Lazaros: "Siamo una squadra diversa"
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È l’uomo nuovo della gestione Ballardini, Lazaros Christodoulopoulos, che con il nuovo allenatore ha già totalizzato lo stesso numero di presenze da titolare fatte con Pioli. “Domandatelo al mister che c’era prima” punzecchia il greco, uno dei migliori in campo a Torino: “Dobbiamo prendere sia la vittoria sia la prestazione e costruirci sopra. Adesso siamo un po’ più tranquilli, ma non dobbiamo stare tranquilli – avverte – dobbiamo lavorare e fare punti”. Al termine di quella settimana delirante, in pochi avrebbero scommesso sul 2 all’Olimpico. Eppure è andata così, e Lazaros non se lo spiega solo con la voglia del gruppo di reagire: “Domenica potevamo tenere palla, e tenendo palla e cambiando lato siamo una squadra forte. Il cambio di modulo ci ha aiutato, il possesso palla ci dà più fiducia”. Oltre a un suo maggior impiego, però, Christodoulopoulos ha notato altro dopo l’avvicendamento del mister: “Vedo una squadra differente, vedo un Bianchi differente. Non vale solo per me il cambiamento”. Altro elemento in più, che era mancato in tutto il girone d’andata, è il cosiddetto 'fattore C', la fortuna. A Torino ha dato una grossa mano, e qui il centrocampista decide di parafrasare l’adagio secondo cui questa aiuti agli audaci: “Quando vai forte ti segue anche la fortuna, le due cose vanno assieme. Secondo me – afferma – è migliorato il nostro gioco, se abbiamo pure la fortuna siamo a posto”. Domenica scorsa è stata anche la prima ufficiale di Perez come nuovo capitano: per Lazaros è ancora presto per notare differenze rispetto a Diamanti, anche perché a contare è un’altra cosa: “L’importante è che stiamo tutti assieme, siamo tutti capitani”.
Dopo quello storico gol all’esordio contro la Fiorentina, non ha più trovato la via della rete. Ora che si è guadagnato un posto da titolare, questo è il prossimo passo: “Lo voglio come un matto, è incredibile che non ci riesca. Certo – riflette – se posso aiutare la squadra come ora senza segnare, va bene lo stesso”. Adesso, in teoria, c’è un modo in più fare gol, dal momento che il tiratore scelto della squadra è andato a giocare in Cina: “Al Panathinaikos le punizioni le tiravo, segnavo pure. Ma lì deciderà il mister”. Magari già venerdì a San Siro, quando il Bologna affronterà il Milan nell’anticipo: “Non stanno giocando bene ma sono una grande squadra. Penso che troveremo degli spazi – analizza – e se terremo palla e staremo attenti dietro, potremo fare qualcosa”.
Infine, dopo un anno di permanenza a Bologna Christodoulopoulos può tracciare un bilancio significativo: “Qui mi trovo bene bene, due volte bene. Ogni domenica gioco quella che per me è come la Champions, in più la vita è tranquilla e la gente ti rispetta”. Anche l’italiano, poi, l’ha appreso benissimo: “Ho smesso di prendere lezioni quando è arrivata mia moglie che era incinta, l’ho imparato dai compagni di squadra”.