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Bologna, Mihajlovic rischia
Oggi vertice con Menarini

BOLOGNA, 13 aprile 2009 - Quarantotto ore dopo il tracollo interno col Sienache ha riprecipitato il Bologna nelle ultime tre posizioni della classifica, lo shock è ancora forte dentro le mura rossoblù. Stasera, al rientro del patron Renzo Menarini delle ferie pasquali, è previsto un vertice dirigenziale per fare il punto della situazione: sul tavolo due misure cautelari per scongiurare la serie B e cioè l’ipotesi di un lungo ritiro anticipato e quella, non del tutto sopita, di una nuova rivoluzione in panchina. A caldo, il d.g. Ricci ha escluso l’esonero di Mihajlovic al quale sono stati concessi gli otto giorni per riprendere in mano la squadra nella trasferta non facile di Palermo. Ma Menarini senior potrebbe richiedere il reintegro di Arrigoni. Perciò viene praticamente esclusa una terza ipotesi (il più gettonato sarebbe Papadopulo) perchè la proprietà non intende mettere a libro paga un altro allenatore.

IN CAMPO - Domani il Bologna riprende la preparazione. Mihajlovic, concluso malamente l’esperimento offensivo delle due punte supportate da un trequartista, dovrebbe ripristinare il modulo con un solo attaccante davanti a una linea mediana a cinque. Molti i cambiamenti nell’aria: Lanna e Volpi, contestati apertamente dai tifosi nel tumultuoso faccia a faccia del dopo Siena, sono destinati alla panchina, insieme a Marazzina che ha fatto bene (due gol inutili, meglio che niente) ma non ha il passo per giocare esterno. Probabili i rientri di Terzi e Valiani, con Mingazzini, Amoroso e Osvaldo (in versione esterno sinistro avanazato) subito titolari. Davide Bombardini, uscito nel corso del primo tempo della partita contro il Siena, ha riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra: le sue condizioni verranno meglio valutate nei prossimi giorni.



4-3-1-2

COLOMBO
ZENONI C.
BRITOS
MORAS
LANNA
MUDINGAYI
VOLPI
AMOROSO
ADAILTON
MARAZZINA
DI VAIO

Panchina:

COLOMBO
TERZI
BELLERI
MUTARELLI
COELHO
BOMBARDINI
OSVALDO

Bologna, addio a Mihajlovic
Al suo posto c'è Papadopulo

BOLOGNA, 14 aprile - L'avventura di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna è arrivata al capolinea: c'è l'ufficialità dell'esonero. Dopo la sconfitta interna col Siena, la sorte del tecnico serbo era appesa a un filo e oggi si è appreso anche il nome del sostituto, che peraltro era nell'aria: si tratta di Giuseppe Papadopulo, che ha trovato l'accordo col presidente Francesca Menarini e sarà presentato nel primo pomeriggio.

Mihajlovic: "Mi scuso con tutti"
L'ex tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, esonerato oggi, tramite il sito ufficiale del Bologna ha espresso il proprio pensiero riguardo alla sua breve avventura in rossoblù. "In seguito all'esonero dai miei compiti di allenatore, vorrei ringraziare tutto il personale del Bologna FC 1909, i tifosi e la stampa per la disponibilità concessami, scusandomi con loro se non sono riuscito a soddisfare le loro aspettative. In modo particolare vorrei significare la grande professionalità e partecipazione dei componenti il mio gruppo di lavoro, la fantastica ed eccezionale disponibilità datami da tutti i calciatori, ma soprattutto voglio ringraziare la famiglia Menarini per la grandissima opportunità professionale concessami: allenare un grande club come il Bologna. Approfitto infine di questa occasione per invitare i tifosi a stringersi intorno al nuovo allenatore e a tutti i calciatori per aiutarli a raggiungere il traguardo della permanenza nella massima serie, che la città e la gloriosa storia del club ampiamente meritano. Forza Bologna".

