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da Meridiano » 16.05.15 - 16:36
L’orrore continua, l’incubo non è ancora finito. Bastava un punto per chiudere una stagione drammatica e, invece, il Catania è riuscito a perdere anche in casa con il Cittadella e, adesso, per evitare i playout bisognerà fare risultato a Carpi nell’ultima giornata di questo drammatico campionato.
Una partita da teatro dell’assurdo, emblema della penosa stagione rossazzurra. Al Massimino finisce 3 a 2 per il Cittadella a cui è il Catania a consegnare la vittoria su un piatto d’argento, una vittoria che, verosimilmente, non eviterà la retrocessione ai padovani, ma che, invece, mette nei guai il Catania che, adesso, corre il rischio di dover disputare i playout per non retrocedere in Lega pro. Si deciderà tutto all’ultima giornata.
La partita. La noia è l’assoluta protagonista in questo sabato pomeriggio ventoso al Massimino, se è vero che il momento più divertente del primo tempo è quando in campo si ritrovano addirittura tre palloni. Di gioco, invece, se ne vede pochissimo, praticamente nulla. Il Catania alla ricerca del punticino salvezza, il Cittadella con più di un piede in Lega Pro.
Dopo mezz’ora di nulla il pubblico comincia a contestare presidente, amministratore delegato e giocatori. Arriva anche la prima occasione da gol per il Catania: Calaiò, servito in profondità da Castro, non trova la porta.
Si gioca in campo e si attendono novità dalle altre partite: nel frattempo il Cittadella, costretto a vincere per sperare ancora, comincia a prendere coraggio. Risultato? Padovani in vantaggio alla prima occasione con Gerardi. La contestazione aumenta, ma tra i fischi assordanti il Catania riesce a trovare il pareggio. Punizione di Rosina e colpo di testa vincente di Schiavi
. La ripresa comincia peggio di quanto anche il più pessimista poteva immaginarsi: prima azione e vantaggio Cittadella con il nuovo entrato Kupisz che mette in rete senza alcun problema. L‘atmosfera al Massimino diventa da film dell’orrore, soprattutto dopo che Castro riesce a sbagliare il gol del pareggio. Marcolin prova a cambiare le carte in tavola: Sauro sostituisce Schiavi, Maniero uno spento Rosina. Non cambia molto: la tensione, soprattutto fuori dallo stadio, aumenta. I tifosi decidono di dare le spalle al campo in segno di protesta.
Un Catania confuso ci prova fino alla fine, ma serve un calcio di rigore di Emanuele Calaiò per pareggiare la partita. Diciottesimo gol per il numero nove. Rete inutile, se è vero che alla prima occasione il Cittadella ripassa in vantaggio con un gol di Stanco. Ennesimo regalo del Catania ai giocatori padovani che, a fine gara, ricevono gli applausi di tutto lo stadio Massimino.
La classifica. La sconfitta interna e vittoria della Ternana a Modena complicano la corsa salvezza del Catania. A Carpi bisognerà conquistare almeno un punto o, almeno, aspettare i risultati dagli altri campi.
I playout, però, non sono un ipotesi da scartare e, al momento, questa squadra non sembra in grado di poterli disputare nel migliore dei modi. Sembrava passato, ma l’incubo Lega Pro è tornato e adesso incombe nel grigio cielo di Torre del Grifo.
IL TRAPIANTO E' VITA!
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Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania