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Rosa 2008/09
Inviato: 02.08.08 - 21:11
da Rossazzurro
PORTIERI
1 Albano Bizzarri
12 Tomas Kosicky
20 Paolo Acerbis
DIFENSORI
14 Pablo Alvarez
4 Matias Silvestre
21 Cristian Silvestri
6 Lorenzo Stovini
23 Christian Terlizzi
CENTROCAMPISTI
17 Davide Baiocco
27 Marco Biagianti
5 Ezequiel Alejo Carboni
13 Mariano Izco
8 Pablo Ledesma
11 Ezequiel Cristian Llama
22 Francesco Millesi
19 Giacomo Tedesco
ATTACCANTI
10 Nicolae Dica
25 Jorge Martinez
7 Giuseppe Mascara
15 Takayuki Morimoto
9 Michele Paolucci
24 Gionatha Spinesi
ALLENATORE: Walter Zenga
Portieri
Inviato: 11.08.08 - 09:45
da Rossazzurro
Albano Benjamin Bizzarri (Etruria, 9 novembre 1977) è un calciatore argentino.
Storia
Bizzarri iniziò la sua carriera calcistica al Racing in Argentina, club in cui militò tra il 1995 e il 1998. Nel 1999 - 2000 si trasferì in Spagna e precisamente al Real Madrid club con cui debutto nella Liga spagnola il 25 settembre del 1999 contro il Malaga.
Ma le cose nel Real non andarono come lui sperava e l'anno seguente passò al Real Valladolid giocando sempre titolare.
Con l'inizio della stagione 2006 - 2007 sposò il progetto del Gimnàstic de Tarragona neopromosso nella Primera División spagnola
Nel giugno 2007, a seguito della retrocessione nella seconda divisione della squadra di Tarragona, il portiere argentino è passato sotto le file del Catania, il quale ha acquistato il giocatore a parametro zero.
Nazionale
Partecipa alla Copa América 1999 come secondo portiere.
Palmarés
Champions League: 1
Real Madrid: 1999/2000
Ciro Polito (Napoli, 12 aprile 1979) è un calciatore italiano.
Gioca come portiere nel Catania, con cui ha esordito in Serie A come secondo di Armando Pantanelli.
Carriera
Cresce calcisticamente nella Salernitana, nel 1998 passa al Rimini in Serie C2. In Romagna colleziona 29 presenze subendo solo 14 reti, dopo di che torna a Salerno.
Ma la seconda stagione alla Salernitana è confusa, il portiere, allora 20enne, viene dirottato prima alla Lucchese poi al Mantova, non riesce a trovare serenità, né in campo coi compagni né al chiuso delle stanze dei bottoni. Parte per Avellino rescindendo con la Salernitana.
In Irpinia resta due stagioni, gli anni della sua consacrazione come professionista, i più importanti della carriera. Escalation di successi, parte per Pistoia, l'anno successivo sfiora la B con l'Acireale, cedendo le armi solo ai play off. Arriva la chiamata rossazzurra, il Presidente Antonino Pulvirenti, che ad Acireale gli aveva consegnato i guanti da titolare, lo chiama al Catania, pochi chilometri, dalla provincia al capoluogo, Polito accetta.
In rossazzurro viene chiuso da Armando Pantanelli, giocando appena sei volte in due anni e mezzo e subendo appena 3 gol. Esordisce in Serie A il 26 novembre 2006, in Catania-Parma 2-0. Polito dà comunque prova della sua bravura nelle rare apparizioni e ciò gli vale la chiamata del Pescara nel gennaio 2007. Tramite uno scambio di prestiti che include il passaggio di Vitangelo Spadavecchia al Catania, il portiere napoletano può così giocare da titolare in Serie B. Le sue 17 presenze non aiutano però il Pescara a salvarsi.
Nel 2007-08 torna al Catania, per giocarsi la maglia di titolare con Albano Bizarri. A partire da Catania-Fiorentina 0-1 gioca tutte le partite di campionato da titolare.
Sebbene non dotato di una eccezionale stazza fisica Polito è un portiere estremamente freddo e deciso, molto efficace nelle entrate ma con qualche difficoltà nei calci piazzati o lunghi, a titolo di esempio nel derby contro il Palermo Polito fornisce una prestazione impeccabile per 80 minuti di gioco in cui gli etnei subiscono un vero e proprio assedio dai rosaneri ma all'ottantaduesimo si fa cogliere del tutto spiazzato da un'eccellente punizione di Fabrizio Miccoli, discorso analogo nella partita avvenuta quattro giorni dopo contro la Roma valevole per la semifinale di Coppa Italia: il Catania subisce 8 tiri in porta da giocatori del calibro di Mancini e Totti, Polito è infallibile fino a quando un buco nella difesa permette a Francesco Totti di tirare una bordata da 30 metri che va a finire in rete. Anche qui Polito è spiazzato. Tali caratteristiche lo fanno assomigliare tecnicamente (ovviamente con tutti i limiti del caso) a Julio César dell'Inter.
Difensori
Inviato: 11.08.08 - 09:53
da Rossazzurro
Gennaro Sardo (Pozzuoli, 8 maggio 1979) è un calciatore italiano che gioca nel ruolo di difensore.
Carriera
In passato ha giocato con il Giugliano, la Palmese, il Sant'Anastasia, il Terzigno, la Salernitana, l'Avellino e il Piacenza.
Attualmente milita in Serie A con la maglia del Catania. Ha esordito in Serie A il 10 settembre 2006 contro il Cagliari.
Rocco Sabato (Potenza, 19 aprile 1982) è un calciatore italiano.
Gioca nel ruolo di terzino sinistro nel Catania. È alto 184 cm e pesa 79 kg.
