17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania 1-2
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Juve decimata, adesso il Catania spaventa Del Piero
Ferrara si trova in condizioni a dir poco drammatiche, in senso sportivo, perché in vista della sfida con il Catania gli manca mezza squadra. Ed è la mezza più buona, da Buffon a Chiellini, a Sissoko, a Iaquinta, a Camoranesi, allo stesso Poulsen squalificato. Gli uomini sono super contati e Tiago, cioè uno dei tanti oggetti misteriosi, è una soluzione obbligata, con la sola alternativa Salihamidzic, che ha passato praticamente tutta la stagione in infermeria.
In simili condizioni, spaventa anche il Catania e Del Piero, forse intuendo tutto ciò, sceglie di non parlare della situazione e lancia solo un messaggio eloquente: «Tutti zitti e pedalare». Vale naturalmente anche per i brasiliani, che domenica hanno l'occasione per fare la differenza e salvare la Juventus, in particolare Felipe Melo, che per motivi contingenti avrà le chiavi del centrocampo: per lui potrebbe essere davvero l'ultima chiamata per una doppia riconferma, prima come titolare, nella seconda parte della stagione, poi come acquisto che può avere un futuro con la maglia bianconera.
(fonte: itasportpress.it)
Ferrara si trova in condizioni a dir poco drammatiche, in senso sportivo, perché in vista della sfida con il Catania gli manca mezza squadra. Ed è la mezza più buona, da Buffon a Chiellini, a Sissoko, a Iaquinta, a Camoranesi, allo stesso Poulsen squalificato. Gli uomini sono super contati e Tiago, cioè uno dei tanti oggetti misteriosi, è una soluzione obbligata, con la sola alternativa Salihamidzic, che ha passato praticamente tutta la stagione in infermeria.
In simili condizioni, spaventa anche il Catania e Del Piero, forse intuendo tutto ciò, sceglie di non parlare della situazione e lancia solo un messaggio eloquente: «Tutti zitti e pedalare». Vale naturalmente anche per i brasiliani, che domenica hanno l'occasione per fare la differenza e salvare la Juventus, in particolare Felipe Melo, che per motivi contingenti avrà le chiavi del centrocampo: per lui potrebbe essere davvero l'ultima chiamata per una doppia riconferma, prima come titolare, nella seconda parte della stagione, poi come acquisto che può avere un futuro con la maglia bianconera.
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Tornano Llama e Spolli
Massannunziata - Doppia seduta ieri per il Catania. Recuperato pienamento Llama, dopo la botta rimediata contro il Livorno che l'aveva costretto a saltare anche la prima seduta settimanale. In via di riabilitazione anche Spolli, reduce da uno stato febbrile.
Parecchia attenzione su schemi difensivi ed offensivi, questa la trama della mattinata come del pomeriggio. Morimoto sorvegliato dal'locchi attento di Mihajlovic, che spiga all'attaccante rossazzurro le tecniche più efficaci per liberarsi del diretto marcatore.
Percorsi differenziati per Marchese, Delvecchio, Sciacca e Barrientos. Oggi nuova sessione pomeridiana.
(fonte: mondocatania.com)
Massannunziata - Doppia seduta ieri per il Catania. Recuperato pienamento Llama, dopo la botta rimediata contro il Livorno che l'aveva costretto a saltare anche la prima seduta settimanale. In via di riabilitazione anche Spolli, reduce da uno stato febbrile.
Parecchia attenzione su schemi difensivi ed offensivi, questa la trama della mattinata come del pomeriggio. Morimoto sorvegliato dal'locchi attento di Mihajlovic, che spiga all'attaccante rossazzurro le tecniche più efficaci per liberarsi del diretto marcatore.
Percorsi differenziati per Marchese, Delvecchio, Sciacca e Barrientos. Oggi nuova sessione pomeridiana.
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Martinez & Terlizzi
Massannunziata- C'è un arcobaleno, luminoso e permanente, a salutare gli assidui frequentatori dell'impianto sportivo pedemontano. La luce, dopo la tempesta, luce che il Catania prova a ritrovare a Torino, dove domenica prossima affronterà la Juventus. In sala stampa, a trattare di questa partita, parlano Christian Terlizzi ed Jorge Martinez.
Terlizzi :
"Drammatica no, la nostra situazione in classifica non ci rende onore, e' frutto di errori dovuti in ampia parte alla sfortuna. Tutti ci danno per spacciati, questo ci carica.
"I miei problemi a Catania sono nati proprio nell'ultima gara che ho giocato contro la Juventus. E' una partita piena di significato per me, anche perche' adesso vorrei trovare continuita'. Sbagliamo tutti, non si puo' esser messi fuori per questo. Eccomi tornato, personalita' ne ho sempre avuta, la mettero' a disposizione della squadra. Io insieme ad altri dobbiamo portare la squadra fuori dalla crisi.
"Ogni gara deve essere come una finale per noi, ormai. Conta la mentalita', serviranno cattiveria ed aggressività, come gruppo, per avere la meglio contro la Juventus. Non mi sono mai trovato in fondo alla classifica, nessuno di noi ha la soluzione, la possiamo trovare solo dentro il gruppo anche perché di aiuto ne stiamo ricevendo poco dall'esterno, vorremmo un po' piu' di sostegno. Fischiare ad ogni errore non ci aiuta. Vorrei che i conti si tirassero alla fine, non quando c'e' ancora tutto il girone di ritorno davanti. Chiedo questo a tifosi e giornalisti. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità.
"Mihajlovic trasmette sicurezza e personalita', ha lunga esperienza e ci mette bene in campo. Atzori e' un amico ed un grande allenatore, ha avuto contro i risultati. Spero rientri l'anno prossimo in A, ne e' all'altezza.
Martinez :
"Andiamo a Torino per i 3 punti, Anzitutto dobbiamo pero' ritrovare quella fiducia che aiuta la fortuna. Abbiamo perso troppi punti negli ultimi minuti, colpa di tutti. C'e' tanta rabbia, ci aiuta a non mollare.
"Mi sento un giocatore come tutti, cerco la continuita', e' quello che mi e' mancato nelle scorse stagioni. Io la palla la tengo, mi piace, devo imparare meglio quando serve e quando no. Segnare un goal alla Juventus sarebbe bellissimo solo se fosse decisivo, andrebbe bene anche uno fortunoso come quello di due anni fa.
(fonte: mondocatania.com)
Massannunziata- C'è un arcobaleno, luminoso e permanente, a salutare gli assidui frequentatori dell'impianto sportivo pedemontano. La luce, dopo la tempesta, luce che il Catania prova a ritrovare a Torino, dove domenica prossima affronterà la Juventus. In sala stampa, a trattare di questa partita, parlano Christian Terlizzi ed Jorge Martinez.
Terlizzi :
"Drammatica no, la nostra situazione in classifica non ci rende onore, e' frutto di errori dovuti in ampia parte alla sfortuna. Tutti ci danno per spacciati, questo ci carica.
"I miei problemi a Catania sono nati proprio nell'ultima gara che ho giocato contro la Juventus. E' una partita piena di significato per me, anche perche' adesso vorrei trovare continuita'. Sbagliamo tutti, non si puo' esser messi fuori per questo. Eccomi tornato, personalita' ne ho sempre avuta, la mettero' a disposizione della squadra. Io insieme ad altri dobbiamo portare la squadra fuori dalla crisi.
"Ogni gara deve essere come una finale per noi, ormai. Conta la mentalita', serviranno cattiveria ed aggressività, come gruppo, per avere la meglio contro la Juventus. Non mi sono mai trovato in fondo alla classifica, nessuno di noi ha la soluzione, la possiamo trovare solo dentro il gruppo anche perché di aiuto ne stiamo ricevendo poco dall'esterno, vorremmo un po' piu' di sostegno. Fischiare ad ogni errore non ci aiuta. Vorrei che i conti si tirassero alla fine, non quando c'e' ancora tutto il girone di ritorno davanti. Chiedo questo a tifosi e giornalisti. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità.
"Mihajlovic trasmette sicurezza e personalita', ha lunga esperienza e ci mette bene in campo. Atzori e' un amico ed un grande allenatore, ha avuto contro i risultati. Spero rientri l'anno prossimo in A, ne e' all'altezza.
