18° giornata: Napoli - Catania 1-0
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STADIO SAN PAOLO - NAPOLI
Domenica 11 gennaio 2009 ore 15:00
18° GIORNATA SERIE A 2008/09
PROBABILE FORMAZIONE
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Ultima modifica di Rossazzurro il 11.01.09 - 17:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Mascara: "Il Napoli mi ha cercato"
L’attaccante del Catania, Giuseppe Mascara, è intervenuto oggi per parlare della partita contro il Napoli.
A “Radio Goal”, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Siamo in difficoltà fuori casa e dobbiamo assolutamente migliorare. Tra poche settimane inizierà il girone di ritorno e se vogliamo sperare in qualcosa di grande abbiamo necessità di fare punti anche in trasferta. A cominciare da domenica prossima con il Napoli. Gli azzurri stanno facendo grandi cose, sono giovani ed umili. Faccio loro un sincero in bocca al lupo. Gli schemi su palla inattiva? Sono per noi molto importanti, Gianni Vio è bravissimo e grazie a lui abbiamo tratto grandi benefici, oltre che molti punti. Sui calci piazzati è fondamentale riuscire a trovare soluzioni alternative. Il mio futuro? Non ho procuratore, faccio tutto da me da sette anni, se qualche grande club mi volesse sarei felicissimo, inutile nasconderlo. Preferisco, ad ogni modo, gestirmi da solo, nascono meno problemi. Il Napoli? In passato ho sfiorato più volte il Napoli, ora ho una certa età e non posso più fare parte di quello straordinario progetto”.
(fonte: itasportpress.it)
L’attaccante del Catania, Giuseppe Mascara, è intervenuto oggi per parlare della partita contro il Napoli.
A “Radio Goal”, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Siamo in difficoltà fuori casa e dobbiamo assolutamente migliorare. Tra poche settimane inizierà il girone di ritorno e se vogliamo sperare in qualcosa di grande abbiamo necessità di fare punti anche in trasferta. A cominciare da domenica prossima con il Napoli. Gli azzurri stanno facendo grandi cose, sono giovani ed umili. Faccio loro un sincero in bocca al lupo. Gli schemi su palla inattiva? Sono per noi molto importanti, Gianni Vio è bravissimo e grazie a lui abbiamo tratto grandi benefici, oltre che molti punti. Sui calci piazzati è fondamentale riuscire a trovare soluzioni alternative. Il mio futuro? Non ho procuratore, faccio tutto da me da sette anni, se qualche grande club mi volesse sarei felicissimo, inutile nasconderlo. Preferisco, ad ogni modo, gestirmi da solo, nascono meno problemi. Il Napoli? In passato ho sfiorato più volte il Napoli, ora ho una certa età e non posso più fare parte di quello straordinario progetto”.
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Lo Monaco: "Il Napoli? Non ci voleva"
CATANIA - Affrontare alla ripresa il Napoli è per il Catania un impegno proibitivo, ma non per questo impossibile, stando alle parole del direttore generale degli etnei Pietro Lo Monaco. "A Torino - ha dichararato a Radio Kiss Kiss - il Napoli ha giocato la classica partita prima delle vacanze e non credo che quella sconfitta abbia inficiato il suo prepotente girone d'andata. Gli azzurri sono stati tra i migliori e hanno in Hamsik e Lavezzi due autentici fenomeni. L'ambiente, poi, è compatto e credo che il Napoli possa dire la sua anche in ambito Champions. Per noi è il peggior avversario che potessimo incontrare alla ripresa del campionato".
Lo Monaco applaude la squadra per quanto fatto fino a ora e chiede un po' di personalità maggiore nelle gare in trasferta: "Fuori casa le partite ce le siamo sempre giocate, a volte con un pizzico di determinazione in più avremmo potuto fare qualche risultato ma siamo contenti così. Lontano da Catania i ragazzi forse hanno un problema di personalità e consapevolezza dei propri mezzi, ma non posso dire loro nulla. La squadra, a ogni modo, si esprime su livelli accettabili e in linea con il progetto tecnico".
(fonte: lasiciliaweb.it)
CATANIA - Affrontare alla ripresa il Napoli è per il Catania un impegno proibitivo, ma non per questo impossibile, stando alle parole del direttore generale degli etnei Pietro Lo Monaco. "A Torino - ha dichararato a Radio Kiss Kiss - il Napoli ha giocato la classica partita prima delle vacanze e non credo che quella sconfitta abbia inficiato il suo prepotente girone d'andata. Gli azzurri sono stati tra i migliori e hanno in Hamsik e Lavezzi due autentici fenomeni. L'ambiente, poi, è compatto e credo che il Napoli possa dire la sua anche in ambito Champions. Per noi è il peggior avversario che potessimo incontrare alla ripresa del campionato".
Lo Monaco applaude la squadra per quanto fatto fino a ora e chiede un po' di personalità maggiore nelle gare in trasferta: "Fuori casa le partite ce le siamo sempre giocate, a volte con un pizzico di determinazione in più avremmo potuto fare qualche risultato ma siamo contenti così. Lontano da Catania i ragazzi forse hanno un problema di personalità e consapevolezza dei propri mezzi, ma non posso dire loro nulla. La squadra, a ogni modo, si esprime su livelli accettabili e in linea con il progetto tecnico".
(fonte: lasiciliaweb.it)
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Leggo che potrebbero esserci novità di modulo... è vero?
