I convocati
Massannunziata- Prima convocazione nella selezione maggiore per Donnarumma, attaccante della Primavera protagonista, a Belpasso, con la tripletta che ha segnato le sorti dell'incontro.
Sono 19 i rossazzurri che partiranno per Bologna. Conferme per i giovani Sciacca, D'Amico e Falconieri.
Portieri –
20 Acerbis, 12 Kosicky.
Difensori –
33 Capuano, 4 Silvestre, 21 Silvestri, 6 Stovini, 23 Terlizzi.
Centrocampisti –
27 Biagianti, 5 Carboni, 18 D'Amico, 13 Izco, 11 Llama, 26 Sciacca, 19 Tedesco.
Attaccanti –
16 Donnarumma, 14 Falconieri, 25 Martinez, 7 Mascara, 15 Morimoto.
(fonte: mondocatania.com)
38° giornata: Bologna - Catania 3-1
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Re: 38° giornata: Bologna - Catania
Bologna-Catania quanti 007 a bordo campo!
Bologna-Catania, Roma-Torino. Due gare che emetteranno gli ultimi verdetti della A e che oggi avranno puntati i fari addosso degli 007 della Figc. Dopo le accuse del presidente del Torino, Urbano Cairo, che ha avanzato dubbi e sospetti sul match al Dall'Ara, è scattatto un piano "sorveglianza".Gli 007 della Figc, gli uomini a cui il calcio italiano affida il compito di sorvegliare sulla regolarità del campionato si annideranno nel tunnel, nella mix zone e negli spogliatoi, nella stanza degli arbitri e, soprattutto, vigileranno durante il terzo tempo al fischio finale che spesso si trasforma in rissa: a Bologna e a Roma la squadra degli investigatori federali sarà rinforzata rispetto al solito, quando sono uno o due gli «osservatori» spediti sul campo. Tre saranno invece gli 007 della Figc al lavoro a Bologna, altrettanti quelli a Roma. Negli uffici del procuratore Stefano Palazzi alto è il livello di guardia per l'ultima di campionato che deciderà le sorti di due squadre.
(fonte: itasportpress.it)
Già immagino chi eventualmente sarà deferito
Bologna-Catania, Roma-Torino. Due gare che emetteranno gli ultimi verdetti della A e che oggi avranno puntati i fari addosso degli 007 della Figc. Dopo le accuse del presidente del Torino, Urbano Cairo, che ha avanzato dubbi e sospetti sul match al Dall'Ara, è scattatto un piano "sorveglianza".Gli 007 della Figc, gli uomini a cui il calcio italiano affida il compito di sorvegliare sulla regolarità del campionato si annideranno nel tunnel, nella mix zone e negli spogliatoi, nella stanza degli arbitri e, soprattutto, vigileranno durante il terzo tempo al fischio finale che spesso si trasforma in rissa: a Bologna e a Roma la squadra degli investigatori federali sarà rinforzata rispetto al solito, quando sono uno o due gli «osservatori» spediti sul campo. Tre saranno invece gli 007 della Figc al lavoro a Bologna, altrettanti quelli a Roma. Negli uffici del procuratore Stefano Palazzi alto è il livello di guardia per l'ultima di campionato che deciderà le sorti di due squadre.
(fonte: itasportpress.it)
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Re: 38° giornata: Bologna - Catania 3-1
Catania, sconfitta e saluti
Troppa differenza di motivazioni tra i rossazzurri, all'ultima gara dell'era Zenga, e il Bologna, che vince per 3-1 e si salva. Emiliani avanti con Mingazzini e Terzi, Morimoto dimezza le distanze, Di Vaio chiude i conti
Si chiudono con una sconfitta indolore la stagione del Catania e l'avventura di Walter Zenga sulla panchina etnea.