Martinez :
"Andiamo a Torino per i 3 punti, Anzitutto dobbiamo pero' ritrovare quella fiducia che aiuta la fortuna. Abbiamo perso troppi punti negli ultimi minuti, colpa di tutti. C'e' tanta rabbia, ci aiuta a non mollare.
"Mi sento un giocatore come tutti, cerco la continuita', e' quello che mi e' mancato nelle scorse stagioni. Io la palla la tengo, mi piace, devo imparare meglio quando serve e quando no. Segnare un goal alla Juventus sarebbe bellissimo solo se fosse decisivo, andrebbe bene anche uno fortunoso come quello di due anni fa.
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Quattro reti in 80' nel test match con gli Allievi Nazionali - Venerdì mattina seduta a porte chiuse
Sfida in famiglia infrasettimanale a Massannunziata: la squadra guidata da Mihajlovic ha trovato un valido banco di prova nell'energia e nell'entusiasmo degli Allievi Nazionali diretti da mister Raciti ed irrobustiti, tra i pali, da Andujar nel primo e da Campagnolo nel secondo dei due tempi da 40'. Quattro a zero il risultato finale: doppietta di Morimoto nella frazione iniziale, reti di Mascara e Russo nella ripresa. L'assetto dal 1': Kosicky; Bellusci, Silvestre, Spolli, Capuano; Ledesma, Moretti, Biagianti; Martinez, Morimoto, Llama. Nella seconda metà dell'incontro di scena invece: Kosicky; Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Ingemi; Izco, Carboni, Russo; Mascara, Plasmati, Ricchiuti. Venerdì mattina allenamento a porte chiuse.
(fonte: mondocatania.com)
Sfida in famiglia infrasettimanale a Massannunziata: la squadra guidata da Mihajlovic ha trovato un valido banco di prova nell'energia e nell'entusiasmo degli Allievi Nazionali diretti da mister Raciti ed irrobustiti, tra i pali, da Andujar nel primo e da Campagnolo nel secondo dei due tempi da 40'. Quattro a zero il risultato finale: doppietta di Morimoto nella frazione iniziale, reti di Mascara e Russo nella ripresa. L'assetto dal 1': Kosicky; Bellusci, Silvestre, Spolli, Capuano; Ledesma, Moretti, Biagianti; Martinez, Morimoto, Llama. Nella seconda metà dell'incontro di scena invece: Kosicky; Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Ingemi; Izco, Carboni, Russo; Mascara, Plasmati, Ricchiuti. Venerdì mattina allenamento a porte chiuse.
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Arbitra Pierpaoli
Sarà il Sig. Nicola Pierpaoli della sezione di Firenze a dirigere Juventus - Catania, gara in programma domenica prossima all'Olimpico di Torino, ore 15. Come assistenti sono stati designati il Sig. Giancarlo Rubino di Salerno ed il Sig. Francesco altomare di Molfetta. Quarto ufficiale il Sig. Guida.
Due i precedenti con l'arbitro fiorentina, l'ultimo in ordine di tempo la scorsa stagione, il pareggio 1-1 contro la Juventus. Il Catania, messo sotto dalla rete di AMuri, rispose con Plasmati che infilò alle spalle di Manninger dopo uno svariore della coppia Legrottaglia-Chiellini su cross dalla sinistra.
Nel 2007 diresse al Massimino la gara contro l'Atalanta, vinta per 2-1 dagli ospiti grazie alla doppietta di Langella, subentrato nel secondo tempo. Per il Catania andò a segno Spinesi, allo scadere.
Sono 31 le partite finora dirette in A da Pierpaoli, 10 si sono concluse con segno 1, 12 con l'X, 9 col segno 2. Questa stagione avrebbe dovuto incontrare il Catania nella gara di San Siro, contro l'Inter, ma dopo esser stato designato venne sostituito con Giannoccaro.
In questa stagione ha diretto 5 partite, 2 terminate col segno 1, 2 terminate col segno X, solo una col segno 2. Un solo espulso. Ferma il gioco circa 33 volte a partita, 20 in totale le ammonizioni comminate, 1 espulsione.
(fonte: mondocatania.com)
Sarà il Sig. Nicola Pierpaoli della sezione di Firenze a dirigere Juventus - Catania, gara in programma domenica prossima all'Olimpico di Torino, ore 15. Come assistenti sono stati designati il Sig. Giancarlo Rubino di Salerno ed il Sig. Francesco altomare di Molfetta. Quarto ufficiale il Sig. Guida.
Due i precedenti con l'arbitro fiorentina, l'ultimo in ordine di tempo la scorsa stagione, il pareggio 1-1 contro la Juventus. Il Catania, messo sotto dalla rete di AMuri, rispose con Plasmati che infilò alle spalle di Manninger dopo uno svariore della coppia Legrottaglia-Chiellini su cross dalla sinistra.
Nel 2007 diresse al Massimino la gara contro l'Atalanta, vinta per 2-1 dagli ospiti grazie alla doppietta di Langella, subentrato nel secondo tempo. Per il Catania andò a segno Spinesi, allo scadere.
Sono 31 le partite finora dirette in A da Pierpaoli, 10 si sono concluse con segno 1, 12 con l'X, 9 col segno 2. Questa stagione avrebbe dovuto incontrare il Catania nella gara di San Siro, contro l'Inter, ma dopo esser stato designato venne sostituito con Giannoccaro.
In questa stagione ha diretto 5 partite, 2 terminate col segno 1, 2 terminate col segno X, solo una col segno 2. Un solo espulso. Ferma il gioco circa 33 volte a partita, 20 in totale le ammonizioni comminate, 1 espulsione.
(fonte: mondocatania.com)
Ultima modifica di Rossazzurro il 18.12.09 - 16:04, modificato 1 volta in totale.

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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
:Lol: :Lol: :Lol:Mascarinho ha scritto:Juve decimata, adesso il Catania spaventa Del Piero
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Catania, Mihajlovic recupera Spolli per domenica
Seduta mattutina per il Catania di Sinisa Mihajlovic in vista della trasferta di domenica a Torino contro la Juventus. Spolli che per tutta la settimana ha lavorato a parte, oggi ha recuperato pienamente e si è unito ai compagni. L'argentino dovrebbe partire comunque dalla panchina, spazio al suo posto a Terlizzi. Nella seduta odierna, Mihajlovic, ha fatto svolgere ai suoi esercitazioni tattiche con particolare attenzione ai movimenti con e senza palla. A fine seduta, tiri in porta e cross a ruota per tutti i giocatori. La seduta di rifinitura di domani sarà preceduta dalla conferenza stampa del tecnico etneo. Al termine dell'allenamento, convocazioni e partenza per Torino.
(fonte: itasportpress.it)
Seduta mattutina per il Catania di Sinisa Mihajlovic in vista della trasferta di domenica a Torino contro la Juventus. Spolli che per tutta la settimana ha lavorato a parte, oggi ha recuperato pienamente e si è unito ai compagni. L'argentino dovrebbe partire comunque dalla panchina, spazio al suo posto a Terlizzi. Nella seduta odierna, Mihajlovic, ha fatto svolgere ai suoi esercitazioni tattiche con particolare attenzione ai movimenti con e senza palla. A fine seduta, tiri in porta e cross a ruota per tutti i giocatori. La seduta di rifinitura di domani sarà preceduta dalla conferenza stampa del tecnico etneo. Al termine dell'allenamento, convocazioni e partenza per Torino.
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Juventus - Catania: la presentazione
Resuscitare se stessi
Dopo aver resuscitato l’oggetto misterioso milanista Klas Huntelaar, il derelitto Siena di Malesani ed, infine, il balbettante Livorno di Cosmi ecco sul cammino della formazione etnea un possibile “nuovo miracolo” da compiere nell’ultima domenica calcistica del 2009: la Juventus del pericolante Ferrara che ha in Felipe Melo e Diego (50 milioni di euro in due) i principali indiziati per la vittoria del concorso “Il Lazzaro della domenica” valido per la diciassettesima giornata di andata del campionato di serie A 2009/2010. L’umorismo, chiave di lettura assai interessante insieme all’ironia, sembrerebbe l’arma ideale per esorcizzare la situazione drammatica di un Catania scivolato all’ultimo posto nella graduatoria generale a meno sei lunghezze dalla quartultima piazza, occupata dal Livorno, che equivale la salvezza. In queste sedici giornate di campionato si è visto di tutto e di più: dagli errori, talvolta clamorosi, dei singoli giocatori a quelli commessi dal tecnico, dalle sviste arbitrali alle sventure di una sorte tutt’altro che benevola; tanti elementi negativi che sembrano scrivere la più crudele delle sentenze: la retrocessione in serie B. Dopo aver toccato il fondo con le incredibili sconfitte contro Siena e Livorno non resta che immedesimarsi in Lazzaro e risollevarsi provando a compiere un miracolo, stavolta, verso se stessi.