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Con Zenga le novità sono sempre dietro l'angolo. Sembra si opti cmq per un 3-5-2 o 5-3-2 ... per farla breve, lo stesso modulo vincente contro la Roma.19angelo85 ha scritto:Leggo che potrebbero esserci novità di modulo... è vero?
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
La sfida Napoli-Catania
Napoli: Il ko in amichevole con la Cavese è stato solo uno scivolone vacanziero, attribuibile ad un clima di relax eccessivo dovuto anche ad i ritorni in patria per i tanti stranieri e, perchè no, a qualche panettone di troppo. Così come Pià, Montervino e Iezzo, il tecnico Edy Reja è anche lui una vecchia conoscenza del calcio etneo, rintracciabile in un passato non troppo remoto, in cui i rossoazzurri militavano nella cadetteria. Pertanto l'allenatore di Gorizia, ha rimesso prontamente a lavoro i sudamericani rientrati da oltreoceano per capitalizzare al meglio la sfida interna ad i rossoazzurri, definibile come un “derby del sud” o meglio “sudamericano”, essendo il Napoli il club che vanta più giocatori dell'America Latina. I tre punti sono l'unica prerogativa in casa biancoazzurra, dove l'obiettivo stagionale dichiarato è il quarto posto con la conseguente qualificazione per i preliminari Champions League, competizione alla quale i napoletani non partecipano dell'era Maradona. Per scavalcare la Fiorentina, attuale quarta classificata, la vittoria con il Catania sarà di fondamentale importanza, nella speranza che i viola ci mettano del proprio con una debacle casalinga con il Lecce. Tuttavia al giro di boa di metà stagione mancano ancora due turni, ed i due punti di svantaggio accumulati potranno essere colmati anche mediante la sfida a Verona dell'ultimo turno di andata.
Catania: Le vacanze in casa rossoazzurra sono iniziate nella migliore maniera possibile, grazie ad una prestazione esaltante nell'ultimo turno interno con la Roma, tra l'altro una delle rivali più acerrime degli ultimi anni. Il gusto della vittoria è stato talmente particolare ed estasiante, che ha galvanizzato squadra e tifoseria, facendone parlare per tutta la durata delle festività natalizie. Adesso il campionato ricomincia e si riparte da una trasferta insidiosissima, quella del San Paolo di Napoli, autentico fortino per i partenopei, che tra le altre cose rimane ancora inviolato dal Marzo08. Sotto il Vesuvio sono arrivate sette vittorie ed un pareggio, unico stop stagionale, maturato nell'incontro del 23 Novembre scorso con il Cagliari, in cui si potevano anche verificare dei risvolti peggiori in termini di risultato finale. Risulta ormai ridondante asserire come, il Catania versione trasferta, sia una squadra ben più debole ed annientabile che non solo spesso e volentieri ha dimostrato un atteggiamento rinunciatario, ma ha persino evidenziato considerevoli difficoltà in zona-gol. Difatti l'ultima marcatura risale a Siena-Catania, partita terminata in pareggio, con rete decisiva su rigore trasformato da Mascara negli ultimi scampoli della ripresa. Luogo comune è dire che moltissimi tifosi “firmerebbero anche per un pareggio” ma come ribadito in altre occasioni dagli stessi giocatori e dal mister Zenga, si scende in campo sempre per vincere e dare il meglio di sé; la partita con la Roma ne è una limpida testimonianza.
Probabili formazioni:
Napoli: A differenza degli etnei, i napoletani vantano un modulo di gioco ben definito e collaudato ormai dagli anni della serie B e per certi versi anche della serie C1, merito del mister Reja che è mente e trascinatore di questa squadra e dell'ambiente intero, nonostante anche alcune querelle con il presidente De Laurentis. Gli indisponibili sono solamente lo squalificato Santacroce, messosi in luce finora in uno splendido inizio di campionato, e gli infortunati Navarro e Zalayeta. Nel 3-5-2 che si andrà a comporre in campo ci sarà il solito Iezzo tra i pali con il trio di difesa formato da Cannavaro, Contini e Rinaudo, con quest'ultimo che preleverà appunto il giovana Santacroce. Centrocampo titolare al completo per Reja, con Maggio e Vitale sugli esterni (se Mannini non dovesse recuperare), a svolgere un ruolo fondamentale di appoggio e sostegno sia all'azione offensiva che a quella difensiva. Blasi sarà il vertice arretrato di centrocampo, con Gargano a dargli manforte specialmente in fase di non possesso. Punta di diamante del centrocampo napoletano è lo slovacco Marek Hamsik, la cui classe lo rende il prototipo del centrocampista moderno. Si potrebbe parafrasare che il giovane slovacco “costituisca l'amalgama tra i numeri 8 ed i numeri 10 del calcio d'altri tempi”, raccontatoci dai nostri nonni e reso celebre, per quanto concerne quei due ruoli, dai personaggi mitici di Mazzola e Rivera. In altri termini, la difficoltà di marcare lo slovacco è proprio l'ambiguità della sua posizione in campo e del modo di muoversi e partecipare alla manovra. E' infatti di consueto presente nella linea mediana a cinque, tendendo sempre a cercare degli spunti sulla trequarti ed inserirsi anche in zona-gol, rendendosi pericolosissimo. Nella rosa partenopea, il talento dello slovacco è paragonabile solo a quello del “Pocho” Lavezzi, fuoriclasse argentino già da qualche tempo nel giro della nazionale di Maradona. Proprio “El pocho” assieme al centravanti Denis, andrà a comporre un tandem d'attacco tanto ostico quanto talentuoso.
