Pensieri e parole sui rossoblu

[MagicoGonzalez]

Stadio, nubi all'orizzonte: l'ENAC solleva la questione-sicurezza

Continuano le difficoltà per quanto riguarda la costruzione del nuovo stadio dei rossoblu, il Santa Caterina. Dopo le buone notizie di questi giorni in merito all'inizio dei lavori, ora è l'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) a sollevare la questione-sicurezza, per bocca del proprio presidente Vito Riggio. "Qui uno stadio non si farà mai, perchè altrimenti vuol dire che non si vuole l'aeroporto", chiosa il responsabile. "Noi abbiamo sempre detto di no a concentrazioni di massa vicini all'aeroporto, le fasi più delicate sono quelle di atterraggio e decollo ed io vorrò che vengano mantenuti i parametri di sicurezza. Abbiamo illustrato il problema al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli" - conclude Riggio - "e siamo anche disponibili a trattative, ma la valutazione tecnica è questa: lo stadio può essere costruito a una distanza di almeno un chilometro dalle piste". C'è da credere che la risposta in merito da parte del sodalizio di Viale La Playa non si farà attendere.

Fonte: ANSA

Querelle stadio - il Cagliari Calcio risponde, Riggio precisa

Dopo le recenti dichiarazioni di fuoco del presidente dell'Enac Vito Riggio, che ha minacciato di rivolgersi alla magistratura nell'eventualità che le istituzioni concedano il via libera alla costruzione del nuovo stadio del Cagliari in prossimità dell'aeroporto di Elmas, non si è fatta attendere, come preventivabile, la risposta altrettanto piccata della società di viale La Playa.
Tramite una nota sul sito ufficiale il club rispedisce al mittente le accuse, paragonando le frasi di Riggio, che ha ribadito il suo secco diniego alla realizzazione dell'opera, ai "diktat dei Vicerè spagnoli che dicono a noi Sardi cosa possiamo o non possiamo fare". Quindi prosegue: "Quanto poi agli accenni circa la possibilità di rivolgersi alla magistratura, è da sottolineare come la Cagliari Calcio stia seguendo diligentemente i percorsi che le varie amministrazioni hanno tracciato, fornendo di volta in volta tutte le informazioni richieste, i progetti e quant'altro legalmente si deve seguire nell'evoluzione dell'iter burocratico previsto in questi casi. Conosciamo perfettamente quali siano le vie della legalità nello sviluppo di un tale progetto e fin qui le abbiamo seguite punto per punto, così come continueremo a seguirle in futuro. Con tutte le altre Amministrazioni con le quali ormai da mesi ci stiamo confrontando, il rapporto permane collaborativo e ovviamente nel rispetto della legge. Ora apprendiamo che se dovessimo proseguire su tale linea verremmo noi portati davanti al Magistrato. I Sardi sono notoriamente tolleranti ed educati ed è forse anche per questo che negli anni si sono fatti imporre sommergibili e missili altamente dannosi per la salute pubblica, o più di recente, tentativi di insediamenti nucleari. Così come da tempo sono rimasti sotto schiaffo nel settore dei trasporti aerei e marittimi. Troppo spesso in nome del progresso, degli altri, il territorio ha patito soprusi che mai, a distanza di anni si è potuto verificarlo, hanno portato dei veri vantaggi per l'Isola. Da Sardi imprenditori questa volta non intendiamo farci intimidire. Andremo avanti, sempre nella legalità, nel perseguimento dell'iter burocratico stabilito per vedere riconosciuto quello che riteniamo essere un nostro diritto".

In tarda serata è poi arrivata la controreplica di Riggio: "Non capisco le accuse di arroganza vicereaele per uno che vuole fare rigorosamente il suo dovere applicando la legge italiana". Quindi prosegue: "Abbiamo sempre lavorato in un clima di piena collaborazione con tutte le Regioni, in particolare con la Sardegna e intendiamo andare avanti su questa strada. Aspetto di mettermi in contatto con il presidente del Cagliari per esaminare, sulla base di queste posizioni dell'ufficio tecnico dell'Enac, se ci sono soluzioni possibili per questo caso. La magistratura? Ho risposto ad una domanda dicendo che se andassero avanti malgrado questo parere contrario per me sarebbe reato, ma sarebbe naturalmente la magistratura a doverlo accertare".

