23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania 0-1
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Catania, Ricchiuti: "La dirigenza non mi ha mai parlato di cessione a gennaio"
Adrian Ricchiuti, attaccante del Catania, nelle ultime partita sta svolgendo un compito di qualità ma soprattutto di quantità in mezzo al campo. L’ex giocatore del Rimini oggi è intervenuto in conferenza stampa a Massannunziata. “Sono contento per aver la fiducia del nuovo tecnico Mihajlovic che spero sempre di ricambiare in campo con prestazioni all’altezza delle sue attese. Devo senza dubbio migliorare la fase difensiva nel nuovo ruolo da mezzala. Le lacune si superano con il lavoro e i consigli del nostro allenatore. Contento per essere rimasto? Ma la società non mi aveva mai parlato di cessione a gennaio, erano voci riportate da organi si stampa. Io ho continuato a giocare tranquillamente senza dare ascolto ai rumours di mercato. Adesso spero di continuare e togliermi delle soddisfazioni a livello personale perchè a 31 anni dopo tanta gavetta ho una voglia matta di rimanere in serie A. Prima purtroppo ero penalizzato dalle scelte di Atzori che non mi utilizzava spesso nonostante avessi giocato in precedenza delle buone partite. Oggi mi sento un giocatore che fa parte del gruppo e che ha tanta voglia di contribuire alla causa rossazzurra. La Lazio? Gara difficile ma noi dobbiamo fare punti salvezza. Credo sarà una bellissima partita perché loro attaccheranno e noi saremo pronti a colpirli in contropiede”
(fonte: itasportpress.it)
Adrian Ricchiuti, attaccante del Catania, nelle ultime partita sta svolgendo un compito di qualità ma soprattutto di quantità in mezzo al campo. L’ex giocatore del Rimini oggi è intervenuto in conferenza stampa a Massannunziata. “Sono contento per aver la fiducia del nuovo tecnico Mihajlovic che spero sempre di ricambiare in campo con prestazioni all’altezza delle sue attese. Devo senza dubbio migliorare la fase difensiva nel nuovo ruolo da mezzala. Le lacune si superano con il lavoro e i consigli del nostro allenatore. Contento per essere rimasto? Ma la società non mi aveva mai parlato di cessione a gennaio, erano voci riportate da organi si stampa. Io ho continuato a giocare tranquillamente senza dare ascolto ai rumours di mercato. Adesso spero di continuare e togliermi delle soddisfazioni a livello personale perchè a 31 anni dopo tanta gavetta ho una voglia matta di rimanere in serie A. Prima purtroppo ero penalizzato dalle scelte di Atzori che non mi utilizzava spesso nonostante avessi giocato in precedenza delle buone partite. Oggi mi sento un giocatore che fa parte del gruppo e che ha tanta voglia di contribuire alla causa rossazzurra. La Lazio? Gara difficile ma noi dobbiamo fare punti salvezza. Credo sarà una bellissima partita perché loro attaccheranno e noi saremo pronti a colpirli in contropiede”
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Barrientos fa gol e brucia le tappe. E' questo il vero rinforzo del Catania!
Se il mancato arrivo di Pavone, ha fatto calare un velo di tristezza sui tifosi rossazzurri, da Massunnunziata arrivano segnali di entusiasmo per le condizioni di Barrientos, argentino dotato di una classe super. Oggi alle 15.45 circa di un giorno di febbraio freddo ma soleggiato, con il Vulcano innevato sullo sfondo e diverse centinaia di tifosi sugli spalti dell'unica tribuna del centro sportivo di Massannunziata, Pablo Cesar Barrientos allaccia le sue scarpette e riceve da Sinisa Mihajlovic le ultime indicazioni prima di scendere in campo per partecipare al test match contro gli Allievi Nazionali: è il momento della rinascita di un calciatore di talento e generosità, che rivede la luce del pallone in fondo alla faticosa strada della riabilitazione dopo il grave infortunio dell'anno scorso. Sul suo volto, i colori del sorriso e della concentrazione. Ti aspetti un atto di presenza meramente simbolico, invece in 40' osservi qualcosa di diverso: "el Pitu", il numero 10 del Catania, corre sempre, in una circostanza si lancia addirittura in tackle in mezzo al campo dimostrando sicurezza, gioca il pallone di prima, stilisticamente impeccabile, effettua movimenti corretti senza palla come se fosse nel tessuto connettivo di questa squadra da mesi ed in un paio di circostanze giunge addirittura a sfidare il fisiologico ritardo di condizione puntando l'uomo, come se avesse quello scatto giusto che ancora ovviamente non c'è. Non è più un 'jolly', è uno del gruppo, adesso. Sul 5-0, rigore per la prima squadra. Barrientos si avvicina alla sfera senza esitare, la raccoglie, la colloca sul dischetto, mentre Campagnolo medita il riscatto dopo aver subito già 4 reti. La gente intona il coro propiziatorio, vuole il gol del Pitu. Sinistro a mezz'altezza, splendido, preciso, che s'insacca e simbolicamente promuove il trequartista argentino, capace infine di fornire anche un delizioso assist per l'ottava rete del pomeriggio firmata da Gennaro Delvecchio, bravo a chiedere ed ottenere la combinazione veloce uno-due. Fioccano gli applausi, esultanza da stadio. Stremato, sudato, gioioso, Barrientos rivela le sue impressioni in esclusiva a calciocatania.it: 'Grazie Catania, torno ad essere felice, questo è per me un giorno molto importante, ho sensazioni positive e mi sento nuovamente a tutti gli effetti un giocatore. Voglio condividere questa grande soddisfazione con tutte le persone che mi vogliono bene, con i miei compagni, con i dirigenti, i medici ed i tecnici, senza dimenticare il pubblico di Massannunziata. Quante volte, correndo a bordo campo, li ho sentiti vicini, quante volte alla fine dell'allenamento mi hanno confortato con una pacca sulle spalle, due parole, un sorriso. Sto bene, non ho fastidi. Certo, atleticamente sono in ritardo rispetto al gruppo e non so quanto tempo mi servirà per riallinearmi, forse un mese, vedremo, ma ho tanto entusiasmo e altrettanta voglia'. Potenza del rettangolo verde. Nella prima delle due frazioni da 40', mister Mihajlovic ha schierato: Campagnolo; Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano; Ricchiuti, Carboni, Biagianti; Mascara, Maxi Lopez, Llama. Andujar sugli scudi, a difesa della porta degli Allievi, battuto in una sola circostanza da una pregevole conclusione al volo di Llama su splendido assist di Mascara. Nella ripresa, spazio a: Kosicky; Potenza, Bellusci, Terlizzi, Augustyn; Izco, Moretti, Delvecchio; Russo, Morimoto, Barrientos. Campagnolo tra i pali della formazione allenata da Ezio Raciti. Due formidabili colpi di testa di Christian Terlizzi portavano la prima squadra sul 3-0, quindi un gran guizzo di Morimoto per il 4-0 ed una bella iniziativa personale di Izco per la cinquina. Dopo il citato rigore di Barrientos, ancora a segno Morimoto, prima del definitivo suddetto 8-0 realizzato da Delvecchio. A riposo precauzionale per un affaticamento muscolare Martinez. Differenziato per Sciacca, il cui rientro in gruppo non è lontano, lavoro specifico in chiave recupero per Ledesma, riabilitazione per Marchese, assente Plasmati impegnato in questi giorni in un ciclo di terapie presso un centro specializzato per smaltire i postumi della pubalgia. Venerdì e sabato sedute a porte chiuse.
(fonte: itasportpress.it)
Se il mancato arrivo di Pavone, ha fatto calare un velo di tristezza sui tifosi rossazzurri, da Massunnunziata arrivano segnali di entusiasmo per le condizioni di Barrientos, argentino dotato di una classe super. Oggi alle 15.45 circa di un giorno di febbraio freddo ma soleggiato, con il Vulcano innevato sullo sfondo e diverse centinaia di tifosi sugli spalti dell'unica tribuna del centro sportivo di Massannunziata, Pablo Cesar Barrientos allaccia le sue scarpette e riceve da Sinisa Mihajlovic le ultime indicazioni prima di scendere in campo per partecipare al test match contro gli Allievi Nazionali: è il momento della rinascita di un calciatore di talento e generosità, che rivede la luce del pallone in fondo alla faticosa strada della riabilitazione dopo il grave infortunio dell'anno scorso. Sul suo volto, i colori del sorriso e della concentrazione. Ti aspetti un atto di presenza meramente simbolico, invece in 40' osservi qualcosa di diverso: "el Pitu", il numero 10 del Catania, corre sempre, in una circostanza si lancia addirittura in tackle in mezzo al campo dimostrando sicurezza, gioca il pallone di prima, stilisticamente impeccabile, effettua movimenti corretti senza palla come se fosse nel tessuto connettivo di questa squadra da mesi ed in un paio di circostanze giunge addirittura a sfidare il fisiologico ritardo di condizione puntando l'uomo, come se avesse quello scatto giusto che ancora ovviamente non c'è. Non è più un 'jolly', è uno del gruppo, adesso. Sul 5-0, rigore per la prima squadra. Barrientos si avvicina alla sfera senza esitare, la raccoglie, la colloca sul dischetto, mentre Campagnolo medita il riscatto dopo aver subito già 4 reti. La gente intona il coro propiziatorio, vuole il gol del Pitu. Sinistro a mezz'altezza, splendido, preciso, che s'insacca e simbolicamente promuove il trequartista argentino, capace infine di fornire anche un delizioso assist per l'ottava rete del pomeriggio firmata da Gennaro Delvecchio, bravo a chiedere ed ottenere la combinazione veloce uno-due. Fioccano gli applausi, esultanza da stadio. Stremato, sudato, gioioso, Barrientos rivela le sue impressioni in esclusiva a calciocatania.it: 'Grazie Catania, torno ad essere felice, questo è per me un giorno molto importante, ho sensazioni positive e mi sento nuovamente a tutti gli effetti un giocatore. Voglio condividere questa grande soddisfazione con tutte le persone che mi vogliono bene, con i miei compagni, con i dirigenti, i medici ed i tecnici, senza dimenticare il pubblico di Massannunziata. Quante volte, correndo a bordo campo, li ho sentiti vicini, quante volte alla fine dell'allenamento mi hanno confortato con una pacca sulle spalle, due parole, un sorriso. Sto bene, non ho fastidi. Certo, atleticamente sono in ritardo rispetto al gruppo e non so quanto tempo mi servirà per riallinearmi, forse un mese, vedremo, ma ho tanto entusiasmo e altrettanta voglia'. Potenza del rettangolo verde. Nella prima delle due frazioni da 40', mister Mihajlovic ha schierato: Campagnolo; Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano; Ricchiuti, Carboni, Biagianti; Mascara, Maxi Lopez, Llama. Andujar sugli scudi, a difesa della porta degli Allievi, battuto in una sola circostanza da una pregevole conclusione al volo di Llama su splendido assist di Mascara. Nella ripresa, spazio a: Kosicky; Potenza, Bellusci, Terlizzi, Augustyn; Izco, Moretti, Delvecchio; Russo, Morimoto, Barrientos. Campagnolo tra i pali della formazione allenata da Ezio Raciti. Due formidabili colpi di testa di Christian Terlizzi portavano la prima squadra sul 3-0, quindi un gran guizzo di Morimoto per il 4-0 ed una bella iniziativa personale di Izco per la cinquina. Dopo il citato rigore di Barrientos, ancora a segno Morimoto, prima del definitivo suddetto 8-0 realizzato da Delvecchio. A riposo precauzionale per un affaticamento muscolare Martinez. Differenziato per Sciacca, il cui rientro in gruppo non è lontano, lavoro specifico in chiave recupero per Ledesma, riabilitazione per Marchese, assente Plasmati impegnato in questi giorni in un ciclo di terapie presso un centro specializzato per smaltire i postumi della pubalgia. Venerdì e sabato sedute a porte chiuse.
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Massannunziata – Termina 7-0 l'amichevole tra il Catania prima squadra e la formazione Allievi. Una notizia buona, un'altra cattiva. Iniziamo da quella buona: Barrientos è stato impiegato per 45' , i secondi, nella posizione di trequartista; ancora un po' statico ha comunque deliziato gli spettatori con belle giocate fatte di cross e suggerimenti; per lui anche la rete, su rigore .Meridiano ha scritto:Anche io so che Martinez giocaMascarinho ha scritto:non risulta nulla da nessuna parte. Dovrebbe essere regolarmente in campo.peppejackson ha scritto:ho sentito ke martinez non ci sara'.. qualkuno sa qualkosa?
La brutta notizia è l'assenza di Martinez , alle prese con un acciacco muscolare che mette in dubbio la sua presenza nella gara contro la Lazio. Regolarmente in campo Izco e Mascara , recuperati. Ledesma continua il suo percorso di riabilitazione. Lo stesso dicasi per Plasmati. Sciacca reduce dall'influenza, ha lavorato a parte.
Nel primo tempo Catania con: Andujar, Capuano, Silvestre, Spolli, Alvarez; Llama, Carboni, Ricchiuti, Biagianti, Mascara, Lopez. Schieramento 4-4-2 utile per testare le manovre offensive col nuovo arrivato, Lopez; nonché molto somigliante al probabile undici che potrebbe scendere in campo contro la Lazio.
Nel secondo tempo, sempre 4-4-2: Andujar, Bellusci, Potenza, Terlizzi, Augustym, Moretti, Delvecchio, Russo, Barrientos, Morimoto. La porta della formazione Allievi è stata irrobustita da Campagnolo .
A reti sono andati Terlizzi (2), Morimoto (2), Llama, Izco e Barrientos (rig).
Fonte: MondoCatania
Conferma di cio ke mi hanno detto...

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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Vabbè solo oggi se saputo della sua assenza 

IL TRAPIANTO E' VITA!
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Finalmente Barrientons in evidenza nella partitella :sisi: :sisi:
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Lazio, Ballardini fa le prove generali in vista del match col Catania
Prosegue la preparazione settimanale della Lazio di Davide Ballardini in vista della partita di domenica contro il Catania in programma allo stadio Olimpico. Il tecnico ravennate ha provato ancora schemi e soluzioni di gioco concentrandosi sulla fese difensiva. Nello schieramento a quattro, Stendanrdo e Biava si giocano una maglia da titolare con Radu certo di giocare. Sulla fescie agiranno invece Diakitè e Kolarov. A metà campo il dubbio di Balalrdini riguarda l'impiego del neo arrivato Hitzlsperger che si gioca un posto da titolare con Baronia. Ha lavorato ancora a parte Matuzalem che con ogni probabilità domenica partirà dalla panchina. Ancora out Foggia, Megni e Golasa oltre a Bizzarri che si trova in Argentina per curare il suo infortunio.
(fonte: itasportpress.it)
Prosegue la preparazione settimanale della Lazio di Davide Ballardini in vista della partita di domenica contro il Catania in programma allo stadio Olimpico. Il tecnico ravennate ha provato ancora schemi e soluzioni di gioco concentrandosi sulla fese difensiva. Nello schieramento a quattro, Stendanrdo e Biava si giocano una maglia da titolare con Radu certo di giocare. Sulla fescie agiranno invece Diakitè e Kolarov. A metà campo il dubbio di Balalrdini riguarda l'impiego del neo arrivato Hitzlsperger che si gioca un posto da titolare con Baronia. Ha lavorato ancora a parte Matuzalem che con ogni probabilità domenica partirà dalla panchina. Ancora out Foggia, Megni e Golasa oltre a Bizzarri che si trova in Argentina per curare il suo infortunio.
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Bruno Giordano a ITASPORTPRESS: "Da ex biancoceleste, vi spiego Lazio-Catania"
L'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano ha analizzato in esclusiva ai microfoni di Itasportpress la sfida tra i biancocelesti e il Catania in programma domenica pomeriggio, una gara molto sentite che sembra un vero scontro salvezza.
Giordano che gara sarà tra Lazio e Catania?
"Sarà sicuramente una partita combattuta fino all'ultimo. E' un match importante sia per il risultato sia in funzione del campionato. Sono due squadre che stanno cercando di venire fuori da un periodo negativo e sarà una partita molto combattuta, non spettacolare dal punto di vista delle giocate ma importante sotto l'aspetto dell'intensità. E' chiaro che la classifica dice che è uno scontro salvezza: permetterà a chi farà punti di tirare il fiato. Mentre un pareggio terrebbe le cose sostanzialmente invariate. Purtroppo è un campionato che deve essere all'insegna della salvezza per entrambe le squadre".
Quali potranno essere i giocatori decisivi per le due squadre?
"Per la Lazio credo che Zarate e Floccari siano già determinati, mentre dall'altra parte Mascara e Andujar potrebbero essere quelli più sollecitati. Questi quattro giocatori penso che potranno essere i giocatori più determinanti della partita".
Te la senti di fare un pronostico?
"Chiaramente, per una questione di cuore, spero che vinca la Lazio, visto anche che gioca in casa. Non sarà facile perchè il Catania in questo momento va a battagliare su tutti i campi, sia in casa che fuori. La vittoria sulla Juventus ha dato grande motivazione all'ambiente. Credo che i biancocelesti abbiano le possibilità di vincere, ma non sarà una partita semplice".
Un tuo giudizio sul mercato dei due club nel corso della finestra invernale di calciomercato?
"Buono, un mercato nel quale hanno cercato di tamponare dove ce n'era esigenza. Sulla carta sembrano tutti acquisti importanti, poi sarà il campo a dare il giudizio finale. Credo comunque che siano state fatte le cose nel modo giusto, ma da qui alla fine del campo avremo tempo per valutare".
Come giudichi il lavoro di Mihajlovic fino a questo momento?
"Sta facendo bene, la vittoria a Torino gli ha dato la possibilità di cementare il gruppo che lo sta seguendo. E' una squadra che è in una buona condizione fisica, gioca in diversi moduli mi sembra che stia facendo un buon lavoro".
Caso Ledesma, chi ha ragione: Lotito o l’argentino?
"Io non so chi abbia ragione, credo soltanto che sia una situazione penalizzante sia per la società che per lo stesso giocatore".
(fonte: itasportpress.it)
L'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano ha analizzato in esclusiva ai microfoni di Itasportpress la sfida tra i biancocelesti e il Catania in programma domenica pomeriggio, una gara molto sentite che sembra un vero scontro salvezza.
Giordano che gara sarà tra Lazio e Catania?
"Sarà sicuramente una partita combattuta fino all'ultimo. E' un match importante sia per il risultato sia in funzione del campionato. Sono due squadre che stanno cercando di venire fuori da un periodo negativo e sarà una partita molto combattuta, non spettacolare dal punto di vista delle giocate ma importante sotto l'aspetto dell'intensità. E' chiaro che la classifica dice che è uno scontro salvezza: permetterà a chi farà punti di tirare il fiato. Mentre un pareggio terrebbe le cose sostanzialmente invariate. Purtroppo è un campionato che deve essere all'insegna della salvezza per entrambe le squadre".
Quali potranno essere i giocatori decisivi per le due squadre?
"Per la Lazio credo che Zarate e Floccari siano già determinati, mentre dall'altra parte Mascara e Andujar potrebbero essere quelli più sollecitati. Questi quattro giocatori penso che potranno essere i giocatori più determinanti della partita".
Te la senti di fare un pronostico?
"Chiaramente, per una questione di cuore, spero che vinca la Lazio, visto anche che gioca in casa. Non sarà facile perchè il Catania in questo momento va a battagliare su tutti i campi, sia in casa che fuori. La vittoria sulla Juventus ha dato grande motivazione all'ambiente. Credo che i biancocelesti abbiano le possibilità di vincere, ma non sarà una partita semplice".
Un tuo giudizio sul mercato dei due club nel corso della finestra invernale di calciomercato?
"Buono, un mercato nel quale hanno cercato di tamponare dove ce n'era esigenza. Sulla carta sembrano tutti acquisti importanti, poi sarà il campo a dare il giudizio finale. Credo comunque che siano state fatte le cose nel modo giusto, ma da qui alla fine del campo avremo tempo per valutare".
Come giudichi il lavoro di Mihajlovic fino a questo momento?
"Sta facendo bene, la vittoria a Torino gli ha dato la possibilità di cementare il gruppo che lo sta seguendo. E' una squadra che è in una buona condizione fisica, gioca in diversi moduli mi sembra che stia facendo un buon lavoro".
Caso Ledesma, chi ha ragione: Lotito o l’argentino?
"Io non so chi abbia ragione, credo soltanto che sia una situazione penalizzante sia per la società che per lo stesso giocatore".
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Catania, lavoro al mattino senza intoppi
Il Catania lavora a porte chiuse a Massannunziata, sede di allenamento. Il gruppo agli ordini di Sinisa Mihajlovic dopo aver effettuato il consueto riscaldamento tecnico, si è dedicato ad approfondimenti relativi alla tattica difensiva, quindi sessione di combinazioni offensive e tiri in porta. In chiusura, esercitazioni sulle palle inattive a favore e prove di disposizione in campo. Sabato alle 9.30, presso la sala stampa del centro sportivo di Massannunziata, il tecnico del Catania Sinisa Mihajlovic risponderà alle domande dei cronisti. A seguire, rifinitura a porte chiuse, convocazioni e partenza per Roma.
