Migliaccio: "Vinca il migliore"
Il centrocampista del Palermo, fresco di rinnovo contrattuale, è già proiettato in chiave derby: "Si affrontano due squadre in gran salute"
PALERMO - "Il Catania? Mi aspetto un derby come sempre sentitissimo qui in Sicilia, ma lo affronteremo in maniera serena perché, così come la squadra di Zenga, stiamo attraversando un buon periodo". Il centrocampista del Palermo, Giulio Migliaccio, è già proiettato in chiave derby, in programma alla ripresa del campionato.
"A questo punto, che vinca il migliore - continua - Dovessi togliere un calciatore agli etnei, non avrei dubbi nel dire Paolucci, un attaccante che sta attraversando un momento di grazia e che appena tocca il pallone lo butta dentro. Ma tanto è squalificato... Quindi, dico Mascara, che quando gioca in casa riesce sempre ad esaltarsi.
L'anno scorso abbiamo battuto in sequenza Juve e Catania? Non sono scaramantico, ma mi tocca fare gli scongiuri".
Migliaccio si sofferma su Davide Ballardini, il tecnico che in settimana ha rinnovato il contratto. "Se il mister chiama i suoi collaboratori anche alle tre del mattino per comunicare delle nuove idee, credo che faccia bene, questo dimostra che esiste sinergia e contatto. Personalmente non mi ha mai contattato in quell'orario, ma sa bene che sono sempre pronto a soddisfare le sue esigenze e quelle della squadra".
Anche per Migliaccio è arrivato il rinnovo contrattuale e non è l'unico evento positivo della settimana rosanero.
Dato in partenza in estate, oggi Miccoli è il cuore pulsante del Palermo. Grazie ai suoi gol e alle brillanti prestazioni, i rosanero si godono la parte alta della classifica. E lui, il Romario del Salento, finalmente in campo si diverte, sebbene gli acciacchi non lo lascino in pace.
"Sto bene - dice presentandosi in conferenza stampa - solo un piccolo ematoma al polpaccio mi tiene fermo, ma spero di rientrare contro il Catania. Ringrazio lo staff medico per l'impegno che sta dedicando ai miei problemi fisici". Sembra un Miccoli diverso da quella dello scorso anno, quasi mai decisivo e sempre alle prese con guai fisici.
"In tutte le partite ci divertiamo, anche a Napoli, pur sconfitti, siamo usciti dal campo consapevoli della nostra forza e la vittoria sulla Juventus è stata una ulteriore conferma - aggiunge - Non avevo mai cominciato così bene una stagione. Per un attaccante è sempre importante segnare, ma il mio obiettivo è quello di mettermi a disposizione della squadra".
Pensa e ripensa alla vittoria a Torino. "Fare gol contro la Juve, sotto la curva degli ultrà piemontesi, e vincere a casa loro - sottolinea Miccoli - non è cosa da tutti i giorni. Per questo sono molto contento, ma non avevo sassolini da togliermi dalla scarpa".
Un piccolo rammarico però ce l'ha. "Ci tenevo alla convocazione in Nazionale - ammette - È possibile che non sia stato chiamato per via dell'infortunio al polpaccio. Peccato, ci speravo anche poter giocare a Lecce, la mia città con la maglia dell'Italia".
(fonte: lasiciliaweb.it)
Al ritorno hanno battuto sia Juve che Catania al Barbera, ma all'andata gliele suonarono sia a Torino (5-0 ed esonero di Colantuono) che al Massimino (3-1)
