Catania, Pulvirenti a ISP: "Di Zenga non parlo"
Il presidente del Catania Antonino Pulvirenti dopo la vittoria contro la Sampdoria ha parlato ai microfoni di Itasportpress. “Nessuno molla fino alla fine in serie A -ammette il massimo dirigente etneo- e noi non siamo ancora matematicamente salvi. Bisogna lottare sempre e non abbassare la guardia. Finora abbiamo fatto un campionato ottimo e la squadra ha dimostrato grande qualità. Zenga migliore di Marino e Baldini? No, di Zenga non parlo fino a quando sarà il tecnico del Catania per una questione di logica aziendale. Magari ne riparleremo dopo… Bizzarri? A Catania ha fatto bene finora. Noi abbiamo fatto una proposta di rinnovo se non la ritiene valida pazienza ne prenderemo un altro di portiere”.
(fonte: itasportpress.it)
32° giornata: Catania - Sampdoria 2-0
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Re: 32° giornata: Catania - Sampdoria 2-0
Samp, Mazzarri: "Perso per una distrazione"
L'allenatore della Sampdoria, Walter Mazzarri nella mix zone del Massimino ha commentato la gara persa contro il Catania: "Abbiamo giocato bene. Forse dovevamo essere più precisi, più cattivi in fase realizzativa. Siamo stati poco concreti, affrontando qualche azione di gioco con eccessiva leggerezza, come sul calcio di rigore e sul secondo goal in cui la squadra era distratta. Per il resto non posso e non mi sento di rimproverare nulla ai miei giocatori per l'impegno e per la prestazione. Abbiamo sofferto e all'occorrenza cambiato modulo (con l'entrata di Stankevicius, ndr) ma ci siamo accorti che quest'oggi la palla non voleva entrare. In altre gare come questa, contro Lecce e Torino, era andata diversamente; oggi paghiamo le nostre ingenuità. Adesso però pensiamo al match di Coppa Italia che per noi è importantissimo. Se invece guardo la classifica penso a quanto sia difficile competere su più fronti. Le classiche tre gare nell'arco di una settimana pesano. Il Catania? Una grande squadra, dai grandi valori, dai grandi giocatori e dal grande tecnico".
(fonte: itasportpress.it)
L'allenatore della Sampdoria, Walter Mazzarri nella mix zone del Massimino ha commentato la gara persa contro il Catania: "Abbiamo giocato bene. Forse dovevamo essere più precisi, più cattivi in fase realizzativa. Siamo stati poco concreti, affrontando qualche azione di gioco con eccessiva leggerezza, come sul calcio di rigore e sul secondo goal in cui la squadra era distratta. Per il resto non posso e non mi sento di rimproverare nulla ai miei giocatori per l'impegno e per la prestazione. Abbiamo sofferto e all'occorrenza cambiato modulo (con l'entrata di Stankevicius, ndr) ma ci siamo accorti che quest'oggi la palla non voleva entrare. In altre gare come questa, contro Lecce e Torino, era andata diversamente; oggi paghiamo le nostre ingenuità. Adesso però pensiamo al match di Coppa Italia che per noi è importantissimo. Se invece guardo la classifica penso a quanto sia difficile competere su più fronti. Le classiche tre gare nell'arco di una settimana pesano. Il Catania? Una grande squadra, dai grandi valori, dai grandi giocatori e dal grande tecnico".