La differenza di motivazioni tra le due squadre spinge il Bologna, a caccia di un successo per assicurarsi la salvezza ai danni del Torino, verso il 3-1 ai danni dei rossazzurri. La formazione etnea cerca di onorare l'incontro e non rinuncia a proporsi in avanti, ma gioca su ritmi blandi e lascia ampi spazi in difesa agli avversari.
Le quattro nitide occasioni da gol avute da Di Vaio, in lotta per il titolo di capocannoniere poi vinto da Ibrahimovic, sottolineano le ripetute distrazioni del pacchetto arretrato catanese.
Acerbis, alla sua prima presenza in A, se la cava sempre con prontezza contro il centravanti, capitolando invece su un tiro innocuo di Mingazzini che gli scappa dalle mani schizzando sul terreno bagnato e su un colpo di testa di Terzi, lasciato libero in area su angolo di Cesar.
Il Catania prova a replicare con un tiro a giro di Mascara, un esterno destro di prima intenzione di Martinez e un diagonale dal limite di Carboni, ma la palla finisce sempre fuori d'un soffio. L'unica parata di Antonioli arriva al 40' su tiro centrale di Morimoto, liberatosi di Terzi.
Nella ripresa Zenga rimpiazza lo svagato Terlizzi con Llama arretrando Carboni in difesa. Il Bologna pensa a controllare il 2-0 e il Catania ne approfitta per venire avanti e dimezzare le distanze con Morimoto, lesto a riprendere una corta respinta di Antonioli su tiro ravvicinato di Silvestre.
Gli emiliani hanno qualche istante di sbandamento, Llama impegna Antonioli di sinistro, ma al 23' è Di Vaio, all'ennesimo tentativo, a chiudere i conti con un'iniziativa personale conclusa da un destro a fil di palo. Il resto è solo accademia.
BOLOGNA-CATANIA 3-1
Bologna (3-5-1-1): Antonioli 6.5, Zenoni 6, Castellini 6, Terzi 6.5 (27' Lanna sv), Valiani 6, Mutarelli 6, Mingazzini 6.5, Amoroso 6.5 (31' st Marchini sv), Cesar 6 (14' st Coelho 6), Osvaldo 6, Di Vaio 7. (15 Colombo, 5 Volpi, 26 Mudingayi, 74 Lavecchia). All.: Papadopulo 6.5.
Catania (3-4-1-2): Acerbis 6.5, Silvestre 5, Terlizzi 4.5 (1' st Llama 6), Capuano 5, Sciacca 6, Izco 5.5, Carboni 5.5, Tedesco 5.5 (30' D'Amico sv), Mascara 6, Morimoto 6.5, Martinez 5.5 (12' st Falconieri 5.5). (12 Kosicky, 21 Silvestri, 6 Stovini, 27 Biagianti). All.: Zenga 6.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: nel pt 5' Mingazzini, 27' Terzi; nel st 5' Morimoto, 23' Di Vaio.
Note: angoli 5-4 per il Catania. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti Mutarelli, Castellini per gioco scorretto. Spettatori: 25.888, di cui 14.860 abbonati, per un incasso di 385.877 euro.
(fonte: lasiciliaweb.it)
Troppa differenza di motivazioni tra i rossazzurri, all'ultima gara dell'era Zenga, e il Bologna, che vince per 3-1 e si salva. Emiliani avanti con Mingazzini e Terzi, Morimoto dimezza le distanze, Di Vaio chiude i conti
Si chiudono con una sconfitta indolore la stagione del Catania e l'avventura di Walter Zenga sulla panchina etnea.
La differenza di motivazioni tra le due squadre spinge il Bologna, a caccia di un successo per assicurarsi la salvezza ai danni del Torino, verso il 3-1 ai danni dei rossazzurri. La formazione etnea cerca di onorare l'incontro e non rinuncia a proporsi in avanti, ma gioca su ritmi blandi e lascia ampi spazi in difesa agli avversari.