(fonte: itasportpress.it)
Pomeriggio libero per andare a vedere la festa di Sant'Agata
Il Catania lavora a porte chiuse a Massannunziata, sede di allenamento. Il gruppo agli ordini di Sinisa Mihajlovic dopo aver effettuato il consueto riscaldamento tecnico, si è dedicato ad approfondimenti relativi alla tattica difensiva, quindi sessione di combinazioni offensive e tiri in porta. In chiusura, esercitazioni sulle palle inattive a favore e prove di disposizione in campo. Sabato alle 9.30, presso la sala stampa del centro sportivo di Massannunziata, il tecnico del Catania Sinisa Mihajlovic risponderà alle domande dei cronisti. A seguire, rifinitura a porte chiuse, convocazioni e partenza per Roma.
(fonte: itasportpress.it)
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Catania, Marcolin: "Io in panchina contro la Lazio? Scherzi del destino"
Amici, ex compagni di squadra, ora collaboratori. Dario Marcolin è il fedelissimo scudiero di Sinisa Mihajlovic. Stanno provando a pilotare il Catania fuori dalla crisi e hanno lanciato la rincorsa verso la salvezza. Domenica si ritroveranno allo stadio Olimpico per sfidare la vecchia, cara Lazio.
Facevano parte del gruppo di Eriksson, campione d’Italia nel Duemila e non solo.
Dario Marcolin non è stato protagonista come Mihajlovic sul campo, ma era lo stesso una pedina fondamentale di quella Lazio, un uomospogliatoio, un’alternativa preziosa a centrocampo. Sinistro delizioso, visione di gioco, grande saggezza tattica: ha vinto l’Europeo con l’Under 21 azzurra, è stato capitano del Napoli e della Sampdoria. Arrivò giovanissimo alla Lazio dalla Cremonese con Negro e Luzardi. La maturità calcistica segnata dall’amicizia con Mancini e Mihajlovic.
Marcolin, conclusa l’attività agonistica, è stato collaboratore tecnico del Brescia. Ha lavorato prima con Somma e poi con Serse Cosmi. Tre anni fa, ha raggiunto Mancini e Mihajlovic all’Inter. Nella stagione passata, una breve esperienza a Monza, da capo allenatore, in Lega Pro.
Da poche settimane, lavora per il Catania. E’ il vice di Mihajlovic. E domenica, complice la squalifica di Sinisa, dovrà sostituirlo in panchina.
Era già successo domenica 17 gennaio a Marassi con la Sampdoria. Il Catania riuscì a pareggiare per 1 1. Adesso attende con emozione il brivido dell’Olimpico.
Mihajlovic squalificato e Marcolin in panchina proprio per Lazio-Catania. Cosa si prova?
«E’ curioso. E forse il bello del calcio è che spesso ti fa trovare di fronte al tuo passato. Non è la prima volta. Avevo so stituito Sinisa anche due settimane fa a Genova contro la Samp. La mia fortuna è che capiti proprio allo stadio Olimpico. Ci sono stato otto anni. E’ come se mi sentissi a casa. Meglio con la Lazio piut tosto che a Bari».
Cosa significa sostituire Mihajlovic?
«Cercheremo di superare le difficoltà. Ma un vantaggio potrei averlo. C’è gran de sintonia di pensiero con Sinisa, ci in tendiamo bene».
Quando Mihajlovic giocava nella La zio, diceva che la sua personalità forte gli avrebbe impedito di allenare una squadra di serie A. Si può sostenere che Marcolin sia il più riflessivo del tandem?
«Abbiamo lavorato e giocato insieme per quattro anni, poi ci siamo ritrovati nello staff dell’Inter. Sotto questo punto di vista, la coppia è collaudata. Devo, pe rò, dire che Mihajlovic è un allenatore tranquillo. Un conto è quando hai 30 an ni, un altro quando arrivi ai 40. Sinisa allenatore non è come era in campo da gio catore. Le due recenti espulsioni sono state di natura diversa. E’ molto raziona le ».
Marcolin sapeva che sarebbe diventa to allenatore?
«Un pochino mi ha spinto il ruolo di centrocampista, mi preoccupavo di tutte e due le fasi di gioco. Ho fatto il capitano alla Sampdoria e al Napoli, ero abituato a guardare il gruppo, a prendermi le mie responsabilità. Il passaggio alla panchi na è avvenuto in modo naturale».
Quanto è servito lavorare nello staff di Mancini?
«All’Inter al primo posto viene la ge stione di tanti campioni. Devi essere bra vo da allenatore nella gestione dello spo gliatoio, poi viene il campo. Se dovessi fare delle percentuali, direi che la gestio ne conta al 70 per cento e il campo al 30 per cento. A Brescia ho fatto il secondo e non era così, direi il contrario. Contava il campo al 70 per cento e la gestione al 30 per cento. Nella grande squadra tutti i giocatori sono forti. E riescono in fretta a fare quello che gli chiedi. Roberto è sta to un grande maestro».
A Catania conta di più la gestione o il campo?