Catania: Al 3-5-2 di Reja, Zenga potrebbe rispondere con lo stesso modulo, avendo riscosso ottimi frutti nella sfida con la Roma. Tuttavia come ci ha bene insegnato il tecnico milanese, è sempre difficile scovare sistema di gioco e formazione anche a distanza di poche ora dal match, perchè il Catania costruito dall'”Uomo Ragno”, com'è risaputo,è una vera e propria squadra camaleontica. In porta ci sarà come di consueto, l'argentino Bizzarri che vorrà farsi valere e mettersi in mostra nella sfida a distanza con il tandem napoletano di stessa nazionalità. In difesa si dovrà fare a meno dello squalificato Stovini, rilevato da Silvestri che andrà a fare reparto insieme a Terlizzi e Silvestre, una delle straordinarie rivelazioni del campionato etneo. Il ruolo d'immenso peso specifico, specialmente in chiave tattica sarà ricoperto sugli esterni da Izco e Tedesco, che dovranno inserirsi e fornire dei palloni giocabili per le punte, ma al tempo stesso dovranno arrestare la manovra partenopea, che fa delle fasce laterali un'arma micidiale, sviluppandosi appunto prevalentemente sulle corsie esterne. Maggio e Mannini saranno due clienti scomodissimi per i due rossoazzurri che se usciranno dal campo senza demeriti, vorrà dire che il match tutto sommato non sarà stato affatto da “cestinare”. In mezzo al campo è ballottaggio per una maglia tra Biagianti e Baiocco, uno degli eroi(calcisticamente parlando) della partita con la Roma. Gli altri due posti utili saranno ricoperti dai due argentini Carboni e Ledesma, fulcro del gioco degli etnei. In avanti spazio al folletto Mascara in coppia con uno tra Morimoto e Paolucci. Possibile persino l'inserimento dell'uruguagio Martinez, giocatore che tiene moltissimo a questa sfida dal sapore di casa, visti e considerati i quattro connazionali arruolati tra le fila napoletane.
Uomini chiave
Napoli:
Maggio- Da quando è arrivato sotto il Vesuvio, le sue prestazioni sono in crescita costante e gran parte dei gol segnati sono stato merito suo. Le sue discese sulla fascia destra sono spesso inarrestabili e continue per tutto l'arco del match. E' sotto stretta osservazione di Marcello Lippi, che vorrà serbare anche per lui un posto in maglia azzurra.
Hamsik- Il talento slovacco è finora artefice di una stagione ancor sopra le attese ed i numeri di quella precedente. I grandi club fanno la fila per assicurarsi il suo cartellino e le insistenti voci che arrivano da Madrid, sponda Real, assumono via via una consistenza sempre maggiore. E' il centrocampista del futuro.
Lavezzi- L'attaccante partenopeo ha un valore tecnico non comune e la sua atleticità lo rende ancor più pericoloso. In campo aperto risulta devastante, merito della sua rapidità, classe e scaltrezza nel saltare l'uomo; tatticamente si colloca accanto la punta di riferimento, ma è libero di svariare e lo si trova in qualunque zona del campo. Alcuni anche in nazionale lo hanno definito più forte di Tevez, giocatore che si avvicina molto alle caratteristiche del Pocho. Egli probabilmente tra qualche anno si misurerà anche su palcoscenici di un certo spessore e li il banco di prova con il connazionale non sarà puramente teorico.
Catania:
Silvestre- Dovrà continuare a far vedere quanto di buono è stato detto e scritto nei suoi confronti. Nel Boca Juniors giocava a fasi alterne, al Catania ha trovato quella continuità che gli mancava oltreoceano. E' diventato il baluardo della difesa rossoazzurra, nonché punto di riferimento in questa nuova stagione, assieme al centrale fiorentino Stovini, domenica assente. Gli si chiederà una prestazione maiuscola per poter sopperire degnamente ad una carenza così importante, proprio con avversari di cotanto rilievo.
Carboni- La “diga” che abbiamo visto in altre occasioni potrebbe non bastare di fronte alla rapidità ed alla classe del giovane Hamsik, che opererà nella sua porzione di campo. Dovrà tamponare e recuperare una caterva di palloni rigiocabili per le ripartenze.
Mascara- E' lui il Lavezzi rossoazzurro. Il fisico in parte li accomuno e l'estro e la qualità sono notevolissimi nonostante provengano da Caltagirone e non dalla terra di Maradona. Le sue mansioni saranno anche quelle di ripiegare in fase difensiva e ripartire in campo aperto, divenendo il pericolo numero uno per gli avversari. Attaccare gli spazi e muoversi parecchio saranno due dei compiti principali per non dare punti di riferimento alla retroguardia partenopea. Provarci anche da fuori potrebbe essere una valida alternativa di cui bisognerà fare buon uso per cogliere impreparati gli avversari.