Le quattro nitide occasioni da gol avute da Di Vaio, in lotta per il titolo di capocannoniere poi vinto da Ibrahimovic, sottolineano le ripetute distrazioni del pacchetto arretrato catanese.
Acerbis, alla sua prima presenza in A, se la cava sempre con prontezza contro il centravanti, capitolando invece su un tiro innocuo di Mingazzini che gli scappa dalle mani schizzando sul terreno bagnato e su un colpo di testa di Terzi, lasciato libero in area su angolo di Cesar.
Il Catania prova a replicare con un tiro a giro di Mascara, un esterno destro di prima intenzione di Martinez e un diagonale dal limite di Carboni, ma la palla finisce sempre fuori d'un soffio. L'unica parata di Antonioli arriva al 40' su tiro centrale di Morimoto, liberatosi di Terzi.
Nella ripresa Zenga rimpiazza lo svagato Terlizzi con Llama arretrando Carboni in difesa. Il Bologna pensa a controllare il 2-0 e il Catania ne approfitta per venire avanti e dimezzare le distanze con Morimoto, lesto a riprendere una corta respinta di Antonioli su tiro ravvicinato di Silvestre.
Gli emiliani hanno qualche istante di sbandamento, Llama impegna Antonioli di sinistro, ma al 23' è Di Vaio, all'ennesimo tentativo, a chiudere i conti con un'iniziativa personale conclusa da un destro a fil di palo. Il resto è solo accademia.
BOLOGNA-CATANIA 3-1
Bologna (3-5-1-1): Antonioli 6.5, Zenoni 6, Castellini 6, Terzi 6.5 (27' Lanna sv), Valiani 6, Mutarelli 6, Mingazzini 6.5, Amoroso 6.5 (31' st Marchini sv), Cesar 6 (14' st Coelho 6), Osvaldo 6, Di Vaio 7. (15 Colombo, 5 Volpi, 26 Mudingayi, 74 Lavecchia). All.: Papadopulo 6.5.
Catania (3-4-1-2): Acerbis 6.5, Silvestre 5, Terlizzi 4.5 (1' st Llama 6), Capuano 5, Sciacca 6, Izco 5.5, Carboni 5.5, Tedesco 5.5 (30' D'Amico sv), Mascara 6, Morimoto 6.5, Martinez 5.5 (12' st Falconieri 5.5). (12 Kosicky, 21 Silvestri, 6 Stovini, 27 Biagianti). All.: Zenga 6.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: nel pt 5' Mingazzini, 27' Terzi; nel st 5' Morimoto, 23' Di Vaio.
Note: angoli 5-4 per il Catania. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti Mutarelli, Castellini per gioco scorretto. Spettatori: 25.888, di cui 14.860 abbonati, per un incasso di 385.877 euro.
(fonte: lasiciliaweb.it)
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Re: 38° giornata: Bologna - Catania 3-1
Pulvirenti: "Perdere non piace Mai"
“Perdere non fai mai piacere, e quindi non posso dirmi soddisfatto di questa partita; però c'è da considerare tutto il campionato, una stagione che non ci ha mai visti coinvolti nella zona retrocessione.
“Il ricordo più bello dell'anno è senza dubbio il 4-0 a Palermo con l'eurogoal di Mascara da 50 metri
“Saluto Zenga, con noi ha fatto davvero bene, dimostrandosi un allenatore all'altezza ed una persona valida.
(fonte: mondocatania.com)
“Perdere non fai mai piacere, e quindi non posso dirmi soddisfatto di questa partita; però c'è da considerare tutto il campionato, una stagione che non ci ha mai visti coinvolti nella zona retrocessione.
“Il ricordo più bello dell'anno è senza dubbio il 4-0 a Palermo con l'eurogoal di Mascara da 50 metri
“Saluto Zenga, con noi ha fatto davvero bene, dimostrandosi un allenatore all'altezza ed una persona valida.