Parole che sembrano aprire uno spiraglio alla possibilità di conciliazione tra le due parti. Si attende a questo punto in un incontro, che potrebbe essere fissato entro la prima settimana di agosto a Roma. Forse solo allora si potrà mettere la parola fine a una vicenda che si trascina stancamente ormai da mesi.

Fonte: Cagliaricalcio.net

[MagicoGonzalez]

Coppa Italia, trasloco in vista

Manca solo l'annuncio, ma con ogni probabilità la prima sfida ufficiale della nuova stagione rossoblu non si giocherà allo stadio S.Elia. La partita valevole per il terzo turno preliminare di Coppa Italia si disputerà infatti il 21 agosto (l'avversario uscirà dalla sfida tra Albinoleffe e la vincente tra Virtus Lanciano e Castel Rigone), quando ancora potrebbero non essere definitivamente completati i lavori di messa a norma dello stadio S.Elia, resisi obbligatori dopo le infrazioni rilevate durante il recente sopralluogo dei Vigili del Fuoco.
Al fine di evitare una corsa contro il tempo, in Viale La Playa si starebbe pensando a organizzare una "trasferta", presumibilmente nel Medio Campidano, con Villacidro individuata quale località più probabile ove disputare l'incontro. Non si escludono tuttavia anche le opportunità Tempio, già scelta dal Cagliari in passato, e Olbia. Entrambe saranno inoltre sede delle amichevoli che i rossoblu disputeranno contro Rayo Vallecano e Aris Salonicco il 7 e 9 agosto. Il Cagliari tornerà poi regolarmente al S.Elia sabato 27 agosto, per la prima di campionato contro i campioni d'Italia del Milan.

Fonte: Sardegna Quotidiano

[MagicoGonzalez]

Cellino: "Prenderemo una mezzala dal campionato italiano e un attaccante all'estero"

Massimo Cellino, presidente rossoblù, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando a tutto tondo del Cagliari, di mercato e della Lega. Il primo è un messaggio per il presidente del Napoli De Laurentiis: «Uno che critica la Lega critica se stesso, soprattutto se è solo distruttivo. E poi ricordo che sino all’anno scorso censurava certi atteggiamenti arbitrali che a suo vedere favorivano i club impegnati in Champions, ma ora che è lì la vede in maniera opposta...».

Ma perché è così polemico?

"Io l’ho sempre stimato. Ma queste storie mi fanno cadere un mito. Forse le pressioni di questa nuova situazione lo hanno indotto ad assumere questi atteggiamenti. E’ meglio, però, che cambi linea. Ha le sue idee, alcune sono eccezionali, ma radicali. Allora venga a lavorare con noi in Lega, è il benvenuto: a patto che si ricordi sempre che siamo dei colleghi e non suoi impiegati"

Ma in Lega cosa non funziona?

"Serve una struttura più snella. Beretta è un reggente, ma adesso occorre dare una sterzata e costituire un consiglio forte che sappia progettare il futuro del nostro calcio".

E il presidente?

"Deve avere la pazienza per gestire noi presidenti che, lo ammetto, siamo un po’ tutti teste di... Ci piace andare troppo sui giornali".

Ma qual è il suo contributo?

"Io mi sono già dimesso da consigliere federale e spero che lo faccia al più presto anche Lotito. I rappresentanti in federazione devono essere espressione di chi li ha votati e il presidente della Lazio non sta più con le grandi. Quindi sia coerente e faccia un passo indietro per accelerare questo processo di rinnovamento".

Ma dalla torre chi getta Lotito o De Laurentiis?

"Non c’è storia. Il presidente del Napoli a volte esagera, ma ha una visione d’insieme. Invece quello della Lazio...".

E del Cagliari che ci dice?

"Ho superato la crisi di qualche mese fa. E in questa stagione voglio togliermi delle soddisfazioni. E’ il mio ventennale da presidente e nella prossima stagione giocheremo nel nuovo stadio".

Che obiettivo si pone?

"Come diceva De Filippo o andiamo a Napoli in carrozza o al bosco a far la legna. Sul mercato non ci saranno mosse glamour, maguardiamo ad almeno due obiettivi: una mezzala sul mercato italiano e un attaccante all’estero. Ma per ora è tutto top secret".

