
GIUSEPPE SANNINO
Il tecnico si presenta ai nuovi tifosi e promette: "Ho voluto il Chievo, mi sento pronto. Cercheremo anche il bel gioco ma l'obiettivo resta la salvezza".
In casa Chievo il grande giorno è finalmente arrivato. Dopo l'inaspettato divorzio con Eugenio Corini, il presidente Campedelli non ha avuto esitazioni, puntando deciso a Giuseppe Sannino, tecnico dei miracoli. O quasi. Ottenuta una salvezza insperata con il Siena due anni fa, mancato di un soffio il replay alla guida del Palermo nella scorsa stagione.
L'allenatore oggi si è presentato in conferenza stampa, caricando subito l'ambiente clivense: "Sono molto felice di essere qua. È stata una storia un pò lunga, ma ci siamo arrivati. Il presidente dice che ringrazia me per aver scelto il Chievo, ma quando le cose si vogliono, le persone si scelgono anche vicendevolmente.
Penso di essere arrivato in una grande società, seppur piccola per bacino di tifosi e stadio, ma che ha dimostrato di avere in una grandissima organizzazione la sua forza. L'obiettivo sicuramente è la salvezza e penso sia un obiettivo importantissimo da aggiungere, primario".
Quindi Sannino continua soffermandosi sul possibile modulo di gioco con cui schierare la squadra: "I numeri lasciano il tempo che trovano. L'importante è che tutto porti a dei risultati concreti e, questo, solamente il campo ce lo dirà. A me piace dare certezze ai ragazzi, perciò voglio ripartire da quello che ho sempre fatto e con cui ho maggiore dimestichezza. In Serie A però ho imparato, negli anni, che bisogna anche saper cambiare qualcosa, ma voglio dare delle certezze ai ragazzi".
E sottolinea: "Credo che alla fine il tifoso del Chievo voglia restare in Serie A. A volte più che fare un ricamo, si va per il sottile. Certamente, una squadra di calcio che gioca bene riesce a fare punti. Bisogna però anche farli in fretta, e bisogna coniugare delle idee con un gruppo di 28-30 giocatori".
Il tecnico parla poi del Derby alle porte con il neo promosso Hellas, e nota: "Dobbiamo essere seri ed onesti, tutte le volte che si parla di Verona si parla dell'Hellas, ma da una parte mi fa piacere poter trasformare e tramutare sul campo questa realtà. Verona è stata rappresentata in maniera dignitosa dal Chievo, quando mancava l'Hellas, ma Verona deve essere orgogliosa di avere due squadre a rappresentarla in Serie A. Il derby sarà molto sentito, ma la sfida alla fine si farà sul campo".
La chiosa è sul calciomercato: "Sartori è un direttore sportivo che conosco da quando giocavamo contro... nel suo campo lo ritengo straordinario. Ho lavorato con tanti bravi direttori sportivi, ma qui, con Sartori, si arriva la mattina e si va via la sera e si parla sempre di calcio. Sa qual è il mio modulo e quali sono le indicazioni, chiede anche all'allenatore il suo input, e questo per me è già importante. Pellissier? Viene con noi in ritiro e penso che rimarrà al Chievo".