Gli esordi giovanili
Trascorre gli anni del calcio giovanile prima nello Sporting Potenza allenato da mister Battista e successivamente nell’Aviglianese (società che ha dato i natali calcistici anche a Francesco Colonnese). In quegli anni grazie alla sapiente competenza dei vari dirigenti dell’Aviglianese si costituisce un gruppo di giovani interessanti che primeggia nei campionati delle varie categorie giovanili in Basilicata. (Summa; Masi, Lucia, Sileo, Carlucci; Marsico, Verrastro, Sabato, Innocenti; Romeo, Trabelsi; all. Filadelfia).
Carriera
Inizia la sua carriera calcistica nelle file del Pavia in serie D, poi è passato in C/2 al Fiorenzuola ed ha esordito nel 2002 in B con la maglia del Cosenza. Ha conquistato la serie A con il Cagliari, ha giocato 3 partite nella massima serie con i "sardi" dove è anche ricordato per essere stato l'ultimo calciatore rossoblù ad indossare la maglia n.11 in seguito donata a Gigi Riva. Nel 2005 torna in serie B vestendo la maglia del Catania. Con i rossazzurri ottiene al primo anno una bellissima promozione nella massima serie, categoria che a Catania mancava da oltre 20 campionati. Nell'agosto del 2006 è passato al Cesena con la formula della comproprietà. Nel 2007-08 è tornato a Catania in serie A contribuendo alla sofferta salvezza degli etnei.
Ha esordito in serie A il 27 febbraio 2005 in Cagliari-Atalanta 3-3
Matìas Silvestre (Mercedes, 25 settembre 1984) è un calciatore argentino.
Indossa la maglia numero 2 e debuttò con la maglia del Boca il 23 marzo 2003 nella partita tra Boca e Lanus (3-1).Nella sera del 28 gennaio 2008 passa al Catania in prestito con diritto di riscatto per la società etnea
Lorenzo Stovini (Firenze, 24 novembre 1976) è un calciatore italiano che attualmente gioca come difensore centrale nel Catania.
Carriera
Cresciuto nel settore giovanile della Roma, a vent'anni è passato al Vicenza, con cui ha esordito in serie A nella stagione 1997-1998 (31 agosto 1997, Sampdoria-Vicenza 2-1).
Dopo due anni e 48 partite di campionato disputate con la maglia della squadra veneta è stato acquistato dalla Reggina per la stagione 1999-2000. Nei due anni trascorsi in Calabria ha collezionato 66 presenze (su 68 disponibili) e un gol in serie A.
Nell'estate 2001 si è trasferito al Lecce, in Serie A. Con i giallorossi pugliesi ha giocato quattro campionati di serie A e uno di serie B (2002-2003, stagione in cui ha segnato anche un gol). È diventato capitano della squadra nel novembre 2005, restando una colonna della squadra fino al 2006. Ciononostante, dopo un 2004-2005 talmente positivo da far pensare a una sua convocazione nella nazionale italiana, nel 2005-2006 non ha giocato con la consueta continuità. Alla fine del campionato, con la retrocessione del Lecce in Serie B, ha concluso il suo trascorso nella società salentina e firmato un contratto triennale con il Catania, neopromosso in Serie A, con cui si conferma difensore di ottimo livello, realizzando tre reti in A in 71 presenze nell'arco di due stagioni.
Pablo Sebastián Álvarez (San Martin (Buenos Aires), 17 aprile 1984) è un calciatore argentino che gioca nel ruolo di terzino.
In passato ha giocato con il Boca Juniors e con l'Estudiantes La Plata. Nel gennaio del 2008 ha firmato un contratto quadriennale con il Catania.
Christian Terlizzi (Roma, 22 novembre 1979) è un calciatore italiano che gioca nel ruolo di difensore centrale. È uno dei difensori più alti del campionato italiano di Serie A: Terlizzi è alto 1,94 cm e ha una grande potenza fisica. Attualmente, veste la maglia del Catania Calcio.
Carriera
Club
Iniziò nel Lanuvio Campoleone,poi andò all'Albalonga ma la carriera professionistica vera e propria di Terlizzi inizia nel 1996, quando viene ingaggiato dalla terza squadra di Roma, la Lodigiani: in quell'anno, esordisce in Serie C1, facendo registrare una presenza, mentre nella stagione successiva entra in campo per due volte.
Dopo vari campionati in serie D, con formazioni come Tivoli, Castelli Romani, Termoli e Selargius, nel settembre del 2001 viene ingaggiato dal Teramo allora militante in C2, per poi giocare con il Cesena nella stagione 2002/2003 e fare l'esordio in Serie A, (dopo aver vinto il campionato cadetto con il Palermo), sempre con i siciliani nella stagione 2004/2005: infatti, Terlizzi esordisce nella massima serie il 22 settembre 2004, nella partita con la Fiorentina, terminata poi 0-0. L'annata vede Terlizzi disputare partite a buoni livelli, diventando quindi una delle sorprese del campionato tra i difensori esordienti: alla fine, 13 risultano le partite disputate, condite anche da una rete.
La stagione 2005/2006 è quella della consacrazione. Infatti, Terlizzi disputa buona parte delle partite, dimostrandosi poi un difensore dalle grandi capacità realizzative: alla fine del campionato, che frutta al Palermo la qualificazione alla Coppa Uefa grazie a Calciopoli, le presenze sono 21 e 5 le reti.
Nell'estate del 2006, non rientrando nei piani dell'allenatore Guidolin, decide di cambiare aria: si trasferisce, insieme al compagno Accardi, alla Sampdoria, con il compito di sostituire il partente Castellini.
