Conti

[MagicoGonzalez]

Daniele Conti a tutto campo: "L'obiettivo primario è la salvezza, poi si vedrà"

Daniele Conti, capitano del Cagliari, è prossimo a svolgere la preparazione estiva della sua 13esima anno in rossoblu. Il 32enne, nativo di Nettuno, ha parlato della prossima stagione, nella quale potrebbe diventare il giocatore con più presenze nella storia del Cagliari: "Sarebbe il coronamento di un sogno", dice Daniele.in conferenza stampa - "Ci tenevo a dimostrare il mio valore altrove. Quando mi guardo indietro, posso dirmi di essere soddisfatto di me stesso. Non sono scappato dinanzi alle difficoltà, le ho affrontate e superate. Qualcosa di buono credo di avere fatto".

Conti è rimasto a Cagliari, nonostante i disguidi con Bisoli prima e con Donadoni poi: "Nel corso di un'annata agonistica, possono sorgere dei problemi. L'importante è confrontarsi e chiarirli. E' accaduto così con il mister Donadoni, mi fa piacere che proprio lui abbia espresso un parere favorevole sulla mia permanenza al Cagliari. Siamo dalla stessa parte, entrambi vogliamo il bene della squadra e della Società".

Quest'anno è tornato David Suazo, uno che Daniele conosce molto bene, che poi si è soffermato sulla nuova promessa, chiamata El Kabir: "Suazo lo conosciamo bene, di El Kabir parlano tutti bene. Sicuramente aver conservato la stessa ossatura è un punto a nostro favore. Sono io che porto la fascia, ma al Cagliari siamo tutti capitani: la nostra forza è questa. Siamo un gruppo solido, composto da bravi ragazzi. La fascia così diventa un po' più leggera".

A distanza da alcuni mesi, il regista rossoblu non riesce ancora a spiegarsi il calo della squadra delle ultime gare: "Non mi do spiegazioni per questo rendimento. So bene invece quanto sia difficile salvarsi con dieci giornate di anticipo. L'esempio della Sampdoria deve farci riflettere". Conti ribadisce il concetto: "L'obiettivo è sempre migliorarsi, ma il primo traguardo deve rimanere la salvezza. Una volta conquistata, si può pensare a qualcosa di più".

Infine parla sul suo bottino di gol personali: "Ne ho fatti sempre cinque negli ultimi anni. Spero almeno di ripetermi".

Fonte:tuttocagliari.net

[Dominik87]

Daniele Conti a tutto campo: "L'obiettivo primario è la salvezza, poi si vedrà"

Daniele Conti, capitano del Cagliari, è prossimo a svolgere la preparazione estiva della sua 13esima anno in rossoblu. Il 32enne, nativo di Nettuno, ha parlato della prossima stagione, nella quale potrebbe diventare il giocatore con più presenze nella storia del Cagliari: "Sarebbe il coronamento di un sogno", dice Daniele.in conferenza stampa - "Ci tenevo a dimostrare il mio valore altrove. Quando mi guardo indietro, posso dirmi di essere soddisfatto di me stesso. Non sono scappato dinanzi alle difficoltà, le ho affrontate e superate. Qualcosa di buono credo di avere fatto".

Conti è rimasto a Cagliari, nonostante i disguidi con Bisoli prima e con Donadoni poi: "Nel corso di un'annata agonistica, possono sorgere dei problemi. L'importante è confrontarsi e chiarirli. E' accaduto così con il mister Donadoni, mi fa piacere che proprio lui abbia espresso un parere favorevole sulla mia permanenza al Cagliari. Siamo dalla stessa parte, entrambi vogliamo il bene della squadra e della Società".

Quest'anno è tornato David Suazo, uno che Daniele conosce molto bene, che poi si è soffermato sulla nuova promessa, chiamata El Kabir: "Suazo lo conosciamo bene, di El Kabir parlano tutti bene. Sicuramente aver conservato la stessa ossatura è un punto a nostro favore. Sono io che porto la fascia, ma al Cagliari siamo tutti capitani: la nostra forza è questa. Siamo un gruppo solido, composto da bravi ragazzi. La fascia così diventa un po' più leggera".

A distanza da alcuni mesi, il regista rossoblu non riesce ancora a spiegarsi il calo della squadra delle ultime gare: "Non mi do spiegazioni per questo rendimento. So bene invece quanto sia difficile salvarsi con dieci giornate di anticipo. L'esempio della Sampdoria deve farci riflettere". Conti ribadisce il concetto: "L'obiettivo è sempre migliorarsi, ma il primo traguardo deve rimanere la salvezza. Una volta conquistata, si può pensare a qualcosa di più".