(fonte: mondocatania.com)
Napoli: Il ko in amichevole con la Cavese è stato solo uno scivolone vacanziero, attribuibile ad un clima di relax eccessivo dovuto anche ad i ritorni in patria per i tanti stranieri e, perchè no, a qualche panettone di troppo. Così come Pià, Montervino e Iezzo, il tecnico Edy Reja è anche lui una vecchia conoscenza del calcio etneo, rintracciabile in un passato non troppo remoto, in cui i rossoazzurri militavano nella cadetteria. Pertanto l'allenatore di Gorizia, ha rimesso prontamente a lavoro i sudamericani rientrati da oltreoceano per capitalizzare al meglio la sfida interna ad i rossoazzurri, definibile come un “derby del sud” o meglio “sudamericano”, essendo il Napoli il club che vanta più giocatori dell'America Latina. I tre punti sono l'unica prerogativa in casa biancoazzurra, dove l'obiettivo stagionale dichiarato è il quarto posto con la conseguente qualificazione per i preliminari Champions League, competizione alla quale i napoletani non partecipano dell'era Maradona. Per scavalcare la Fiorentina, attuale quarta classificata, la vittoria con il Catania sarà di fondamentale importanza, nella speranza che i viola ci mettano del proprio con una debacle casalinga con il Lecce. Tuttavia al giro di boa di metà stagione mancano ancora due turni, ed i due punti di svantaggio accumulati potranno essere colmati anche mediante la sfida a Verona dell'ultimo turno di andata.
Catania: Le vacanze in casa rossoazzurra sono iniziate nella migliore maniera possibile, grazie ad una prestazione esaltante nell'ultimo turno interno con la Roma, tra l'altro una delle rivali più acerrime degli ultimi anni. Il gusto della vittoria è stato talmente particolare ed estasiante, che ha galvanizzato squadra e tifoseria, facendone parlare per tutta la durata delle festività natalizie. Adesso il campionato ricomincia e si riparte da una trasferta insidiosissima, quella del San Paolo di Napoli, autentico fortino per i partenopei, che tra le altre cose rimane ancora inviolato dal Marzo08. Sotto il Vesuvio sono arrivate sette vittorie ed un pareggio, unico stop stagionale, maturato nell'incontro del 23 Novembre scorso con il Cagliari, in cui si potevano anche verificare dei risvolti peggiori in termini di risultato finale. Risulta ormai ridondante asserire come, il Catania versione trasferta, sia una squadra ben più debole ed annientabile che non solo spesso e volentieri ha dimostrato un atteggiamento rinunciatario, ma ha persino evidenziato considerevoli difficoltà in zona-gol. Difatti l'ultima marcatura risale a Siena-Catania, partita terminata in pareggio, con rete decisiva su rigore trasformato da Mascara negli ultimi scampoli della ripresa. Luogo comune è dire che moltissimi tifosi “firmerebbero anche per un pareggio” ma come ribadito in altre occasioni dagli stessi giocatori e dal mister Zenga, si scende in campo sempre per vincere e dare il meglio di sé; la partita con la Roma ne è una limpida testimonianza.
Probabili formazioni:
Napoli: A differenza degli etnei, i napoletani vantano un modulo di gioco ben definito e collaudato ormai dagli anni della serie B e per certi versi anche della serie C1, merito del mister Reja che è mente e trascinatore di questa squadra e dell'ambiente intero, nonostante anche alcune querelle con il presidente De Laurentis. Gli indisponibili sono solamente lo squalificato Santacroce, messosi in luce finora in uno splendido inizio di campionato, e gli infortunati Navarro e Zalayeta. Nel 3-5-2 che si andrà a comporre in campo ci sarà il solito Iezzo tra i pali con il trio di difesa formato da Cannavaro, Contini e Rinaudo, con quest'ultimo che preleverà appunto il giovana Santacroce. Centrocampo titolare al completo per Reja, con Maggio e Vitale sugli esterni (se Mannini non dovesse recuperare), a svolgere un ruolo fondamentale di appoggio e sostegno sia all'azione offensiva che a quella difensiva. Blasi sarà il vertice arretrato di centrocampo, con Gargano a dargli manforte specialmente in fase di non possesso. Punta di diamante del centrocampo napoletano è lo slovacco Marek Hamsik, la cui classe lo rende il prototipo del centrocampista moderno. Si potrebbe parafrasare che il giovane slovacco “costituisca l'amalgama tra i numeri 8 ed i numeri 10 del calcio d'altri tempi”, raccontatoci dai nostri nonni e reso celebre, per quanto concerne quei due ruoli, dai personaggi mitici di Mazzola e Rivera. In altri termini, la difficoltà di marcare lo slovacco è proprio l'ambiguità della sua posizione in campo e del modo di muoversi e partecipare alla manovra. E' infatti di consueto presente nella linea mediana a cinque, tendendo sempre a cercare degli spunti sulla trequarti ed inserirsi anche in zona-gol, rendendosi pericolosissimo. Nella rosa partenopea, il talento dello slovacco è paragonabile solo a quello del “Pocho” Lavezzi, fuoriclasse argentino già da qualche tempo nel giro della nazionale di Maradona. Proprio “El pocho” assieme al centravanti Denis, andrà a comporre un tandem d'attacco tanto ostico quanto talentuoso.