Papadopulo: "Bologna, crediamoci insieme"

Oggi pomeriggio a Casteldebole è stato presentato il nuovo tecnico rossoblù, Giuseppe Papadopulo: queste le sue prime parole.
“Vedo che l'attesa è tanta: cercheremo di essere all'altezza della situazione. So di essere approdato in una società importante e che ha prospettive: proprio queste mi hanno convinto di fare la scelta giusta, venendo a Bologna. In precedenza ho avuto anche altre opportunità, da me declinate per varie ragioni.

Cosa le fa pensare che ci si salverà?
“Sono molte: soprattutto, il fatto che il Bologna, decidendo di cambiare allenatore in questo momento, dimostra di voler rimanere aggrappato a questa categoria. È una società importante che sta per tagliare il traguardo dei 100 anni di storia ed è naturale che voglia farlo nella categoria conquistata con tenacia e bravura l’anno scorso. Poi conosco tutti i giocatoti in rosa: alcuni li ho avuti, molti li ho incontrati da avversari, tutti li ho studiati dall’esterno e so che possono benissimo centrare la salvezza. Ovviamente ci sarà da lavorare”.

Ha già in mente un modulo su cui puntare?
“Sono stato contattato solo ieri in tarda serata e non ho avuto molto tempo da dedicare alle mie idee, che ovviamente ho e cercherò di confrontare col materiale a disposizione, con l’obiettivo di mettere in campo una squadra che sappia esaltare le proprie doti. Le nostre idee dovranno essere condivise dal gruppo perché, se non fossero recepite in nella maniera migliore, questo potrebbe generare un effetto boomerang. Non escludo di utilizzare la difesa a quattro, all’occorrenza, ma in questo momento propenderei per una difesa a tre: questo ci darebbe la possibilità di usare più attaccanti e centrocampisti, avendo così ad un tempo equilibrio in fase di non possesso e propositività e incisività in avanti, con due attaccanti e gli esterni pronti a chiudere l’azione”.

Che tipo di accordo ha raggiunto con la società?
“La priorità è guardare al breve, al raggiungimento dell’obiettivo prefisso. Se lo dovessimo raggiungere, questa è una società importante per miriadi di aspetti e mi auguro di poter impostare anche un discorso per il futuro: se le due parti dovessero trovare le condizioni per continuare il rapporto, non vedo perché non lo si debba fare”.

Dovrà gestire una rosa di 30 giocatori.
“Anche in rose meno copiose ci possono essere problemi di gestione, perché comunque quattro o cinque giocatori devi lasciarli a casa non per volontà penalizzatrice. Noi cercheremo di far sentire tutti importanti: questo è il nostro intento, tutti devono sentirsi partecipi”.

Il calendario propone una serie di scontri diretti: le piace?
“Gli scontri diretti mi piacciono, specie se riusciamo a vincerli! Per dire se il calendario mi piace dovrei avere una palla di vetro: tutte le partite vanno giocate e a volte quelle apparentemente più alla portata risultano difficili perché non hai un approccio sufficientemente feroce, altre volte squadre che non hanno obiettivi particolari sono sgombre da ogni condizionamento e quelle partite diventano armi a doppio taglio (vedi Cagliari e Siena) perché pensi di poter spiccare il volo e invece rimani deluso”.

Porterà la squadra in ritiro?
“Abbiamo deciso in questo senso per avere la possibilità di un maggior approfondimento della conoscenza reciproca: non per portare via i ragazzi da qui o perché il clima sia ostile. Anzi, contiamo molto sull’apporto del pubblico: per noi sarà molto importante”.

Come sono stati questi nove mesi senza calcio per lei?
“Ho dedicato più tempo alla famiglia, ciò che di rado è permesso agli allenatori, ma sempre seguendo con attenzione il calcio, che è la mia vita. In questi mesi ho avuto tanti contatti, soprattutto con società di Serie B che vedevano in me la persona che potesse portarli in A, ma avevo fatto un voto con me stesso: quello di non tornare più in B, dopo il sesto posto ottenuto a Palermo e la verifica di me stesso (con promozione in A) a Lecce, a costo di rimanere fermo se non avessi avuto la possibilità di approdare in una squadra di A importante. Ho avuto anche proposte in Serie A, che tengo per me, ma nelle quali non credevo fermamente di riuscire: non mi sento una persona che fa i miracoli, ma uno che crede in quello che fa e nelle proprie scelte. Quanto al Bologna, appena sono stato chiamato a tarda sera, non ci ho pensato due volte: non ho nemmeno interpellato la famiglia, ho accettato di vederci e di parlarne, trovando molti punti in comune”.