Infine parla sul suo bottino di gol personali: "Ne ho fatti sempre cinque negli ultimi anni. Spero almeno di ripetermi".

Fonte:tuttocagliari.net

questo Conte è davvero bravo, ci voleva uno cosi alla juve.... pochi hanno il coraggio di dire che l'obbiettivo primario è la salvezza

[MagicoGonzalez]

Da oggi la famiglia Conti ha una nuova arrivata. E' nata infatti Melody, terzogenita di Daniele Conti, capitano rossoblù, e della signora Valeria.
Al capitano, alla bimba e a tutta la famiglia Conti, la redazione di TuttoCagliari.net formula i più sentiti auguri.

E pure i miei

[RUMePERA]

Melody?

[FuarceUdin]

Ma puoi chiamare una bambina Melody?

[ogeid36]

Ma puoi chiamare una bambina Melody?

Sempre meglio di un profumo ,oppure di un bambino che lo chiamano Oceano

[RUMePERA]

Ma puoi chiamare una bambina Melody?

Secondo me se la chiami cantando si può fare!

[Meridiano]

Conti: “Io do il massimo per questa squadra”


Daniele Conti, al quinto gol alla Roma, così a Sky esulta per il trionfo del suo Cagliari all’Olimpico: “Come ho sempre detto a Cagliari sto benissimo, io cerco sempre di dare il massimo per la mia squadra, ci tengo in modo particolare perché penso solo al bene del Cagliari. La Roma? Lì ci sono stati sempre grandissimi campioni, sono voluto andar via perché avevo un cognome pesante e volevo dimostrare il mio valore altrove, come sto facendo qui a Cagliari. Mio padre? Di solito lo sento dopo una settimana…”, conclude sorridendo.

[eagles]

E segna sempre lui... assurdo

[RUMePERA]

[RUMePERA]

Sarebbe bello se iniziasse a segnare anche dei gol "prevedibili".

[MagicoGonzalez]

Sarebbe bello se iniziasse a segnare anche dei gol "prevedibili".

Prevedibili o imprevedibili l'importante è che segni

[Meridiano]

Sarebbe bello se iniziasse a segnare anche dei gol "prevedibili".

Prevedibili o imprevedibili l'importante è che segni

grandeeee

[MagicoGonzalez]

Conti: "Il record di presenze? Il solo pensiero mi fa venire i brividi"
Al capitano rossoblù domenica verrà consegnata anche una targa commemorativa

Tra due giorni raggiungerà Mario Brugnera con 328 presenze in maglia rossoblù, fra due domeniche a Lecce diventerà il giocatore ad aver disputato il maggior numero di partite ufficiali con la maglia del Cagliari. "Una maglia speciale, ormai ce l'ho appiccicata sulla pelle". Così parlò Daniele Conti, oggi 32enne, ormai prossimo a tagliare uno storico traguardo, inimmaginabile quel 29 agosto 1999, data del suo esordio assoluto in rossoblù. "È una cosa immensa" precisa il centrocampista di Nettuno al termine della gara di Palermo. Fu Tabarez il primo a farlo esordire. Quell'undici scese in campo con Scarpi, Modesto, Lopez, Grassadonia, Macellari, Mayele, Beretta, Conti, De Patre, O'Neill e Mboma. "Perdemmo 2-1 ma giocammo una bella partita". Da allora 13 anni di vita e calcio in Sardegna. "Ero convinto di trattenermi una-due stagioni al massimo, certo non immaginavo che sarebbe andata così. Sono orgoglioso e onorato di raggiungere questo traguardo, è un sogno che si realizza. Il Cagliari è la mia vita, una fede". Quasi tutti gli allenatori passati sull'isola hanno costruito il loro Cagliari attorno a Daniele. Da Reja a Ficcadenti, quindi Sonetti, Ventura, Arrigoni, Giampaolo, Ballardini, Allegri e Donadoni. Ciascuno di essi lo ha preso come punto di riferimento imprescindibile consegnandogli le chiavi del centrocampo. Il periodo peggiore è stato con Renzo Ulivieri, che lo estromise dalla rosa. Non a caso, quell'anno fu retrocessione in Serie B. Acqua passata. Domenica il numero 5 entrerà nella storia. "Lo ammetto, sono emozionato. Il solo pensiero mi fa venire i brividi". Da un mito all'altro. Domenica pomeriggio, prima della gara con l'Udinese, sarà proprio Mario Brugnera a consegnargli una targa commemorativa per celebrare l'evento.