«Direi 50 per cento e 50. E abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo di lavoro assai disponibile. Ci sono nove ar gentini, un uruguaiano, un polacco, un giapponese e tutti gli altri sono italiani: è un gruppo che ha voglia di lavorare, che possiede carattere. S’è visto con il Par ma, ma anche nella partita con l’Udine se. Sotto di un gol, non era facile rimon tare. La squadra, invece, è rimasta ag grappata al risultato. Ha questo spirito combattivo che riesce a sorreggerla nei momenti di difficoltà».
Ha avuto tanti grandi allenatori. Chi le ha trasmesso di più?
«Per la fase offensiva direi Zeman. Per la gestione del gruppo, Eriksson è stato il più bravo. Per la capacità di trasmettere carattere e tensione agonistica, penso a Mihajlovic. In poche settimane è riusci to a ricaricare il gruppo. E’ una dote in dispensabile per una squadra che deve pensare a salvarsi».
Come sta andando a Catania? E qual è stata la chiave per lanciare la rincorsa verso la salvezza?
«Siamo riusciti subito a cambiare il rapporto tra i tifosi e la squadra. La vit toria esterna con la Juventus ha restitui to entusiasmo all’ambiente, ci ha dato un grande aiuto. E adesso stiamo andando forte in casa. La squadra ha ripreso fidu cia, i tifosi ci hanno dato una spinta ulte riore. Siamo stati bravi a raggiungere questi risultati, ora bisognerà continuare ».
Domenica c’è lo spareggio con la La zio. Come andrà? Cosa si aspetta?
«Sarà una partita difficilissima. E’ quella che può consentire alla Lazio il salto di qualità. Per il gruppo e per la si tuazione di classifica: vincendo, ci stac cherebbero di cinque punti, scavalcando altri club. Ma lo stesso discorso vale per il Catania. Cercheremo di fare una buo na prestazione. Io, poi, spero che alla fi ne del campionato sia il Catania, sia la Lazio, possano festeggiare la salvezza. E’ chiaro, proveremo a vincere. Da qui alla fine, ogni partita concede la possibilità di saltare fuori da una situazione preca ria. Con i tre punti, è così. Se vinci due volte di seguito, fai sei punti e un bel sal to in avanti».
Prima di andare a Catania, quest’anno ha visto diverse volte la Lazio come com mentatore televisivo. Che ne pensa?
«La Lazio ha avuto una grande parten za, sorretta dall’entusiasmo. Poi, forse, quando è venuta meno la continuità di ri sultati, i frequenti cambi di modulo l’ hanno rallentata. Ballardini stava cer cando la soluzione giusta. Mi sembra che nelle ultime settimane la Lazio abbia ri preso a viaggiare. La prestazione e la ri monta di domenica scorsa con la Juventus lo dimostrano».
Non ci ha detto che la Lazio s’attende domenica?
«Mi aspetto una Lazio d’attacco, cer cheranno di sorprenderci all’impatto, do vrà fare la partita. So cosa significa gio care all’Olimpico, devi prendere l’inizia tiva e giocare. Ci aspettiamo una presta zione importante della squadra di Bal lardini, ci attaccheranno con tanti uomi ni ».
Lazio-Catania sarà anche la sfida tra Floccari e Maxi Lopez. L’argentino, pri ma di sbarcare in Sicilia, era entrato nel mirino di Lotito. Chi è più bravo tra i due?
«Floccari è più pronto e si è visto al l’esordio. Maxi Lopez, chiuso il campio nato brasiliano con il Gremio, è venuto da un mese di stop. Ha lavorato e si è al lenato da solo, ma adesso deve ritrovare la condizione, lo sta facendo giocando. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Credo sia simile a Floccari. Sono centravanti di grande fisicità. Per il Catania, Maxi Lo pez è un vero colpo».
Vi aspettate i gol-salvezza da Maxi Lo pez?
«Noi ce li aspettiamo. Ci serviva un centravanti con certe caratteristiche, può darci una mano. E’ un attaccante che potrebbe realizzare una quindicina di gol a stagione. Ecco, se ne facesse sette-otto nel girone di ritorno, ci darebbe un gran de aiuto per centrare la salvezza».
Per chiudere, qual è stato il ricordo più bello alla Lazio?
«Sicuramente lo scudetto, anche per ché all’ultima giornata non ci aspettava mo che la Juventus perdesse a Perugia. Ricordo quei lunghissimi quarantacin que minuti nello spogliatoio senza una radio accesa. Avevamo fatto il massimo, meritavamo lo scudetto, ma dipendeva mo dagli altri. Fu un’attesa incredibile, snervante. Alla fine, non so chi, da fuori diedero un calcio alla porta degli spoglia toi e urlarono che a Perugia era finita ed eravamo campioni d’Italia».
(fonte: itasportpress.it)
Amici, ex compagni di squadra, ora collaboratori. Dario Marcolin è il fedelissimo scudiero di Sinisa Mihajlovic. Stanno provando a pilotare il Catania fuori dalla crisi e hanno lanciato la rincorsa verso la salvezza. Domenica si ritroveranno allo stadio Olimpico per sfidare la vecchia, cara Lazio.
Facevano parte del gruppo di Eriksson, campione d’Italia nel Duemila e non solo.
Dario Marcolin non è stato protagonista come Mihajlovic sul campo, ma era lo stesso una pedina fondamentale di quella Lazio, un uomospogliatoio, un’alternativa preziosa a centrocampo. Sinistro delizioso, visione di gioco, grande saggezza tattica: ha vinto l’Europeo con l’Under 21 azzurra, è stato capitano del Napoli e della Sampdoria. Arrivò giovanissimo alla Lazio dalla Cremonese con Negro e Luzardi. La maturità calcistica segnata dall’amicizia con Mancini e Mihajlovic.
