Luciano

[kolao95]

Il ritorno di Luciano, tra emozioni e ricordi: "È stato un rientro importante, dopo un anno che non giocavo. E' stato emozionante tornare in una partita così e riuscire anche ad ottenere una vittoria dopo tre sconfitte di fila. Quando mi ha chiamato Di Carlo mi sono fatto trovare pronto d'altronde in allenamento non mi sono mai risparmiato. I nuovi compagni a centrocampo? Stanno andando bene, si sono inseriti e stanno capendo i meccanismi del Chievo".

[kolao95]

LUCIANO, TRA PASSATO E FUTURO: "POSSO DARE ANCORA TANTO A QUESTO CHIEVO"
Anna Curreli per tuttochievoverona.it

Esclusa una breve parentesi nella Milano nerazzurra, Luciano, vicecapitano del ChievoVerona, veste gialloblu da ben dodici anni. Il tempo non ha mai fatto perdere forza ed entusiasmo al centrocampista brasiliano; anzi, la voglia di giocare e far bene è ancora la stessa di quando, venticinquenne, approdava alla squadra della diga. Domenica il Chievo affronterà al Dall'Ara il Bologna (primo club italiano per lui, dove ha giocato dal 1998 al 2000) e il numero 10 clivense raggiungerà le 200 presenze con la maglia dei Mussi volanti. Ha parlato di questa bellissima ricorrenza, ma non solo, ai microfoni de L’Arena. “Ho vissuto una vita con il Chievo. – spiega il giocatore - Siamo cresciuti insieme. E quando penso al futuro spero sempre di poter rimanere qui ancora a lungo. Mi sento utile, posso dare tanto». Esordio in campionato, storia di tanti anni fa. Lo ricordi ancora? «Certo. Eravamo in Serie B e giocammo al Bentegodi contro il Genoa. Fu un debutto perfetto visto che riuscii anche a segnare il gol che decise la partita. Non lo sapevamo ancora ma iniziava la nostra bellissima avventura di avvicinamento alla serie A. Una cavalcata che si sarebbe conclusa con una promozione fantastica». Di tutti i numerosi momenti gialloblu, quale puoi considerare il più bello? «Il primo giorno che sono arrivato a Verona. Ho trovato persone sincere, un progetto, una nuova famiglia. Sposare il Chievo è stata la cosa più importante della mia vita». Quali, invece, i periodi più difficili? «Quando è uscita la verità sulla mia identità ed è arrivata la squalifica. Lì il club mi è stato molto vicino. E ho superato un momento davvero delicato. Non è stato l'unico però. Visto che poi ho dovuto fare i conti con gli infortuni. Ma non mi sono mai dato per vinto. Anzi, penso di essere diventato ancora più forte. E sono ancora qua». Quale, tra tutte le persone incontrate in questa grande famiglia, vorresti indietro? « Penso Corini. È stato un giocatore eccezionale. Ma anche fuori dal campo riusciva a fare la differenza. Uno come Genio servirebbe sempre nello spogliatoio». La migliore delle 199 partite fin qui giocate? «Quella di Lecce, il primo anno di serie A. Vincemmo 3-2 e io segnai anche un gol. Gara che ci diede la certezza di andare in Europa». Gli allenatori che più sono stati importanti per te? «Del Neri mi ha fatto crescere tanto. Ma Di Carlo mi ha permesso di vedere trasformato in realtà quello che era il mio sogno: giocare in mezzo al campo. E offrire un contributo importante alla squadra. Così giocavo in Brasile, così oggi. E la mia stima per Di Carlo è grande». Il più grande avversario che hai incrociato? «Juve, Milan e Inter hanno offerto il meglio del meglio in questi anni e c'è solo l'imbarazzo della scelta. Penso comunque che Zidane sia stato il migliore. »
Veniamo a questa stagione. Domenica ci sarà una partita importantissima, a Bologna. I rossoblu dell’ex Pioli stanno attraversando un momento di forma eccezionale e sarà necessario essere vigili e concentrati. La sconfitta contro l'Inter di venerdì scorso brucia ancora? «No. Il Chievo sta bene. Abbiamo affrontato un avversario di grande livello. Potevamo andare in svantaggio subito ma Sorrentino è stato bravissimo a respingere il rigore di Milito. Poi siamo stati in partita fino alla fine. Abbiamo provato anche a farla. E fino a 5' dalla fine c'eravamo riusciti. Purtroppo sono arrivati quei due gol...».

[RUMePERA]

Corini

[Meridiano]

Durerà un'altra stagione l'avventura di Luciano con la maglia del Chievo. E' stato infatti ufficializzato il rinnovo contrattuale del centrocampista brasiliano che rimarrà quindi a Verona fino al 30 giugno 2013. "Sono felice di continuare questa avventura al ChievoVerona. Ho ancora tanta voglia di dare il mio contributo a questa società che ha creduto in me in tutti questi anni" ha commentato uno soddisfatto Luciano alla firma del prolungamento del contratto.

[Meridiano]

Non ci sono buone notizie dall'infermeria per Luciano. Il centrocampista brasiliano sarà costretto ad uno stop a causa di una lesione di primo grado al retto femorale della coscia sinistra. Da valutare i tempi di recupero.

Fonte:chievoverona.it

[doriangrey1983]

Taglia un altro traguardo importantissimo Luciano. Con quella di ieri, il centrocampista brasiliano si porta a quota 300 presenze con la maglia del Chievo. Arrivato in gialloblu nella stagione 2000/2001, l'anno della promozione, ha festeggiato la presenza numero 300: 71 gettoni in serie B, 215 in A, 12 in Coppa Italia e 2 nelle coppe europee...