Fonte: L'Unione Sarda

UN MITO

[MagicoGonzalez]

Daniele Conti, l'oro di Cagliari

E' arrivato il grande giorno. Probabilmente nessuno, nel lontano 1999, avrebbe mai potuto immaginare che quel ragazzo proveniente da Roma avrebbe scritto la storia del Cagliari. Daniele Conti oggi fa 328, e, dopo dodici anni in maglia rossoblu, raggiunge Mario Brugnera, storico centrocampista del Cagliari Campione d'Italia, in vetta alla graduatoria dei giocatori con più presenze con la maglia rossoblu. Colui che per anni è stato semplicemente il "figlio di Bruno", è riuscito, con lavoro e abnegazione, a ritagliarsi una carriera di tutto rispetto, trascorsa sull'Isola a dispetto delle offerte provenienti dall'Italia e dall'estero.

Di certo una carriera del genere non era nelle sue idee quando, il 29 agosto 1999, scendeva in campo con la maglia numero 11 rossoblu contro la Lazio di Eriksson, in quello che per lui poteva considerarsi ancora un derby. Qualche numero per far capire che i geni erano gli stessi di papà Bruno, ma poca sostanza. All'epoca Conti era ancora un giocatore senza un ruolo definito, più trequartista che centrocampista, più fantasia che corsa e lavoro sporco. La sconfitta contro i biancocelesti era il preludio di una retrocessione annunciata, caratterizzata anche dai dissapori tra l'attuale capitano del Cagliari e l'allora tecnico Ulivieri. E' in questo momento che arriva la prima scelta, quella che forse caratterizzerà la sua carriera: permanenza a Cagliari nonostante la B, con la società rossoblu che prima acquista la metà del suo cartellino, e poi investirà forte su di lui acquistandone l'intera proprietà. Il purgatorio della B però per il Cagliari si annuncia più lungo del previsto. Non bastano Cammarata e Suazo, ne i vari Bellotto, Sala, Nuciari, Materazzi e via dicendo. Conti continua a non avere un ruolo ben definito, gioca con il numero 10, ma fa fatica e i tifosi spesso lo fischiano. La svolta nella stagione 2001/2002. Al capezzale di un Cagliari mai così vicino alla retrocessione in Serie C arriva Nedo Sonetti. Il quale, come prima mossa, crea una diga di centrocampo formata da Conti e Abejion. L'esordio è subito vincente, la formula funziona, e il Cagliari si salva in carrozza, con Conti protagonista. Lo spazio in campo si assottiglia con l'arrivo di Ventura, arrivano gli infortuni, e gli vengono preferiti prima Carrus, poi Brambilla. Nella stagione della promozione però c'è anche la sua firma: 33 presenze, molte delle quali subentrando dalla panchina, e giocando sia come regista basso al posto di Brambilla, sia come mezz'ala destra. Il copione si ripete al primo anno in A. In panchina c'è Arrigoni, e Conti si gioca il posto un po con Brambilla, un po con Abejion. Alla fine le presenze saranno 30, e la salvezza una conquista che aprirà le porte alla definitiva consacrazione di Conti come perno del Cagliari. A fine stagione infatti non viene rinnovato il contratto a Brambilla, e da quel momento in poi per Conti arriveranno le chiavi del centrocampo rossoblu. Arrivano così anche i gol: le prime due stagioni fruttano 60 presenze e 6 gol, dal 2007 poi Conti si afferma come uno dei migliori centrocampisti italiani. Con Ballardini prima, e Allegri poi, il mediano romano acquista sicurezza e acume tattico, comanda da leader ogni manovra offensiva e difensiva della sua squadra, e firma il cartellino con continuità e in maniera pesante. Rimarrà nella storia e nei ricordi indelebili dei tifosi il suo gol al 95' contro il Napoli, quel 2-1 in rimonta che aprì la strada alla splendida cavalcata verso la salvezza del Cagliari di Ballardini. Dal 2007 quattro campionati con 5 gol per stagione, un continuo crescendo di prestazioni e personalità. Con un unico periodo difficile: il rapporto non idialliaco con Bisoli, qualche esclusione, durata il tempo di poche giornate, prima dell'esonero del tecnico.

Dopo dodici anni di continua ascesa è arrivato dunque il giorno in cui lo stadio potrà tributare una vera e propria bandiera della sua squadra, un giocatore che rimarrà nella storia non solo per il numero record di presenze con il Cagliari, ma anche e sopratutto per i ricordi indelebili che ha lasciato con le sue prestazioni. Il gol al Napoli, i gol con cui a cadenze regolari punisce la sua ex Roma, i suoi calci di punizione, le sue entrate che fanno esplodere lo stadio in fragorosi applausi. E allora saranno tutti li, al Sant'Elia, pronti ad applaudire il loro Capitano, il Leader autentico del gruppo, silenzioso con le parole, ma terribilmente loquace coi gesti. E a sperare che anche oggi possa fare uno dei suoi scherzetti all'Udinese.

tuttocagliari.net