Che approccio avrà in questi primi allenamenti?
“Farò ricorso a situazioni sperimentate in altre società dove mi sono insediato in corso e cercherò di essere abbastanza diretto. Avrò un approccio coinvolgente, che metta ognuno di fronte alle proprie responsabilità, individualmente e collettivamente: si parte da zero, da questo punto di vista, nessuno ha alibi né può accampare scuse, e lavorerò sul campo un po’ come San Tommaso, voglio vedere per credere. Cercherò di trasmettere la mia carica, anche se non mai è un’operazione facile. E devo far capire che sono venuto qua per avere più fortuna di chi mi ha preceduto, senza escludere lavoro fatto sin qui: se raggiungeremo l’obiettivo della salvezza, credo che faccia piacere anche ad Arrigoni e a Mihajllovic”.

Bombardini: frattura composta del malleolo interno

Alla ripresa delle attività dopo la partita contro il Siena, questo pomeriggio la squadra ha sostenuto a Casteldebole una seduta di allenamento. Gaby Mudingayi ha svolto terapie e una seduta differenziata a causa di un lieve attacco di lombalgia. Gabriele Paonessa prosegue il programma differenziato di allenamento. Luigi Lavecchia e Cesar hanno svolto terapie specifiche. Terapie e allenamento differenziato per Davide Marchini e Marcello Castellini.

Davide Bombardini ha riportato la frattura composta del malleolo interno della caviglia sinistra: sarà sottoposto ad un leggero intervento chirurgico per l’applicazione di una vite di sintesi per velocizzare la guarigione. Il giocatore osserverà un mese di immobilizzazione e terapie per poi riprendere gradualmente il lavoro.

Francesco Antonioli durante la partita di sabato ha riportato un trauma discorsivo al ginocchio destro con interessamento del menisco laterale: dopo qualche giorno di riposo e terapie, il portiere riprenderà gradualmente gli allenamenti.

Mudingayi in gruppo

Nella giornata odierna, la squadra ha sostenuto a Casteldebole due sedute di allenamento, la prima in mattinata con inizio alle ore 11.00 e la seconda nel pomeriggio a partire dalle 15.00, caratterizzata da un'esercitazione tattica e una partitella undici contro undici in campo ridotto. Gaby Mudingayi, rientrato in gruppo, si è regolarmente allenato con i compagni. Ha invece lavorato a parte Massimo Marazzina, che ha accusato un indolenzimento al quadricipite della gamba destra: seduta differenziata per lui. Miguel Angel Britos è rimasto a riposo a causa di un attacco di appendicite. Davide Marchini e Marcello Castellini hanno svolto terapie specifiche ed un allenamento differenziato; terapie per Francesco Antonioli, Luigi Lavecchia e Cesar. Gabriele Paonessa prosegue il proprio programma di allenamenti differenziati.
Davide Bombardini, che aveva riportato la frattura composta del malleolo interno della caviglia sinistra, è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l'applicazione di una vite di sintesi: l'intervento, eseguito a Villa Toniolo dal prof. Giannini, è perfettamente riuscito.Stagione finita per lui.

