Paloschi: «Il Parma? Se segnassi esulterei ma senza esagerare»
Ieri la ripresa del Chievo, a Peschiera del Garda. I gialloblù hanno svolto esercizi di "pilates", proseguendo poi in palestra. Una parte della squadra ha giocato per un’ora contro una selezione di Allievi nazionali, il resto ha svolto lavoro atletico. Si è mosso a parte solamente il difensore centrale Acerbi. Oggi la consueta doppia seduta, domani allenamento pomeridiano. Domenica non ci sarà Sardo, l’esterno destro squalificato per un turno dopo l’espulsione: dovrebbe toccare a Frey sostituirlo, già con il Novara era entrato negli ultimi minuti. In panchina invece era rimasto Alberto Paloschi, penalizzato proprio dall’inferiorità numerica, Di Carlo sul 2-1 l’aveva fatto scaldare. «Non mi preoccupo per questa esclusione - racconta l’attaccante della promozione crociata, 11 gol, tre stagioni fa -, siamo molti attaccanti. Ci ritaglieremo tutti spazio, la squadra è buona, il gruppo bello. Diamo tutti il massimo, per raggiungere al più presto la salvezza». A 21 anni, non è più il talento precoce di quando debuttò in A con gol, al Milan. «Però ho fatto bene a Parma, in B, e alle spalle ho altri due campionati importanti. Della squadra della promozione sono rimasti solo Alessandro Lucarelli, Morrone e Pavarini. Rispetto alla prima stagione di A Mirante, Galloppa, Crespo e Valiani, è ritornato Biabiany e poi c'è sempre Giovinco, con cui ho condiviso la prima metà della scorsa annata. Mi sento soprattutto con Morrone». Il Novara non è la Juve, ma il Chievo ha iniziato molto meglio dei crociati, 2-2, anche se vinceva 2-0, contro 4-1. «I bianconeri sono una grande squadra, noi comunque abbiamo fermato una matricola, mai facile da affrontare, considerato l’entusiasmo. Il pari ce l’ha infilato Massimo Paci, ex bandiera gialloblù. Al Tardini vincerà chi sbaglia di meno, il Parma vorrà riscattare la partita di Torino, è da temere». Paloschi è in prestito dal Milan, con diritto di riscatto a favore del Chievo. «L'obiettivo è riuscire a migliorarmi, possibilmente la doppia cifra. Di Carlo è un tecnico molto simile a Guidolin, nel preparare le partite, tiene alta la concentrazione». La scorsa stagione Chievo e Parma arrivarono assieme a 46 punti. «Sono di parte, speriamo di chiudere davanti noi, comunque un buon campionato è alla portata di entrambe. Il mio ricordo ducale più bello è la matematica promozione, conquistata a Cittadella, il gol a cui sono più affezionato fu in casa con il Bari. Per il Parma avevo dato tutto, con i tifosi mi ero trovato sempre bene: in caso di gol forse esulterei, ma sempre nei limiti, per evitare di mancare di rispetto». Al Genoa appena 2 gol in 391', la doppietta alla Roma. «Ora non ho più problemi fisici. Davanti c'è Pellissier, il capitano del Chievo è un esempio, grande persona e spesso in doppia cifra». In estate era rientrato al Milan, resiste l’amicizia con il maestro Pippo Inzaghi. «Siamo stati in vacanza assieme, a Formentera. Spera di raggiungere Raul, come goleador europeo, anche se per ora è stato escluso dalla lista Champions».
Fonte: GazzettadiParma
Sei bravissimo e spero per te che questo sia l'anno della consacrazione ma ti

non segnare questa domenica!!!