Pensieri e parole sui rossoblu

[MagicoGonzalez]

Va bene tutto, ma non prendiamoci in giro!
06.11.2011 18:10 di Giampaolo Gaias

Il Cagliari perde la seconda partita di fila, dopo la sconfitta con la Lazio, giocando male. I rossoblù continuano ad avere un gioco apatico, il gol non arriva e le occasioni latitano. Gli attaccanti faticano, non si sa quanto per demeriti loro o per le posizioni che sono costretti a occupare in campo. La squadra è stanca e di turnover nemmeno a parlarne. E fin qui tutto è lecito e ci può stare. Per favore, però, solo una cosa. Che risparmino le prese in giro. Il tifoso è un emotivo, si esalta, soffre, si agita. Ma non è uno stupido. Che il Cagliari giochi male è un dato di fatto inconfutabile. Lo vede chiunque, persino chi non è abitualmente un calciofilo. L'unico che non lo vede, o forse fa finta di non vederlo, è il mister rossoblù Ficcadenti. Va bene difendere il proprio lavoro e le proprie scelte. Va meno bene dire che si è giocato bene anche quando è lampante il contrario. Il Cagliari non segna un gol su azione da 500 minuti, non vince da 5 turni. Questi sono dati di fatto, inconfutabili. Va bene tutto, ma non prendiamo in giro!

[MagicoGonzalez]

Si chiude il cerchio
09.11.2011 14:32 di Giampaolo Gaias

Davide Ballardini è il nuovo allenatore del Cagliari. Oddio, l'aggettivo nuovo non è, forse, quello ideale per il tecnico di Ravenna. Per lui è infatti la terza esperienza sulla panchina rossoblù. La prima fu poco positiva e arrivò l'esonero senza che il Balla ottenesse alcuna vittoria. Il secondo mandato fu, invece, a dir poco trionfale. Arrivò in Sardegna al posto di Sonetti quando la squadra pareva ormai retrocessa. E invece gli innesti di gennaio e il nuovo modulo del tecnico regalarono ai tifosi un Cagliari nuovo e spettacolare, che si salvò con una giornata d'anticipo viaggiando a una media punti da Champions League. Fu proprio col Balla che nacque il nuovo Cagliari. Un Cagliari propositivo, che provava a imporre il proprio gioco contro qualsiasi avversario e su qualsiasi campo. Una squadra che giocava sempre per vincere. Fu lui a inventare Cossu trequartista, dopo la partita pareggiata a Torino contro la Juventus. E fu quella la mossa, insieme agli acquisti di Jeda e Storari, che rilanciarono la squadra.

Dopo di lui è arrivato Allegri, che ha proseguito il lavoro del collega ottenendo ottimi risultati. Gli stessi che fece Donadoni, appena subentrato a Bisoli, ricalcando quel 4-3-1-2 che il Balla aveva brevettato. In questi tre anni tutti gli allenatori che hanno cercato di cambiare sono finiti male: prima Bisoli, poi Ficcadenti. Il Cagliari,. con loro, non aveva più la sua solita fisionomia, non aveva il bel gioco fluido e sopratutto non aveva nè la stessa mentalità vincente, nè la voglia, o forse la capacità, di provare a imporre il proprio gioco a tutti gli avversari, blasonati o meno che fossero.

Ballardini e il Cagliari si sono ritrovati. Molti dei protagonisti di quella favolosa cavalcata ci sono ancora e il cerchio finalmente si è chiuso. Buon lavoro mister, non deluda le attese.

[MagicoGonzalez]

Gazzetta dello Sport - Cellino accoglie Ballardini: "E' la soluzione migliore"
09.11.2011 11:05 di Fabio Frongia

Manca ancora l'ufficialità, anche se tutti gli indizi e indiscrezioni portano ad un solo esito, ma ci sono pochissimi dubbi circa l'approdo di Davide Ballardini sulla panchina del Cagliari. E nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport appaiono anche le prime parole del presidente Cellino, che fanno da accoglienza preliminare per il romagnolo di ritorno nell'Isola: "L'ho trovato ben predisposto per questa nuova avventura - ha commentato Cellino - Mi spiace cambiare in corsa, ma è la soluzione migliore".

[MagicoGonzalez]

Bortolo Mutti: "Esonero di Ficcadenti inspiegabile"
09.11.2011 11:04 di Claudio Piredda
Fonte: Tuttomercatoweb.com

L'ex tecnico del Bari Bortolo Mutti ha commentato l'esonero di Massimo Ficcadenti dalla panchina del Cagliari: "E' stato mandato via nonostante una classifica buona. E' inspiegabile, soprattutto perchè non vedo che obiettivo ci possa essere se non quello della salvezza tranquilla". L'allenatore poi svela l'esonero che più l'ha stupito in questo inizio di stagione: "Sicuramente all'inizio,la fine del rapporto tra Donadoni e Cellino e Pioli e Zamparini. Fu proprio una sorpresa". Ed infine analizza il perchè dei sette esoneri dall'inizio del campionato: "Siamo la parte più fragile del sistema calcio, è una consuetudine, ormai siamo entrati in una routine per la quale alle prime difficoltà i presidenti mettono in discussione l'allenatore, ne fanno una vittima sacrificale. Non credo che si cambierà consuetudine, in Italia ci sono sempre rischi e situazioni disagevoli".

