Colomba: "Bologna, sogniamo insieme"
Mister, in città si respira una certa euforia alla vigilia della partita contro l'Inter.
"Credo sia la voglia di provare a riemergere piano piano, siccome qualche segnale l'abbiamo dato e la città l'ha recepito: abbiamo fatto una buona partita in casa e il destino ha voluto che ce ne fosse un'altra in casa, contro l'Inter. Lo dicevamo sin dall'inizio: non si recupera un rapporto se non si vede che l'oggetto del desiderio fa quello che deve fare; ora la squadra non si risparmia, è generosa ed energica, la città se n'è accorta e sta rispondendo. La gente vuole godersi questa giornata, sperando di provare un'emozione importante. Le difficoltà di questa partita le conosciamo noi e le conosce anche la gente, ma il calcio è anche sognare, quindi perché privarsi di un sogno? Viviamo questa bella giornata sperando che la squadra faccia una buona prestazione, poi al risveglio vedremo quello che sarà".
Da allenatore, ha qualche ricordo particolare contro l'Inter?
"Ho perso spesso, com'è normale che sia avendo sempre allenato squadre di provincia, ma una mia vittoria a Reggio Calabria costò la panchina a Lippi: quel giorno segnarono Marazzina e Possanzini".
Lei sulla panchina del Bologna, davanti ad un "Dall'Ara" pieno e opposto all'Inter campione d'Italia: come la vive?
"La vivo bene: si realizza quello che ho sempre desiderato. Sono contento se lo stadio sarà pieno: significa che la squadra sta facendo bene. Ora dobbiamo ripagare la gente con una prestazione generosa, dignitosa, gagliarda, in modo da smussare il divario che esiste rispetto alla prima della classe".
Teme la fisicità dell'Inter?
"Questa è una loro caratteristica: sono un carro armato. In Italia ci sono delle squadre, come Milan e Roma, che a volte sono belle e brillanti ed entusiasmano: restando nella metafora, sono delle spider. L'Inter invece è un carro armato e per questo è una squadra più da campionato, perché puoi stare tranquillo che prima o poi arriva. Le altre magari in una partita secca possono vincere con chiunque, ma sulla lunga distanza conta anche il fisico, non solo la tecnica e la qualità. E quelli dell'Inter stanno anche dimostrando di essere uomini veri, perché continuano a vincere di diversi anni e non si sono stancati; probabilmente è anche cresciuta la società".
E il Bologna che macchina è?
"Una berlina di media cilindrata, che ogni tanto mette il turbo e raggiunge delle punte di cilindrata maggiore. Se tutti danno il loro contributo, qualche soddisfazione ce la possiamo togliere. Questa, poi, è una partita che ci può dare tanto e non ci toglie nulla, una vetrina in cui dobbiamo saper stare con umiltà, applicazione e generosità".
Quale sarà domani la chiave della partita per il Bologna?
"Fare noi la partita ideale e sperare che l'Inter non sia al top. In ogni caso, non dovremo avere rimorsi o rimpianti: domani bisogna essere generosi, pur con una generosità ragionata, e ripetere quello che si è messo in mostra contro il Palermo. Certo, l'Inter non è il Palermo, i valori sono diversi, ma il nostro atteggiamento deve essere lo stesso".
Anche il modulo sarà lo stesso della partita contro il Palermo?
"Sì, in linea di massima. Se i tre attaccanti rientrano tutti in fase difensiva, può essere un modulo equilibrato".
Come ha visto Osvaldo in questi giorni, a proposito di attaccanti?
"Questa settimana l'ho visto bene, si è allenato nel modo giusto. Ho letto tante voci ma vedendo come il giocatore lavora queste voci non mi preoccupano. Ho parlato spesso con lui in questi giorni e, come tutti, si augura di giocare: non so se questo sia il suo momento per partire dall'inizio, ma lo può diventare".
Fonte:bolognafc.it
Mutarelli,Santos
Nessuno
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