Recentemente, dopo un infortunio occorsogli verso settembre, dopo qualche settimana di paura per un possibile intervento all'ernia del disco, fortunatamente scongiurato, si è duramente allenato per raggiungere un'accettabile condizione fisica: è tornato in campo solo all'inizio di ottobre, nel match giocato contro il Parma. Purtroppo, un nuovo infortunio, questa volta ben più grave (ernia del disco), lo costringe a stare fuori dal campo per lungo tempo. Il 5 luglio 2007 si trasferisce dalla Sampdoria al Catania.
Nazionale
Il 16 agosto 2006, Terlizzi ha fatto il suo esordio con la maglia della nazionale italiana, nella partita giocata a Livorno contro la Croazia, partita finita 2 a 0 per gli ospiti. In quella partita, con Terlizzi, furono quattro i giocatori blucerchiati ad esordire con la maglia azzurra: Zenoni, Delvecchio, Falcone e Palombo.
Qualità
Terlizzi è il tipico difensore centrale molto roccioso; colpisce spesso la palla di testa, risultando anche molto pericoloso sui calci piazzati.Infatti nelle prime quattro giornate del campionato 2005/2006, Terlizzi mise a segno quattro reti, rimanendo in cima alla classifica marcatori per alcune settimane. Addirittura l'allenatore Luigi del Neri in Coppa Italia, durante l'incontro Palermo - Bari finito 5 a 4, lo schierò centravanti. Terlizzi riuscì in quel match anche a segnare un goal
Cristian Silvestri (Roma, 21 gennaio 1975) è un calciatore italiano che gioca nel ruolo di terzino destro o difensore centrale nel Catania. È cresciuto nella Roma, poi ha giocato per quattro stagioni nella Ternana dove nel 1997 ha vinto un campionato di C/2 e l'anno dopo in C/1 ha ottenuto la promozione in serie B. Con gli umbri esordisce tra i cadetti nella stagione 1998/99. Gioca poi altri due campionati di B nel Cosenza, mentre nel 2001 fa il grande salto in serie A ingaggiato dal Lecce. Esordisce nella massima serie il 9 dicembre 2001 in Chievo-Lecce 2-1.
Resta in Puglia fino a gennaio 2005 quando si trasferisce al Catania. Con la squadra etnea, sotto la guida di mister Pasquale Marino, ottiene nel 2006 una strepitosa promozione in A che mancava da oltre 20 anni. Nel 2008 con la maglia del Catania ha segnato il suo primo gol in serie A contro il Cagliari, con una splendida rovesciata mentre un'altra rete l'ha messa a segno nella semifinale di ritorno della Coppa Italia contro la Roma (Catania-Roma 1-1).
Il suo soprannome è stato inventato dai tifosi del Catania ed è "Gatto Silvestri".
Centrocampisti
Inviato: 11.08.08 - 10:02
da Rossazzurro
Ezequiel Alejo Carboni (Buenos Aires, 4 aprile 1979) è un calciatore argentino, difensore del Catania.
È un mediano centrale da posizionare davanti alla difesa con ottime doti di copertura, ma bravo anche nel tiro dalla distanza.
Carriera
Dal 1998 al 2005, aveva giocato in patria con la maglia del Lanús. Dal 2005 al 2008 ha militato nel Red Bull Salisburgo. A giugno 2008 è stato acquistato a titolo definitivo dal club etneo. Provvisto di passaporto italiano, Carboni ha sottoscritto un contratto triennale.[1]
Nelle precedenti tre stagioni con il club austriaco il centrocampista argentino, a quanto pare consigliato al "pupillo" Walter Zenga dall'ex allenatore del Red Bull Trapattoni, ha realizzato complessivamente 5 reti.
Pablo Martín Ledesma (La Falda, 2 aprile 1984) è un calciatore argentino.
Carriera
Dopo cinque stagioni presso il Boca Juniors, viene acquisito a titolo definitivo dal Calcio Catania per una cifra vicina ai 3 milioni di euro, durante il mercato estivo 2008.
Club
Boca Juniors
Durante la Coppa Libertadores 2007 Ledesma è una parte fondamentale del centrocampo xeneize,coprendo la fascia destra. Ha segnato nella semifinale d'andata contro il Cúcuta e nella finale contro il Gremio.
Nazionale
Debutta nella Nazionale di calcio argentina il 18 aprile 2007.
Mariano Julio Izco (Buenos Aires, 13 marzo 1983) è un calciatore argentino che gioca nel ruolo di centrocampista , approdato nella stagione 2006/2007 in Serie A nel Calcio Catania. Il giocatore ha giocato nel San Telmo, nel Almagro e Tigre, poi è passato al Catania. In passato è stato cercato dal Borussia Dortmund. Debutta in serie A contro il Parma fornendo a Caserta l'assist per il 2-0 finale. Una delle sorprese in positivo del campionato 2006/2007.
Cristian Ezequiel Llama (Lomas de Zamora, 26 giugno 1986) è un calciatore argentino.
È cresciuto nel Club Atlético Arsenal, con cui ha esordito nella Primera Division Argentina. Nell'estate 2007 è passato al Calcio Catania, in Serie A, dove non ha quasi mai giocato. Nel gennaio 2008 è tornato in patria in prestito, al Newell's Old Boys
Carriera
Gioca come centrocampista, è alto 1,79 m. e pesa 72 kg. Ha esordito nella massima serie argentina il 25 agosto 2004 e nello stesso anno ha avuto modo di disputare la Coppa Sudamericana. Nell'estate 2007 è stato acquistato dal Catania[1]. Nel gennaio 2008 è tornato in Argentina, al Newell's Old Boys in prestito, dove ha giocato solo 3 partite.
Marco Biagianti (Firenze, 19 aprile 1984) è un calciatore italiano che gioca come centrocampista nel Catania.
È approdato in Serie A nel gennaio 2007, con il Catania, squadra con cui tutt'ora è tesserato.