Altre mosse?

"Non trascurerei il riscatto di Astori, per il quale ho già detto un bel po’ di no. E lo stesso è successo per Nainggolan e Biondini. Sono al centro del progetto affidato a Donadoni".

Cos’è successo con Suazo?

"Suazo è reduce da due anni brutti, deve ritrovare il campo e se stesso. Perciò avevamo raggiunto un accordo adeguato alla situazione e lui era contento. Ora, però, sembra che abbia cambiato idea e io mi sento come l’amante che fa un regalo e si sente dire che non piace".

E ora che accadrà?

"Io non farò altre proposte a Suazo. Se gli va bene questo contratto, siamo tutti contenti. In caso contrario non tengo legato nessuno, non si senta impegnato".

Su quale giocatore punta di più?

"Scommetto su Victor Ibarbo, l’attaccante colombiano per il quale ho ricevuto i complimenti di Gino Pozzo".

Perché?

"L’Udinese l’aveva bloccato per sostituire Sanchez, ma la cessione del cileno è andata per le lunghe e io ho fatto un blitz. Ero a Miami e sono volato a Medellin per il nuovo Asprilla. Ma attenzione, lui è più casa e chiesa e frequenta meno discoteche di Tino. Quindi a Cagliari s’è già ambientato e ci farà divertire".

[MagicoGonzalez]

Stadio, nuove proposte dal Comune. Ma la Karalis Arena prende forma

La proposta arriva da via Roma. Ad avanzarla è il consigliere comunale dell'Udc Gianni Chessa. "Se si realizzasse un nuovo stadio nell'area del parcheggio "Cuore" (prospiciente al settore "Tribuna" del S.Elia, ndr) non ci sarebbero i problemi legati alla concessione e alla demolizione del vecchio impianto, che come sappiamo costa tanto. L'attuale Sant'Elia potrebbe diventare un'arena per i concerti e per altre manifestazioni sportive". È questa l'ultima idea che si aggiunge al lungo elenco di voci contrastanti e diverse opinioni intorno alla vicenda stadio, sul cui dibattito sembra ravvivarsi il confronto, stimolato anche dall'avvento della nuova amministrazione cittadina. "L'importante è che la trattativa venga ripresa e che il sindaco inizi una discussione con la società sportiva per fare in modo che il Cagliari rimanga in città", continua ancora Chessa. L'ipotesi sembra tuttavia poco percorribile. Ormai Cellino, come ribadito anche recentemente (clicca QUI per l'articolo) pare intenzionato a non guardarsi più indietro ad ascoltare le sirene provenienti dal capoluogo, anche perchè ricominciare da zero significherebbe perdere il finanziamento di diciotto milioni garantito dal Credito Sportivo e in scadenza a breve. Di certo prossimamente un incontro tra il Cagliari Calcio e il Comune dovrà essere fatto: sul tavolo l'annosa questione degli interventi di manutenzione del S.Elia. Che Zedda sfrutti l'occasione per convincere Cellino a cambiare rotta non è da escludere. Ma un accordo sul nuovo stadio pare francamente assai improbabile.

Intanto nel cantiere nei pressi di Roma i lavori di costruzione dei moduli della Karalis Arena procedono senza sosta. Già ultimate le prime gradinate in acciaio, con annessa installazione dei seggiolini rossi e blu che formeranno la coreografia dell'impianto, sono quasi pronti anche i materiali per la realizzazione degli undici "Sky box" oltre alla copertura dell'intera struttura. Entro tre mesi saranno completati anche i moduli che costituiranno la base su cui installare le stesse gradinate sui terreni di Santa Caterina, progettate per garantire una distanza dal campo di gioco di appena otto metri. La particolare novità del progetto sta inoltre nei tempi di realizzazione. Appena otto mesi dalla posa della prima pietra. Un tempo che consentirebbe di inaugurare la prossima stagione nello stadio nuovo. Sempre se si cominciasse fra un mese, come auspicato da Massimo Cellino.