Ferrara in bilico
L’illusoria vittoria contro l’Inter di Mourinho, oltre che riaprire il discorso scudetto, sembrava poter celare le lacune di una formazione non ancora agli standard della Juventus “pre – moggiopoli”; ma il successivo doppio capitombolo contro Bayern Monaco, che è costato l’eliminazione dalla Champions League, e Bari in campionato hanno riaperto il dibattito sul reale valore dei bianoconeri. Il maggior indiziato è Ciro Ferrara, tecnico emergente idealizzato anche troppo dopo le due inutili vittorie colte nello scorso torneo e preferito, in estate, ad Antonio Conte, altro allenatore emergente ma già con diverse esperienze alle spalle ( promozione in A col Bari conquistata la scorsa stagione). Scelte sbagliate di una dirigenza che nel corso del mercato estivo ha speso fior di milioni tentando di allestire una formazione che potesse interrompere l’egemonia nerazzurra almeno in Italia. Dopo sedici giornate il terzo posto in classifica, condito dalla precoce eliminazione in Champions, ha il sapore del fallimento, così come gli acquisti di elementi che non hanno sortito l’effetto sperato: Cannavaro e Grosso non sono più quelli di Berlino, Felipe Melo bada più a dare calci che a giocare a calcio, infine Diego non ha ancora capito che la serie A non è la Bundesliga. Le voci di un possibile approdo di Roberto Mancini sulla panchina dei bianconeri spingono Ciro Ferrara sempre più verso l’esonero; non battere il fanalino di coda Catania, poi, sarebbe l’ultimo atto di un’avventura che sembra di breve durata.
La speranza è l’ultima a morire
Notte fonda sul Catania: unica squadra ad aver vinto solo una gara ( 2 a 1 al Cagliari lo scorso 18 ottobre), ultimo posto solitario in classifica con nove punti ed a sei lunghezze dalla zona salvezza, ambiente surriscaldato e, quasi, rassegnato alla retrocessione in cadetteria ormai da diverse settimane. Bisogna, quindi, dare retta agli impietosi numeri rassegnandosi o cullare ancora quella speranza di un’inversione di marcia? Come si può essere ottimisti? Come si può guardare positivamente al futuro? Ebbene, numeri alla mano, si può. Raffrontando l’attuale torneo di serie A con gli ultimi due che l’hanno preceduto emergono due precedenti assai incoraggianti che, potrebbero, rianimare la fiammella della speranza rossazzurra. Infatti, nello scorso campionato dopo sedici gare all’ultimo posto della classifica c’era il Chievo Verona con nove punti (gli stessi del Catania di questa stagione); nelle successive ventidue gare i clivensi totalizzarono ben 29 punti ottenendo, dunque, una salvezza ormai insperata. Stesso discorso la stagione precedente, la 2007/08, dopo sedici turni il Cagliari di Ballardini si trovava all’ultimo posto con appena dieci punti ( solo uno in più rispetto al Catania attuale); nelle successive ventidue giornate i sardi racimolarono 32 punti conquistando, così, l’agognata salvezza. Adesso, tocca al Catania. Tutto questo, però, senza fare tabelle, vivendo alla giornata guardando partita dopo partita, avversario dopo avversario ed attendendo, soprattutto, gli indispensabili innesti di un mercato mai così tanto atteso. Non esistono, quindi, né avversari facili né difficili: Juventus o Bologna, a questo punto, conta poco. Per compiere questa “impresa disperata” occorre iniziare a VINCERE già contro i bianconeri. – 31 all’Alba: “Iu ci criru!”
Rendimento della Juventus in casa
Lo score casalingo della formazione guidata da Ciro Ferrara è di tutto rispetto: cinque vittorie (1 a 0 a Chievo Verona ed Udinese, 2 a 0 al Livorno , 2 a 1 all’Inter, 5 a 1 alla Sampdoria), due pareggi ( 1 a 1 contro Bologna e Fiorentina) ed una sconfitta ( 2 a 3 dal Napoli) in otto gare. Quindici i gol segnati, sette quelli subiti.
Rendimento in trasferta del Catania
Nelle otto gare sinora affrontate lontano dallo stadio “Angelo Massimino” la formazione rossazzurra di Luca Atzori ha racimolato appena tre punti, in virtù dei pareggi di Bergamo, Bari (0 a 0) e Palermo (1 a 1). Cinque, invece, le sconfitte: 2 a 1 a Parma ed a Milano contro l’Inter, 3 a 1 a Firenze, 3 a 2 a Siena e 4 a 2 ad Udine. Sette le reti siglate, quattordici quelle subite. La vittoria in trasferta manca dal “famigerato” derby del primo marzo 2009: lo spettacolare 0 a 4 di Palermo. Nelle successive quattordici partite (sei dello scorso torneo) il Catania ha totalizzato quattro pareggi e ben dieci sconfitte.
Precedenti in serie A
Juventus e Catania si sono affrontate all’ombra della Mole Antonelliana in undici occasioni, sei delle quali sorridono ai bianconeri: 4 a 1 nelle stagioni 60/61 e 64/65, 4 a 2 nel 63/64, 1 a 0 nel 65/66, 2 a 0 nell’83/84 e il pesante 5 a 0 rimediato nella stagione 1970/71. Quattro i pareggi tra le due compagini e tutti per 1 a 1: nel 54/55, 61/62, 2007/08 e 2008/09 . L’unica vittoria etnea, firmata dalla rete di Milan, risale alla stagione 1962/63. L’ultimo precedente tra bianconeri e rossazzurri risale al 26 settembre 2008: vantaggio juventino con Amauri, pareggio etneo con Plasmati.
Juve rimaneggiata ed arrabbiata
Reduce dalla scoppola del “San Nicola” di Bari la Juventus di Ciro Ferrara per non perdere altro terreno dalla capolista Inter, distante sei punti, sarà “costretta” a battere con qualsiasi risultato il disperato Catania ultimo in classifica. Un’impresa tutt’altro che impossibile, che si complica però considerato diverse defezioni tra i bianconeri. Infatti, il tecnico Ciro Ferrara per la gara contro gli etnei dovrà rinunciare oltre allo squalificato Poulsen anche agli infortunati Buffon, Camoranesi, Sissoko, Chiellini e Iaquinta. Spazio, dunque, a Manninger, Salihamidzic, Legrottaglie ed il “bistrattato” capitan Del Piero. L’allenatore napoletano dovrebbe, quindi, riproporre il 4-3-1-2, accantonato nelle ultime esibizioni, con questo unidici iniziale: Manninger tra i legni; difesa a quattro con Caceres e Grosso sulle fasce, Fabio Cannavaro e Legrottaglie centrali; centrocampo a rombo con Felipe Melo vertice basso, il bosniaco Salihamidzic sul centrodestra, Marchisio sul centrosinistra e Diego vertice alto; in avanti spazio al “tandem storico” formato da Del Piero e Trezeguet con Amaurì in panchina.
Catania senza Mascara
Per la proibitiva trasferta di Torino in casa di un’altalenante Juventus Sinisa Mihajlovic oltre agli infortunati Barrientos, Sciacca, Delvecchio, Marchese, Pesce, Potenza, dovrà rinunciare anche a capitan Mascara squalificato per un turno. In compenso, però, il tecnico serbo potrà contare sull’apporto del difensore Nicolas Spolli che, tuttavia, dovrebbe partire dalla panchina. Contro i bianconeri Mihajlovic dovrebbe “abbandonare” il 4-2-3-1 visto contro il Bologna, passando ad un 4-3-2-1 con una mediana più coperta. Ecco, quindi, il possibile undici iniziale rossazzurro: Andujar in porta; difesa a quattro con uno tra Alvarez e Bellusci sulla destra, Silvestre e Terlizzi coppia centrale, Capuano terzino sinistro; centrocampo a tre con Ledesma, Carboni e Biagianti; Martinez e Llama sulla trequarti; in avanti spazio a Morimoto unica punta. Da non scartare anche la soluzione 4-4-2 con Ledesma e Llama “larghi” sulle corsie laterali con il “Malaka” avanzato in attacco a far da spalla a “Ka Tayuti a Signari” Morimoto. Si prospetta l’ennesima panchina per l’argentino Adrian Ricchiuti.