(fonte: mondocatania.com)
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Re: 38° giornata: Bologna - Catania 3-1
Bologna, Di Vaio: "La mia bestia nera è sempre Acerbis"
La salvezza del Bologna come soddisfazione più grande e una amarezza personale per non aver vinto la classifica dei cannonieri. La colpa se così può dirsi è di Acerbis, portiere del Catania che ha un conto personale con Di Vaio.
"Dispiace essere stato battuto da Ibrahimovic ma la cosa più importante è aver centrato la salvezza. Sembrava difficile dopo il ko contro la Reggina, ma siamo stati bravi a rimetterci in piedi. Merito anche della gente di Bologna, che in questa rincorsa è stata fondamentale quanto noi, l'allenatore e la società: nella difficoltà, Bologna si è stretta intorno a questa Serie A ed è stato un fatto emotivo importantissimo. La dedica va ad Adailton che ha perso il padre giovedì".
Resterai a Bologna? Il Presidente Francesca Menarini si è sbilanciata e lo ha confermato.
"Questo mi fa piacere. Ci incontreremo con la società e confermerò a mia volta che la mia volontà è di continuare insieme. A fine gara ho anche portato mi figlia Sofia sotto la curva e in campo, a dimostrazione di quello che ho detto per tutto l'anno: io e la mia famiglia stiamo benissimo a Bologna, chiudere la carriera qua sarebbe il massimo. In carriera ho provato tutto tranne restare a lungo in un posto: qui è creato un bellissimo feeling con l'ambiente, la società e la squadra, non voglio perderlo e lotterò per tenermelo stretto".
L'anno prossimo, intanto, sarà importante non soffrire così tanti per confermare la categoria.
"Sicuramente: se ci siamo salvati all'ultima giornata, cambiando tre allenatori, significa che qualche errore è stato commesso, e questa non è una critica. Tra l'altro, la proprietà è cambiata a settembre, dopo che il mercato era stato fatto da altri. Ora ci sono tre mesi per programmare il prossimo anno, che sarà quello del centenario: volevamo farlo in A, ci siamo riusciti, e ho visto negli occhi del Presidente Menarini grande voglia di guardare avanti in maniera positiva. Bologna merita di non arrivare all'ultimo minuto per giocarsi la salvezza".
Hai perso la corsa per il titolo di capocannoniere: l'ha spuntata Ibrahimovic.
"Questo mi dispiace, più che altro perché non so se mi ricapiterà un'altra volta. Ma se ripenso a come era all'inizio, quando sono arrivato qua dopo l'ultimo anno al Genoa, se mi avessero detto che all'ultima giornata mi sarei giocato la classifica cannonieri con Ibrahimovic (già sicuro dello scudetto e con una squadra che pensa soltanto a farlo segnare) ci avrei messo cento firme!".
Papadopulo dice che i tuoi gol valgono doppio rispetto ai suoi.
"Questo non lo so. Di solito le occasioni da gol sono minori rispetto a quelle che capitano alla squadra che vince lo scudetto, tranne oggi: la prima occasione l'ho sbagliata io poi Acerbis ha fatto tre miracoli prima del mio gol. Ricordo che mi parò anche un rigore, quando ero al Genoa e lui all'Albinoleffe. Pazienza: è andata così, non c'è problema".
Alla fine non sei stato convocato in Nazionale.
"La cosa che mi ha fatto più male non è la mancata convocazione, ma che a livello mediatico non sia stato dato risalto alla mancata convocazione del capocannoniere del campionato italiano (lo ero quando le convocazioni sono state diramate), come se fosse scontato che non fosse il mio momento. Invece si è discusso sulla mancata convocazione di Amauri, che è brasiliano. Tra l'altro Lippi ha anche detto che avrebbe dato spazio a giocatori che avevano fatto bene in campionato in squadre non di prima fascia... Pazienza: ho sempre detto che l'importate era che i miei gol servissero per portare il Bologna alla salvezza e così è stato: questa è la soddisfazione più grande".