In giornata lo stesso Presidente del Cagliari ha inoltre precisato le dichiarazioni apparse su L'Unione Sarda, con le quali gli si attribuivano frasi di sostegno offerto in campagna elettorale al sindaco Zedda, ritenuto determinante per la sua vittoria. "Zedda sarà un ottimo sindaco, ma non l'ho votato: avevo un candidato di riferimento di centrodestra per il Consiglio comunale, non avrei mai potuto dare la mia preferenza a lui".

Fonte: L'Unione Sarda

[Meridiano]

Secondo tuttocagliari.net dopo una lunga trattativa, Thiago Ribeiro può considerarsi un nuovo giocatore del Cagliari. L'annuncio è stato dato dal consiglio di amministrazione del Cruzeiro quattro giorni dopo il rifiuto della prima offerta. Per Ribeiro, classe 86', è la seconda esperienza in Europa, dopo la prima avventura in Francia, nel 2004. Intanto Ribeiro ha già lasciato il ritiro della squadra. La punta lascia il club brasiliano, nel quale ha totalizzato 144 presenze realizzando 48 reti. Per l'arrivo del Diablo al Cagliari mancano quindi solo i crismi dell'ufficialità.

[MagicoGonzalez]

De Fanti: "A Lazio e Cagliari l'Oscar del mercato. Per El Kabir parlerà il campo"

Intervistato da TuttoMercatoWeb nello spazio dedicato alla rubrica A tu per tu, l'agente Roberto De Fanti, profondo conoscitore del calcio scandinavo, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni sul mercato rossoblu. "El Kabir pronto a ritagliarsi uno spazio importante? Il Cagliari - spiega - ha fatto un'eccellente campagna acquisti in cui ha sopperito con lui e Thiago Ribeiro alla partenza di Acquafresca, senza dimenticare Larrivey che è da ritenersi un nuovo acquisto: la tripletta di Coppa Italia è di ottimo auspicio per lui. Per El Kabir sarà il campo a parlare, per ora si è inserito bene". De Fanti prosegue aggiungendo: "A centrocampo la partenza di Lazzari è stata assorbita grazie agli acquisti di Ibarbo e Ekdal, quest'ultimo un giovanissimo che ha già diversi anni di esperienza in A. Senza dimenticare Gozzi, uno dei migliori centrali della scorsa serie B, aggiungo Eriksson, che a causa di un infortunio ai legamenti sarà disponibile solo a gennaio. Nel suo caso Cellino ha dimostrato di essere un gentiluomo nel mondo del calcio. Saputo dell'infortunio occorso al giocatore e sapendo che lo stesso voleva venire fortemente al Cagliari, ha mantenuto fede agli accordi presi precedentemente sia con il club che con il calciatore. Una cosa semplicemente unica nel nostro panorama.". Chiude poi descrivendo le caratteristiche tecniche del giocatore. "Si tratta di una mezzala mancina, dotata di grande agonismo e corsa, unita a buoni mezzi tecnici e senso del gol : un centrocampista completo nelle due fasi, difensiva ed offensiva. È un giocatore che è nel giro della nazionale maggiore svedese, quindi di un calciatore di prima fascia come qualità. Ed è un classe 1989, quindi 22 anni appena compiuti, con tanti margini di miglioramento". Alla domanda su chi meriti l'Oscar del mercato, la risposta è decisa: "La Lazio senza dubbio. ha fatto un mercato di qualità ed intelligenza, comprando i giocatori giusti per Reja. E poi al Cagliari, che ha avuto il coraggio di investire sui giovani".

[MagicoGonzalez]

Cagliari-Novara, 21 euro per le curve: su Facebook scoppia la rabbia dei tifosi

''Dobbiamo andare a rubare per venire a vedere una partita'', scrive Serenella. ''Poi si lamenta (Cellino) che lo stadio è vuoto'', dice Pier Paolo. Saltata per le note vicende Cagliari-Milan, la sfida contro il Novara del 18 settembre costituirà a tutti gli effetti l'esordio casalingo dei rossoblù di Ficcadenti in campionato. E sulla pagina ufficiale del Cagliari su Facebook esplode il malcontento dei tifosi, che non hanno preso bene la pubblicazione dei prezzi dei tagliandi per la gara contro gli azzurri di Tesser. 21 euro le curve, 40 i distinti, prezzi non esattamente popolari: impubblicabili la maggior parte dei commenti, i tifosi si lamentano anche per la gestione della campagna abbonamenti, riservata esclusivamente agli abbonati dello scorso campionato.

