22 ^Giornata di Serie B 2014/2015: Lanciano-Catania

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2-0 e non si puo' giocare con gente come Sauro, Spolli e Almiron...

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pazzesco 3 gol presi e nessun tiro im porta...

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Virtus Lanciano-Catania 3-0: al Catania non basta basta la cura Marcolin


Marcolin stecca la prima sulla panchina del Catania, penultimo in classifica. Tris del Lanciano firmato da Monachello, Gatto e Grossi.




Al “Biondi “di Lanciano la squadra di casa divora l’avversario con un secco 3-0, condannando il Catania al penultimo posto in classifica. Agli etnei non basta la ventata d’aria nuova portata dal nuovo allenatore Marcolin e dai nuovi acquisti Belmonte, Coppola e Maniero, subito in campo dal primo minuto. Per il Lanciano superba la prova del trio d’attacco formato da Piccolo, Monachello e Gatto.


Il Lanciano si fa subito pericoloso con uno schema su punizione al quarto d’ora: Bacinovic serve Gatto, liberatosi dal blocco difensivo, il quale però non riesce ad imprimere alla sfera la traiettoria voluta, permettendo a Terracciano di respingere il pallone.

Al 22′ nuova occasione per i locali: Monachello libera Gatto che lascia partire il destro dal limite dell’area, il portiere del Catania si supera e blocca il tentativo.

Al 42′ arriva il primo goal della gara: Gatto si libera della marcatura del neo rossazzurro Coppola e pesca Monachello che, a due passi dalla porta, vince il contrasto con Terracciano e sigla il primo goal dell’anno per la formazione di D’Aversa.

Alla ripresa il copione non cambia: al 54′ infatti, complice un pasticcio difensivo di Sauro che non riesce a controllare il pallone, Gatto infila Terracciano, al quale questa volta non riesce il miracolo.

Il tris dei rossoneri giunge al 68′: Grossi chiude al meglio il triangolo con Monachello piazzando la palla nell’angolino basso alla destra della rete.

Modesti i tentativi di riposta del Catania: ci provano Rosina, Calaiò e Rinaudo, sempre dalla lunga distanza, ma nessun tiro è davvero pericoloso per Nicolas, praticamente a riposo per l’intera gara.

Da sottolineare l’espulsione di Bacinovic al 85′: dopo un battibecco con Escalante il direttore di gara ammonisce entrambi i giocatori, per il centrocampista sloveno però è il secondo giallo della partita.

Il migliore: Gatto(L)

Il peggiore: Sauro(C)




TABELLINO:

LANCIANO-CATANIA 3-0

MARCATORI: 42′ Monachello, 54′ Gatto, 68′ Grossi

LANCIANO (4-3-3): 12 Nicolas; 2 Aquilanti, 5 Troest, 19 Ferrario, 3 Mammarella (K); 23 Grossi (dal 79′ Vastola), 25 Bacinovic, 24 Di Cecco, 10 Piccolo (dal 66′ Pinato), 8 Monachello, 28 Gatto (dal 79′ Agazzi). A disposizione: 12 Ariditià, 6 Amenta, 18 Conti, 21 Nunzella, 31 Carpentieri. All. D’Aversa

CATANIA (4-3-1-2): 22 Terracciano; 26 Belmonte, 15 Sauro, 3 Spolli (dal 31′ Escalante), 24 Capuano; 42 Coppola, 4 Almiron, 21 Rinaudo; 20 Chrapek, 9 Calaiò, 7 Maniero (dal 72′ Çani). A disposizione: 12 Ficara, 1 Frison, 33 Ramos, 10 Rosina, 13 Garufi, 27 Jankovic, 39 Odjer, 14 Barisic. All. Marcolin

AMMONITI: Aquilanti, Capuano, Spolli, Rinaudo, Calaiò, Grossi, Ferrario, Escalante

ESPULSO: 85′ Bacinovic

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Inizia nel modo peggiore l’avventura di Marcolin sulla panchina del Catania. I rossazzurri vengono travolti 3-0 dal Lanciano, collezionando la nona sconfitta su dieci trasferte. Squadra ancora una volta senza gioco e in balia degli avversari.

CHRAPEK TREQUARTISTA – Il primo Catania di Marcolin scende in campo con il 4-3-1-2: esordio dal primo minuto per i tre nuovi acquisti Belmone, Coppola e Maniero. La novità più grande è sicuramente la posizione di Chrapek, che in assenza di Rosina agisce nel ruolo di trequartista.

SALVA TERRACCIANO - Inizialmente il match è bloccato, ma con il passare dei minuti il Lanciano guadagna metri e mette in difficoltà la difesa di un Catania abulico e senza idee. Chrapek non riesce a far gioco tra le linee e di conseguenza manca qualcuno che faccia da collante tra centrocampo e attacco. Maniero (che si sacrifica molto) e Calaiò sono troppo soli lì davanti e faticano a creare qualcosa di buono contro la difesa del Lanciano schierata.

Gatto, un’autentica spina nel fianco per gli etnei , ha le prime due grandi occasioni della partita, ma sulla sua strada trova un grande Terracciano, che si oppone con istinto ed ottimo senso della posizione ai tiri ravvicinati dell’attaccante rossonero. Alla mezz’ora, puntuale, arriva l’ennesimo infortunio: Spolli sbatte violentemente la testa in un contrasto con Monachello ed è costretto a lasciare il campo in barella dopo aver tentato invano di proseguire il match.


SBLOCCA MONACHELLO – Marcolin manda dentro Escalante, arretrando Coppola nel ruolo insolito di terzino destro e spostando Belmonte centrale. L’ennesima situazione di emergenza penalizza il Catania, che abbassa pericolosamente il baricentro e concede troppi spazi al Lanciano. In uno di questi si butta il solito Gatto, che entra in area dalla sinistra e regala a Monachello il più facile dei goal. Un goal che era quasi scritto.

FOLLIA SAURO – Nel secondo tempo le cose vanno addirittura peggio. Il Catania scompare dal campo e il Lanciano fa di fatto ciò che vuole. La ciliegina sulla torta della partita ‘horror’ di Sauro è senza dubbio il clamoroso buco difensivo che permette a Gatto di segnare il 2-0, battendo Terracciano con un beffardo pallonetto. L’ingresso di Rosina non cambia la musica e venti dalla fine il Lanciano serve il tris con Grossi, che finalizza una splendida azione di contropiede.

ANNO NUOVO… VECCHIA STORIA – Il nuovo anno e l’avvento di Marcolin non hanno cambiato le cose. Ingiudicabile la prestazione dei nuovi, soprattutto di Maniero, che si è sbattuto tanto nel primo tempo ma ha ricevuto pochissimi palloni giocabili. Il Catania, di fatto, in trasferta non esiste e l’ottava sconfitta su dieci è una sentenza. I tiri in porta (degni di nota) sono ancora una volta zero, ma perlomeno, per una volta, sono gli avversari a chiudere in dieci. Magrissima consolazione.

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Molto felice, dopo la vittoria netta contro il Catania, il tecnico del Lanciano, Roberto D'Aversa. Queste le sue parole a Sky Sport: "Non c'è maggiore soddisfazione per un allenatore riprendere il girone di ritorno con una bella vittoria. Devo dire che sono estremamente felice dei miei ragazzi, ma il merito va anche alla società e al direttore sportivo, che gira molto per i campi alla ricerca di giovani promesse, inoltre l'ambiente a Lanciano è molto tranquillo e permette di lavorare bene. I ragazzi ormai mentalmente sono predisposti a qualsiasi tipo di lavoro. Io cerco di dare delle direttive, poi in campo ci vanno loro".

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