Catania: Al 3-5-2 di Reja, Zenga potrebbe rispondere con lo stesso modulo, avendo riscosso ottimi frutti nella sfida con la Roma. Tuttavia come ci ha bene insegnato il tecnico milanese, è sempre difficile scovare sistema di gioco e formazione anche a distanza di poche ora dal match, perchè il Catania costruito dall'”Uomo Ragno”, com'è risaputo,è una vera e propria squadra camaleontica. In porta ci sarà come di consueto, l'argentino Bizzarri che vorrà farsi valere e mettersi in mostra nella sfida a distanza con il tandem napoletano di stessa nazionalità. In difesa si dovrà fare a meno dello squalificato Stovini, rilevato da Silvestri che andrà a fare reparto insieme a Terlizzi e Silvestre, una delle straordinarie rivelazioni del campionato etneo. Il ruolo d'immenso peso specifico, specialmente in chiave tattica sarà ricoperto sugli esterni da Izco e Tedesco, che dovranno inserirsi e fornire dei palloni giocabili per le punte, ma al tempo stesso dovranno arrestare la manovra partenopea, che fa delle fasce laterali un'arma micidiale, sviluppandosi appunto prevalentemente sulle corsie esterne. Maggio e Mannini saranno due clienti scomodissimi per i due rossoazzurri che se usciranno dal campo senza demeriti, vorrà dire che il match tutto sommato non sarà stato affatto da “cestinare”. In mezzo al campo è ballottaggio per una maglia tra Biagianti e Baiocco, uno degli eroi(calcisticamente parlando) della partita con la Roma. Gli altri due posti utili saranno ricoperti dai due argentini Carboni e Ledesma, fulcro del gioco degli etnei. In avanti spazio al folletto Mascara in coppia con uno tra Morimoto e Paolucci. Possibile persino l'inserimento dell'uruguagio Martinez, giocatore che tiene moltissimo a questa sfida dal sapore di casa, visti e considerati i quattro connazionali arruolati tra le fila napoletane.
Uomini chiave
Napoli:
Maggio- Da quando è arrivato sotto il Vesuvio, le sue prestazioni sono in crescita costante e gran parte dei gol segnati sono stato merito suo. Le sue discese sulla fascia destra sono spesso inarrestabili e continue per tutto l'arco del match. E' sotto stretta osservazione di Marcello Lippi, che vorrà serbare anche per lui un posto in maglia azzurra.
Hamsik- Il talento slovacco è finora artefice di una stagione ancor sopra le attese ed i numeri di quella precedente. I grandi club fanno la fila per assicurarsi il suo cartellino e le insistenti voci che arrivano da Madrid, sponda Real, assumono via via una consistenza sempre maggiore. E' il centrocampista del futuro.
Lavezzi- L'attaccante partenopeo ha un valore tecnico non comune e la sua atleticità lo rende ancor più pericoloso. In campo aperto risulta devastante, merito della sua rapidità, classe e scaltrezza nel saltare l'uomo; tatticamente si colloca accanto la punta di riferimento, ma è libero di svariare e lo si trova in qualunque zona del campo. Alcuni anche in nazionale lo hanno definito più forte di Tevez, giocatore che si avvicina molto alle caratteristiche del Pocho. Egli probabilmente tra qualche anno si misurerà anche su palcoscenici di un certo spessore e li il banco di prova con il connazionale non sarà puramente teorico.
Catania:
Silvestre- Dovrà continuare a far vedere quanto di buono è stato detto e scritto nei suoi confronti. Nel Boca Juniors giocava a fasi alterne, al Catania ha trovato quella continuità che gli mancava oltreoceano. E' diventato il baluardo della difesa rossoazzurra, nonché punto di riferimento in questa nuova stagione, assieme al centrale fiorentino Stovini, domenica assente. Gli si chiederà una prestazione maiuscola per poter sopperire degnamente ad una carenza così importante, proprio con avversari di cotanto rilievo.
Carboni- La “diga” che abbiamo visto in altre occasioni potrebbe non bastare di fronte alla rapidità ed alla classe del giovane Hamsik, che opererà nella sua porzione di campo. Dovrà tamponare e recuperare una caterva di palloni rigiocabili per le ripartenze.
Mascara- E' lui il Lavezzi rossoazzurro. Il fisico in parte li accomuno e l'estro e la qualità sono notevolissimi nonostante provengano da Caltagirone e non dalla terra di Maradona. Le sue mansioni saranno anche quelle di ripiegare in fase difensiva e ripartire in campo aperto, divenendo il pericolo numero uno per gli avversari. Attaccare gli spazi e muoversi parecchio saranno due dei compiti principali per non dare punti di riferimento alla retroguardia partenopea. Provarci anche da fuori potrebbe essere una valida alternativa di cui bisognerà fare buon uso per cogliere impreparati gli avversari.
(fonte: mondocatania.com)
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- Iscritto il:04.06.06 - 13:27
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
"Attenti al Napoli"
Il Catania comincia il 2009 con la trasferta al San Paolo. Zenga: "I partenopei hanno giocatori in grado di risolvere la partita come Hamsik o Lavezzi e sono micidiali nel dare ampiezza al gioco''. Venti convocati: Acerbis c'è, Spinesi e Kosicky no. In difesa spazio a Silvestri
Un brutto cliente che evoca ricordi piacevoli. Il 2009 del Catania comincia con la trasferta contro il Napoli, la squadra contro la quale, lo scorso aprile, Walter Zenga debuttò in A alla guida dei rossazzurri, festeggiando l'esordio con un rotondo 3-0.
''La formazione partenopea - spiega il tecnico milanese - mi ricorderà sempre quel giorno speciale, ma il legame con quell'incontro finisce lì. Non vedo altre analogie con la prossima sfida''.
''Il Napoli - aggiunge Zenga - è da tempo in crescita esponenziale e ha tutto per tornare ai livelli dei tempi in cui giocavo nell'Inter, quelli che risalgono a Maradona. Gli azzurri hanno giocatori in grado di risolvere la partita in ogni momento come Hamsik o Lavezzi e sono micidiali nel dare ampiezza al gioco sfruttando al meglio le fasce e i movimenti dell'argentino. Sarà un confronto tra due squadre che giocano un buon calcio, dovremo essere bravi ad attaccarli senza concedere spazi preziosi''.