[ogeid36]

è tornato Cellino il mangia allenatori,da troppi anni gli mancava questo modo di agire

[HappySall1]

A me sembra un cambio molto simile a quello Giampaolo-Simeone dell'anno scorso a Catania: anche allora i rossazzurri erano in piena media salvezza ma era chiaro che l'allenatore non riusciva a tirare fuori il meglio dall'organico a sua disposizione. E credo proprio che sia la stessa riflessione che ha fatto Cellino: se mi posso salvare divertendomi, perchè mi devo salvare annoiandomi? Cossu largo a sinistra........

[MagicoGonzalez]

Oltre alle cose giustissime che hai detto pare anche che Cellino abbia avuto un colloquio coi senatori Conti Cossu Agostini che hanno espresso il loro disappunto per il gioco che latitava e per le posizioni in campo(Conti troppo schiacciato davanti alla difesa e Cossu esterno) e che insomma la decisione di esonerarlo sia stata presa dopo aver chiesto il loro parere.
Detto comunque che Ficcadenti non mi è mai piaciuto,il discorso dell'esonero credo sia più dettato dal fatto che il Presidente ha perso di vista il VERO obiettivo principale(la salvezza) e sia orientato verso un Cagliari da Europa League,che può sì essere un'aspettativa intrigante ma imprescindibile dall'obiettivo dei 40 punti,compito al quale Ficcadenti,classifica alla mano,aveva adempiuto con ottimi risultati.

[MagicoGonzalez]

Cellino: ''Tre tecnici sotto contratto, ma il bilancio non ne risentirà"
Fonte: L'Unione Sarda

"Ho sotto contratto tre allenatori: Donadoni, Ficcadenti e Ballardini. Per fortuna, nel corso del tempo ho messo da parte qualcosa per i tempi di magra, quindi, è una spesa che la Cagliari Calcio può sostenere, anche se non è di poco conto". Il presidente Massimo Cellino, intervistato dall'Unione sarda, fornisce una chiave di lettura economica al ritorno del mister romagnolo sulla panchina rossoblù. Una nuova voce di spesa che - in attesa delle novità sul fronte legale legate al contenzioso con Donadoni - si aggiunge alla crescita del monte stipendi, passato quest'anno da 20 a 28 miloni di euro. "Una scelta necessaria - riprende Cellino -. Per cercare di fare il salto di qualità ho dovuto rivedere al rialzo gli stipendi dei calciatori".

[MrVaridoianis]

Cellino: ''Tre tecnici sotto contratto, ma il bilancio non ne risentirà"
Fonte: L'Unione Sarda

"Ho sotto contratto tre allenatori: Donadoni, Ficcadenti e Ballardini. Per fortuna, nel corso del tempo ho messo da parte qualcosa per i tempi di magra, quindi, è una spesa che la Cagliari Calcio può sostenere, anche se non è di poco conto". Il presidente Massimo Cellino, intervistato dall'Unione sarda, fornisce una chiave di lettura economica al ritorno del mister romagnolo sulla panchina rossoblù. Una nuova voce di spesa che - in attesa delle novità sul fronte legale legate al contenzioso con Donadoni - si aggiunge alla crescita del monte stipendi, passato quest'anno da 20 a 28 miloni di euro. "Una scelta necessaria - riprende Cellino -. Per cercare di fare il salto di qualità ho dovuto rivedere al rialzo gli stipendi dei calciatori".

Ma non sarai un po' demente, caro Cellino?

Prima di tutto la squadra non segna perchè hai venduto Matri e Acquafresca senza preoccuparti di prenderne un altro decente.
In seconda battuta, hai mandato a casa un allenatore tutto sommato decente con cui la squadra aveva trovato un buon feeling (Donadoni) per un giocatore che ora fa il desaparecido a Catania, poi hai preso quella mezza segaccia di Ficcadenti e ora ti affidi a mister "Cagliari è la scelta del cuore".. il problema non è il bilancio, ma il tuo squilibrio mentale

[MagicoGonzalez]

«Cagliari, devi essere più cattivo» Lulù Oliveira e Gigi Piras a Cellino: «Presidente, serve un bomber»
Fonte: LA NUOVA SARDEGNA

Con la maglia del Cagliari hanno segnato 133 gol. Gigi Piras e Luis Oliveira erano dei “cecchini” insaziabili. Giocatori con le loro caratteristiche avrebbero fatto comodo a Ficcadenti.

