GRANOCHE, QUANDO TORNERA’ EL DIABLO?
IL PERSONAGGIO. A COLLOQUIO CON L'ATTACCANTE URUGUAYANO CHE A BOLOGNA POTREBBE PARTIRE TITOLARE E CHE NON VEDE L'ORA DI ROMPERE IL GHIACCIO
«Spero presto, ho voglia di dare una mano al Chievo. Non prometto niente, ma vorrei arrivare a quota 10, sarebbe il massimo...»
Pablo ha voglia di travestirsi da 'Diablo'. Gli basterebbe un gol. Magari subito. Magari contro il Bologna. Pablo Granoche vuole regalarsi una grande emozione: il primo centro in serie A. Fino a pochi mesi fa sognava l'esordio con la maglia gialloblù. Storia passata. Adesso spera di timbrare il cartellino il prima possibile. Nella sfida salvezza del Dall'Ara potrebbe spuntare lui tra i protagonisti
Granoche, segna lei a Bologna?
"Magari. La voglia di gol è tanta. Ma in questo momento la cosa più importante è muovere la classifica".
Già, proprio quello: due partite, zero punti. Che cosa non ha funzionato?
"Poche cose, tanta sfortuna soprattutto. Ce la siamo giocata alla pari contro due grandi squadre. Con la Juve quasi ci riusciva di portare a casa il pari. La Lazio, invece, l'avevamo messa sotto. Poi gli episodi. Tutti negativi".
Bologna allora diventa tappa importante, molto importante
"Sì, perché anche loro si giocano punti pesanti. E noi vogliamo muovere la classifica. Se ti muovi, torni a sorridere, acquisisci fiducia e stima in te stesso. Mi aspetto una grande partita".
Lei contro Zalayeta, sfida tra uruguaiani. Sarà così?
"Beh, sarebbe bello essere in campo contemporaneamente. Lui è un buon attaccante, io spero di essere decisivo".
Come lo immagina il primo gol in A?
"Non so come, non so quando. Spero, però, che il primo possa portare tre punti".
Se lo aspettava così l'impatto in A?
"Sì, si respira un'aria diversa. L'impatto è stato impegnativo ma allo stesso tempo molto emozionante. Questo è un altro mondo rispetto al mio passato. Un bel mondo".
Che ricordi le sono rimasti?
"Diego. Un fenomeno in campo a Torino. E il confronto con Cannavaro, un grandissimo giocatore. Poi, è passato anche Zarate. Anche lui non scherza".
Diablo, dovrà abituarsi a fare i conti con i migliori portieri d'Italia. A chi le piacerebbe fare gol?
"Ai migliori, no? Julio Cesar oggi è davanti a tutti. Ma anche Buffon continua a dimostrare di essere tra i primi del mondo".
Chievo, la A, gol magari pesanti. Non è che poi le viene anche voglia di Nazionale?
"E' un sogno. E forse potrei realizzarlo proprio grazie al Chievo. Oggi, però, sono consapevole di dover fare alcuni passi in avanti. La chance che mi ha dato il Chievo è di fondamentale importanza: se faccio bene qui, potrei essere tenuto in considerazione anche in patria. Per trovare spazio anch'io, allora, devo fare grandi cose".
Il suo rapporto con Pellissier?
"Sembra strano: lui segna sempre. Ma è il primo a mettersi al servizio del compagno e della squadra. Aiuta tantissimo chi gli sta vicino. Da questa collaborazione spero possano arrivare tanti gol".
Quanti gol promette?
"Non prometto. Mi piacerebbe, però, poter arrivare a dieci. Sarebbe un grande risultato alla prima stagione di A".
Quali sono in questo momento i giocatori più in forma del Chievo?
"Mi sento di dire Pellissier e Marcolini. Ma poi penso al grande sacrificio che stanno facendo tutti i miei compagni e allora dico che ognuno di noi sta dando il massimo".
Il gol più bello realizzato da quando è in Italia?
"Non il più bello, ma il più emozionante: il primo con la maglia della Triestina contro il Messina. E poi un altro: l'anno scorso rientravo dall'infortunio e mi sono bastati 40'' per far gol all'Empoli. Ora, però, spero arrivino quelli con il Chievo".
Simone Antolini
Fonte:L'arena.it