che meno ha dato garanzie: la difesa. Resta da capire che fine farà Hallfredsson, la cui posizione resta incomprensibile (accettò la Lega Pro, rifiuta un biennale in serie A).

Il 2014 ci porterà un sacco di sfide sfiziose. Il Napoli, per cominciare. Tanti mi chiedono dove finirà questo Verona. Io dico, e lo dico per l’ennesima volta, che è necessario mettere ancora 11 punti in cascina. E poi vediamo cosa succede. La salvezza resta l’unico, imprescindibile, primo obiettivo del Verona. La società ha necessità di stabilizzarsi, economicamente, progettualmente e se vogliamo politicamente. Bruciare le tappe, può essere, perfino deleterio se non sei adeguatamente preparato. Ciò che sta facendo Mandorlini e la sua squadra ha dell’eccezionale. Accontentiamoci di questo e mettiamo da parte ogni altro sogno. Non lo dico per scaramanzia.

Piuttosto saranno cinque mesi durissimi per la costruzione del futuro. Setti è chiamato ad un’altra sfida. Forse ancora più dura di quella che ha affrontato sino ad oggi. Parallelamente al campionato, ci sono questioni da affrontare che diventeranno tappe decisive. Sogliano sarà la prima. Poi il contratto di Mandorlini (una volta arrivata la salvezza, complimenti al mister che a precisa domanda non ha voluto calcare la mano su questo aspetto, segno che davvero Verona è la sua priorità). Poi la cessione di Jorginho. Poi l’affare Iturbe (da sfruttare al meglio). Poi i riscatti di Romulo e Cirigliano. Poi il domani di Luca Toni (giocherà ancora? resterà comunque in società?). Ecco, questi cinque mesi saranno importanti per questo. Se il Verona sfrutterà questo eccezionale momento, allora il futuro potrà essere molto radioso. Il rischio, da non sottovalutare, è che il giocattolo si rompa e che questa memorabile stagione diventi solo una rondine. Che, come si sa, non fa primavera…


Gianluca Vighini
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Messaggio da SirPsychoSexy » 07.01.14 - 20:31

VERONA, SEI TU LA SORPRESA DEL CAMPIONATO

Luca Toni gira la ruota attorno al suo orecchio, Romulo sembra un dipinto del Mantegna, Jorginho gioca con l'intelligenza di Pirlo, Mandorlini dalla panchina dirige l'orchestra. Il Verona sale al quinto posto del campionato di serie A, straordinaria impresa di un gruppo che parte da lontano e ancora non sa dove arriverà.
La notizia è tanto più forte quanto inattesa. Per una provinciale issarsi così in alto in questo calcio è sempre più difficile. Ma la solidità societaria, le idee chiare, gli uomini giusti al posto giusto e l'incredibile entusiasmo che la gente di Verona porta con sè con questo exploit, stanno facendo un miracolo.
Sembra davvero di rivedere il Verona di Bagnoli, quello del primo anno in serie A: la stessa freschezza, la stessa voglia di stupire, persino le stesse dichiarazioni di allora. Prendete Mandorlini e il suo "dobbiamo vivere alla giornata". Sembra davvero di rimettere su lo stesso 45 giri del campionato 1982-'83 e un Verona (Volpati dixit) che forse giocava anche meglio di quello dello scudetto. A Udine l'Hellas sembrava un'orchestra in certi frangenti. E rivedere i gol è come bere un buon bicchiere d'amarone. Sì, ora lo si può dire chiaro e forte: l'Hellas è la rivelazione del campionato (anche Guidolin è d'accordo). Godiamoci il momento. Noi sappiamo come si fa...

GIANLUCA VIGHINI

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Messaggio da SirPsychoSexy » 07.01.14 - 20:33

IL PAGELLONE DI UDINESE-VERONA

Vince (da quando è arrivato) con la forza del gioco, ispiratissimo nelle scelte, perfetto nella preparazione della partita. Impossibile non mettere in copertina Andrea MANDORLINI (voto otto). Il suo Verona è una macchina perfetta che regala emozioni e bel calcio (vedere per credere l’azione completa del secondo gol gialloblù). Per lui parlano i numeri (32 punti, 5° punto, 10 vittorie in 18 partite, 34 gol fatti – 2 a partita, +18 dalla zona retrocessione) e una salvezza (quasi matematica, mancano realisticamente 4 o 5 punti) conquistata nel girone d’andata.
Da otto anche Luca TONI: 9 gol (gli stessi di Higuain) senza rigori a 36 anni sono qualcosa di incredibile. In campo si batte come un leone, corre, lotta, tiene su la squadra, cerca la profondità, va sempre alla conclusione. E’ un leader con la L maiuscola di un gruppo con la G maiuscola.
Reparto per reparto grande merito alla difesa. MORAS (voto 7,5) ha avuto un’unica incertezza in quella respinta così così nell’azione del gol di Pereyra, poi è stato perfetto. Come MAIETTA (voto 7,5) straordinario con il collega di reparto nell’imbrigliare Di Natale battendolo sul suo campo, nel non concedergli la profondità e nel non fargli mai prendere le misure. Ma bene, soprattutto per la fase difensiva e l’attenzione nelle diagonali i due esterni: CACCIATORE (voto 7) da una parte e AGOSTINI (voto 7) da quell’altra.
Sontuoso il centrocampo, decisivo nel portar pressione e ripartire. Un lavoro che HALLFREDSSON (voto 6,5) e JORGINHO (voto 6,5) hanno svolto benissimo, così come ROMULO (voto 7,5) che è tutta sostanza, uno che recupera mille palloni perchè legge le traiettorie dei passaggi che riparte cento volte per tempo andando sempre a tutta. Quando si toglierà un po’ di frenesia nell’ultimo passaggio sarà da Nazionale (brasiliana).
Davanti i due esterni hanno fatto un gran lavoro. MARTINHO (voto 7-) si è sacrificato tantissimo su Hertaux, perdendoselo solo una volta all’inizio del secondo tempo. Ma ha anche messo il becco in due dei tre gol del Verona. JANKOVIC (voto 6+) si è sacrificato invece tantissimo su Gabriel Silva, finendo il primo tempo in affanno e finendo per essere involontario protagonista (in negativo) nel gol di Pereyra che ha riaperto la partita.
Tra i subentrati non si può non dare 7 a ITURBE che ha fatto una giocata straordinaria, l’ennesima da grande campione sul gol che ha chiuso la gara. Sempre utili alla causa anche GOMEZ e DONADEL (voto 6 per entrambi). Ne manca uno, RAFAEL, (voto 6,5); stavolta meno decisivo di altre partite ma comunque protagonista con due parate notevoli nel secondo tempo su Di Natale e Basta.