In periodi diversi hanno contribuito in modo determinante alle fortune della squadra rossoblù. Adesso fanno gli spettatori. Seguono da tifosi la squadra che ha segnato la parte più importante della loro carriera. «Capitano i periodi in cui gli attaccanti non riescono a sbloccarsi – spiega Lulù Oliveira -, però è evidente che al Cagliari serve un giocatore rapido, uno di quelli che magari parte da dietro, però punta verso la porta. Thiago Ribeiro non lo fa, Nenè e Larrivey sono uguali e la velocità non è proprio il loro forte». Un concetto che Piras riprende così: «Nel calcio di oggi devi avere velocità di pensiero. Io penso che Nenè possa farsi valere in area di rigore, però gioca troppo spalle alla porta e lontano dai sedici metri. Ho notato che torna spesso a centrocampo per fare l’uno-due, in questo modo perde lucidità ed è chiaro che se l’azione si sviluppa bene lui non può finalizzarla, proprio perchè non è rapido.

Un gol (su rigore) in cinque partite ha accentuato una lacuna che nella fase iniziale era stata mascherata bene. E’ il caso che a gennaio Cellino acquisti una prima punta? «Forse sì, anche se ho fiducia in questi giocatori – aggiunge Oliveira -. Sono curioso di vedere all’opera El Kabir, anche se non mi sembra una prima punta. Non discuto le qualità dei nuovi arrivati, ma per inserirsi nel calcio italiano ci vuole pazienza. Denis ha sfondato all’Atalanta, mentre a Napoli e Udine non è andato bene. E’ in Italia da tre anni e solo sta facendo vedere quanto vale. Lo dico per far capire che non è semplice essere subito protagonisti».

Piras ha una sua teoria: «Eravamo abiatuati a uno come Matri. Lui faceva tanti gol ed era un grande finalizzatore. Non è vero che il Cagliari non costruisce le occasioni da rete, purtroppo non le trasforma. Manca uno stoccatore, sotto porta bisogna essere più cattivi. Le palle gol capitate ve Nenè e Larrivey a Bergamo vanno capitalizzate. I limiti sono questi, ha ragione Nainggolan quando sostiene che non è soltanto sfortuna».

Sia Lulù che Gigi, però, sono ottimisti sul futuro del Cagliari. «La salvezza non è in discussione – dice Oliveira -, anche perchè il presidente Cellino sa dare stimoli al gruppo. Ho letto che adesso starà più vicino alla squadra, credo che gli effetti si vedranno. Però è chiaro che le lacune vanno colmate e siccome il patron sa di calcio, credo ci stia già pensando».

«La mia sensazione è che Ballardini dovrà fare ruotare di più i giocatori – sottolinea Piras -, giocano sempre gli stessi e forse qualcuno si sente troppo sicuro del posto da titolare».
Anche la difesa ultimamente ha perso sicurezza. Con Lazio e Atalanta sono stati commessi errori imperdonabili. «E’ un reparto solido – conclude Lulù – ma da quando si è fatto male Astori qualcosa non gira per il verso giusto. Canini è stato troppo ingenuo con Denis, in quelle circostanze bisogna essere decisi».

«Sono d’accordo con Luis – aggiunge Gigi Piras -, ma ho notato che la circolazione della palla non è più fluida come prima. Si sbagliano troppi passaggi. La sosta è arrivata al momento giusto, Ballardini dovrà lavorare molto, ma soprattutto ridare la carica a un gruppo che ha perso le certezze che aveva maturato con un avvio di stagione brillantissimo».

Oliveira e Piras col Cagliari hanno vissuto momenti belli e brutti. Avevano un carattere di ferro. Quello che devono tirare fuori i rossoblù per ripartire.

[tarantocalcio]

Lotta tra la vita e la morte Claudio Olinto De Carvalho, per tutti Nené, storica bandiera del Cagliari. L'ex giocatore brasiliano, grande protagonista nello scudetto dei sardi del 1969/70, si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del Policlinico di Monserrato. Da tempo malato, Nené era ricoverato da due mesi all'ospedale di Brotzu, ma il peggioramento delle condizioni si salute ha fatto decidere per il trasferimento.

A Cagliari il brasiliano è ancora ricordato con affetto: suo infatti il record di presenze in Serie A, 311, collezionate tra il 1964 e il 1976, in una carriera culminata con lo scudetto del 1970 vinto insieme a Gigi Riva. Da tempo malato, Nené aveva trascorso alcuni mesi in una casa di riposo a Capoterra, vicino a Cagliari, ma l'aggravarsi del suo stato di salute ha fatto scattare il ricovero.