Marcolin, conclusa l’attività agonistica, è stato collaboratore tecnico del Brescia. Ha lavorato prima con Somma e poi con Serse Cosmi. Tre anni fa, ha raggiunto Mancini e Mihajlovic all’Inter. Nella stagione passata, una breve esperienza a Monza, da capo allenatore, in Lega Pro.
Da poche settimane, lavora per il Catania. E’ il vice di Mihajlovic. E domenica, complice la squalifica di Sinisa, dovrà sostituirlo in panchina.
Era già successo domenica 17 gennaio a Marassi con la Sampdoria. Il Catania riuscì a pareggiare per 1 1. Adesso attende con emozione il brivido dell’Olimpico.
Mihajlovic squalificato e Marcolin in panchina proprio per Lazio-Catania. Cosa si prova?
«E’ curioso. E forse il bello del calcio è che spesso ti fa trovare di fronte al tuo passato. Non è la prima volta. Avevo so stituito Sinisa anche due settimane fa a Genova contro la Samp. La mia fortuna è che capiti proprio allo stadio Olimpico. Ci sono stato otto anni. E’ come se mi sentissi a casa. Meglio con la Lazio piut tosto che a Bari».
Cosa significa sostituire Mihajlovic?
«Cercheremo di superare le difficoltà. Ma un vantaggio potrei averlo. C’è gran de sintonia di pensiero con Sinisa, ci in tendiamo bene».
Quando Mihajlovic giocava nella La zio, diceva che la sua personalità forte gli avrebbe impedito di allenare una squadra di serie A. Si può sostenere che Marcolin sia il più riflessivo del tandem?
«Abbiamo lavorato e giocato insieme per quattro anni, poi ci siamo ritrovati nello staff dell’Inter. Sotto questo punto di vista, la coppia è collaudata. Devo, pe rò, dire che Mihajlovic è un allenatore tranquillo. Un conto è quando hai 30 an ni, un altro quando arrivi ai 40. Sinisa allenatore non è come era in campo da gio catore. Le due recenti espulsioni sono state di natura diversa. E’ molto raziona le ».
Marcolin sapeva che sarebbe diventa to allenatore?
«Un pochino mi ha spinto il ruolo di centrocampista, mi preoccupavo di tutte e due le fasi di gioco. Ho fatto il capitano alla Sampdoria e al Napoli, ero abituato a guardare il gruppo, a prendermi le mie responsabilità. Il passaggio alla panchi na è avvenuto in modo naturale».
Quanto è servito lavorare nello staff di Mancini?
«All’Inter al primo posto viene la ge stione di tanti campioni. Devi essere bra vo da allenatore nella gestione dello spo gliatoio, poi viene il campo. Se dovessi fare delle percentuali, direi che la gestio ne conta al 70 per cento e il campo al 30 per cento. A Brescia ho fatto il secondo e non era così, direi il contrario. Contava il campo al 70 per cento e la gestione al 30 per cento. Nella grande squadra tutti i giocatori sono forti. E riescono in fretta a fare quello che gli chiedi. Roberto è sta to un grande maestro».
A Catania conta di più la gestione o il campo?
«Direi 50 per cento e 50. E abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo di lavoro assai disponibile. Ci sono nove ar gentini, un uruguaiano, un polacco, un giapponese e tutti gli altri sono italiani: è un gruppo che ha voglia di lavorare, che possiede carattere. S’è visto con il Par ma, ma anche nella partita con l’Udine se. Sotto di un gol, non era facile rimon tare. La squadra, invece, è rimasta ag grappata al risultato. Ha questo spirito combattivo che riesce a sorreggerla nei momenti di difficoltà».
Ha avuto tanti grandi allenatori. Chi le ha trasmesso di più?
«Per la fase offensiva direi Zeman. Per la gestione del gruppo, Eriksson è stato il più bravo. Per la capacità di trasmettere carattere e tensione agonistica, penso a Mihajlovic. In poche settimane è riusci to a ricaricare il gruppo. E’ una dote in dispensabile per una squadra che deve pensare a salvarsi».
Come sta andando a Catania? E qual è stata la chiave per lanciare la rincorsa verso la salvezza?
«Siamo riusciti subito a cambiare il rapporto tra i tifosi e la squadra. La vit toria esterna con la Juventus ha restitui to entusiasmo all’ambiente, ci ha dato un grande aiuto. E adesso stiamo andando forte in casa. La squadra ha ripreso fidu cia, i tifosi ci hanno dato una spinta ulte riore. Siamo stati bravi a raggiungere questi risultati, ora bisognerà continuare ».
Domenica c’è lo spareggio con la La zio. Come andrà? Cosa si aspetta?
«Sarà una partita difficilissima. E’ quella che può consentire alla Lazio il salto di qualità. Per il gruppo e per la si tuazione di classifica: vincendo, ci stac cherebbero di cinque punti, scavalcando altri club. Ma lo stesso discorso vale per il Catania. Cercheremo di fare una buo na prestazione. Io, poi, spero che alla fi ne del campionato sia il Catania, sia la Lazio, possano festeggiare la salvezza. E’ chiaro, proveremo a vincere. Da qui alla fine, ogni partita concede la possibilità di saltare fuori da una situazione preca ria. Con i tre punti, è così. Se vinci due volte di seguito, fai sei punti e un bel sal to in avanti».