Stefano Rasulo
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Messaggio da SirPsychoSexy » 07.01.14 - 20:34

TONI DA NAZIONALE

Quando iniziarono a girare voci su un possibile ritorno in azzurro di Luca Toni (eravamo ad inizio campionato) ero tra i più scettici. Troppo presto, pensavo. Riuscirà a reggere su questi livelli fino al termine della stagione? Mi domandavo. Qualche piccolo dubbio c’è ancora. Siamo ormai a metà torneo e il calcio è strano, imprevedibile. Di sicuro mi sento di dire che in questo momento Luca Toni è da Nazionale. Corre, lotta, difende palloni, li smista e appena può li caccia in rete. Davvero sorprendente questo ragazzone che in maggio compirà 37 anni. Testa, gambe, forti motivazioni e tante qualità tecniche. Di testa è fenomenale, ma sa essere incisivo anche di piede (destro e sinistro).

Toni ha trovato la piazza perfetta per dimostrare di non essere finito. Tifosi calorosi, bella città, società organizzata e competente, allenatore giusto. Mandorlini non si è fatto condizionare dalla carte d’identità del Campione del Mondo. Ha valutato le sue prestazione in estate e lo ha promosso subito titolare inamovibile. Sarebbe successo anche con un altro tecnico? Non ne sarei così sicuro.

Non ci sono altri attaccanti in Italia con le sue caratteristiche. Prandelli dovrebbe pensarci sul serio. Averlo nel gruppo che si giocherà i Mondiali in Brasile sarebbe importantissimo. Un’arma micidiale da utilizzare in determinate partite (ma se sarà in queste condizioni, dovrebbe giocare sempre titolare), un mix unico di esperienza, bravura, doti fisiche e umane che non può essere trascurato dal nostro CT. Sono sicuro che Prandelli terrà Toni sotto osservazione da qui a fine campionato. Se il ragazzone non accuserà cali importanti, ci sarà un biglietto per il Brasile anche per lui. E sarebbe una grandissima soddisfazione per tutta la Verona calcistica.


Luca Fioravanti
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Pensieri e parole sull'Hellas

Messaggio da SirPsychoSexy » 07.01.14 - 20:35

I BAFFI DELLA GIOCONDA

Cosa puoi fare per migliorare un capolavoro? Nulla: perché l’artista che l’ha creata ha giá previsto tutto. Non puoi migliorare la Gioconda. Al massimo la devi solamente preservare, curare bene, mettere sotto vetro, con la giusta luce e umiditá. Scusate il paragone: ma il Verona di oggi, il meraviglioso Verona di Mandorlini, Toni, Jorginho, Iturbe ma anche di Sala, Longo, Cacia, Cirigliano, Jankovic, il meraviglioso Hellas con le radici nel cuore di Giovanni Martinelli e le foglie nel cervello di Maurizio Setti, non può essere migliorato. Non adesso. Non oggi. Sarebbe come la provocazione di Duchamp alla Gioconda, un metterci baffi e pizzetto perché la signora “abbia caldo al c***” (sic se si legge alla francese L.H.O.O.Q. titolo dell’opera). Non ce n’é bisogno. La Gioconda é bella così, perché così l’ha pensata Andrea Mandorlini, così l’ha costruita Sean Sogliano, così la vuole Setti. Questi sono i momenti in cui vorresti fermare il tempo e goderti ogni attimo di questo campionato sensazionale, le zampate di un vecchio ragazzino come Luca Toni e la corsa Iturbica con relativo tocco millimetrico di Manuel l’argentino -paraguayano miracolato da dios dopo lo schianto in una curva a 150 chilometri da Asuncion, che vuol dire (in fondo) l’ascesa anche se in spagnolo. Mi piace vedere in conferenza stampa il pacificato Andrea che dalla C ci ha trascinato in A, fin al quinto posto. Vi raccontavo quest’estate durante il mio peregrinare per i ritiri dell’Hellas, quanto bravo sia in campo questo allenatore. C’era poco da limare, forse solo abbracciare in toto questo ragazzo romagnolo che ogni tanto si mette a fare rissa per difendere la sua creatura, ma che sotto sotto ha un cuore grande così. La bravura di Mandorlini unita alla sapienza di un team che va tutto dalla stessa parte, ha completato l’opera. E ora, ditemi la veritá. Chi ha il coraggio di mettere i baffi alla Gioconda, con il rischio di rovinare il capolavoro?

Gianluca Vighini
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