Carriera
Cresce nella Fiorentina e la lascia nel suo unico anno in Serie C2, nel 2002-03. Nel 2004-05 gioca nel Chieti in serie C1 una sfortunatissima annata per i colori neroverdi, e dal 2005 al dicembre 2006 continua a giocare in C2 con la Pro Vasto.
A metà della stagione 2006-07 sale di tre categorie ed esordisce in Serie A il 7 aprile 2007, in Catania-Roma 0-2, e giocando anche la partita che è valsa la salvezza contro il Chievo Verona, e, l'anno dopo, quella con la Roma, in cui prende anche una traversa.
Giacomo Tedesco (Palermo, 1 febbraio 1976) è un calciatore italiano.
Ricopre il ruolo di centrocampista nel Catania.
Carriera
Esordisce in Serie A nella Salernitana, allo Stadio Olimpico, contro la Roma (vittoriosa per 3-1). Ha giocato con Palermo, Salernitana, Napoli e Cosenza. Nel 2003 è acquistato dalla Reggina e alla fine della stagione 2006-2007 si trasferisce al Catania.
Curiosità
Giacomo Tedesco ha un fratello, Giovanni, che gioca come centrocampista nel Palermo, dove si è trasferito nel gennaio 2006 dal Genoa. Un terzo fratello, Salvatore, ha anch'egli un passato da calciatore in serie B (con poca fortuna) ed in serie C e, ultimamente, nei campionati dilettantistici siciliani.
Davide Baiocco (Perugia, 18 maggio 1975) è un calciatore italiano.
Centrocampista dal passo breve, con una ottima propensione al dribbling e all'impostazione della manovra d'attacco, si adatta con umiltà anche a ruoli da gregario.
Carriera
Cresciuto nelle giovanili del Perugia, Baiocco debutta molto giovane in prima squadra e, dopo una parentesi alla Viterbese, torna al Perugia nel 2000, guadagnandosi il posto da titolare allenato da Serse Cosmi. Nella stagione 2002/2003 passa alla Juventus, dove per mancanza di fiducia dell'allenatore e per la forte concorrenza dei compagni di squadra ha poche opportunità di mettersi in mostra. Così a gennaio viene dato in prestito al Piacenza, mentre nella stagione seguente sarà protagonista di un buon campionato con la maglia della Reggina. Nella stagione 2004/2005 torna nuovamente al Perugia, in Serie B, e porta la squadra umbra alla conquista dei play off per il ritorno in A, persi contro il Torino per un solo gol di scarto. Svincolatosi a seguito del fallimento dell'AC Perugia, arriva al Catania nel 2005, squadra nella quale gioca attualmente e dove, nel maggio 2006, ha conquistato la promozione in serie A. Nella stagione 2007/2008, su richiesta dei compagni, è diventato il capitano della squadra.
Giuseppe Colucci (Foggia, 24 agosto 1980) è un calciatore italiano che gioca nel ruolo di centrocampista nel Catania. È alto 180 cm e pesa 73 kg.
Carriera
Fece il suo esordio in serie B a soli 16 anni col Foggia e rimase con la squadra della sua città per altre due stagioni: la prima nella serie cadetta (16 presenze ed una rete), la seconda in serie C1 (22 incontri disputati). Tra lo stupore generale, vuoi per la sua giovane età vuoi per la piccola società in cui militava, fu ingaggiato nell'estate del 1999 dai francesi del Bordeaux, team della massima serie che lottava per i primi posti della classifica.
Colucci però in Francia non riuscì a trovare spazio e si poté consolare giocando due partite in Champions League. Dopo quest'annata disputò con continuità varie stagioni in serie A. 2 anni con l'Hellas Verona dove, nella stagione 2000 - 2001 la squadra scaligera va allo spareggio salvezza con la Reggina e sarà suo l'assist per il gol salvezza di Michele Cossato. 1 anno Modena realizzando 4 goal e contribuendo decisamente alla salvezza della squadra, 1 anno a Brescia e soprattutto Reggina, dove impressionò molto nella stagione 2004-2005 con cinque goal in 30 incontri.
Dopo quella buona annata venne acquistato dal Livorno.
Nella stagione 2006-2007 giocò con la maglia del Catania, neopromosso in serie A (il cartellino è in comproprietà con l'Hellas Verona) disputa 23 partite e 3 goal ma un brutto infortunio frenò decisamente la sua ascesa.
Nella stagione 2007 - 2008 è a Catania. Il 26 giugno 2008 si aprono le buste per le risoluzioni delle comproprietà, Giuseppe, viene riscattato dal Catania, che ora detiene completamente il suo cartellino.
Mark Edusei (Kumasi, 29 settembre 1976) è un calciatore ghanese che gioca nel ruolo di centrocampista nel Catania. È alto 177 cm e pesa 70 kg.
Carriera
Prima di approdare a Catania, ha già avuto in passato esperienze con Torino, Sampdoria, Piacenza, Cosenza e Lecce in Italia, invece in Portogallo ha giocato nell'Uniao Leiria e in Svizzera con il Bellinzona.
Ha esordito in Serie A all' età di 28 anni, nella partita del 22/09/2004 Sampdoria - Juventus finita 0-3. Il centrocampista è ora titolare inamovibile a Catania, dopo che in Serie A con la Sampdoria ha giocato solamente 22 partite in due campionati. Con la squadra etnea ha sempre giocato ottime partite agendo da play basso e dando le giuste geometrie alla squadra rossazzurra tanto da meritare il soprannome di Super Mark.
Attaccanti
Inviato: 11.08.08 - 10:13
da Rossazzurro
Jorge Andrés Barrios Martínez (Montevideo, 5 aprile 1983) è un calciatore uruguaiano che gioca nel ruolo di centrocampista offensivo/attaccante nel Catania.