[MagicoGonzalez]

Se manca l'acuto...

E' mancato l'acuto, il colpo risolutivo che decide le sorti del match all'ultimo respiro. Nonostante questo, il mercato del Cagliari non appare insufficiente. Anzi: l'unico sacrificio pesante è stato quello di Lazzari, che dopo due stagioni a livelli più che buoni aveva deluso nell'ultimo campionato, penalizzato forse dalle scelte tecniche e certamente da un infortunio che ne aveva compromesso la preparazione estiva. Per il resto, la spina dorsale è rimasta inalterata: Agazzi, Astori, Conti e Cossu continueranno a determinare le sorti della manovra rossoblù. I gioielli più lucenti, dopo la partenza di Matri, sono rimasti nella credenza isolana: Astori e Nainggolan avevano richieste in Italia e all'estero, ma Massimo Cellino ha resistito. Di più: ha fatto propri i cartellini di entrambi i giocatori, imprescindibili colonne portanti del nascituro Cagliari di Ficcadenti.


A centrocampo, gira che ti rigira, è cambiato poco niente: a maggio pareva quasi certo l'addio di Conti, così come pronto a imbarcarsi con un biglietto sola andata per la penisola pareva Biondini. I due, alla fine, sono rimasti: meccanismi oliati e affiatamento maturato in quattro anni di comune militanza saranno gli ottani in surplus che accelereranno la carburazione della macchina rossoblù. Ci si attendeva proprio nel reparto nevralgico il botto: Marco Parolo, inseguito per tutta l'estate, non è arrivato. La domanda del Cesena e l'offerta del Cagliari hanno viaggiato costantemente parallele: impossibile il punto d'incontro alle condizioni fissate dalla società del presidente Campedelli, che valutava il suo gioiello 10 milioni di euro. Cellino, che pure si è seduto al tavolo delle trattative per tentare di ricondurre alla ragione il giovane collega, si è alzato di scatto dalla sedia a pochi minuti dall'ideale triplice fischio, ripiegando altrove: rimane Biondini (in scadenza e nuovo bersaglio preferito dal solito gruppuscolo di sedicenti tifosi), arrivano Ekdal e Rui Sampaio, torna Toto Burrai da Foggia, che rimane in Sardegna almeno fino a gennaio. Manca il salto di qualità, ma come dare torto a Cellino? Troppi 9 milioni per Parolo, atteso dalla riconferma dopo un'annata (una!) certamente positiva.

Se il voto finale al mercato rossoblù si ferma al discreto e non raggiunge il buono è essenzialmente per due motivi. Primo: la spasmodica campagna di ricerca di un rinforzo strong in mezzo al campo (Parolo, Poli, Candreva, Donati) è sostanzialmente finita con un fiasco (Rui Sampaio, pur promettente, è un ripiego); e restano gravi indizi di colpevolezza, in attesa di risposte finora mai arrivate, sulla gestione del caso Suazo. Secondo motivo: l'attacco. Partiti Acquafresca e, a gennaio, Matri (69 gol in due in tre stagioni) restano le incognite: Nenè è una certezza, al netto delle perplessità sulle condizioni fisiche. Thiago Ribeiro ed El Kabir sono due stuzzicanti scommesse. Qualcosa in più di una scommessa è Larrivey, all'ennesima rentrée dopo i fallimenti in serie delle precedenti esperienze isolane. La speranza è che a maggio il presidente Cellino, riconosciuto gambler, passi all'incasso.

Fonte:tuttocagliari.net

[MagicoGonzalez]

Niente Parolo, è da Biondini che si deve ripartire

Finalmente! Oggi alle 19 è si è conclusa la telenovela Parolo. Il centrocampista di Gallarate non arriva al Cagliari e rimane al Cesena, club con il quale ha rinnovato un mese fa fino al 2015. Il numero 18 dei bianconeri è stato il nome che ha accompagnato tutte le trattative del Cagliari già da fine giugno, quando si sono risolte le compartecipazione. Ogni giorno si rincorrevano le voci di un Cellino pronto a ricoprire d'oro il collega Campedelli e invece non si è fatto nulla.

