Adailton: "Il mio momento migliore"
Adailton ha segnato tre gol in cinque gare, giocando benissimo quella di mercoledì sera contro il Siena.
"Per quello che sono riuscito a fare nell'ultima partita e per come mi sento fisicamente e moralmente è il momento migliore da quando sono arrivato a Bologna".
Però quando sei arrivato hai subito incantato segnando, in B, cinque gol in cinque partite.
"Ma allora tutti se l'aspettavano: ora invece per qualcuno è stato una sorpresa. Per me invece è solo il lavoro che viene ripagato, più un pizzico di voglia di riscatto: sono contento di quello che sto vivendo".
Hai mai dubitato di te stesso l'anno scorso?
"No, non dubito mai di me stesso: lavoro tutti giorni e so quello che posso dare. L'anno scorso è successo che durante tutta la stagione, per un motivo o per l'altro, mi hanno fatto giocare fuori ruolo, tranne una volta o due, e poi finivo spesso per pagare io quando le cose andavano male. Ciononostante, anche se un po' di fiducia veniva a mancare, non ho mai dubitato delle mie qualità e mi sono sempre preso le mie responsabilità; come se le deve prendere chi mi ha fatto giocare fuori ruolo, sapendo che uno non può rendere al cento per cento se non una volta ogni tanto, non certo per tutto il campionato: io l'esterno destro non l'avevo mai fatto in carriera".
Da quanto tempo non eri capocannoniere nella tua squadra? Oggi condividi il primato con Osvado, a quota tre gol.
"Da quando ero al Genoa: è una bella sensazione soprattutto perché due dei tre gol hanno portato punti. Peccato che negli ultimi venti minuti di gara il bottino del mio gol a Napoli sia stato perso. Spero di segnare gol pesanti, più che in grande quantità".
Nel gol al Siena hai unito gesto tecnico e atletico.
"Da un po' mi sento molto bene fisicamente: quando sono subentrato contro il Chievo mi sentivo già bene, poi non ho avuto tante altre occasioni, a parte contro Juventus e Napoli. Mercoledì mi sentivo molto bene, in una serata che è stata importante: volevamo riscattarci dopo una brutta sconfitta, ci tenevamo in particolar modo. Quando vedi che stai bene in campo, questo ti permette di fare qualcosa in più e magari di segnare anche un gol in cui metti tutto insieme: l'attenzione sullo sbaglio del difensore, la reattività per non perdere tempo, lo scatto e la bella conclusione".
Hai anche colpito due traverse su punizione.
"Merito del lavoro: mi sto allenando ancora di più, perché se uno ha delle qualità non per questo la domenica tutto gli riesce facile, bisogna essere sempre concentrati e allenati. Poi è chiaro che è necessario riuscirsi a creare le occasioni per colpire anche su punizione: oggi i calci piazzati sono molto importanti e ti possono permettere anche di sbloccare le partite, com'è successo a Napoli".
Con te come si è comportata la gente di Bologna in questi due anni?
"Molto bene, è solo da ringraziare. I tifosi vogliono sempre che un giocatore renda al massimo delle sue possibiltà e quando questo non avviene ci possono stare delle critiche, ma nel mio caso non sono mai state pesanti al punto di mettermi in difficoltà al momento di scendere in campo. Anzi, i tifosi mi hanno dato il coraggio di proseguire e fare bene: mi hanno dato una grossa mano".
Non hai mai pensato di sfogarti un po' in questi due anni, in particolare l'anno scorso?
"A volte ti viene questa voglia, ma poi io prima di parlare penso: cosa cambierebbe? Mi aiuterebbe a risolvere un problema o ne creerebbe un altro più grande? Io sono convinto che il lavoro paga: se uno si allena seriamente prima o poi arrivano i risultati. In questo senso la mia esperienza è stata indicativa e continuo su questa strada".
Qual è il momento più difficile che hai passato?
"I sei mesi della passata stagione in cui non giocavo e avevo anche problemi a casa: era una situazione difficile da gestire, non riuscivo a risolvere i miei problemi qui, e quelli a casa non potevo risolverli. Sono momenti duri che però ti fanno diventare più forte: anche nel peggiore dei momenti devi cercare l'aspetto che lascia un segno in senso positivo".
Che impressione ti ha fatto Colomba?
"Molto positiva: è una persona seria e onesta, lavora bene, ha dato indicazioni chiare in campo e riesce compattare molto il gruppo. Tutto questo è importantissimo dentro lo spogliatoio".
Domenica andate all'Olimpico: che partita sarà quella contro la Roma?
"Sarà dura. Loro vivono un momento difficile e in queste situazioni tutte le squadre, specialmente le grandi, ci tengono in particolar modo a fare punti: saranno più concentrati del solito. Quando si è troppo sicuri di sé stessi a volte si commettono ingenuità e non credo che alla Roma questo possa accadere domenica: troveremo una Roma arrabbiata, concentrata e che vorrà fare risultato. Noi dovremo esserlo altrettanto".
Loro non avranno alcuni giocatori, tra cui Totti e De Rossi.
"Questo è un bene per noi: la Roma ha elementi molto validi, ma questi due giocatori sono davvero importanti per loro, come qualità tecnica e come personaggi in campo. Domenica dobbiamo essere noi a mettere in difficoltà la Roma, anche sul piano nervoso: se corriamo e pressiamo molto, se riusciamo a farli sbagliare qualcosa in più del solito, potremo avere dei vantaggi, trovare più ripartenze e creare buone occasioni da gol".
Fonte:bolognafc.it