Carriera
Club
La carriera di Jorge Martínez inizia nel Montevideo Wanderers, formazione della capitale uruguayana, nel 2000. Nella stagione 2000/2001 il club che milita in campionato uruguaiano di seconda divisione, vince il campionato e viene promossa in Prima divisione. Il talento del giovane giocatore viene notato da molti osservatori, ma nel 2003 il centrocampista ha il suo anno nero e colleziona solamente 7 presenze senza mai segnare. Il rilancio si ha nei due anni successivi, che lo portano nella stagione 2005/2006 ad essere ingaggiato dal Nacional de Montevideo, il club più importante e titolato dell'Uruguay. Nel Nacional Martínez, mostra le proprie qualità anche a livello internazionale giocando la Copa Libertadores e la Copa Sudamericana, ma risulta incostante nelle prestazioni. Con il Nacional Montevideo vince anche il campionato uruguayano di prima divisione nella sua prima stagione 2005/2006. Nell'estate 2007 il suo procuratore Paco Casal, lo propone ai maggiori club europei. L'interesse maggiore è quello del Valencia, ma la volontà del giocatore è quella di giocare con continuità, desiderio che il club spagnolo non può esaudire. In un incontro con l'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, Paco Casal spinge perché il giocatore possa trovare spazio nel campionato italiano e giocare con continuità. L'affare si chiude a Madrid il 4 agosto, dove Paco Casal è presente per trattare la cessione di un altro suo assistito.
A partire dalla stagione 2007-2008 Jorge Martínez gioca nel Catania[1], formazione di Serie A. Ha realizzato i primi gol in Serie A contro Empoli (rete decisiva per la vittoria della sua squadra, che non vinceva nel proprio stadio da parecchio tempo, per la squalifica dell'impianto) e Milan a San Siro (1-1). Già sin dalle prime partite di campionato ha riscosso parecchi consensi dalla stampa e dal pubblico per le sue straordinarie doti tecniche, in particolar modo l'abilità con cui salta l'uomo e la caparbietà con cui difende il pallone. Recentemente ha portato la sua squadra alla vittoria nel derby col Palermo per 3-1, i gol sono stati siglati da: Mascara, su un bel cross di Vargas, Spinesi su rigore e un bellissimo gol dello stesso Martinez, che ha festeggiato la marcatura con una sorta di derby dance.
Martinez e il gol della salvezza del Catania.
Il 18 maggio 2008 il Catania affronta l'ultima partita di campionato contro la Roma di Luciano Spalletti a soli due punti dal Parma e a tre punti dall' Empoli con la quale però è in deficit negli scontri diretti (nel caso di stesso punteggio in campionato l'Empoli sarebbe rimasto in serie A e il Catania retrocesso), le tre squadre lottano in zona retrocessione, solo una delle tre può salvarsi. Il Catania quindi deve assolutamente ottenere almeno un pareggio per la salvezza, obiettivo svanito per un soffio la domenica precedente contro la Juventus: in vantaggio fin dall'inizio del secondo tempo (gol proprio di Martinez) il Catania tiene sotto scatto la Juve fino all'ottantanovesimo, quando Alessandro Del Piero con uno splendido tiro pareggia segnando il suo diciannovesimo gol in campionato (che insieme ai due della domenica successiva lo porterà ad essere nuovamente capocannoniere a 32 anni). La partita con la Roma è impegnativa fin dall'inizio, all'ottavo minuto Vucinic segna uno splendido gol, il match rimane quindi a ritmi altissimi dovendo la Roma vincere assolutamente e sperare nel pareggio dell'Inter in trasferta a Parma per poter vincere lo scudetto. Il primo tempo va avanti con la Roma in netta superiorità ma il Catania è caparbio e non lascia spazi, nel secondo tempo la situazione si inverte e il Catania comincia disperatamente ad attaccare ma con scarsissima fortuna, prima Biagianti prende la traversa, poi Morimoto calcia la palla sulle gambe di Doni e subito dopo prende anche lui la traversa, infine Mascara va a rete ma l'arbitro la annulla per fuorigioco. Mancano ormai cinque minuti al fischio finale, Mascara tira in area e la palla viene deviata dalla difesa e ricarambola sulle gambe di Morimoto che tira di nuovo, la palla rimbalza nuovamente sulle gambe dei difensori della Roma vicino a Martinez che la manda in rete con un destro preciso su cui Doni non ha colpa. È da molti stato considerato il gol più importante della storia della società calcistica etnea e il gol che consacra Martinez come idolo della tifoseria rossazzurra.
Nazionale
Conta 8 presenze nella Nazionale maggiore dell'Uruguay.
Palmarès
Campionato uruguaiano: 1
Nacional Montevideo: 2006
Curiosità
Jorge Martinez ha proprio con Alvaro Recoba le maggiori caratteristiche in comune. Pur con un fisico completamente diverso, ricorda molto Recoba nei movimenti: la velocità negli ultimi 30 metri, l'abilità nel dribbling. A differenza dell'altro campione uruguayano ha una minore precisione nel tiro ma una maggiore fisicità da sfruttare negli scontri uno contro uno.
Michele Paolucci (Recanati, 6 febbraio 1986) è un calciatore italiano, attaccante del Catania.
Carriera
Club
Cresce nelle giovanili della Juventus, in cui è uno dei migliori marcatori. Esordisce in Serie A il 10 settembre 2006 in Atalanta-Ascoli, vestendo la maglia della squadra marchigiana, dove è arrivato nell'estate in prestito dai bianconeri. Al termine della stagione conta 6 reti in 32 presenze nella massima serie.
Terminato il prestito, nell'estate 2007 viene girato ancora in comproprietà all'Udinese, dove pero` viene scarsamente utilizzato e quindi girato in presito all'Atalanta il 25 gennaio 2008. Termina la stagione con solo 11 presenze in campionato e 4 con due reti in Coppa Italia.