Probabili formazioni
JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Fabio Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disp.: 12 Chimenti, 21 Grygera, 19 Molinaro, 30 Tiago, 29 De Ceglie, 20 Giovinco, 11 Amauri. All: Ferrara
CATANIA (4-3-2-1): Andujar; Alvarez (Bellusci), Silvestre, Terlizzi (Spolli), Capuano; Ledesma, Carboni, Biaginati; Martinez, Llama; Morimoto. A disp.: 30 campagnolo, 14 Bellusci, 3 Spolli, 17 Moretti, 13 Izco, 19 Ricchiuti, 9 Plasmati. All: Mihajlovic
ARBITRO: Pierpaoli di Firenze
INDISPONIBILI: Buffon, Iaquinta, Chiellini, Sissoko, Camoranesi; Barrientos, Sciacca, Delvecchio, Marchese, Pesce, Potenza.
SQUALIFICATI: Polusen; Mascara.
DIFFIDATI: Grygera, Legrottaglie, Camoranesi, Sissoko, Amauri, Cannavaro; Delvecchio , Andujar, Carboni, Spolli, Martinez, Ledesma, Pesce.
(fonte: siciliatoday.net)
Resuscitare se stessi
Dopo aver resuscitato l’oggetto misterioso milanista Klas Huntelaar, il derelitto Siena di Malesani ed, infine, il balbettante Livorno di Cosmi ecco sul cammino della formazione etnea un possibile “nuovo miracolo” da compiere nell’ultima domenica calcistica del 2009: la Juventus del pericolante Ferrara che ha in Felipe Melo e Diego (50 milioni di euro in due) i principali indiziati per la vittoria del concorso “Il Lazzaro della domenica” valido per la diciassettesima giornata di andata del campionato di serie A 2009/2010. L’umorismo, chiave di lettura assai interessante insieme all’ironia, sembrerebbe l’arma ideale per esorcizzare la situazione drammatica di un Catania scivolato all’ultimo posto nella graduatoria generale a meno sei lunghezze dalla quartultima piazza, occupata dal Livorno, che equivale la salvezza. In queste sedici giornate di campionato si è visto di tutto e di più: dagli errori, talvolta clamorosi, dei singoli giocatori a quelli commessi dal tecnico, dalle sviste arbitrali alle sventure di una sorte tutt’altro che benevola; tanti elementi negativi che sembrano scrivere la più crudele delle sentenze: la retrocessione in serie B. Dopo aver toccato il fondo con le incredibili sconfitte contro Siena e Livorno non resta che immedesimarsi in Lazzaro e risollevarsi provando a compiere un miracolo, stavolta, verso se stessi.
Ferrara in bilico
L’illusoria vittoria contro l’Inter di Mourinho, oltre che riaprire il discorso scudetto, sembrava poter celare le lacune di una formazione non ancora agli standard della Juventus “pre – moggiopoli”; ma il successivo doppio capitombolo contro Bayern Monaco, che è costato l’eliminazione dalla Champions League, e Bari in campionato hanno riaperto il dibattito sul reale valore dei bianoconeri. Il maggior indiziato è Ciro Ferrara, tecnico emergente idealizzato anche troppo dopo le due inutili vittorie colte nello scorso torneo e preferito, in estate, ad Antonio Conte, altro allenatore emergente ma già con diverse esperienze alle spalle ( promozione in A col Bari conquistata la scorsa stagione). Scelte sbagliate di una dirigenza che nel corso del mercato estivo ha speso fior di milioni tentando di allestire una formazione che potesse interrompere l’egemonia nerazzurra almeno in Italia. Dopo sedici giornate il terzo posto in classifica, condito dalla precoce eliminazione in Champions, ha il sapore del fallimento, così come gli acquisti di elementi che non hanno sortito l’effetto sperato: Cannavaro e Grosso non sono più quelli di Berlino, Felipe Melo bada più a dare calci che a giocare a calcio, infine Diego non ha ancora capito che la serie A non è la Bundesliga. Le voci di un possibile approdo di Roberto Mancini sulla panchina dei bianconeri spingono Ciro Ferrara sempre più verso l’esonero; non battere il fanalino di coda Catania, poi, sarebbe l’ultimo atto di un’avventura che sembra di breve durata.
La speranza è l’ultima a morire
Notte fonda sul Catania: unica squadra ad aver vinto solo una gara ( 2 a 1 al Cagliari lo scorso 18 ottobre), ultimo posto solitario in classifica con nove punti ed a sei lunghezze dalla zona salvezza, ambiente surriscaldato e, quasi, rassegnato alla retrocessione in cadetteria ormai da diverse settimane. Bisogna, quindi, dare retta agli impietosi numeri rassegnandosi o cullare ancora quella speranza di un’inversione di marcia? Come si può essere ottimisti? Come si può guardare positivamente al futuro? Ebbene, numeri alla mano, si può. Raffrontando l’attuale torneo di serie A con gli ultimi due che l’hanno preceduto emergono due precedenti assai incoraggianti che, potrebbero, rianimare la fiammella della speranza rossazzurra. Infatti, nello scorso campionato dopo sedici gare all’ultimo posto della classifica c’era il Chievo Verona con nove punti (gli stessi del Catania di questa stagione); nelle successive ventidue gare i clivensi totalizzarono ben 29 punti ottenendo, dunque, una salvezza ormai insperata. Stesso discorso la stagione precedente, la 2007/08, dopo sedici turni il Cagliari di Ballardini si trovava all’ultimo posto con appena dieci punti ( solo uno in più rispetto al Catania attuale); nelle successive ventidue giornate i sardi racimolarono 32 punti conquistando, così, l’agognata salvezza. Adesso, tocca al Catania. Tutto questo, però, senza fare tabelle, vivendo alla giornata guardando partita dopo partita, avversario dopo avversario ed attendendo, soprattutto, gli indispensabili innesti di un mercato mai così tanto atteso. Non esistono, quindi, né avversari facili né difficili: Juventus o Bologna, a questo punto, conta poco. Per compiere questa “impresa disperata” occorre iniziare a VINCERE già contro i bianconeri. – 31 all’Alba: “Iu ci criru!”
Rendimento della Juventus in casa
Lo score casalingo della formazione guidata da Ciro Ferrara è di tutto rispetto: cinque vittorie (1 a 0 a Chievo Verona ed Udinese, 2 a 0 al Livorno , 2 a 1 all’Inter, 5 a 1 alla Sampdoria), due pareggi ( 1 a 1 contro Bologna e Fiorentina) ed una sconfitta ( 2 a 3 dal Napoli) in otto gare. Quindici i gol segnati, sette quelli subiti.
Rendimento in trasferta del Catania
Nelle otto gare sinora affrontate lontano dallo stadio “Angelo Massimino” la formazione rossazzurra di Luca Atzori ha racimolato appena tre punti, in virtù dei pareggi di Bergamo, Bari (0 a 0) e Palermo (1 a 1). Cinque, invece, le sconfitte: 2 a 1 a Parma ed a Milano contro l’Inter, 3 a 1 a Firenze, 3 a 2 a Siena e 4 a 2 ad Udine. Sette le reti siglate, quattordici quelle subite. La vittoria in trasferta manca dal “famigerato” derby del primo marzo 2009: lo spettacolare 0 a 4 di Palermo. Nelle successive quattordici partite (sei dello scorso torneo) il Catania ha totalizzato quattro pareggi e ben dieci sconfitte.
Precedenti in serie A
Juventus e Catania si sono affrontate all’ombra della Mole Antonelliana in undici occasioni, sei delle quali sorridono ai bianconeri: 4 a 1 nelle stagioni 60/61 e 64/65, 4 a 2 nel 63/64, 1 a 0 nel 65/66, 2 a 0 nell’83/84 e il pesante 5 a 0 rimediato nella stagione 1970/71. Quattro i pareggi tra le due compagini e tutti per 1 a 1: nel 54/55, 61/62, 2007/08 e 2008/09 . L’unica vittoria etnea, firmata dalla rete di Milan, risale alla stagione 1962/63. L’ultimo precedente tra bianconeri e rossazzurri risale al 26 settembre 2008: vantaggio juventino con Amauri, pareggio etneo con Plasmati.