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Re: 32° giornata: Catania - Sampdoria 2-0
Catania, via al progetto Uefa
Il Catania può guardare avanti con rinnovato ottimismo. Il 2-0 rifilato alla Samp ha gettato le basi per un futuro migliore, radioso. Quest'anno il salto di qualità è arrivato, centrando con largo anticipo una permanenza in A che attende ormai solo di divenire aritmetica. Ma il campionato non si è concluso e la classifica è ancora migliorabile. Del resto l'ad etneo Pietro Lo Monaco ha più volte ribadito che il Catania, con l'organico attuale, avrebbe potuto benissimo piazzarsi tra le prime otto-nove d'Italia. Impossibile dargli torto, soprattutto dopo gli interventi sul mercato di gennaio che hanno garantito solidità e sicurezza al reparto difensivo con gli arrivi di Potenza e Capuano. Ma la società di via Aporti non vuole fare il passo più lungo della gamba, bensì dimostrare che la volontà di crescere ulteriormente esiste. Il processo di miglioramento è già avviato e Lo Monaco sa già che nel programmare la prossima stagione può partire da una base solida, il gruppo. Di questo il primo a farne parte è certamente Walter Zenga, tecnico che merita parecchi elogi per aver non soltanto dato un'impronta di gioco alla squadra ma anche, soprattutto, personalità, motivazioni. Programmare il futuro con alle spalle un gruppo compatto, umile e qualitativamente all'altezza è sicuramente un ottimo biglietto da visita. Il Catania di oggi può vantare potenziali stelle come Takayuki Morimoto, Pablo Ledesma, Jorge Martinez, Ezequiel Carboni, Cristian Llama, Matias Silvestre: tutta gente ancora in possesso di notevoli margini di miglioramento e che tra qualche anno farà la fortuna di club di primissima fascia. Intanto il Catania se li tiene stretti e, anzi, c'è da scommetterci che la colonia di sudamericani verrà rinfoltita di nuovi elementi di spessore, conoscendo in particolare le scommesse made in Argentina vinte da Lo Monaco. Da qualche tempo si sta inoltre assistendo ad un fenomento per molti anni assente a Catania, la valorizzazione del settore giovanile. Finalmente il club etneo lo ha rilanciato, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. E' già qualcosa riscontrare che qualche ragazzo proveniente dalla Primavera rossoazzurra abbia esordito in prima squadra, vedi Sciacca e D'Amico. Ma il settore giovanile etneo si conferma sempre più in crescita, non soltanto sulla base dei risultati che sta ottenendo la Primavera di mister Pulvirenti, ma anche i tanti giovani che il Catania ha prestato a club minori da Nord a Sud. Questo è un altro segnale che testimonia l'oculata gestione societaria, come l'approvazione del progetto di costruzione del tanto atteso centro sportivo che favorirà anche lo sviluppo economico e sociale del territorio. Adesso non resta che chiudere in bellezza l'attuale campionato, divertirsi, migliorare se possibile il posizionamento in classifica, archiviando la stagione 2008/2009 come una delle più esaltanti della storia del Catania.
(fonte: itasportpress.it)
Il Catania può guardare avanti con rinnovato ottimismo. Il 2-0 rifilato alla Samp ha gettato le basi per un futuro migliore, radioso. Quest'anno il salto di qualità è arrivato, centrando con largo anticipo una permanenza in A che attende ormai solo di divenire aritmetica. Ma il campionato non si è concluso e la classifica è ancora migliorabile. Del resto l'ad etneo Pietro Lo Monaco ha più volte ribadito che il Catania, con l'organico attuale, avrebbe potuto benissimo piazzarsi tra le prime otto-nove d'Italia. Impossibile dargli torto, soprattutto dopo gli interventi sul mercato di gennaio che hanno garantito solidità e sicurezza al reparto difensivo con gli arrivi di Potenza e Capuano. Ma la società di via Aporti non vuole fare il passo più lungo della gamba, bensì dimostrare che la volontà di crescere ulteriormente esiste. Il processo di miglioramento è già avviato e Lo Monaco sa già che nel programmare la prossima stagione può partire da una base solida, il gruppo. Di questo il primo a farne parte è certamente Walter Zenga, tecnico che merita parecchi elogi per aver non soltanto dato un'impronta di gioco alla squadra ma anche, soprattutto, personalità, motivazioni. Programmare il futuro con alle spalle un gruppo compatto, umile e qualitativamente all'altezza è sicuramente un ottimo biglietto da visita. Il Catania di oggi può vantare potenziali stelle come Takayuki Morimoto, Pablo Ledesma, Jorge Martinez, Ezequiel Carboni, Cristian Llama, Matias Silvestre: tutta gente ancora in possesso di notevoli margini di miglioramento e che tra qualche anno farà la fortuna di club di primissima fascia. Intanto il Catania se li tiene stretti e, anzi, c'è da scommetterci che la colonia di sudamericani verrà rinfoltita di nuovi elementi di spessore, conoscendo in particolare le scommesse made in Argentina vinte da Lo Monaco. Da qualche tempo si sta inoltre assistendo ad un fenomento per molti anni assente a Catania, la valorizzazione del settore giovanile. Finalmente il club etneo lo ha rilanciato, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. E' già qualcosa riscontrare che qualche ragazzo proveniente dalla Primavera rossoazzurra abbia esordito in prima squadra, vedi Sciacca e D'Amico. Ma il settore giovanile etneo si conferma sempre più in crescita, non soltanto sulla base dei risultati che sta ottenendo la Primavera di mister Pulvirenti, ma anche i tanti giovani che il Catania ha prestato a club minori da Nord a Sud. Questo è un altro segnale che testimonia l'oculata gestione societaria, come l'approvazione del progetto di costruzione del tanto atteso centro sportivo che favorirà anche lo sviluppo economico e sociale del territorio. Adesso non resta che chiudere in bellezza l'attuale campionato, divertirsi, migliorare se possibile il posizionamento in classifica, archiviando la stagione 2008/2009 come una delle più esaltanti della storia del Catania.
(fonte: itasportpress.it)