Il 24 giugno 2008 prolunga il contratto con la Juventus fino al 2013 e viene rinnovato anche l'accordo per la compartecipazione con l'Udinese[1]. Il giorno successivo viene ceduto in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino al Catania[2]
Nazionale
Ha giocato nelle rappresentative giovanili italiane. Conta anche una presenza in Nazionale Under-21, con la quale ha esordito il 12 dicembre 2006 nella gara contro Lussemburgo.
Nicolae Dică (Piteşti, 9 maggio 1980) è un calciatore rumeno che gioca come centrocampista offensivo e all'occorrenza attaccante nel Catania e nella Nazionale rumena.
Carriera
In grado di ricoprire svariati ruoli, in nazionale viene utilizzato come esterno destro o sinistro, nella Steaua giocava da attaccante.
Cresce calcisticamente nell'Argeş Dacia Piteşti, squadra della sua città. In breve tempo diventa capitano, ma nel gennaio 2004 passa alla Steaua, esordendo con gol decisivo per la vittoria contro l'FC Braşov. Decisivo fu anche un suo gol di testa nell'ultima giornata del campionato 2004/2005 contro il Politehnica Timişoara che diede alla Steaua la vittoria per 2-1 e la conquista del titolo, mentre nell'ultima giornata dello scorso campionato la Steaua si impose 4-0 contro l'FC Vaslui con una sua tripletta. In quello stesso campionato un altro suo gol di testa permise alla Steaua di battere i rivali della Dinamo per 1-0 e scavalcarli in classifica.
Dotato di tecnica e fantasia, in nazionale Dică vanta 21 presenze e nove gol, il primo contro la Moldavia (in amichevole), il secondo contro Cipro (sempre in amichevole), il terzo contro l’Albania nelle Qualificazioni a EURO 2008, il quarto contro la Turchia nell'amichevole giocata di recente, il quinto contro la Bielorussia nelle Qualificazioni ad EURO 2008, due contro l'Albania sempre nelle Qualificazioni a EURO 2008 e gli ultimi due contro il Montenegro in amichevole, mentre nel campionato rumeno ha collezionato 172 presenze e 82 gol.
Nel 2007 ha avuto ottime prestazioni in Champions League (6 presenze, 4 gol e tre volte miglior giocatore, andata e ritorno contro la Dinamo Kiev e il ritorno contro il Lione), che gli sono valse il premio di terzo miglior giocatore della Champions dopo Kaká e Cristiano Ronaldo.
Ha fatto parte della spedizione romena agli Europei di calcio 2008.
Il 28 giugno il calciatore viene ufficialmente ceduto al Catania; il talentuoso centrocampista firma un contratto di 4 anni con la società etnea.
Palmarés
Calciatore rumeno dell'anno: 1
2006
Terzo migliore giocatore della Champions: 1
2007
Curiosità
È sopranominato Decarul (il Decano), Magicianul Stelei (il mago della Steaua), Brazilianul Stelei (il brasiliano della Steaua) e RonalDica
Giuseppe Mascara (Caltagirone, 22 agosto 1979) è un calciatore italiano.
È stato tra i principali protagonisti della promozione del Catania in Serie A nel 2005-06; con la squadra siciliana ha esordito nella massima serie durante la stagione successiva.
Ruolo e caratteristiche fisiche
Gioca come attaccante. Fino a ventuno anni giocava in posizione arretrata rispetto al centravanti, come mezzapunta. Aldo Ammazzalorso, suo allenatore all'Avellino e suo scopritore, lo ha schierato come centravanti, ruolo con cui si è fatto conoscere in Serie B.
Stefano Colantuono ne ha arretrato la posizione, facendolo agire dietro la prima punta, più spesso come ala sinistra. Al Catania, Pasquale Marino, lo ha schierato più volte sulla fascia destra. È alto 1,73 m. e pesa 66 kg
Nel suo modo di giocare si ispira a Roberto Baggio, che considera un campione per il modo in cui giocava e per le sue qualità umane; apprezza anche Ronaldo, Marco Van Basten e Paolo Maldini. La sua squadra ideale è la nazionale italiana del mondiale di Italia 1990, mentre tifa l'Inter. Lo stesso Mascara ha dichiarato in un'intervista che i suoi valori nella vita sono l'«essere forti nei momenti difficili, altruisti nei momenti belli e restare umili, sempre.»
I dilettanti e la Serie C
Nato a Caltagirone, Mascara crebbe a Comiso e iniziò a giocare nell'oratorio della sua parrocchia. Il suo primo campo fu quello del Comiso, la squadra del suo paese. Veniva chiamato da parenti e amici chihuahua per il suo esile fisico e per l'indomito carattere (infatti dalla categoria esordienti venne fatto giocare anche tra i giovanissimi e allievi). Lì fu notato da Emanuele Massari, allenatore delle giovanili del Ragusa, che lo prese nella sua squadra. Appena sedicenne, esordì nel Campionato Nazionale Dilettanti con i biancazzurri iblei, mettendo insieme 29 presenze e 5 reti in due stagioni.
Nell'estate del 1997 passò alla Battipagliese e in tre stagioni collezionò dieci reti in 48 partite e una doppia retrocessione dalla serie C1 ai Dilettanti. Malgrado il declassamento, l'allenatore dell'Avellino Aldo Ammazzalorso lo volle con sé dopo averlo incontrato in una partita contro la sua ex squadra, L'Aquila. Mascara venne acquistato a parametro zero. L'allenatore italo-argentino iniziò a lavorare su di lui e lo fece giocare come centravanti. La scommessa riuscì, perché l'atleta calatino giocò 29 partite e segnò 16 reti in C1, più 2 partite e 1 rete (l'unica dei suoi) negli spareggi per la B, persi contro il Catania. Al termine della stagione, gli è stato consegnato un Oscar del calcio siciliano a Vittoria.