Prima di andare a Catania, quest’anno ha visto diverse volte la Lazio come com mentatore televisivo. Che ne pensa?
«La Lazio ha avuto una grande parten za, sorretta dall’entusiasmo. Poi, forse, quando è venuta meno la continuità di ri sultati, i frequenti cambi di modulo l’ hanno rallentata. Ballardini stava cer cando la soluzione giusta. Mi sembra che nelle ultime settimane la Lazio abbia ri preso a viaggiare. La prestazione e la ri monta di domenica scorsa con la Juventus lo dimostrano».
Non ci ha detto che la Lazio s’attende domenica?
«Mi aspetto una Lazio d’attacco, cer cheranno di sorprenderci all’impatto, do vrà fare la partita. So cosa significa gio care all’Olimpico, devi prendere l’inizia tiva e giocare. Ci aspettiamo una presta zione importante della squadra di Bal lardini, ci attaccheranno con tanti uomi ni ».
Lazio-Catania sarà anche la sfida tra Floccari e Maxi Lopez. L’argentino, pri ma di sbarcare in Sicilia, era entrato nel mirino di Lotito. Chi è più bravo tra i due?
«Floccari è più pronto e si è visto al l’esordio. Maxi Lopez, chiuso il campio nato brasiliano con il Gremio, è venuto da un mese di stop. Ha lavorato e si è al lenato da solo, ma adesso deve ritrovare la condizione, lo sta facendo giocando. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Credo sia simile a Floccari. Sono centravanti di grande fisicità. Per il Catania, Maxi Lo pez è un vero colpo».
Vi aspettate i gol-salvezza da Maxi Lo pez?
«Noi ce li aspettiamo. Ci serviva un centravanti con certe caratteristiche, può darci una mano. E’ un attaccante che potrebbe realizzare una quindicina di gol a stagione. Ecco, se ne facesse sette-otto nel girone di ritorno, ci darebbe un gran de aiuto per centrare la salvezza».
Per chiudere, qual è stato il ricordo più bello alla Lazio?
«Sicuramente lo scudetto, anche per ché all’ultima giornata non ci aspettava mo che la Juventus perdesse a Perugia. Ricordo quei lunghissimi quarantacin que minuti nello spogliatoio senza una radio accesa. Avevamo fatto il massimo, meritavamo lo scudetto, ma dipendeva mo dagli altri. Fu un’attesa incredibile, snervante. Alla fine, non so chi, da fuori diedero un calcio alla porta degli spoglia toi e urlarono che a Perugia era finita ed eravamo campioni d’Italia».
(fonte: itasportpress.it)

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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Speriamo bene.... 

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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Secondo me non perdiamoMeridiano ha scritto:Speriamo bene....


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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Catania, i convocati di Mihajlovic per la Lazio, c'è Martinez
Al termine della seduta di rifinitura di questa mattina, svolta a porte chiuse a Massannunziata, il tecnico del Catania, Sinisa Mihajlovic, ha diramato la lista dei 21 giocatori convocati per l'impegno di domani contro la Lazio allo stadio Olimpico di Roma. Tra i convocati c'è pure Jorge Martinez, che in settimana ha accusato alcuni problemi fisici. Questi gli atleti a disposizione:
Portieri:
21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.
Difensori:
22 Alvarez, 18 Augustyn, 14 Bellusci, 33 Capuano, 2 Potenza, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.
Centrocampisti:
27 Biagianti, 5 Carboni, 4 Delvecchio, 13 Izco, 16 Llama, 19 Ricchiuti.
Attaccanti:
25 Martinez, 7 Mascara, 11 Maxi Lopez, 15 Morimoto.
(fonte: itasportpress.it)
Al termine della seduta di rifinitura di questa mattina, svolta a porte chiuse a Massannunziata, il tecnico del Catania, Sinisa Mihajlovic, ha diramato la lista dei 21 giocatori convocati per l'impegno di domani contro la Lazio allo stadio Olimpico di Roma. Tra i convocati c'è pure Jorge Martinez, che in settimana ha accusato alcuni problemi fisici. Questi gli atleti a disposizione:
Portieri:
21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.
Difensori:
22 Alvarez, 18 Augustyn, 14 Bellusci, 33 Capuano, 2 Potenza, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.
Centrocampisti:
27 Biagianti, 5 Carboni, 4 Delvecchio, 13 Izco, 16 Llama, 19 Ricchiuti.
Attaccanti:
25 Martinez, 7 Mascara, 11 Maxi Lopez, 15 Morimoto.
(fonte: itasportpress.it)

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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Certo l'assenza di Martinez in campo pesera 

Ultima modifica di Meridiano il 06.02.10 - 21:14, modificato 2 volte in totale.
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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Non perdiamo cmq. Ne sono quasi sicuro.Meridiano ha scritto:Certo l'assenza di Martinez in campo pesera

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Re: 23° giornata Serie A: 2009/10: Lazio - Catania
Per me è una partita molto difficile, la Lazio ha fatto un buon mercato e ha un'ossatura nettamente migliore...se l'integrazione e la condizione fisica dei nuovi son già buone, domani rischiate molto, anche se ultimamente il Catania ha mostrato molto più di quanto fatto dalla LazioMascarinho ha scritto:Secondo me non perdiamoMeridiano ha scritto:Speriamo bene....