Dopo aver guidato i primi allenamenti, il nuovo tecnico del Bologna, Giuseppe Papadopulo, ha voluto riprendere in considerazione, insieme alla dirigenza, l’opportunità del ritiro anticipato che era stato annunciato ieri. Tenuto conto della tipologia di lavoro che si è programmata e del fatto che alcuni giocatori necessitano di terapie specifiche, effettuabili più comodamente presso il Centro Tecnico N. Galli, si è deciso di continuare gli allenamenti a Bologna fino a sabato, quando la squadra partirà alla volta di Palerm

Dopo il grave infortunio accusato da Davide Bombardini, nuova tegola per il Bologna del nuovo tecnico Giuseppe Papadopulo. Il portiere Francesco Antonioli, infatti, si è procurato una distorsione al ginocchio sinistro con interessamento meniscale. L'ex sampdoriano non sarà quindi disponibile per la trasferta di Palermo, ed è quasi un record, visto che il numero 1 rossoblù non saltava una partita ufficiale in campionato dall'ultima giornata del campionato 2006/2007 contro l'Albinoleffe. Al suo posto giocò e giocherà Roberto Colombo.

Marchini con la squadra

Nella giornata odierna la squadra ha sostenuto a Casteldebole due sedute di allenamento: lavoro in campo la mattina e partitella con la Primavera nel pomeriggio. Davide Marchini, rientrato in gruppo, ha lavorato regolarmente con i compagni e disputato il secondo tempo della partitella. Massimo Marazzina, a causa dell'indolenzimento al quadricipite della gamba destra, ha effettuato un allenamento differenziato a scopo precauzionale, così come Massimo Mutarelli, che accusa un lieve affaticamento muscolare. Miguel Angel Britos verrà sottoposto domani ad intervento di appendicectomia. Marcello Castellini ha svolto terapie ed una seduta differenziata. Gabriele Paonessa prosegue il proprio programma di allenamenti differenziati. Terapie specifiche per Cesar, Luigi Lavecchia e Francesco Antonioli.


Undici reti alla Primavera
BOLOGNA prima squadra - BOLOGNA primavera 11-0

IL TABELLINO

BOLOGNA (pt, 3-5-2)
Colombo; Belleri, Moras, Terzi; Zenoni, Mudingayi, Volpi, Amoroso, Valiani; Adailton, Di Vaio.
BOLOGNA (st, 3-5-2)
Campironi; Belleri, Bassoli A., Lanna; Marchini, Casarini, Mingazzini, Rodriguez, Coelho; Osvaldo, Bernacci.
All.: Giuseppe Papadopulo

BOLOGNA PRIMAVERA (pt, 4-3-3)
Venturi; Sabatini, Notari, Bassoli A., Poggi; Coppola, Nazzani, Piacentini (19' Casadio); Nesca, Laporta, Pasi (32' Mantovani).
BOLOGNA PRIMAVERA (st, 4-3-3)
Venturi; Tattini, Nazzani, Sabatini, Benini; Casadio, Casini, Mantovani (17' Akilo); Luppi, Ungurean, Polini.
All.: Fabio Perinelli

Marcatori: 17' pt Amoroso, 20' pt Di Vaio, 29' pt Di Vaio, 9' st Bernacci (rig), 12' st Osvaldo, 20' st Bernacci, 28' st Rodriguez, 30' st Osvaldo, 32' st Casarini, 36' st Bernacci, 39' st Osvaldo

Marazzina e Mutarelli in gruppo


Nella giornata odierna, la squadra ha sostenuto a Casteldebole una seduta di allenamento a porte chiuse, alla quale hanno regolarmente preso parte anche Marazzina e Mutarelli, rientrati in gruppo. Miguel Angel Britos è stato sottoposto stamattina ad intervento di appendicectomia dall'equipe del prof. Poggioli presso l'Ospedale Sant'Orsola: l'intervento è perfettamente riuscito, i tempi di recupero sono stimati in trenta-quaranta giorni. Marcello Castellini ha sostenuto un allenamento differenziato; terapie e seduta differenziata di allenamento per Francesco Antonioli e Luigi Lavecchia. Gabriele Paonessa prosegue il proprio programma di allenamenti differenziato. Cesar ha svolto terapie specifiche.
Palermo-Bologna, in programma domenica 19 aprile presso lo stadio “Barbera” di Palermo, sarà diretta dal signor Brighi di Cesena

CONFERENZA STAMPA DI PAPADOPULO



Papadopulo: "Lottare su tutti i palloni"

Mister, che indicazioni ha tratto dalla partitella di giovedì con la Primavera?
"Non mi aspettavo cose straordinarie, ma solo di poter valutare l'apprendimento dei ragazzi impegnati in una dislocazione in campo che poteva rappresentare per loro una novità. Aldilà della messe di gol, sono soddisfatto: bisogna cercare di incrementare la brillantezza che dovrebbe consentirci di ottimizzare l'applicazione di questo modulo".