In Campania, Mascara conobbe Ramona, sua futura moglie, che lavorava in un negozio di telefonia con il fratello a Benevento e spesso si trasferiva ad Avellino. I due si sarebbero sposati ed avrebbero avuto due figli, Marcello, nato nel 2002, e Francesco, nato nel 2005.
La Serie B
Il presidente degli etnei Riccardo Gaucci diventò un ammiratore degli irpini, che riteneva un collettivo veloce, unito, ben organizzato e pieno di giovani talenti. Prese Ammazzalorso, seguito da altri tre giocatori. Mascara sarebbe stato il colpo di mercato, ma il calatino preferì salire di categoria passando prima alla Salernitana (con cui esordì in B il 26 agosto 2001 nel 2-0 contro la Sampdoria, segnando il suo primo gol), poi al Palermo. La sua esperienza rosanero fu poco fortunata. Dopo un inizio strepitoso (alla sesta giornata era il secondo miglior cannoniere della categoria), un grave infortunio in amichevole contro la Nissa lo tenne fuori per mezza stagione e il secondo anno altri fastidi muscolari ne limitarono l'impiego.
Nel gennaio 2003, Mascara decise di lasciare la Favorita per passare al Marassi, acquistato dal Genoa, dopo aver messo a segno 8 reti in 38 partite con i rosanero. L'operazione fu molto facile, concludendo uno scambio alla pari con Paul Costantin Codrea. Con i rossoblù, per il calciatore calatino continuò il periodo nero: al culmine di un anno travagliato, il Genoa retrocesse in Serie C1 (13 presenze e 2 gol per lui). I grifoni in estate vennero salvati grazie al "Caso Catania" ma non riuscirono a costruire una squadra competitiva.
Il 31 agosto 2003 Mascara passò così al Catania, la squadra che lo aveva tanto cercato in passato. I tifosi lo soprannominarono Topolinik, perché l'altezza, il fisico e lo scatto ricordano quello di un topolino, e SuperPippo e ne apprezzarono l'attaccamento alla maglia. La sua stagione fu molto positiva: segnò 13 reti in 41 partite, risultando il capocannoniere (con Luis Oliveira) e il più presente in campo (con Guglielmo Stendardo) della sua squadra. Il patron del Catania, Luciano Gaucci, lo stimava tanto da avergli promesso mille euro ogni rete segnata.
Con la smobilitazione della società rossazzurra, il presidente Gaucci portò a Perugia tutti i pezzi pregiati, tra cui anche Topolinik, che aveva comunque dichiarato la sua volontà di rimanere in Sicilia. In Umbria, l'ala sinistra realizzò appena 4 reti in 37 partite, soffrendo la concorrenza in una rosa fin troppo ampia.
La Serie A
La radiazione dei grifoni biancorossi, nell'estate 2005, consentì a Mascara il rientro in Sicilia. Il ritorno in maglia rossazzurra fu aiutato anche all'opera di convincimento di Davide Baiocco, passato dal Perugia al Catania poco prima del suo compagno di squadra. Al suo arrivo, l'allenatore Pasquale Marino dichiarò: «abbiamo un'arma in più: micidiale, imprevedibile, concreta». E lui non deluse, contribuendo con 14 gol e ottime prestazioni alla promozione della squadra in Serie A, ottenuta il 28 maggio 2006. La sua partita più spettacolare fu quella contro il Mantova, in cui realizzò una tripletta. Soprattutto inizialmente, però, fu vittima del nervosismo (uno dei suoi più grandi difetti). I tifosi gli attribuirono anche un soprannome altisonante, Mascarinho, accostamento forse azzardato al campione brasiliano Ronaldinho (peraltro l'anno successivo sarà protagonista di uno spot televisivo per lo store Nike di Catania, in cui esegue dribbling e palleggi in varie zone della città e ovunque affigge una serie di adesivi con la scritta "Mascarinho è stato qui"). Le ottime prestazioni gli valsero la vittoria del suo secondo Oscar del calcio siciliano.
Uno dei punti di forza della squadra era l'intesa delle due ali: Roberto De Zerbi a destra e Mascara a sinistra, appunto. I due furono accomunati anche dal soprannome dato dalla stampa sportiva: Playstation per il calatino e X-Box per il bresciano, perché uno dei loro hobby era proprio il gioco alla console. In estate De Zerbi passò al Napoli e Mascara dovette adattarsi a giocare in posizione di ala destra per dare spazio sull'altro fronte a Giorgio Corona e Giuseppe Colucci.
L'esordio nella massima serie avvenne il 10 settembre contro il Cagliari. A Milano, contro l'Inter, segnò anche una rete spettacolare che portò all'illusorio vantaggio della sua squadra. Il resto del campionato per Mascara fu però negativo: fu espulso tre volte nelle prime dodici giornate, giocò varie gare sottotono e fu afflitto da vari guai muscolari (l'ultimo contro il Siena, nel girone di ritorno). In tutto giocò 28 partite segnando 6 reti.
A dicembre 2006, insieme ad altri sportivi siciliani, tra cui Giovanni Tedesco e Maddalena Musumeci, ha preso parte alla realizzazione del calendario 2007 della Onlus Associazione Siciliana per la lotta contro la leucemia ed i tumori dell'infanzia, il cui ricavato è stato devoluto all'opedale Di Cristina di Palermo per la costruzione di una camera sterile.
Takayuki Morimoto (Kawasaki, 7 maggio 1988) è un calciatore giapponese che gioca come attaccante nel Catania.
Cresciuto nelle giovanili del Tokyo Verdy 1969, ha esordito nella J League a soli 16 anni.
