Viviano: "Siamo sulla strada giusta"
Emiliano, secondo te il Bologna ha sin qui raccolto i punti che si merita?
"Forse, se guardiamo le prestazioni, qualcosa ci manca e, considerando che in sette giornate abbiamo già affrontato diverse squadre molto forti (Fiorentina, Milan, Juventus, Genoa) è possibile che la media-punti cresca con il passare delle settimane. Abbiamo sbagliato solo la partita col Chievo e vinto l'altro scontro diretto, quello col Livorno. Per il nostro obiettivo dichiarato la classifica è buona: siamo fuori dalla zona retrocessione".
Come valuti il rendimento della difesa?
"Prima della partita contro il Genoa era una delle migliori difese del campionato, quindi credo che il reparto si stia comportando bene: è solido e ci sono giocatori importanti. Io sono contento, ma abbiamo giocato solo sette partite: bisogna andare avanti e cercare di racimolare più punti possibile".
Hai dimostrato di non aver accusato il salto di categoria, al tuo primo anno in A. Che differenze hai notato rispetto al campionato di B, oltre alla qualità e alla forza dei singoli giocatori?
"In Serie A c'è una maggiore organizzazione: tutte le squadre sono ben organizzate. E quando giochi con le grandi squadre salta all'occhio che devi essere concentrato al cento per cento per tutti i minuti della gara, perché hanno campioni che possono risolvere la partita da un momento all'altro (come ha fatto Seedorf contro di noi, dopo che avevamo retto bene difensivamente): non puoi mai stare rilassato".
Julio Cesar potrebbe essere attratto dalle sirene inglesi, tu stai facendo bene e per metà sei di proprietà interista: stai pensando alla possibilità di difendere i pali nerazzurri?
"No: io sono appena arrivato in Serie A, firgurati se penso all'Inter. Io penso solo al Bologna, che ha investito su di me e mi ha dato fiducia. Sono onorato che per metà il mio cartellino sia dell'Inter, ma loro adesso hanno uno dei due o tre portieri più forti al mondo. Io lavoro cercando di fare il meglio che posso, poi non so cosa mi riserva il futuro".
Sin qui il Bologna ha subito quasi tutti i gol dall'interno dell'area piccola.
"Abbiamo rivisto le azioni e osservato quali sono stati gli errori (non individuali, ma a livello di movimento di squadra) che ci hanno portato a subire alcuni gol simili tra loro, ma penso che il fatto di subirne perlopiù dall'area piccola sia un buon segno: vuol dire che riesci a difenderti abbastanza bene. Non abbiamo preso gol su palla inattiva, e anche questa è una buona cosa. Il terzo gol subito domenica non lo conto nemmeno: era una situazione estrema, eravamo tutti davanti alla ricerca del pareggio. Col Genoa, tra l'altro, abbiamo perso 3-1 una partita in cui io non ho fatto neanche una parata mentre Amelia ha fatto diversi interventi decisivi ed è stato pure salvato dal palo".
E c'era il rigore su Floccari?
"Rivedendolo, probabilmente era rigore, ma la dinamica è stata particolare: Floccari nel fare il movimento di una finta ha incrociato la gamba di Raggi; se non l'avessero dato a noi, staremmo qui a lamentarci. Ma più evidente di entrambi i rigori concessi domenica era quello non fischiato su Di Vaio".
Domenica siete stati accolti da una coreografia suggestiva.
"Sì, è stato molto bello: per i giocatori in campo è gratificante avere gente che tifa per te in questo modo. Dispiace non aver ricambiato il pubblico con una vittoria, ma cercheremo sempre di onorare la maglia con le nostre prestazioni in campo e credo che i tifosi siano abbastanza contenti di quanto hanno visto sin qui, perché la squadra ha sempre messo in campo il massimo impegno e non ha mai tirato indietro la gamba".
Ora vi aspettano due trasferte consecutive, la prima contro il Napoli rivoluzionato da De Laurentiis e la seconda a Genova contro la Samp prima in classifica.
"Non è un bene incontrare il Napoli dopo il cambio di allenatore: sono sotto pressione e dovranno vincere. Ma sapevamo che questo campionato sarebbe stato duro, più difficile che quello degli scorsi anni, e dovremo cercare di portare a casa punti anche da Napoli e Genova. Tra l'altro i numeri dicono che in trasferta stiamo facendo bene: abbiamo puntato sulla solidità difensiva e cercato di sfruttare le occasioni che ci sono capitate; penso sia la strada giusta perché se vai a giocare in casa di Napoli e Samp a viso aperto rischi di andare all'intervallo sotto di tre gol, e poi davanti abbiamo attaccanti che con le loro qualità possono sempre inventare qualcosa, se li supportiamo bene. Ma alla base di tutto ci dev'essere una buona difesa: la solidità, la squadra che si muove unita, è la prima cosa, poi verranno anche i gol degli attaccanti, se ben supportati dal resto della squadra".
Chi è il portiere più bravo del campionato?
"Io penso che Buffon sia su un altro pianeta: ha dalla sua dieci anni su altissimi livelli e se alla fine i vari Dida, Frey e Julio Cesar sono stati paragonati sempre a lui significa che è un campione eccezionale".
E tra gli emergenti?
"Il fatto che Marchetti, Consigli, Mirante, Curci e ora anche Sirigu stiano avendo spazio è molto positivo, dopo anni di penuria in fatto di portieri italiani giovani su cui le società hanno puntato. E penso che siano contenti del loro rendimento a Parma, Cagliari, Siena e via dicendo. A volte bisogna avere più coraggio, secondo me, poi chiaramente sta a noi portieri meritare la fiducia".
Fonte:bolognafc.it