Juve rimaneggiata ed arrabbiata
Reduce dalla scoppola del “San Nicola” di Bari la Juventus di Ciro Ferrara per non perdere altro terreno dalla capolista Inter, distante sei punti, sarà “costretta” a battere con qualsiasi risultato il disperato Catania ultimo in classifica. Un’impresa tutt’altro che impossibile, che si complica però considerato diverse defezioni tra i bianconeri. Infatti, il tecnico Ciro Ferrara per la gara contro gli etnei dovrà rinunciare oltre allo squalificato Poulsen anche agli infortunati Buffon, Camoranesi, Sissoko, Chiellini e Iaquinta. Spazio, dunque, a Manninger, Salihamidzic, Legrottaglie ed il “bistrattato” capitan Del Piero. L’allenatore napoletano dovrebbe, quindi, riproporre il 4-3-1-2, accantonato nelle ultime esibizioni, con questo unidici iniziale: Manninger tra i legni; difesa a quattro con Caceres e Grosso sulle fasce, Fabio Cannavaro e Legrottaglie centrali; centrocampo a rombo con Felipe Melo vertice basso, il bosniaco Salihamidzic sul centrodestra, Marchisio sul centrosinistra e Diego vertice alto; in avanti spazio al “tandem storico” formato da Del Piero e Trezeguet con Amaurì in panchina.
Catania senza Mascara
Per la proibitiva trasferta di Torino in casa di un’altalenante Juventus Sinisa Mihajlovic oltre agli infortunati Barrientos, Sciacca, Delvecchio, Marchese, Pesce, Potenza, dovrà rinunciare anche a capitan Mascara squalificato per un turno. In compenso, però, il tecnico serbo potrà contare sull’apporto del difensore Nicolas Spolli che, tuttavia, dovrebbe partire dalla panchina. Contro i bianconeri Mihajlovic dovrebbe “abbandonare” il 4-2-3-1 visto contro il Bologna, passando ad un 4-3-2-1 con una mediana più coperta. Ecco, quindi, il possibile undici iniziale rossazzurro: Andujar in porta; difesa a quattro con uno tra Alvarez e Bellusci sulla destra, Silvestre e Terlizzi coppia centrale, Capuano terzino sinistro; centrocampo a tre con Ledesma, Carboni e Biagianti; Martinez e Llama sulla trequarti; in avanti spazio a Morimoto unica punta. Da non scartare anche la soluzione 4-4-2 con Ledesma e Llama “larghi” sulle corsie laterali con il “Malaka” avanzato in attacco a far da spalla a “Ka Tayuti a Signari” Morimoto. Si prospetta l’ennesima panchina per l’argentino Adrian Ricchiuti.
Probabili formazioni
JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Fabio Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disp.: 12 Chimenti, 21 Grygera, 19 Molinaro, 30 Tiago, 29 De Ceglie, 20 Giovinco, 11 Amauri. All: Ferrara
CATANIA (4-3-2-1): Andujar; Alvarez (Bellusci), Silvestre, Terlizzi (Spolli), Capuano; Ledesma, Carboni, Biaginati; Martinez, Llama; Morimoto. A disp.: 30 campagnolo, 14 Bellusci, 3 Spolli, 17 Moretti, 13 Izco, 19 Ricchiuti, 9 Plasmati. All: Mihajlovic
ARBITRO: Pierpaoli di Firenze
INDISPONIBILI: Buffon, Iaquinta, Chiellini, Sissoko, Camoranesi; Barrientos, Sciacca, Delvecchio, Marchese, Pesce, Potenza.
SQUALIFICATI: Polusen; Mascara.
DIFFIDATI: Grygera, Legrottaglie, Camoranesi, Sissoko, Amauri, Cannavaro; Delvecchio , Andujar, Carboni, Spolli, Martinez, Ledesma, Pesce.
(fonte: siciliatoday.net)
Ultima modifica di Rossazzurro il 18.12.09 - 23:06, modificato 1 volta in totale.

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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Ricchiuti non riesce propio ad avere fortuna... io domani lo avrei buttato nella mischia 

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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
"Attenti all'Arbitro"
La conferenza stampa di Mister Sinisa Mihajlovic arriva al clou quando formalmente sarebbe invece terminata. Giunti all'esterno della sala conferenze, esclama "Una cosa mi sono scordato di dire, l'unica cosa della quale potremmo aver paura in campo - un uintrepido come lui paura di qualcosa? Sì - dell'arbitro. Queste gare - prosegue Mihajlovic - sono sempre complicate da gestire. Quando una grande è in crisi è molto più facile accondiscendere alle pressioni dei suoi giocatori in campo piuttosto che rimanere obiettivi e equi nel dirigere la gara. Questo lo so perché ho vissuto situazioni simili nell'una e nell'altra barricata".
Insomma, il Sig. Pierpaoli si sentirà fischiare un po' le orecchie questo Sabato, meglio così. Trenta minuti pirma, la conferenza stampa:
"Quando incontri grandi squadre i giocatori sono gia' motivati da soli, se su questo piano e' tutto piu' semplice, confrontarsi con queste squadre non e' mai facile. Ho apprezzato l'atteggiamento della squadra, nonostante la sconfitta del Livorno non ci siamo abbattuti. Dobbiamo migliorare la fase di finalizzazione, per questo in settimana abbiamo lavorato di piu' sugli attaccanti.
"Gia' so cosa devo fare, come mettero' la squadra in campo. La Juventus sara' determinata a riscattarci, ma nche noi. Se esiste un periodo migliore in cui affrontare la Juventus e' proprio questo. Morimoto puo' diventare molto forte, deve allenarsi atrovare confidenza con la porta.
"La Juventus deve vincere, attacca con molti uomini e difende con pochi. I miei giocatori sanno cosa fare, dobbiamo essere freddi. L'anno scorso, col Bologna, abbiamo chiuso in vantaggo il primo tempo, poi e' mancata fiducia ai miei giocatori, e la Juventus sa reagire, bisogna sempre aspettarselo. Mi sono molto arrabbiato. Non bisogna avere paura di giocare al calcio. Se dimostri di poter giocare e poi non lo fai, non va bene.
Moretti e' giovane, non ha paura, potra' servirci, sta lavorando bene, mi piace. Dobbiamo abituarci a tirare in porta, solo il goal puo' sbloccarci. Ho detto a Martinez di tirare in porta appena vede lo specchio, non serve marcare un altro attaccante. Questi ragazzi non sono abituati a concludere in porta, per questo ci siamo allenati molto in attacco.
"Domenica i tifosi hanno fatto il loro dovere, sentivo casino, preferisco sempre giocare in casa. Contestazione o non contestazione, i fischi sono arrivati solo alla fine. Non e' un problema per noi. Ledesma e' importantissimo, non e' al massimo ma lo recupereremo in campo. Con la Juventus ho perso tante battaglie ma vinto poi guerre importante. Come dice De Gaulle a me interessa vincere l'ultima battaglia, quella decisiva.
(fonte: mondocatania.com)
La conferenza stampa di Mister Sinisa Mihajlovic arriva al clou quando formalmente sarebbe invece terminata. Giunti all'esterno della sala conferenze, esclama "Una cosa mi sono scordato di dire, l'unica cosa della quale potremmo aver paura in campo - un uintrepido come lui paura di qualcosa? Sì - dell'arbitro. Queste gare - prosegue Mihajlovic - sono sempre complicate da gestire. Quando una grande è in crisi è molto più facile accondiscendere alle pressioni dei suoi giocatori in campo piuttosto che rimanere obiettivi e equi nel dirigere la gara. Questo lo so perché ho vissuto situazioni simili nell'una e nell'altra barricata".
Insomma, il Sig. Pierpaoli si sentirà fischiare un po' le orecchie questo Sabato, meglio così. Trenta minuti pirma, la conferenza stampa:
"Quando incontri grandi squadre i giocatori sono gia' motivati da soli, se su questo piano e' tutto piu' semplice, confrontarsi con queste squadre non e' mai facile. Ho apprezzato l'atteggiamento della squadra, nonostante la sconfitta del Livorno non ci siamo abbattuti. Dobbiamo migliorare la fase di finalizzazione, per questo in settimana abbiamo lavorato di piu' sugli attaccanti.