Nell'estate 2006 è stato ceduto in prestito al Catania, squadra che nel campionato di calcio 2006-2007 ha militato in serie A. Morimoto è ad oggi il giocatore giapponese più giovane ad aver debuttato nel calcio professionistico, nonché il più giovane marcatore nella storia del campionati nipponico. Jeremy Walker, esperto di calcio giapponese, ha paragonato Morimoto al Ronaldo di inizio carriera per costituzione fisica, forza e velocità.
Carriera [modifica]
Il 13 marzo 2004 Morimoto debutta in J League nelle file del Tokyo Verdy 1969 contro lo Jubilo Iwata a soli 15 anni, 10 mesi e 6 giorni, record per la lega giapponese. Realizza il primo gol contro il JEF United Ichihara il 5 maggio dello stesso anno, due giorni prima il suo sedicesimo compleanno, segnando un altro primato nella J. League.
Morimoto ha fatto parte della Nazionale Giapponese under 20 Nft ai Campionati Mondiali Giovanili FIFA del 2005 e nei Campionati Giovanili AFC del 2004.
Il 23 luglio 2006 il Tokyo Verdy 1969 stipula un prestito annuale col Calcio Catania che consente a Morimoto di giocare nella Serie A italiana.
Il 28 gennaio 2007, a pochi minuti dal termine della partita contro l'Atalanta, ha fatto il suo debutto in Serie A con la maglia del Catania. In quei pochi minuti il giovane giocatore è riuscito anche a segnare un gol. A questa prima presenza ne seguiranno altre 4 senza però segnare reti fino alla sfida contro il Parma alla prima giornata del campionato di Serie A 2007/2008 dove gioca la sua prima partita da titolare segnando uno splendido goal. Durante la partita di Coppa Italia contro l'Udinese, Morimoto entra in campo a pochi minuti dalla fine e all' 89° realizza il gol con cui il Catania ottiene lo storico traguardo delle semifinali.
Adesso Takayuki Morimoto è stato riscattato dal Catania ed è un giocatore di proprietà della società rosso-azzurra.
Ha partecipato con la Nazionale olimpica giapponese alle Olimpiadi di Pechino 2008.
Prima che diventasse famoso anche in Italia, è stato creato un sito internet in suo onore, chiamato Morimoto Mania, un fan club virtuale tradotto in più lingue, dove viene esaltato ogni suo gesto in tipico stile giapponese, nonostante gli ideatori siano dei ragazzi siciliani.
Morimoto esordisce in Serie A domenica 28 gennaio 2007, all'eta di 18 anni.
Gionatha Spinesi (Pisa, 9 marzo 1978) è un calciatore italiano
Carriera
Comincia a giocare nel Gruppo Sportivo I Passi di Pisa, poi si trasferisce al Pisa Calcio, squadra della sua città, che in quegli anni militava nei Dilettanti. In seguito va al Castel di Sangro (serie B) dove milita per due anni, successivamente firma un contratto per il Bari in Serie A, dove gioca dal 1998 al 2004. Dal 2001 Spinesi ha raggiunto ogni anno la doppia cifra realizzativa nel campionato cadetto, ma nel 2004 risolve anzitempo il contratto in scadenza col Bari, andando a giocare nell'Arezzo (serie B), dove contribuisce con i sui goal alla salvezza della squadra toscana e conquista il titolo di capocannoniere con ben 22 reti. Infine, nel 2005, si trasfersce a Catania dove ha seguito l'ex allenatore dell'Arezzo Pasquale Marino e dove gioca tutt'ora. Nella stagione 2005-2006 è stato il protagonista della cavalcata degli etnei verso la conquista della serie maggiore siglando 23 reti. L'anno successivo contribuisce alla salvezza della squadra rossazzurra con 17 gol. Nell'estate del 2007 durante il calciomercato ha dichiarato ai giornalisti di Pisa (con il Pisa Calcio neopromosso in serie B) di esser disposto a ridursi l'ingaggio e tornare a giocare in serie B per la sua città: "Vorrei fare come Lucarelli, tornare a giocare nella squadra della mia città, vestire la fascia di capitano e aprire un ciclo vincente"-
Ha giocato otto partite con la maglia della Nazionale Italiana Under 21 siglando cinque reti. Attaccante dotato di una buona tecnica, fa della potenza di piede e della precisione di testa le sue principali armi. Da giovanissimo, quando giocava nel Bari in serie A, fu corteggiato anche dalla Juventus.
Una curiosità: è l'unico giocatore ad aver preso parte al prestigioso Torneo di Viareggio con le maglie di tre diverse squadre (Inter, Castel di Sangro e Bari).
Re: Centrocampisti
Inviato: 25.08.08 - 23:31
da JerryMaguire
I 3 titolari saranno Carboni Ledesma e...? Oppure davvero sarà 4-2-3-1?
Mascarinho, il centrocampista migliore in ottica fanta tra quelli del Catania?
Re: Centrocampisti
Inviato: 26.08.08 - 07:50
da Rossazzurro
JerryMaguire ha scritto:I 3 titolari saranno Carboni Ledesma e...? Oppure davvero sarà 4-2-3-1?
Mascarinho, il centrocampista migliore in ottica fanta tra quelli del Catania?
Tra il ritiro e gli allenamenti Zenga ha provato praticamente tutti i moduli possibili e immaginabili,quindi è davvero difficile prevedere come possa schierarsi già domenica. Personalmente vedrei un 4-3-3 o per meglio dire un 4-3-2-1 con a centrocampo Carboni, Ledesma e Biagianti o Izco. Non dimentichiamoci cmq di Baiocco e Tedesco, anche se soprattutto con lui sulla linea a 3, la squadra sarebbe parecchio offensiva, forse troppo. Sabato in coppa Italia han giocato più o meno così, però eran fuori Ledesma e soprattutto Dica.