Papadopulo: "Come il Bari a Milano"
Mister, a Bari avrà Osvaldo e Zalayeta?
"Osvaldo è tra i venti convocati ma solo dopo una nuova valutazione, sapremo con maggior precisione quali sono le sue condizioni e se potrò avvalermi delle sue prestazioni: oggi come oggi non potrebbe giocare. Zalayeta, dopo un'approfondita riflessione, penso sia più utile farlo allenare domani qui a Bologna: ha necessità di lavorare e per conoscere meglio il gruppo ci saranno altre occasioni nei giorni successivi".
In attacco, quindi, ha pochi elementi a disposizione: di punta giocherà Adailton o Pasi?
"Sono al cinquanta per cento, con la possibilità che ci sia anche qualche sorpresa: direi quindi che sono al trentatre per cento. Purtroppo ci siamo trovati a far fronte a situazioni impreventivabili, ma andiamo avanti e cercheremo di fare la nostra partita, anche se siamo consapevoli del momento di difficoltà dovuto al fatto di non poter schierare un attaccante di ruolo. Adailton non è una prima punta e Pasi è un ragazzo alle prime armi che nessuno vuole mandare allo sbaraglio, per quanto gli riconosciamo doti tecniche notevoli. Fortunatamente ci sarà la sosta: potremo ottimizzare il tempo a disposizione per migliorare la condizione dei giocatori, sia quelli indisponibili che quelli che sono a disposizione ma non al top della forma. Sabato abbiamo fatto bene anche senza Di Vaio: mi auguro che possa essere quanto prima con noi, ma del resto non dobbiamo essere una squadra legata alla presenza di un giocatore o di un altro. Dobbiamo invece essere una squadra che punta sempre e comunque al risultato: anche a Bari e nelle altre partite in cui non potremo avvalerci di giocatori importanti dovremo cercare di fare punti e quello di domani sarà un banco di prova per capire qual è la soglia di sofferenza di questa squadra".
Ha parlato con Pasi della possibilità che possa esordire dall'inizio?
"No: sarebbe stata la cosa peggiore che potessi fare perché servirebbe solo a logorarsi il cervello. Lo saprà eventualmente all'ultimo minuto, nella riunione tecnica prima della gara: meglio che vada in campo con quell'incoscienza giovanile che potrebbe anche rivelarsi utile. Mai dire con anticipo "giocherai" ad un ragazzo al debutto: per lui sarebbe la condizione peggiore per affrontare la partita".
Prossimamente in attacco potrebbe contare anche su Gimenez, giocatore dato in arrivo a Bologna.
"Ho visto vari filmati, ma non lo conosco ancora direttamente e non è il caso di parlarne ora: pensare a quello che può essere ipotizzabile per il domani trascurando il presente non è la cosa ottimale per noi".
Raggi e Tedesco sono recuperati?
"Sì, stanno bene".
Mudingayi è tra i convocati?
"No: da un paio di giorni afferma di avere un problema al livello dell'adduttore, non posso che prenderne atto".
Da martedì, col mercato chiuso, cambierà registro?
"A quel punto cambieranno molte cose. Ora stiamo coi frati e zappiamo l'orto".
Affrontando le squadre di Ventura, che azzarda anche il 4-2-4, si rischia di giocare male?
"E perché? Tra l'altro, a Milano hanno giocato con un 4-4-1-1 che in fase offensiva diventava un 4-2-3-1 quando gli esterni salivano un po': dov'è il 4-2-4? Con lui ho molti precedenti: su una quindicina di partite, otto le ho vinte io e cinque lui. Ho sempre giocato con la difesa a tre contro le sue squadre, ma non tutte le squadre con uno stesso modulo giocano poi alla stessa maniera".
Quindi potrebbe cambiare modulo rispetto alla gara con la Fiorentina?
"Durante le gare bisogna essere sempre elastici e bravi a cambiare modulo".
Alvarez sulla fascia è un vero velocista.
"Bisogna cercare di non concedergli spazi, la possibilità di girarsi e quella di scaricare su un compagno all'interno del campo per poi scattare in profondità sulla fascia. Se resta sulla corsia e non fa cose difficili, è dura prenderlo, ma attueremo le nostre contromosse, fermo restando che quando metto in campo una squadra il mio primo impegno è darle equilibrio: cercherò sempre di mettere la squadra in condizione di non dover rincorrere gli avversari in maniera forsennata; se poi di fronte ci troveremo un Mennea, allora cercheremo di contrastarlo con sistemi tattici adeguati".
Lei a Bari ha giocato.
"Sì, e conservo ricordi bellissimi: so che stasera verranno a trovarmi vecchi amici e, per uno che prima della partita non vuole nemmeno vedere i familiari, sarà una violenza! Sono stato vicino anche ad allenare il Bari, più volte quando c'era Regalia; conosco da tempo la famiglia Matarrese".
Teme l'entusiasmo che si respira a Bari, che ha pareggiato a San Siro con l'Inter?
"Ho rispetto per gli avversari, ma non mi fascio mai la testa prima di romperla. Il Bari ha avuto un avvicinamento alla partita simile al nostro: in Coppa Italia contro l'Empoli ha fatto anche meno di noi, poi a Milano ha fatto bene, ma anche per demeriti dell'Inter, che ha concesso un sacco di campo al Bari. Con noi sarà un'altra partita: dovranno cercarsi gli spazi e noi dovremo essere il Bari di Milano".
Fonte:bolognafc.it