"Gia' so cosa devo fare, come mettero' la squadra in campo. La Juventus sara' determinata a riscattarci, ma nche noi. Se esiste un periodo migliore in cui affrontare la Juventus e' proprio questo. Morimoto puo' diventare molto forte, deve allenarsi atrovare confidenza con la porta.
"La Juventus deve vincere, attacca con molti uomini e difende con pochi. I miei giocatori sanno cosa fare, dobbiamo essere freddi. L'anno scorso, col Bologna, abbiamo chiuso in vantaggo il primo tempo, poi e' mancata fiducia ai miei giocatori, e la Juventus sa reagire, bisogna sempre aspettarselo. Mi sono molto arrabbiato. Non bisogna avere paura di giocare al calcio. Se dimostri di poter giocare e poi non lo fai, non va bene.
Moretti e' giovane, non ha paura, potra' servirci, sta lavorando bene, mi piace. Dobbiamo abituarci a tirare in porta, solo il goal puo' sbloccarci. Ho detto a Martinez di tirare in porta appena vede lo specchio, non serve marcare un altro attaccante. Questi ragazzi non sono abituati a concludere in porta, per questo ci siamo allenati molto in attacco.
"Domenica i tifosi hanno fatto il loro dovere, sentivo casino, preferisco sempre giocare in casa. Contestazione o non contestazione, i fischi sono arrivati solo alla fine. Non e' un problema per noi. Ledesma e' importantissimo, non e' al massimo ma lo recupereremo in campo. Con la Juventus ho perso tante battaglie ma vinto poi guerre importante. Come dice De Gaulle a me interessa vincere l'ultima battaglia, quella decisiva.
(fonte: mondocatania.com)

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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Juve, Ferrara: "Non guardo la classifica del Catania"
Il tecnico della Juve, Ciro Ferrara in conferenza stampa ha analizzato il momento della sua squadra e ha parlato anche del Catania, avversario di domani in campionato. Il napoletano ha iniziato da Buffon: «L’operazione di Gigi era in preventivo, Camoranesi ha avuto questo problema dovuto a una forte contusione, Zebina ha un piccolo fastidio, Poulsen è squalificato…In ogni caso siamo pronti e ci auguriamo che la sosta ci possa restituire qualche giocatore, anche se per qualcuno servirà più tempo. Chiellini mi auguro di riaverlo alla ripresa. Iaquinta? Non so se tornerà subito dopo la sosta».
Nell’ultima conferenza stampa dell’anno, Ciro Ferrara esordisce facendo il punto sui giocatori che, per diversi motivi, in questo periodo non sono a disposizione. Tra questi, naturalmente, Gigi Buffon, operato pochi giorni fa al menisco: «Aggiungere parole su Gigi e su suo valore, in campo e fuori penso sia superfluo. La situazione la conoscevamo, ma ho assoluta fiducia in Alex Manninger che ha gestito molto bene questo tipo di situazione anche lo scorso anno. Già tempo fa avevo parlato con lui, è un professionista serissimo e sa di avere davanti il più forte portiere al mondo e quindi ci sono delle gerarchie. Detto questo gli ho fatto i complimenti per la professionalità che ha sempre messo negli allenamenti e sono convinto che saprà fare bene anche quest’anno».
Molte assenze sono concentrate a centrocampo e in questo senso, la duttilità di De Ceglie, all’occorrenza terzino o ala, potrebbe rivelarsi utile: «De Ceglie ha la capacità di svolgere entrambi i ruoli, ma certo che a centrocampo abbiamo solo quattro giocatori e dunque potrebbe essere più utile in quella zona, anche se ho convocato anche Marrone. Brazzo? la situazione è buona, non ha più fastidio». Molti altri i temi toccati dal tecnico, dal momento della squadra, al prossimo impegno contro il Catania.
Catania ultimo in classifica
«Non mi interressa la posizione in classifica degli avversari, perché i punti in palio sono gli stessi e dobbiamo essere determinati, sapendo che abbiamo solo da rischiare in questa gara. Chi guarda la classifica pensa che la differenza sia tale da non creare problemi, ma io essendo un uomo di campo, non sono tranquillo neanche con queste partite. Un difetto della Juventus, che aveva anche negli anni passati, è proprio l’aver trovato qualche caduta contro squadre meno blasonate, ma sappiamo che per lottare al vertice devi vincere anche queste partite, magari facendo fatica. Sono formazioni che possono lavorare tutta la settimana, rispetto alle grandi. Questa non deve essere una giustificazione, perché la forza delle grandi è proprio avere rose numerose oltre che composte da giocatori di livello. Certo che il lavoro quotidiano sul campo aiuta».
Dal Bayern a Bari
«Le sconfitte fanno tutte male, ma ci sono sconfitte e sconfitte. Quella di Bari è totalmente diversa rispetto a quella subita pochi giorni prima contro il Bayern. Al di là degli errori commessi ho visto un altro tipo di spirito: la voglia e la determinazione di fare il risultato. Poi il risultato ci ha condannato e diventa difficile anche spiegare il perché a chi non ha visto la partita. Sono abituato a fare critiche e analisi non guardando solo al risultato. Credo che da parte dell’allenatore sia giusto fare così».
La vicinanza della proprietà e della società
«Mi ha fatto molto piacere la presenza della proprietà, il ritorno a Vinovo di Andrea Agnelli insieme a John Elkann, la visita del Presidente e il discorso che ha fatto alla squadra. Questa unità di intenti è importante, e non solo nello sport. In un momento difficile bisogna cercare di fare quadrato e la proprietà e la società hanno dato prova di grande compattezza. Il ritorno di Bettega? Sono discorsi che non mi competono. Bettega è stato un mio dirigente per tanti anni, ma non posso mettere bocca in un discorso che riguarda esclusivamente la società»
L’Inter non è lontana
«Vuol dire che non è tutto un disastro per quanto riguarda il campionato. Chiaramente l’eliminazione dalla Champions fa male, ma non possiamo dire che in campionato non stiamo facendo il nostro dovere. Abbiamo commesso errori, ma non siamo gli unici. Siamo ancora in gioco e siamo costretti a sbagliare meno rispetto alle squadre che ci precedono. Problemi ne abbiamo avuti e qualche errore lo abbiamo commesso, ma non voglio trovare alibi. Meritiamo i punti che abbiamo in classifica e abbiamo meritato di uscire dalla Champions. Potevamo fare di più in Europa e manca soprattutto quella. La squadra ha capito il momento. A volte le parole e gli interventi sono più duri e altre volte bisogna dare fiducia al proprio gruppo. Io sono convinto di avere una rosa forte che va stimolata ogni giorno, a volte anche con qualche rimprovero».
L’importanza dei senatori
«È difficile fare paragoni con il passato e con giocatori rappresentativi che hanno segnato pagine importanti in questa società. Nella rosa ci sono giocatori che sono cresciuti con questo spirito e riescono a trasmetterlo anche ai nuovi e da questo punto di vista penso sia un buon gruppo. Certo dagli anziani, per militanza, pretendo ancora di più in questo senso, che siano loro a stimolare i compagni e che tutti i giorni, spronino i compagni nuovi e facciano capire loro quanto sia difficile indossare la maglia della Juventus».
Non si finisce mai di imparare
«Tutti i giorni ho la possibilità di apprendere cose nuove, specie nella gestione del gruppo e nel relazionarmi con la squadra. Bene o male con la stampa avevo già una bella gavetta anche se con responsabilità diverse. Nella gestione di un gruppo penso invece che ci sia sempre da imparare».
L’Ajax e l’Europa League
«L’Ajax rievoca un passato bellissimo per la Juventus, ma nulla di più La storia ora è diversa e gli stimoli devono essere indipendenti dal blasone della squadra che si affronta. In campionato abbiamo perso punti proprio contro squadre meno blasonate e questo deve farci riflettere. C’è tempo per l’Europa League e non mi pare ora il momento di parlare dell’Ajax. In prospettiva è un appuntamento importante, da affrontare nel giusto modo. Non snobberemo nulla».