Opposto a un avversario che in casa concede poco o nulla (sette vittorie e un pari in otto incontri disputati), il Catania resta a caccia della svolta in trasferta, dove non vince dall'aprile del 2007. ''Se continuiamo ad avere lo stesso rendimento interno - dice Zenga - possiamo anche non badarci. Dovessimo riuscire ad ottenere altri venticinque punti nei prossimi ventuno incontri, nessuno potrebbe obiettare nulla. E' vero che sinora lontano dal Massimino abbiamo raccolto solo tre punti, ma è altrettanto vero che con appena un successo in più il nostro bottino esterno sarebbe stato oltre la media''.
Sono venti i convocati da Zenga per il San Paolo. C'è pure lo squalificato Stovini, visto che il gruppo etneo, dopo la trasferta di Napoli, non farà rientro in sede, ma resterà in ritiro a Torre Annunziata in vista dell'impegno di mercoledì sera, a Torino, in Coppa Italia, contro la Juventus.
In difesa, al posto del centrale toscano, spazio Silvestri. Sulle fasce Sardo e Sabato si giocano due maglie con Izco e Tedesco. Un dubbio in avanti per il ruolo di partner di Mascara (Paolucci, Morimoto o Plasmati).
Prima convocazione per il portiere Acerbis, ingaggiato in settimana dal Grosseto. Sono rimasti a Catania, invece, l'altro portiere Kosicky, vicino alla cessione in prestito al Ravenna, e il centravanti Spinesi, a un passo dalla Salernitana. Non c'è neppure Alvarez, rimasto in Argentina dopo la sosta per accasarsi al Rosario Central. ''Non tutte le ciambelle riescono col buco'', commenta Zenga.
(fonte: lasiciliaweb.it)
Il Catania comincia il 2009 con la trasferta al San Paolo. Zenga: "I partenopei hanno giocatori in grado di risolvere la partita come Hamsik o Lavezzi e sono micidiali nel dare ampiezza al gioco''. Venti convocati: Acerbis c'è, Spinesi e Kosicky no. In difesa spazio a Silvestri
Un brutto cliente che evoca ricordi piacevoli. Il 2009 del Catania comincia con la trasferta contro il Napoli, la squadra contro la quale, lo scorso aprile, Walter Zenga debuttò in A alla guida dei rossazzurri, festeggiando l'esordio con un rotondo 3-0.
''La formazione partenopea - spiega il tecnico milanese - mi ricorderà sempre quel giorno speciale, ma il legame con quell'incontro finisce lì. Non vedo altre analogie con la prossima sfida''.
''Il Napoli - aggiunge Zenga - è da tempo in crescita esponenziale e ha tutto per tornare ai livelli dei tempi in cui giocavo nell'Inter, quelli che risalgono a Maradona. Gli azzurri hanno giocatori in grado di risolvere la partita in ogni momento come Hamsik o Lavezzi e sono micidiali nel dare ampiezza al gioco sfruttando al meglio le fasce e i movimenti dell'argentino. Sarà un confronto tra due squadre che giocano un buon calcio, dovremo essere bravi ad attaccarli senza concedere spazi preziosi''.
Opposto a un avversario che in casa concede poco o nulla (sette vittorie e un pari in otto incontri disputati), il Catania resta a caccia della svolta in trasferta, dove non vince dall'aprile del 2007. ''Se continuiamo ad avere lo stesso rendimento interno - dice Zenga - possiamo anche non badarci. Dovessimo riuscire ad ottenere altri venticinque punti nei prossimi ventuno incontri, nessuno potrebbe obiettare nulla. E' vero che sinora lontano dal Massimino abbiamo raccolto solo tre punti, ma è altrettanto vero che con appena un successo in più il nostro bottino esterno sarebbe stato oltre la media''.
Sono venti i convocati da Zenga per il San Paolo. C'è pure lo squalificato Stovini, visto che il gruppo etneo, dopo la trasferta di Napoli, non farà rientro in sede, ma resterà in ritiro a Torre Annunziata in vista dell'impegno di mercoledì sera, a Torino, in Coppa Italia, contro la Juventus.
In difesa, al posto del centrale toscano, spazio Silvestri. Sulle fasce Sardo e Sabato si giocano due maglie con Izco e Tedesco. Un dubbio in avanti per il ruolo di partner di Mascara (Paolucci, Morimoto o Plasmati).
Prima convocazione per il portiere Acerbis, ingaggiato in settimana dal Grosseto. Sono rimasti a Catania, invece, l'altro portiere Kosicky, vicino alla cessione in prestito al Ravenna, e il centravanti Spinesi, a un passo dalla Salernitana. Non c'è neppure Alvarez, rimasto in Argentina dopo la sosta per accasarsi al Rosario Central. ''Non tutte le ciambelle riescono col buco'', commenta Zenga.
(fonte: lasiciliaweb.it)
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Reja con il dubbio Lavezzi
NAPOLI - È il dubbio relativo alla presenza in campo di Lavezzi a caratterizzare la vigilia di Napoli-Catania, diciottesima giornata del campionato di serie A ma soprattutto prima gara ufficiale del 2009.
L'argentino, che non ha partecipato all'allenamento di rifinitura per un leggero stato influenzale, risulta però essere nella lista dei convocati da Reja. Se il Pocho non dovesse farcela è già pronto il giovane Russotto.
