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SirPsychoSexy ha scritto:i moduli usati da Zola in passato sono 4-4-2,4-3-3 e 3-4-1-2. Credo che anche in base agli uomini in rosa si potrebbe andare avanti col 4-3-3 (molto meno offensivo) oppure tornare al 4-3-1-2.

Gianfranco Zola può tirare un sospiro di sollievo: il suo Cagliari va. 7 punti nelle ultime 3 partite: i rossoblù rivedono la luce. "Ci abbiamo messo tanto cuore, abbiamo giocato una buona partita. Possiamo crescere. In questo momento è fondamentale avere un buon impatto difensivo. Quando ritroveremo tranquillità, riusciremo ad esprimerci anche in avanti come vorremo, usciamo bene con la palla, ma mi aspetto di vedere queste giocate con più continuità. Gli attaccanti e i centrocampisti hanno fatto un grosso lavoro, hanno partecipato tutti alla fase difensiva. La volontà ha fatto la differenza. Il Sassuolo è una squadra forte, devo fare i miei complimenti al mio collega Di Francesco, che sta facendo un ottimo lavoro: eppure se dava la sensazione di pericolosità, Brkic non ha mai corso grandi pericoli veri e propri".

Per Zola i precedenti risultati hanno dato morale. "Era stato fondamentale la vittoria con il Cesena e pareggiare a Udine all'ultimo minuto è servito: non è un caso se oggi abbiamo segnato il secondo gol subito dopo aver incassato il pareggio. Un buon segno".

In vantaggio di una rete, il tecnico non ha esitato a mettere dentro due attaccanti, mentre Di Francesco inseriva punte vere. "Nel calcio per difendersi meglio non è sempre più utile fare entrare giocatori difensivi: in questo caso se l'avessi fatto, avrei aggiunto pressione a pressione. A un certo punto avevano due mediani e quattro difensori, di cui due spingevano tanto. In compenso avevamo le mezzali libere, che potevano ripartire".

Un bel passo in avanti, ma la strada è ancora lunga. "Non mi disperavo prima, non mi illudevo adesso. Siamo ancora all'inizio".