[MagicoGonzalez]

Negli ultimi tempi lo si vedeva in città girare vestito di stracci,nessuno(se non chi se lo ricorda davvero)gli credeva quando diceva di essere chi veramente è.Ha sempre avuto problemi con l'alcol e neurologici,purtroppo è la parabola discendente di una delle bandiere di quel mitico e ripeto mitico Cagliari.FORZA NENE!IL VERO NENE!

[MagicoGonzalez]

Diego Lopez: "Il Cagliari deve puntare alla salvezza. Ceppelini? Ha bisogno di più spazio, è fortissimo"
14.11.2011 20:23 di Alessandro Ariu

In occasione dell'amichevole tra Italia e Uruguay, l'ex capitano rossoblù Diego Lopez è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per presentare la sfida di domani sera: "Alla Celeste manca Forlan, ma il gruppo è quello che ha vinto la Copa America, sarà una partita bellissima, con Tabarez stanno proponendo un grande calcio e un gioco interessante. È un paese piccolo ma sa come battere le grandi. Il mondiale? Lo spero, ma è sempre molto difficile. Comunque tutto quello che hanno fatto e che fanno è davvero gratificante per il nostro paese. È molto importante avere giovani e ricambi, l´Uruguay sta seguendo questa strada. Lugano è forte ed esperto, ma con Coates, Caceres e Godin siamo a posto per molti anni".

Per Lopez dodici indimenticabili stagioni da giocatore a Cagliari. Appese le scarpette al chiodo, el jefe riveste oggi un ruolo tecnico in rossoblù: "Alleno i Giovanissimi Regionali, ma qui c´è sempre stata molta attenzione per gli uruguyani. Adesso c´è Ceppelini, gioca poco ma è molto forte. I rossoblù sono una squadra che deve puntare alla salvezza e poi deve cercare di togliersi altre soddisfazioni".

Tra i suoi connazionali, Cavani sembra passare un periodo di appannamento. "È un grande giocatore, sta trovando meno la rete, Suarez sta facendo gol a raffica. Sono momenti, l´importante è che si trovino assieme. Tutti gli attaccanti trovano alti e bassi, per Cavani questo momento passerà".

[MagicoGonzalez]

Cellino non molla: "Nuovo stadio a Elmas, questione di principio"
16.11.2011 18:28 di Niccolò Schirru
Fonte: unionesarda.it

Massimo Cellino non molla. Il progetto per costruire il nuovo stadio a Elmas andrà avanti, nonostante l'Enac e nonostante gli ultimi positivi incontri con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Con il primo cittadino del capoluogo infatti Cellino ha parlato di manutenzione del Sant'Elia, non della possibilità di riprendere in mano il vecchio progetto della Karalis Arena in luogo del vecchio Sant'Elia. "Non c'è alcun dubbio, ormai è anche una questione di principio: si va avanti con il progetto dello stadio di Elmas. Con il sindaco di Cagliari Massimo Zedda stiamo parlando, e ci stiamo intendendo pienamente, su questioni relative alla manutenzione e all'agibilità dello stadio Sant'Elia", ha detto il presidente rossoblù. "Un'ottima persona - ha detto sempre Cellino a proposito di Zedda - con la quale è piacevole prendere un caffè: quello di ieri non sarà certo l'ultimo. Si tratta di un sindaco che si sta impegnando a risolvere i problemi del Sant'Elia al di là del fatto che il Cagliari andrà poi a giocare ad Elmas", ha concluso il patron del Cagliari riguardo l'incontro avuto nel pomeriggio di ieri con il sindaco di Cagliari.

[MagicoGonzalez]

Cellino: "Ma guarda un po', sbagliano sempre con noi..."
20.11.2011 11:50 di Fabio Frongia

L'anno scorso fu Ranocchia, quest'anno è Thiago Motta a firmare in netto fuorigioco la rete che, per l'ennesima volta, condanna il Cagliari alla sconfitta in quel di S.Siro. Monta la rabbia in casa rossoblù, con tutti i protagonisti che gridano allo scandalo per i troppi torti subiti ieri pomeriggio.

A calcare le mano è nientemeno che il presidente Massimo Cellino, che in zona mista, come si legge su Tuttosport, non le ha mandate a dire al signor Damato e soci: "Ogni anno è così, sbagliano sempre con noi. Sarà un caso...". Colpa dell'arbitro, ma c'è anche una morbida reprimenda per la squadra, che però viene invitata a proseguire il lavoro e elogiata per non aver demeritato contro i nerazzurri. "Dobbiamo migliorare sul piano del gioco, ma perdere per un errore a nostro sfavore è un peccato. Siamo stati sfortunati e non meritavamo di perdere", la chiosa di Cellino.