[doriangrey1983]

Fresco di premio ricevuto alla sede dell'Aic per essersi distinto come uno tra i migliori della passata stagione, Luciano festeggia oggi il suo 37mo compleanno. Tanti auguri da tutto il mondo Chievo Lucio!

[doriangrey1983]

" RINNOVO LUCIANO "
Il Chievo ha deciso di separarsi da Eugenio Corini ma, a quanto pare, non da Luciano. Il centrocampista brasiliano, giunto alla veneranda età di 37 anni, si appresta a firmare un nuovo contratto di un anno con il club veronese.

www.calciomercato.it

[Meridiano]

" RINNOVO LUCIANO "
Il Chievo ha deciso di separarsi da Eugenio Corini ma, a quanto pare, non da Luciano. Il centrocampista brasiliano, giunto alla veneranda età di 37 anni, si appresta a firmare un nuovo contratto di un anno con il club veronese.

http://www.calciomercato.it

gioco fino a 40 anni (Cit.Luciano)

[doriangrey1983]

Si ma con la storia che i passaporti degli africani sono truccati (eriberto poi luciano, weah, taiwo...) cè da fare il toto censimento... Chissà se ne ha 37 o 47... Hahah

[Meridiano]

Si ma con la storia che i passaporti degli africani sono truccati (eriberto poi luciano, weah, taiwo...) cè da fare il toto censimento... Chissà se ne ha 37 o 47... Hahah

[RUMePERA]

Si ma con la storia che i passaporti degli africani sono truccati (eriberto poi luciano, weah, taiwo...) cè da fare il toto censimento... Chissà se ne ha 37 o 47... Hahah

[ogeid36]

Si ma con la storia che i passaporti degli africani sono truccati (eriberto poi luciano, weah, taiwo...) cè da fare il toto censimento... Chissà se ne ha 37 o 47... Hahah

Luciano è Brasiliano...

[doriangrey1983]

Si diranno addio. La storia di Luciano al Chievo è destinata a finire. Una favola che arriva al suo epilogo. Dove tutti magari sono pure felici e contenti. Ma lasciarsi non è mai bello. Comprensibile, sì. Ma non bello. Il brasiliano rientrerà a Verona proprio in questi giorni dalla sua vacanza estiva a San Paolo. Il contratto con il Chievo è scaduto pochi giorni fa. E non verrà rinnovato. Giovanni Sartori lascia poco spazio ad interpretazioni diverse: "In questo momento non esistono le condizioni per rinnovare il contratto a Luciano. A malincuore le nostre strade potrebbero dividersi". Se ne sta per andare un'altra bandiera. Lucio compirà 38 anni a dicembre. Prima di partire per il Brasile aveva manifestato in più occasioni la sua volontà di restare ancora al Chievo. Pare, però, che stavolta non sarà possibile. E allora resta il ricordo. Di quanto ha dato. Di quanto ha ricevuto dal Chievo. "La mia seconda famiglia" ha sottolineato più volte Luciano. Resterà tale anche se la storia finisce. Per continuare magari altrove. Il progetto tecnico di Beppe Sannino non prevede la presenza di Lucio. Prima o poi, quasi tutto finisce. SI CHIUDE UN'ERA. Con la separazione tra Chievo e Luciano si chiude definitivamente l'era della Favola. Dalla prossima stagione, in campo, non ci saranno più giocatori del primo Chievo di A. Lucio era l'eccezione. Ha resistito una vita in gialloblù. Pellissier, capitano storico e bandiera, arrivò solo l'anno successivo. A miracolo compiuto. Di Lucio restano i numeri. Sicuramente importanti. Ed una storia particolare, già raccontata più volte. Eriberto che diventa Luciano e rivela al mondo il suo inganno per una nuova vita. La risalita, le emozioni, le lacrime per la retrocessione, il ritorno in A, gli infortuni. La fine. FINALE INEDITO. E, dunque, si preannuncia un finale di carriera inedito per Luciano. Salvo la sorpresa clamorosa di un ritiro immediato, il brasiliano chiuderà la sua lunga avventura italiana vestendo molto probabilmente la maglia di un altro club italiano. Ieri era uscita la voce di un interessamento da parte del Livorno. Ma non sono arrivate conferme di nessun tipo da ambienti molto vicini al mondo granata. Le alternative? Giocare un altro anno in Brasile, o trovare un club italiano che possa regalargli un'ulteriore ribalta. NUMERI DA BIG. Luciano ha vestito la maglia del Chievo per tredici stagione. Iniziando in serie B nel torneo 2000-2001, proprio all'inizio della favolosa cavalcata che portò in serie A la squadra di Gigi Delneri. E fu proprio lui a realizzare la rete della vittoria al debutto in quel campionato. Un missile sotto il sette a piegare le gambe del Genoa. Poi tanto, tantissimo Chievo. Inframmezato da una parentesi non troppo felice all'Inter di Hector Cuper. Nell'ultimo campionato ha raccolto ventiquattro presenze farcite con una rete. In tutto, Lucio ha collezionato con il Chievo 302 presenze tra A e B, mettendo a segno 18 reti. PRESTO LA VERITA'. E, dunque, tra qualche giorno si svelerà il futuro di Luciano. Ma è altamente improbabile pensare di vederlo al raduno di domenica all'hotel Leopardi. Una situazione strana. La prima volta senza Lucio dopo una vita. Un'assenza che non passerà di certo inosservato. Niente da dire sulla scelta del Chievo. Ma a volte quando vengono a mancare certe facce, affiorano ricordo che profumano di nostalgia. Lucio è una strofa della favola.

www.larena.it

[Meridiano]

Mi manchera' Eriberto