Non saranno della partita, oltre che lo squalificato Fabiano Santacroce, anche Daniele Mannini e Marcelo Zalayeta. Il primo alle prese con i postumi della febbre mentre il secondo lamenta un risentimento al ginocchio.
Insomma, una vigilia difficile per il tecnico Edy Reja che al posto di Santacroce dovrebbe mandare in campo Rinaudo con, a completare il reparto difensivo, Cannavaro a destra e Contini. Per il centrocampo l'unica novità è costituita da Vitale che si riprende il posto da titolare. Per il resto confermati Maggio, Blasi, Gargano ed Hamsik. Rimane, invece, l'incognita attacco dove l'unica presenza certa resta quella di German Denis.
Intanto la città continua a sognare la Champions e Lavezzi, Zalayeta e Denis hanno confermato le loro ambizioni di vertice. "E di questo sono lieto perchè significa che il gruppo ha preso coscienza del proprio valore - ha commentato Reja - è un traguardo che guardiamo con fiducia anche se c'è una concorrenza fortissima con almeno 8 squadre, ma l'importante è che ci siamo anche noi. Certamente sarebbe un mezzo miracolo arrivarci, vista la qualità delle big di questo campionato. Ma nel calcio alle speranze e ai sogni bisogna dare un seguito concreto in campo".
Reja, alla vigilia delle ripresa dopo la sosta natalizia, si dice comunque soddisfatto di questa prima parte della stagione: "Il rendimento del girone di andata, sinora, è stato altissimo. È chiaro che se dovessimo bissare questa andatura tutto sarebbe possibile, ma si sa che con i campi pesanti e l'inverno, il girone di ritorno è sempre quello più duro. Stiamo comunque lavorando per questo e anche per acquisire maggiore continuità esterna".
Il binario che porta in alto è dunque doppio per i partenopei che dovranno migliorare il rendimento esterno e mantenere quello casalingo: "Finora la nostra media casalinga è stata straordinaria - ha ripreso il tecnico - al San Paolo abbiamo la spinta emotiva del pubblico, che è determinante. Fuori il rendimento non è da buttare, ma dovessimo riuscire ad avere il piglio giusto anche lontano da Fuorigrotta, allora... È una questione di personalità, che si forma pian piano, acquisendo sicurezza".
Intanto domani arriva il Catania di Zenga: "Non sarà una partita facile - spiega Reja - gli etnei sono la rivelazione della stagione e non possiamo pensare di avere la vittoria in tasca. E poi noi, che siamo una squadra di corsa, abbiamo la necessità di ritrovare il ritmo di prima della sosta".
(fonte: lasiciliaweb.it)
NAPOLI - È il dubbio relativo alla presenza in campo di Lavezzi a caratterizzare la vigilia di Napoli-Catania, diciottesima giornata del campionato di serie A ma soprattutto prima gara ufficiale del 2009.
L'argentino, che non ha partecipato all'allenamento di rifinitura per un leggero stato influenzale, risulta però essere nella lista dei convocati da Reja. Se il Pocho non dovesse farcela è già pronto il giovane Russotto.
Non saranno della partita, oltre che lo squalificato Fabiano Santacroce, anche Daniele Mannini e Marcelo Zalayeta. Il primo alle prese con i postumi della febbre mentre il secondo lamenta un risentimento al ginocchio.
Insomma, una vigilia difficile per il tecnico Edy Reja che al posto di Santacroce dovrebbe mandare in campo Rinaudo con, a completare il reparto difensivo, Cannavaro a destra e Contini. Per il centrocampo l'unica novità è costituita da Vitale che si riprende il posto da titolare. Per il resto confermati Maggio, Blasi, Gargano ed Hamsik. Rimane, invece, l'incognita attacco dove l'unica presenza certa resta quella di German Denis.
Intanto la città continua a sognare la Champions e Lavezzi, Zalayeta e Denis hanno confermato le loro ambizioni di vertice. "E di questo sono lieto perchè significa che il gruppo ha preso coscienza del proprio valore - ha commentato Reja - è un traguardo che guardiamo con fiducia anche se c'è una concorrenza fortissima con almeno 8 squadre, ma l'importante è che ci siamo anche noi. Certamente sarebbe un mezzo miracolo arrivarci, vista la qualità delle big di questo campionato. Ma nel calcio alle speranze e ai sogni bisogna dare un seguito concreto in campo".
Reja, alla vigilia delle ripresa dopo la sosta natalizia, si dice comunque soddisfatto di questa prima parte della stagione: "Il rendimento del girone di andata, sinora, è stato altissimo. È chiaro che se dovessimo bissare questa andatura tutto sarebbe possibile, ma si sa che con i campi pesanti e l'inverno, il girone di ritorno è sempre quello più duro. Stiamo comunque lavorando per questo e anche per acquisire maggiore continuità esterna".
Il binario che porta in alto è dunque doppio per i partenopei che dovranno migliorare il rendimento esterno e mantenere quello casalingo: "Finora la nostra media casalinga è stata straordinaria - ha ripreso il tecnico - al San Paolo abbiamo la spinta emotiva del pubblico, che è determinante. Fuori il rendimento non è da buttare, ma dovessimo riuscire ad avere il piglio giusto anche lontano da Fuorigrotta, allora... È una questione di personalità, che si forma pian piano, acquisendo sicurezza".