Meglio così, consentitemi di dire. Marco Parolo ha fatto un'ottima stagione, la sua prima in A. Ma valutarlo 10 milioni è fantascienza. Il Milan, giusto per citarne una, ha preso Nocerino dal Palermo per 500 mila euro e la comproprietà di un giovane. E sfido chiunque a dire che Nocerino sia peggio di Parolo.

Molti tifosi sono scontenti, da sempre vogliosi di un nome che faccia infervorare la piazza. Di tutt'altro avviso invece Cellino che quasi mai regala nomi al suo Cagliari e che i nomi è abituato a costruirli negli anni, vedi Acquafresca, Matri, Marchetti e compagnia. Al posto di Parolo arriva Rui Sampaio, uno dei migliori giocatori della scorsa Liga Sagres. L'ultimo acquistato dal campionato lusitano era stato Nenè e tutti abbiamo visto, seppur in parte visto qualche problema fisico e l'esplosione di Matri, di cosa è capace. Costo dell'operazione 600 mila euro, ben 9 milioni e 400 mila euro in meno della cifra chiesta per Parolo.

Ma il vero acquisto del Cagliari è Davide Biondini. Vergognoso vedere il rosso svalutato come l'ultimo dei giovani e inserito nella trattativa per un calciatore che ancora deve dimostrare di valere la A ad alti livelli. Biondini non ha sicuramente i piedi di Pirlo, ma corre per due e ha un cuore grande così. Troppo spesso sottovalutata la sua importanza nello scacchiere tattico rossoblù. Si sono alternati gli allenatori a Cagliari, ma il Biondo ha sempre trovato posto.

Per il bene di tutti è ora di mettere da parte l'orgoglio. Biondini non ha mai negato che un giorno gli piacerebbe provare una nuova esperienza lontana dalla Sardegna, ma nello stesso tempo non si è mai risparmiato per la causa del Cagliari. E non sarà la contestazione di una piccola parte dello stadio che farà cambiare idea alla stragrande maggioranza dei tifosi rossoblù che stimano e apprezzano Biondini.

E allora che si aprano le trattative e si parli di rinnovo. Biondini è importante per il Cagliari così come la maglia rossoblù lo è per Davide. E basta parlare di Parolo. I soldi che si volevano usare per il cesenate vengano usati per regalare altre stagioni in Sardegna al guerriero dai capelli rossi. Lo merita e potrebbe diventare il vero acquisto del Cagliari per questo 2012.

Fonte:Giampaolo Gaias per tuttocagliari.net

[MagicoGonzalez]

Mai un Cagliari così multietnico: ma è veramente una svolta?

Avramov, Ekdal, Eriksson, El Kabir, Ibarbo, Larrivey, Rui Sampaio, Thiago Ribeiro. In rigoroso ordine alfabetico, sono ben otto gli stranieri sbarcati a Cagliari durante questa insolita estate di mercato. Uno di loro è una vecchia conoscenza rossoblu, altri due hanno già calcato i campi di calcio italiani, mentre ben cinque sono delle novità assolute. Considerando le conferme di Ceppelini, Nainggolan e Nené si arriva addirittura a undici, un numero di stranieri che nel capoluogo sardo non si era mai visto prima. Che la società rossoblu abbia deciso di seguire le orme di società come Palermo e Udinese, ormai da anni specialiste della pratica scopri-valorizza-vendi spesso rapportata a campionati esteri di secondo ordine?