Le voci su Hiddink
«Mi sono preoccupato quando ho visto il tempo che cambiava, visto che questo clima e simile a quello russo…Non sono preoccupato e sono contento della presa di posizione della società. Lavoro con serenità e determinazione»
I nuovi acquisti
«Loro come altri sono nel mirino della critica ed è comprensibile che le aspettative ricadano su chi arriva alla Juventus, ma devono lavorare in tranquillità. Sono giocatori di valore e devono contribuire al successo della squadra senza sentirsi più responsabili di altri»
Lo juventino dell’anno
«Direi Marchisio, per quello che può rappresentare per il futuro di questa società, perché ha fatto tutta la trafila dai pulcini e perché diventerà il giocatore che potrà prendere in anni questa squadra. In questo senso rappresenta anche una speranza per il futuro»
La sfida con Mihajlovic
«Con Sinisa c’è un buon rapporto, anche se da avversari. Una delle poche espulsioni avvenne proprio contro di lui, in coppa Italia contro la Roma, mi fece arrabbiare e gli tirai i capelli. Spero che non accada anche domani…»
(fonte: itasportpress.it)
Il tecnico della Juve, Ciro Ferrara in conferenza stampa ha analizzato il momento della sua squadra e ha parlato anche del Catania, avversario di domani in campionato. Il napoletano ha iniziato da Buffon: «L’operazione di Gigi era in preventivo, Camoranesi ha avuto questo problema dovuto a una forte contusione, Zebina ha un piccolo fastidio, Poulsen è squalificato…In ogni caso siamo pronti e ci auguriamo che la sosta ci possa restituire qualche giocatore, anche se per qualcuno servirà più tempo. Chiellini mi auguro di riaverlo alla ripresa. Iaquinta? Non so se tornerà subito dopo la sosta».
Nell’ultima conferenza stampa dell’anno, Ciro Ferrara esordisce facendo il punto sui giocatori che, per diversi motivi, in questo periodo non sono a disposizione. Tra questi, naturalmente, Gigi Buffon, operato pochi giorni fa al menisco: «Aggiungere parole su Gigi e su suo valore, in campo e fuori penso sia superfluo. La situazione la conoscevamo, ma ho assoluta fiducia in Alex Manninger che ha gestito molto bene questo tipo di situazione anche lo scorso anno. Già tempo fa avevo parlato con lui, è un professionista serissimo e sa di avere davanti il più forte portiere al mondo e quindi ci sono delle gerarchie. Detto questo gli ho fatto i complimenti per la professionalità che ha sempre messo negli allenamenti e sono convinto che saprà fare bene anche quest’anno».
Molte assenze sono concentrate a centrocampo e in questo senso, la duttilità di De Ceglie, all’occorrenza terzino o ala, potrebbe rivelarsi utile: «De Ceglie ha la capacità di svolgere entrambi i ruoli, ma certo che a centrocampo abbiamo solo quattro giocatori e dunque potrebbe essere più utile in quella zona, anche se ho convocato anche Marrone. Brazzo? la situazione è buona, non ha più fastidio». Molti altri i temi toccati dal tecnico, dal momento della squadra, al prossimo impegno contro il Catania.
Catania ultimo in classifica
«Non mi interressa la posizione in classifica degli avversari, perché i punti in palio sono gli stessi e dobbiamo essere determinati, sapendo che abbiamo solo da rischiare in questa gara. Chi guarda la classifica pensa che la differenza sia tale da non creare problemi, ma io essendo un uomo di campo, non sono tranquillo neanche con queste partite. Un difetto della Juventus, che aveva anche negli anni passati, è proprio l’aver trovato qualche caduta contro squadre meno blasonate, ma sappiamo che per lottare al vertice devi vincere anche queste partite, magari facendo fatica. Sono formazioni che possono lavorare tutta la settimana, rispetto alle grandi. Questa non deve essere una giustificazione, perché la forza delle grandi è proprio avere rose numerose oltre che composte da giocatori di livello. Certo che il lavoro quotidiano sul campo aiuta».
Dal Bayern a Bari
«Le sconfitte fanno tutte male, ma ci sono sconfitte e sconfitte. Quella di Bari è totalmente diversa rispetto a quella subita pochi giorni prima contro il Bayern. Al di là degli errori commessi ho visto un altro tipo di spirito: la voglia e la determinazione di fare il risultato. Poi il risultato ci ha condannato e diventa difficile anche spiegare il perché a chi non ha visto la partita. Sono abituato a fare critiche e analisi non guardando solo al risultato. Credo che da parte dell’allenatore sia giusto fare così».
La vicinanza della proprietà e della società
«Mi ha fatto molto piacere la presenza della proprietà, il ritorno a Vinovo di Andrea Agnelli insieme a John Elkann, la visita del Presidente e il discorso che ha fatto alla squadra. Questa unità di intenti è importante, e non solo nello sport. In un momento difficile bisogna cercare di fare quadrato e la proprietà e la società hanno dato prova di grande compattezza. Il ritorno di Bettega? Sono discorsi che non mi competono. Bettega è stato un mio dirigente per tanti anni, ma non posso mettere bocca in un discorso che riguarda esclusivamente la società»
L’Inter non è lontana
«Vuol dire che non è tutto un disastro per quanto riguarda il campionato. Chiaramente l’eliminazione dalla Champions fa male, ma non possiamo dire che in campionato non stiamo facendo il nostro dovere. Abbiamo commesso errori, ma non siamo gli unici. Siamo ancora in gioco e siamo costretti a sbagliare meno rispetto alle squadre che ci precedono. Problemi ne abbiamo avuti e qualche errore lo abbiamo commesso, ma non voglio trovare alibi. Meritiamo i punti che abbiamo in classifica e abbiamo meritato di uscire dalla Champions. Potevamo fare di più in Europa e manca soprattutto quella. La squadra ha capito il momento. A volte le parole e gli interventi sono più duri e altre volte bisogna dare fiducia al proprio gruppo. Io sono convinto di avere una rosa forte che va stimolata ogni giorno, a volte anche con qualche rimprovero».
L’importanza dei senatori
«È difficile fare paragoni con il passato e con giocatori rappresentativi che hanno segnato pagine importanti in questa società. Nella rosa ci sono giocatori che sono cresciuti con questo spirito e riescono a trasmetterlo anche ai nuovi e da questo punto di vista penso sia un buon gruppo. Certo dagli anziani, per militanza, pretendo ancora di più in questo senso, che siano loro a stimolare i compagni e che tutti i giorni, spronino i compagni nuovi e facciano capire loro quanto sia difficile indossare la maglia della Juventus».
Non si finisce mai di imparare
«Tutti i giorni ho la possibilità di apprendere cose nuove, specie nella gestione del gruppo e nel relazionarmi con la squadra. Bene o male con la stampa avevo già una bella gavetta anche se con responsabilità diverse. Nella gestione di un gruppo penso invece che ci sia sempre da imparare».
L’Ajax e l’Europa League
«L’Ajax rievoca un passato bellissimo per la Juventus, ma nulla di più La storia ora è diversa e gli stimoli devono essere indipendenti dal blasone della squadra che si affronta. In campionato abbiamo perso punti proprio contro squadre meno blasonate e questo deve farci riflettere. C’è tempo per l’Europa League e non mi pare ora il momento di parlare dell’Ajax. In prospettiva è un appuntamento importante, da affrontare nel giusto modo. Non snobberemo nulla».
Le voci su Hiddink
«Mi sono preoccupato quando ho visto il tempo che cambiava, visto che questo clima e simile a quello russo…Non sono preoccupato e sono contento della presa di posizione della società. Lavoro con serenità e determinazione»
I nuovi acquisti
«Loro come altri sono nel mirino della critica ed è comprensibile che le aspettative ricadano su chi arriva alla Juventus, ma devono lavorare in tranquillità. Sono giocatori di valore e devono contribuire al successo della squadra senza sentirsi più responsabili di altri»
Lo juventino dell’anno
«Direi Marchisio, per quello che può rappresentare per il futuro di questa società, perché ha fatto tutta la trafila dai pulcini e perché diventerà il giocatore che potrà prendere in anni questa squadra. In questo senso rappresenta anche una speranza per il futuro»
La sfida con Mihajlovic
«Con Sinisa c’è un buon rapporto, anche se da avversari. Una delle poche espulsioni avvenne proprio contro di lui, in coppa Italia contro la Roma, mi fece arrabbiare e gli tirai i capelli. Spero che non accada anche domani…»
(fonte: itasportpress.it)

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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Juve-Catania, i convocati delle due squadre
Juve-Catania testa coda della 17ma di serie A è a rischio per il maltempo che imperversa su Torino. Intanto i tecnici delle due squadre hanno diramato la lista dei convocati:
Qui Juve
Al termine dell’allenamento di vigilia, Ciro Ferrara ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida di domenica pomeriggio contro il Catania, ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia. Tra i centrocampisti, oltre all’infortunato Camoranesi, manca ovviamente Christian Poulsen, squalificato, ma rientra Felipe Melo, cha era stato fermato dal giudice sportivo per la trasferta di Bari. In tutto sono venti i giocatori a disposizione.
