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da Rossazzurro » 13.09.09 - 18:12
Catania, così non va
Terza sconfitta in altrettante partite per gli etnei, ancora ultimi a quota zero: al Friuli finisce 4-2. Due volte in vantaggio con Morimoto e Mascara su rigore, i rossazzurri non sanno gestire il risultato e vengono travolti dalla reazione dell'Udinese nella ripresa, a segno tre volte con Di Natale. Difesa ancora barcollante e poco protetta da un centrocampo troppo fragile, Marino vince la sfida delle panchine con Atzori
Gli avvertimenti di Gianluca Atzori non sono bastati. Alla vigilia della sfida con l'Udinese, il tecnico del Catania aveva detto che l'avversario da temere più di tutti era Totò Di Natale, suo ex compagno ai tempi di Empoli.
Quasi a voler dare ragione all'allenatore rossazzurro, Di Natale non si è smentito siglando la tripletta che ha deciso l'incontro con gli etnei e portandosi così in testa alla classifica dei marcatori (6 centri). Il poker rimediato dai friulani dell'ex Marino costa a Mascara e compagni la terza sconfitta in altrettante giornate lasciandoli a quota zero, in coda alla classifica insieme con l'Atalanta.
I segnali che arrivano dal Friuli non sono incoraggianti per la squadra di Atzori. Nonostante l'aiuto iniziale di quella buona sorte che il tecnico di Collepardo aveva invocato (deviazione decisiva di Domizzi nel vantaggio siglato da Morimoto, regalo di Handanovic a propiziare il rigore di Mascara, traversa di Pepe in avvio di ripresa), il Catania non riesce a capitalizzare il doppio allungo permettendo ai padroni di casa, confusi e decisamente sottotono nei primi 45 minuti, di riorganizzare le idee nella ripresa, riversandosi nella metà campo ospite e ribaltando il risultato.
I rossazzurri hanno la strada spianata dai due vantaggi, ma non gestiscono la gara come potrebbero. A un primo tempo ordinato segue una ripresa timida e confusa. Quando Marino rischia il tutto per tutto inserendo Pepe per Sammarco e passando a un 4-4-2 molto simile a un 4-2-4, il Catania non trova le contromisure del caso, rinuncia a colpire in contropiede negli spazi che inevitabilmente i locali concedono e abbassa il baricentro consentendo così ai bianconeri di dispiegare al meglio quel potenziale offensivo che notoriamente è il loro punto di forza.
Sotto pressione, la difesa traballa vistosamente e questa, purtroppo, non è una novità. I problemi, però, sono più generali. Il Catania ha il peggiore reparto arretrato del campionato (8 gol al passivo in tre gare), ma mostra anche un centrocampo che nel momento più caldo della contesa non riesce a fare filtro e un attacco male assistito che fatica a sfondare nonostante i friulani abbiano a loro volta una difesa certo non impeccabile. I duetti sulla trequarti tra Mascara e Ricchiuti non bastano, le fasce non vengono sfruttate quasi mai e Morimoto si vede solo per il tiro che sblocca il risultato.
A Udine, Atzori propone una formazione inedita con il terzetto Bellusci-Silvestre-Spolli sostenuto sulle fasce da Potenza e Pesce, chiamati a fare la spola tra difesa e centrocampo. In mediana Delvecchio affianca Carboni, Mascara e Ricchiuti si muovono alle spalle di Morimoto. Il Catania parte bene. Dopo 120 secondi Mascara sfiora la rete con destro di prima intenzione che sibila vicino all'incrocio e all'11 Morimoto sblocca il risultato finalizzando dal limite una combinazione tra Mascara e Ricchiuti con un destro sul quale c'è la decisiva deviazione di Domizzi.
L'Udinese, protagonista di un difficile avvio di torneo come gli etnei, va subito vicina al pari con un colpo di testa a lato di Floro Flores da pochi passi, ma non brilla. La regia di D'Agostino è opaca, la manovra non carbura. Al 29', però, Floro Flores inventa il pari raccogliendo un cross di Zapata e bruciando Bellusci con una rapida girata in area. Cinque minuti e il Catania torna avanti grazie a un regalo di Handanovic, che sbaglia un disimpegno servendo Mascara, abbattuto in area da Felipe: è rigore, che lo stesso Mascara trasforma.
Nella ripresa, Marino ridisegna l'Udinese. I friulani cambiano marcia e il Catania va in crisi. Andujar si salva su un colpo di testa di Di Natale, lasciato solo in area su punizione di D'Agostino, e su una botta di Pepe, deviata sulla traversa dal portiere argentino, ma nulla può al 9', quando Di Natale, ancora colpevolmente libero in area, insacca di testa.
I bianconeri spingono, i catanesi subiscono e non riescono ad arginare le folate offensive avversarie. Andujar è bravo su una conclusione ravvicinata di Pepe da pochi passi su servizio di Di Natale, poi al 22' Bergonzi decreta un rigore quanto meno dubbio per un contatto in area tra Potenza e Floro Flores: Di Natale trasforma.
Sotto 3-2, la squadra di Atzori prova a riversarsi in avanti, ma si sbilancia e incassa pure il quarto gol in contropiede: Pesce non controlla un pallone sugli sviluppi di un angolo e dà il via libera alla ripartenza friulana, conclusa dallo spietato Di Natale con un preciso destro che chiude i giochi.
UDINESE-CATANIA 4-2
Udinese (4-3-3): Handanovic 5, Zapata 6, Coda 6, Felipe 5 (1' st Lukovic 6), Domizzi 5.5, Isla 6, D'Agostino 5.5, Sammarco 5 (1' st Pepe 6.5), Sanchez 5.5, Floro Flores 6.5 (30' st Lodi 6), Di
Natale 7.5 (6 Belardi, 28 Zimling, 8 Basta, 9 Corradi). All.: Marino 6.5.
Catania: (3-4-2-1): Andujar 6, Bellusci 5.5 (26' st Martinez sv), Silvestre 5, Spolli 5.5, Potenza 5, Delvecchio 5, Carboni 5, Pesce 5, Ricchiuti 5.5 (30' st Plasmati sv), Mascara 6, Morimoto 5.5 (30 Campagnolo, 18 Augustyn, 17 Moretti, 13 Izco, 26 Sciacca). All.: Atzori 5.
Arbitro: Bergonzi di Genova 5.
Reti: nel pt 11' Morimoto, 29' Floro Flores, 34' Mascara (rigore); nel st 10' Di Natale, 25' Di Natale (rigore), 34' Di Natale.
Note: recupero: 1' e 4'. Ammoniti: Delvecchio per comportamento non regolamentare; Felipe, Pesce, Potenza e Spolli per gioco falloso. Angoli: 10 a 2 per l'Udinese. Spettatori: 15.000
(fonte: lasiciliaweb.it)