Probabilmente, Cellino aveva in mente qualcosa di simile già parecchi anni fa. Stagione 1996-97, la prima del post-sentenza Bosman. Il presidente rossoblu confermò Silva e O'Neill e affidò al neo tecnico uruguagio Gregorio Perez il compito di creare una squadra con un disegno tattico del tutto nuovo rispetto alle annate precedenti. La volontà di provare a unire la qualità e il risparmio, come accade in certi spot televisivi, portò in Sardegna i nazionali svizzeri Pascolo e Vega, il sudafricano Tinkler, il danese Lonstrup e l'ennesimo uruguagio, Romero. Risultato? Un disastro. I ritardi nel raggiungere l'amalgama contro squadre più collaudate e in un campionato il cui livello era ancora decisamente alto fecero perdere del terreno prezioso ai rossoblu, che salutarono la A nello spareggio di Napoli contro il Piacenza nonostante il ritorno di Mazzone e i correttivi apportati in sede di mercato. Tutti rigorosamente made in Italy, manco a dirlo.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, si dice. Così, dopo il soggiorno in cadetteria durato appena un anno, Cellino ci riprovò. O'Neill era ancora in rosa, a lui si affiancarono i connazionali Lopez e Abeijon, il francese Zebina, il camerunense Mboma, il sudafricano Nyathi e l'attaccante della Sierra Leone Kallon, che già vantava esperienze nello Stivale, sia pure in B con il Genoa. L'ossatura, tuttavia, era quella della squadra che conseguì la promozione dalla B, un'automobile ormai rodata che viaggiava con il pilota automatico e compì una salvezza del tutto agevole. Va detto che il presidente, quell'anno, sbagliò realmente solo con Nyathi: Lopez e Abeijon diventarono due colonne rossoblu nel decennio successivo, Zebina avrebbe fatto una carriera di tutto rispetto così come Kallon, mentre Mboma aveva qualità di primissimo livello oscurate solo da un'indolenza a volte eccessiva; tuttavia, è pur vero che nessuno di loro, in quell'annata, rivestiva un ruolo da titolare fisso.

L'anno dopo, gli stranieri furono addirittura nove. Tanti i confermati (O'Neill - promesso sposo alla Juventus - , Zebina, Lopez, Abeijon, Mboma) più i nuovi Modesto, Mayele e Suazo e il cavallo di ritorno Oliveira. Anche in questo caso, eccezion fatta per lo sfortunato Jason, non si può dire che Cellino ci avesse visto male: il difensore corso avrebbe rivestito un ruolo importante nel nuovo ciclo rossoblu per poi distinguersi con le maglie di Monaco e Olympiakos, Suazo è diventato il secondo miglior marcatore nella storia del Cagliari dopo Riva e Oliveira non aveva ancora finito le cartucce, come avrebbero dimostrato le stagioni positive vissute in seguito a Como e a Catania. Ciononostante, i rossoblu non ebbero modo di beneficiare dell'apporto di nessuno di loro in termini significativi, vista la nuova, ingloriosa retrocessione che la stagione 1999-2000 regalò ai sostenitori cagliaritani.

Da allora il presidente Cellino evitò - volutamente? - di riempire la squadra di giocatori d'oltreconfine, preferendo evitare rischiose manie di esterofilia durante i quattro anni di B e tornando a un numero relativamente elevato di stranieri solamente nel 2007-2008, stagione in cui però molti di loro come Koprivec, Rosano, Vitor Gomes, Acosta, Guberac, Shala tornarono buoni solo per gli almanacchi e, in sei, non disputarono nemmeno un minuto di campionato.

Adesso il Massimo dirigente rossoblu ci riprova, forte del fatto che la A non è più la stessa dei suoi primi tentativi ma si è effettivamente indebolita e di conseguenza lascia parecchio spazio alla sperimentazione. Tuttavia, fidarsi e bene e non fidarsi è meglio: stavolta, la formazione tipo è più o meno la stessa degli ultimi anni, in cui la salvezza non è mai stata in discussione. Come a dire che la storia si ripete sempre, ma anche che, traendo il giusto insegnamento dalle esperienze passate, si può sempre provare a essere padroni del proprio destino.

Fonte:tuttocagliari.net

[MagicoGonzalez]

Moggi promuove Cellino: "Centra sempre il suo obiettivo"

Col mercato concluso da appena due giorni e la serie A che partirà tra una settimana, è tempo di bilanci e di pronostici per il campionato che verrà.
Dalle pagine di tuttomercatoweb.com, Luciano Moggi ha dato i voti a squadre e presidenti, promuovendo con un positivo 6,5 il patron rossoblù Massimo Cellino: “Tra i presidenti vulcanici è impossibile non annoverare Massimo Cellino. A differenza di Zamparini, però, le rivoluzioni le fa per tempo e riesce sempre a centrare il suo obiettivo”.