(fonte: itasportpress.it)
La salvezza del Bologna come soddisfazione più grande e una amarezza personale per non aver vinto la classifica dei cannonieri. La colpa se così può dirsi è di Acerbis, portiere del Catania che ha un conto personale con Di Vaio.
"Dispiace essere stato battuto da Ibrahimovic ma la cosa più importante è aver centrato la salvezza. Sembrava difficile dopo il ko contro la Reggina, ma siamo stati bravi a rimetterci in piedi. Merito anche della gente di Bologna, che in questa rincorsa è stata fondamentale quanto noi, l'allenatore e la società: nella difficoltà, Bologna si è stretta intorno a questa Serie A ed è stato un fatto emotivo importantissimo. La dedica va ad Adailton che ha perso il padre giovedì".
Resterai a Bologna? Il Presidente Francesca Menarini si è sbilanciata e lo ha confermato.
"Questo mi fa piacere. Ci incontreremo con la società e confermerò a mia volta che la mia volontà è di continuare insieme. A fine gara ho anche portato mi figlia Sofia sotto la curva e in campo, a dimostrazione di quello che ho detto per tutto l'anno: io e la mia famiglia stiamo benissimo a Bologna, chiudere la carriera qua sarebbe il massimo. In carriera ho provato tutto tranne restare a lungo in un posto: qui è creato un bellissimo feeling con l'ambiente, la società e la squadra, non voglio perderlo e lotterò per tenermelo stretto".
L'anno prossimo, intanto, sarà importante non soffrire così tanti per confermare la categoria.
"Sicuramente: se ci siamo salvati all'ultima giornata, cambiando tre allenatori, significa che qualche errore è stato commesso, e questa non è una critica. Tra l'altro, la proprietà è cambiata a settembre, dopo che il mercato era stato fatto da altri. Ora ci sono tre mesi per programmare il prossimo anno, che sarà quello del centenario: volevamo farlo in A, ci siamo riusciti, e ho visto negli occhi del Presidente Menarini grande voglia di guardare avanti in maniera positiva. Bologna merita di non arrivare all'ultimo minuto per giocarsi la salvezza".
Hai perso la corsa per il titolo di capocannoniere: l'ha spuntata Ibrahimovic.
"Questo mi dispiace, più che altro perché non so se mi ricapiterà un'altra volta. Ma se ripenso a come era all'inizio, quando sono arrivato qua dopo l'ultimo anno al Genoa, se mi avessero detto che all'ultima giornata mi sarei giocato la classifica cannonieri con Ibrahimovic (già sicuro dello scudetto e con una squadra che pensa soltanto a farlo segnare) ci avrei messo cento firme!".
Papadopulo dice che i tuoi gol valgono doppio rispetto ai suoi.
"Questo non lo so. Di solito le occasioni da gol sono minori rispetto a quelle che capitano alla squadra che vince lo scudetto, tranne oggi: la prima occasione l'ho sbagliata io poi Acerbis ha fatto tre miracoli prima del mio gol. Ricordo che mi parò anche un rigore, quando ero al Genoa e lui all'Albinoleffe. Pazienza: è andata così, non c'è problema".
Alla fine non sei stato convocato in Nazionale.
"La cosa che mi ha fatto più male non è la mancata convocazione, ma che a livello mediatico non sia stato dato risalto alla mancata convocazione del capocannoniere del campionato italiano (lo ero quando le convocazioni sono state diramate), come se fosse scontato che non fosse il mio momento. Invece si è discusso sulla mancata convocazione di Amauri, che è brasiliano. Tra l'altro Lippi ha anche detto che avrebbe dato spazio a giocatori che avevano fatto bene in campionato in squadre non di prima fascia... Pazienza: ho sempre detto che l'importate era che i miei gol servissero per portare il Bologna alla salvezza e così è stato: questa è la soddisfazione più grande".
(fonte: itasportpress.it)