Che umore ha trovato nello spogliatoio?
"Non potevo certo aspettarmi uno spogliatoio allegro. I ragazzi sono consapevoli del momento particolare e credo che abbiano i connotati giusti, sia morali che tecnici, per poterne venire fuori".

Prende in mano la squadra a sette giornate dal termine: quanto e su cosa pensa di poter incidere?
"Il nostro ruolo è importante nella misura in cui i giocatori riescono a seguirci: faremo quindi il possibile per essere credibili e per far sì che loro abbiano più certezze che dubbi. C'è da migliorare l'attenzione e da riacquistare l'autostima che un mese e mezzo fa questa squadra aveva e che poi per qualche ragione, anche inconscia, è andata scemando. Se il futuro dipende dalle premesse, sono ottimista".

Le era mai capitato di gestire una situazione così complicata?
"Non è la più difficile, ma una delle più difficili, se rapportata al lasso tempo a disposizione per poter intervenire. Ma questa squadra, secondo il mio modo di vedere e a detta anche di chi mi ha preceduto, ha valori che non sempre sono emersi, come a volte nel calcio succede".

Martedì ha parlato con i tifosi, in occasione del suo primo allenamento.
"A fronte di una loro richiesta non potevo rifiutare di avvicinarmi e dare loro la possibilità di scambiare due parole. Penso sia stato uno scambio impostato sulla fiducia reciproca, che deve esserci in questo momento: il Bologna in Serie A è un patrimonio per tutti, nessuno escluso".

Alla sua prima partita da allenatore del Bologna, probabilmente le mancherà Antonioli.
"Abbiamo fiducia nel suo collega, Colombo, che mi è stato riferito essere in possesso di grosse doti. Ne ha perorato la causa lo stesso Antonioli: proprio lui mi ha detto che l'eventuale sostituzione non sarebbe stata traumatica perché Colombo dà ampie garanzie. Firmato Antonioli".

Giocherete a Palermo: avrebbe preferito un altro avversario o in questo momento uno vale l'altro?
"Tranne cinque squadre, le prime del campionato che stanno lottando per obiettivi importanti, ora ogni avversario ha la stessa valenza".

Per lei cosa rappresenta Palermo, dove ha allenato tre anni fa?
"Per me Palermo ha rappresentato un anno estremamente positivo, un'esperienza che avrei voluto poter continuare: da una posizione scomoda in classifica, quando sono subentrato, siamo arrivati addirittura in zona Uefa e, se il Milan fosse stato penalizzato quanto in un primo momento era stato indicato dopo i fatti di Calciopoli, avremmo potuto giocare i preliminari di Champions League. I risultati sono quindi stati ottimali, buono il rapporto con Zamparini (lo ricordo sempre con piacere, persona corretta nei miei confronti e che conosce le materia calcio) e con il pubblico, stupenda la città".

Cosa vorrebbe vedere domani dai suoi giocatori?
"La lotta su ogni pallone in tutte le zone del campo: su questo non transigo. Le mie squadre magari possono attraversare momenti più o meno felici, ma sotto l'aspetto della professionalità, dell'impegno, della dedizione, dell'attaccamento ai colori difficilmente hanno eguali. Dal Bologna pretendo una lievitazione in questo senso: non che prima non ci fossero queste caratteristiche, ma ora pretenderò ancora di più".

Giocherà sempre con due attaccanti?
"Credo che le due punte potranno essere una costante, non l'eccezione".