Questo l’elenco completo:
2 Caceres
4 Felipe Melo
5 Cannavaro
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
10 Del Piero
11 Amauri
12 Chimenti
13 Manninger
17 Trezeguet
19 Molinaro
20 Giovinco
21 Grygera
23 Ariaudo
28 Diego
29 De Ceglie
30 Tiago
33 Legrottaglie
40 Immobile
Qui Catania
Al termine di un’intensa seduta d'allenamento, svolta in mattinata a porte chiuse a Massannunziata e preceduta dalla consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico del Catania Sinisa Mihajlovic ha convocato 20 giocatori. Rossazzurri in ritiro a Torino dal pomeriggio, in vista della gara in programma domani alle 15.00 allo stadio “Olimpico” contro la Juventus, valida per la diciassettesima giornata del Campionato Serie A Tim 2009/10.
Questi gli atleti a disposizione:
Portieri –
21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.
Difensori –
22 Alvarez, 18 Augustyn, 14 Bellusci, 33 Capuano, 6 Silvestre, 3 Spolli.
Centrocampisti –
27 Biagianti, 5 Carboni, 13 Izco, 8 Ledesma, 16 Llama, 17 Moretti, 19 Ricchiuti.
Attaccanti –
25 Martinez, 15 Morimoto, 28 Nicastro, 16 Plasmati.
(fonte: itasportpress.it)
Juve-Catania testa coda della 17ma di serie A è a rischio per il maltempo che imperversa su Torino. Intanto i tecnici delle due squadre hanno diramato la lista dei convocati:
Qui Juve
Al termine dell’allenamento di vigilia, Ciro Ferrara ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida di domenica pomeriggio contro il Catania, ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia. Tra i centrocampisti, oltre all’infortunato Camoranesi, manca ovviamente Christian Poulsen, squalificato, ma rientra Felipe Melo, cha era stato fermato dal giudice sportivo per la trasferta di Bari. In tutto sono venti i giocatori a disposizione.
Questo l’elenco completo:
2 Caceres
4 Felipe Melo
5 Cannavaro
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
10 Del Piero
11 Amauri
12 Chimenti
13 Manninger
17 Trezeguet
19 Molinaro
20 Giovinco
21 Grygera
23 Ariaudo
28 Diego
29 De Ceglie
30 Tiago
33 Legrottaglie
40 Immobile
Qui Catania
Al termine di un’intensa seduta d'allenamento, svolta in mattinata a porte chiuse a Massannunziata e preceduta dalla consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico del Catania Sinisa Mihajlovic ha convocato 20 giocatori. Rossazzurri in ritiro a Torino dal pomeriggio, in vista della gara in programma domani alle 15.00 allo stadio “Olimpico” contro la Juventus, valida per la diciassettesima giornata del Campionato Serie A Tim 2009/10.
Questi gli atleti a disposizione:
Portieri –
21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.
Difensori –
22 Alvarez, 18 Augustyn, 14 Bellusci, 33 Capuano, 6 Silvestre, 3 Spolli.
Centrocampisti –
27 Biagianti, 5 Carboni, 13 Izco, 8 Ledesma, 16 Llama, 17 Moretti, 19 Ricchiuti.
Attaccanti –
25 Martinez, 15 Morimoto, 28 Nicastro, 16 Plasmati.
(fonte: itasportpress.it)

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- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Juventus-Catania, le probabili formazioni
Di seguito le probabili formazioni di Juventus-Catania, match della deciassettesima giornata di serie A in programma domani pomeriggio all'Olimpico di Torino.
Juventus (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, F. Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Chimenti, Grygera, Molinaro, De Ceglie, Tiago, Giovinco, Amauri. All. Ferrara
Catania (4-3-2-1): Andujar; Alvarez, Bellusci, Silvestre, Capuano; Carboni, Biagianti, Izco; Martinez, Llama; Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Spolli, Augustyn, Moretti, Ledesma, Ricchiuti, Plasmati. All. Mihajlovic
(fonte: tuttomercatoweb.com)
Di seguito le probabili formazioni di Juventus-Catania, match della deciassettesima giornata di serie A in programma domani pomeriggio all'Olimpico di Torino.
Juventus (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, F. Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Chimenti, Grygera, Molinaro, De Ceglie, Tiago, Giovinco, Amauri. All. Ferrara
Catania (4-3-2-1): Andujar; Alvarez, Bellusci, Silvestre, Capuano; Carboni, Biagianti, Izco; Martinez, Llama; Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Spolli, Augustyn, Moretti, Ledesma, Ricchiuti, Plasmati. All. Mihajlovic
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Magari succede! :dance: :dance:
LA NOSTRA E' UNA STORIA INFINITA, CATANIA TUTTA LA VITA
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Re: 17° giornata Serie A 2009/10: Juventus - Catania
Juventus-Catania, le probabili formazioni
Nonostante la neve e il ghiaccio, si gioca allo stadio Olimpico di Torino questo pomeriggio la sfida della 17ma di serie A tra la Juventus e il Catania. Il tecnico Ferrara metterà in campo una squadra largamente rimaneggiata per le assenze di sei titolari. Il modulo comunque non muterà con il rombo di centrocampo con Felipe Melo vertice basso e Diego dietro le due punte. In attacco probabile coppia Del Piero-Trezeguet visto le non perfette condizioni di Amauri. Il Catania cercherà di bloccare le fonti di gioco bianconere per poi ripartire. Mascara è squalificato e Mihajlovic metterà in campo una squadra prudente con un 4-4-2 con Izco e Llama esterni a centrocampo e Carboni e Biagianti in mezzo. In attacco Morimoto e Martinez..
Questi i probabili schieramenti:
Juventus (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, F. Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Chimenti, Grygera, Molinaro, De Ceglie, Tiago, Giovinco, Amauri. All. Ferrara
Catania (4-4-2): Andujar; Alvarez, Bellusci, Silvestre, Capuano; Izco, Carboni, Biagianti, Llama; Martinez, Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Spolli, Augustyn, Moretti, Ledesma, Ricchiuti, Plasmati. All. Mihajlovic
(fonte: itasportpress.it)
Nonostante la neve e il ghiaccio, si gioca allo stadio Olimpico di Torino questo pomeriggio la sfida della 17ma di serie A tra la Juventus e il Catania. Il tecnico Ferrara metterà in campo una squadra largamente rimaneggiata per le assenze di sei titolari. Il modulo comunque non muterà con il rombo di centrocampo con Felipe Melo vertice basso e Diego dietro le due punte. In attacco probabile coppia Del Piero-Trezeguet visto le non perfette condizioni di Amauri. Il Catania cercherà di bloccare le fonti di gioco bianconere per poi ripartire. Mascara è squalificato e Mihajlovic metterà in campo una squadra prudente con un 4-4-2 con Izco e Llama esterni a centrocampo e Carboni e Biagianti in mezzo. In attacco Morimoto e Martinez..
Questi i probabili schieramenti:
Juventus (4-3-1-2): Manninger; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic, F. Melo, Marchisio; Diego; Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Chimenti, Grygera, Molinaro, De Ceglie, Tiago, Giovinco, Amauri. All. Ferrara
Catania (4-4-2): Andujar; Alvarez, Bellusci, Silvestre, Capuano; Izco, Carboni, Biagianti, Llama; Martinez, Morimoto. A disposizione: Campagnolo, Spolli, Augustyn, Moretti, Ledesma, Ricchiuti, Plasmati. All. Mihajlovic
(fonte: itasportpress.it)