Intanto domani arriva il Catania di Zenga: "Non sarà una partita facile - spiega Reja - gli etnei sono la rivelazione della stagione e non possiamo pensare di avere la vittoria in tasca. E poi noi, che siamo una squadra di corsa, abbiamo la necessità di ritrovare il ritmo di prima della sosta".
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
I CONVOCATI
Sono 20 i convocati da Mister Zenga per le due partite di Napoli e Torino (Coppa Italia), Spinesi non convocato è ad un passo dall'accasarsi alla Salernitana, l'annuncio potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Portieri: 1 Bizzarri, 20 Acerbis; Difensori: 3 Sabato, 2 Sardo, 4 Silvestre, 21 Silvestri, 6 Stovini, 23 Terlizzi; Centrocampisti: 17 Baiocco, 27 Biagianti, 5 Carboni, 10 Dica, 13 Izco, 8 Ledesma, 19 Tedesco; Attaccanti: 25 Martinez, 7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Paolucci, 16 Plasmati.
Sono 20 i convocati da Mister Zenga per le due partite di Napoli e Torino (Coppa Italia), Spinesi non convocato è ad un passo dall'accasarsi alla Salernitana, l'annuncio potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Portieri: 1 Bizzarri, 20 Acerbis; Difensori: 3 Sabato, 2 Sardo, 4 Silvestre, 21 Silvestri, 6 Stovini, 23 Terlizzi; Centrocampisti: 17 Baiocco, 27 Biagianti, 5 Carboni, 10 Dica, 13 Izco, 8 Ledesma, 19 Tedesco; Attaccanti: 25 Martinez, 7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Paolucci, 16 Plasmati.
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Prima che inizi a inveire contro l'arbitro, ditemi che cavolo ha combinato a fine primo tempo e nel recupero del secondo... per non parlare di ciò che ha fatto durante la partita.
p.s.: questo deficiente è quello di Catania-Parma (0-0) dello scorso anno, che annullò un gol a Spinesi e nessuno capì il perchè.
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Nel 1° tempo ha fischiato la fine al 45°, non ha concesso recupero. Siamo stati fortunati visto che Morimoto era in attacco, è vero, ma Rinaudo e Contini si erano fermatiMascarinho ha scritto:Prima che inizi a inveire contro l'arbitro, ditemi che cavolo ha combinato a fine primo tempo e nel recupero del secondo... per non parlare di ciò che ha fatto durante la partita.
p.s.: questo deficiente è quello di Catania-Parma (0-0) dello scorso anno, che annullò un gol a Spinesi e nessuno capì il perchè.
Forse poi era rigore sulla punizione data al limite, il fallo su Maggio era sulla linea m'è sembrato e (forse) c'era il rigore per il mani di Tedesco sul colpo di testa di Denis.
Nel recupero del 2° tempo che è successo?
:mmm:
Un saluto a tutti.
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Nel 1° tempo ha fischiato a 44:55 con Morimoto al limite dell'area, e nel 2° non si è capito nulla con quella lavagna luminosa. Ha dato 5 minuti ma se ne sono andati via 3 solo per farla funzionare. Il rigore dato era netto (ma è giusto che questi rigori siano dati a tutti però), mentre quello su Maggio, onestamente non so. Sul gol purtroppo tutto regolare... era in linea.totti77 ha scritto:Nel 1° tempo ha fischiato la fine al 45°, non ha concesso recupero. Siamo stati fortunati visto che Morimoto era in attacco, è vero, ma Rinaudo e Contini si erano fermatiMascarinho ha scritto:Prima che inizi a inveire contro l'arbitro, ditemi che cavolo ha combinato a fine primo tempo e nel recupero del secondo... per non parlare di ciò che ha fatto durante la partita.
p.s.: questo deficiente è quello di Catania-Parma (0-0) dello scorso anno, che annullò un gol a Spinesi e nessuno capì il perchè.
Forse poi era rigore sulla punizione data al limite, il fallo su Maggio era sulla linea m'è sembrato e (forse) c'era il rigore per il mani di Tedesco sul colpo di testa di Denis.
Nel recupero del 2° tempo che è successo?
:mmm:
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
p.s.: ma l'avete visto quante persone c'erano a bordocampo, precisamente dietro le porte?
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
Errori, errori, errori... che scempio!
L'azione la può fermare durante 1 attacco? Morimoto penalizzato, come il Catania.
3 minuti di recupero troppo pochi... a firenze 6 + 1 ulteriore dato dal quarto uomo, + 1 altro richiesto da gilardino...
MAH!
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3 minuti di recupero troppo pochi... a firenze 6 + 1 ulteriore dato dal quarto uomo, + 1 altro richiesto da gilardino...
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Re: 18° giornata: Napoli - Catania
L'azione va fermata quando scade il tempo, ovunque sia (eccetto in caso di rigore). Il regolamento dice questo. Non so però se era il 44:55, o quantomeno non c'ho fatto caso sinceramente...lo rivedrò.madovedobbiamoandare ha scritto:Errori, errori, errori... che scempio!
L'azione la può fermare durante 1 attacco? Morimoto penalizzato, come il Catania.
3 minuti di recupero troppo pochi... a firenze 6 + 1 ulteriore dato dal quarto uomo, + 1 altro richiesto da gilardino...
MAH!
Di minuti di recupero ne ha dati 5, non 3
Vero cmq che s'è perso un pò di tempo con la lavagnetta che non funzionava bene e probabilmente 1 in più ci stava.
Un saluto a tutti.
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