Quale l'attaccante più funzionale in coppia con Di Vaio?
"Una domanda che mi sono posto di frequente, ma non mi sento di poter dare una risposta definitiva: sarebbe pretestuoso, anche se azzeccassi la mossa non sarebbe stata comunque figlia dii un ragionamento. Nel giro di poco conto di essere più attendibile, ma in questo momento tutti hanno la possibilità di proporsi e starà a noi tecnici valutare fino in fondo ogni possibilità per rendere il tandem offensivo proficuo per le sorti del Bologna".

Avrà Marazzina domani?
"Speriamo di averlo: credo in lui e sicuramente da parte sua c'è lo sprone per fare in modo di esserci".

Cosa ci racconta dell'Osvaldo che ha avuto a Lecce?
"A Lecce ha fatto buone cose e da allora è cresciuto sotto molti punti di vista: ora dovrebbe dare risposte al Bologna, essendo consapevole che su di lui la società ha puntato e non poco. In partitella è stato come rivedere un film già visto: ha fatto le cose estremamente positive e letali in fase offensiva che gli ho sempre riconosciuto, ma anche un paio di ingenuità (sempre in buonafede) che fanno parte del suo repertorio e che sono da limare. Mi auguro di poter completare qui a Bologna l'opera iniziata a Lecce".

Qual è la condizione fisica del Bologna?
"Ho trovato una squadra ben preparata che ha lavorato con serietà anche sotto questo aspetto: eredito una squadra in buone condizioni fisiche".

Che idea s'è fatto della gara di sabato scorso contro il Siena?
"L'idea che si sono fatti tutti: una partita approcciata in maniera diversa da quanto programmato, come nel calcio a volte succede. Ma questa squadra è stata protagonista di buone gare, anche contro squadre importanti: se non ci fossero valori sarebbe stato difficile proporsi in questo modo. Solo, certi risultati non sono stati confermati nel momento in cui ce ne sarebbe stato bisogno; l'organico ha buona qualità e deve essere messo in condizione di esprimresi al meglio

Questi i 23 giocatori convocati dal tecnico Giuseppe Papadopulo per la partita :

Portieri: Colombo, Campironi
Difensori: Bassoli, Belleri, Lanna, Moras, Rodriguez, Terzi, Zenoni
Centrocampisti: Amoroso, Casarini, Coelho, Marchini, Mingazzini, Mudingayi, Mutarelli, Valiani, Volpi
Attaccanti: Adailton, Bernacci, Di Vaio, Marazzina, Osvaldo

Amoroso favorito su Mutarelli


18 aprile 2009 - Novità nel modulo per il debutto di Papadopulo sulla panchina del Bologna; a Palermo spazio al 3-5-2, con Colombo (debutto in A) al posto dell'inortunato Antonioli. Uomini contati in difesa viste le assenze di Bombardini, Britos (stagione finita) e Castellini. A centrocampo ballottaggio Amoroso-Mutarelli, col primo favorito. In attacco la coppia Di Vaio-Marazzina, Osvaldo relegato in panchina. Nel pomeriggio la squadra, già giunta nel capoluogo siciliano, sosterrà la seduta di rifinitura. Indisponibili anche Paonessa, Cesar e Lavecchia.

Palermo, goleada al Bologna
Il "Papa" non fa miracoli


PALERMO, 19 aprile 2009 - Non c'è due senza tre. Dopo aver battuto Lecce e Torino, il Palermo si libera anche del Bologna. E di Papadopulo, il terzo allenatore subentrato che all'esordio paga dazio ai rosanero (dopo De Canio e Camolese). Tre punti pesanti per la corsa Uefa, se non altro una risposta a Roma e Lazio, entrambe vincenti. In casa dei rossoblù, invece, solo cattive notizie: vincono Reggina e Chievo, in attesa del Torino impegnato nel posticipo col Milan.
TORNA IL PAPA - Papadopulo in Sicilia, storia d'un amore breve e intenso: era la stagione 2005-2006 e il tecnico toscano, subentrato a Del Neri, traghettò i rosanero all'Uefa prima di non essere riconfermato. Tre anni dopo, i siciliani lottano per lo stesso traguardo, lui no: servono punti per un Bologna terz'ultimo e reduce da quattro sconfitte consecutive. Confermate le due punte, Di Vaio e Marazzina, supportate da cinque centrocampisti e tre difensori. Nel Palermo, senza Simplicio, Nocerino, Guana e con Miccoli febbricitante in panchina, tanta sostanza a centrocampo con Migliaccio e Tedesco, tra i migliori.