[MagicoGonzalez]

Rombo di tuono, indimenticabile in campo e...a tavola

"Avevo dato l'autorizzazione gratuita all'utilizzo del nomignolo che mi ha dato Gianni Brera, a patto che facessero un vino di qualità: sono stati di parola". Così parlò Gigi Riva. Il bomber mancino che ha fatto la storia del Cagliari e della Nazionale (di cui è ancora oggi l'attaccante più prolifico) ha concesso il suo soprannome per ribattezzare ottocento bottiglie di vino rosso provenienti dalle cantine di Ossi, in provincia di Sassari. La foto sull'etichetta, scelta dalle cantine produttrici 'Alba e Spanedda', ritrae la celeberrima rovesciata con cui Rombo di Tuono fece tremare la rete del Vicenza il 18 gennaio 1970 allo stadio Menti. "Un gol bello e importante - ricorda Riva - ma è trascorso tanto tempo. Di recente, durante la visita in una scuola, un ragazzino mi ha ricordato che il 12 aprile 1970 battemmo il Bari 2-0 aggiudicandoci lo scudetto. I gol? Mio e di Gori".

L'idea di ribattezzare le bottiglie con il suo soprannome è nata dalla collaborazione fra le stesse cantine sassaresi e il Centro di Coordinamento dei Cagliari Club. "In Sardegna si producono milioni di bottiglie di vino all'anno e ogni bicchiere racconta la nostra terra. In questo caso - si legge in una nota della Alba e Spanedda - la tradizione si è unita allo sport". Creando, dalla vendemmia 2009, un vino rosso impetuoso e deciso, proprio come il simbolo della storia del Cagliari.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

[MagicoGonzalez]

Criscitiello: "Cagliari, se le altre non fossero così scarse..."

Poca fiducia nei confronti del Cagliari da parte del direttore di Tmw, nonché volto di punta dell'emittente Sportitalia, Michele Criscietiello che, nel suo editoriale del lunedì, ha espresso perplessità sul mercato rossoblu'. Chiamato a dare i voti ai 20 direttori sportivi di Serie A, il giornalista campano ha riservato una sufficienza al ds del Cagliari, Francesco Marroccu, puntando il dito sulle molte incognite della rosa sarda. "Tante scommesse, fin troppe - esordisce Criscitiello - Perde una certezza (Lazzari), ci prova con Eriksson, El Kabir, Ibarbo, Sampaio e Thiago Ribeiro. Ibarbo potrebbe essere la vera novità dei sardi ma la gestione del caso-Donadoni è stata pessima. Salvezza alla portata, soprattutto per la mediocrità di altre squadre".

A Roma già si festeggia: "Col Cagliari gara facile"

Macigno per milioni di tifosi, lo slittamento dell’avvio del campionato potrebbe invece aver fatto le fortune di diverse squadre che, complici le due settimane di rodaggio in più, saranno in grado di affrontare la gara d’esordio in condizioni certamente migliori.
Una di queste è la Roma, almeno stando a quanto sostengono nella Capitale. I giallorossi ospiteranno domenica il nuovo Cagliari targato Ficcadenti. Su Radio Radio, emittente radiofonica romana (le cui frequenze però superano i confini del Lazio) , quest’oggi si è parlato di Roma-Cagliari. Franco Melli, nota firma del giornalismo sportivo e ospite fisso della trasmissione Radio Radio Lo Sport, ha introdotto il match dell’Olimpico: “La Roma deve solo vincere. Il Cagliari si è confermato una squadra che non riesce a mantenersi ad alti livelli in serie A”, forse alludendo ai poco brillanti finali di stagione delle ultime annate. E ancora Melli: “Il pericolo per la Roma? È che la gara è troppo facile”.
Insomma, dall’ambiente romano arriva un bel pieno di autostima per una Roma che tutto sembra fuorché una formazione solida e collaudata. Per Conti e compagni un motivo in più per tentare il colpaccio.

A Criscitiè,a Melli:MA v*******!

[19angelo85]

Secondo me il Cagliari ha i mezzi per fare lo scherzetto alla Roma.

[MagicoGonzalez]

Secondo me il Cagliari ha i mezzi per fare lo scherzetto alla Roma.

Non mi pare che negli ultimi anni abbiano passeggiato sulle nostre ceneri all'Olimpico...