CHE AUTOGOL - Nessuno, però, è decisivo come Belleri. Sei minuti appena e il difensore rossoblù infila malamente Colombo (Antonioli infortunato). L'autostima del Bologna, già precaria, si sbriciola. Succi centra la traversa, gli emiliani prima del raddoppio rosanero al 44' con Kjaer, tirano una sola volta con Di Vaio. Papadopulo corre ai riparti, fuori Marazzina e dentro Osvaldo. Poi anche Adailton. Tutto inutile. Al 18' della ripresa Succi si fa trovare pronto sull'ennesimo cross di Cassani e non sbaglia: terza rete stagionale, seconda consecutiva e seconda al Bologna, la sua squadra del cuore.

DI VAIO C'E' - Potrebbe finire così, Bologna in dieci per l'espulsione di Volpi, ma Di Vaio mette dentro la ventesima rete stagionale (aggancio in vetta a Ibra nella classifica marcatori) e per un minuto il Palermo rischia. Sì, perché Valiani pennella una seconda volta per Marchini ma l'esterno non c'arriva e la già difficile rimonta, sfuma. Tempo scaduto ma non per Cavani: la rete del 4-1 è la giusta conclusione di una gara giocata da protagonista. Al Bologna restano sei giornate e la speranza che le dirette concorrenti non facciano meglio.

Tabellino :

PALERMO-BOLOGNA 4-1 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: 6' pt aut. Belleri (B), 44' pt Kjaer (P), 18' st Succi (P), 39' st Di Vaio (B), 47' st Cavani (P)
PALERMO (3-4-1-2): Amelia; Kjaer, Carrozzieri (28' st Morganella), Bovo; Cassani, Migliaccio, Liverani, G. Tedesco (12' st Hernandez), Balzaretti; Cavani, Succi (20' st Savini). (Ujkani, Misuraca, Miccoli, Mchedlidze). All.: Ballardini.
BOLOGNA (3-5-2): R. Colombo; Terzi, Moras, Belleri (1' st Marchini); C. Zenoni, Mudingayi, Volpi, Amoroso (14' st Adailton), Valiani; Di Vaio, Marazzina (1' st Osvaldo). (Campironi, Lanna, Mutarelli, Mingazzini). All.: Papadopulo
ARBITRO: Brighi
NOTE: Giornata nuvolosa, terreno allentato. Spettatori 20 mila circa. Ammoniti Mudingayi, Zenoni, Osvaldo, Kjaer. Espulso Volpi per doppia ammonizione. Recupero 1' pt e 4' st.

Papadopulo "Risultato troppo pesante"

Giuseppe Papadopulo giudica eccessiva la sconfitta per 4-1 rimediata al Barbera di Palermo. "La valutazione del risultato potrebbe far sembrare una partita diversa, perché a tratti abbiamo giocato bene. Nonostante l'autogol potevamo dimostrare caratterialmente di reagire. L'episodio che ci ha condizionato è stato il secondo gol dove eravamo mal posizionati. Prima di prendere il 2-0 abbiamo giocato bene, avuto personalità di proporsi in avanti anche coi centrocampisti, impegnato Amelia in diverse circostanze".

Il tecnico del Bologna non dispera, nonostante la non rosea situazione di classifica: "Nelle ultime partite quando hai la possibilità di giocare negli scontri diretti può essere un vantaggio. Dobbiamo ripartire dalle cose positive di oggi, ma abbiamo necessità di migliorarci in quelle difetti che ci sono stati anche negli ultimi dieci mesi"