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da biancodisera » 02.08.12 - 07:58
Ocio!!
Da Tmw
"Fiorentina, Borja Valero: occhio alla maledizione spagnola in Italia
02.08.2012 07.30 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc articolo letto 4069 volte
© foto di Marco Iorio/Image Sport
Con un colpo a sorpresa la Fiorentina prende Borja Valero, centrocampista tuttofare di esperienza internazionale che sulla carta sembra un vero e proprio colpaccio. Ci sarebbe da rallegrarci, ma se guardiamo il paese d'origine del giocatore in questione (Spagna) allora ci si può pure iniziare a inquietare. Terra di grande tradizione calcistica, la Spagna (e il Triplete Europei-Mondiali-Europei lo dimostra). Ma allo stesso tempo, cosa tra l'altro cosa che rimane tra i grandi misteri del nostro calcio, esportatrice record di bidoni.
A un'analisi più approfondita notiamo che pochissimi hanno fatto bene e per giunta tutti prima delle riaperture delle frontiere: Peirò, Del Sol e soprattutto Luis Suarez. Poi, un'inspiegabile involuzione quasi sistematica di qualsiasi giocatore iberico, ritrovatosi improvvisamente brocco appena messo piede sul suolo italiano.
Alcuni sono veramente clamorosi: su tutti Gaizka Mendieta, miglior centrocampista della Champions per due anni consecutivi, leader del Valencia dal gol facile, passa alla Lazio nell'estate del 2001 per quasi 80 miliardi di vecchie lire. Si rivelerà un disastro: inadeguato, spaesato, non si riesce a trovargli una sistemazione in campo e si finisce per trovargliela in panchina. Qualche anno prima centra il flop ancora la Lazio con Ivan Iván de la Peña, promettente play del Barcellona arrivato nell'estate del 1998 fra grandi aspettative e rivelatosi troppo lento e dall'autonomia a dir poco limitata. E sempre in quel periodo arrivano altri flop: Farinos, indispensabile a Valencia e comparsa all'Inter. José Mari e Javi Moreno, punte spuntate al Milan; Diego Tristàn titolare dell'attacco spagnolo e improponibile giocatore sul finire di carriera a Livorno; Ivan Helguera e Cesar Gomez, arrivati entrambi nel 1997 alla Roma. Il primo fece scena muta per poi diventare pilastro niente meno che del Real Madrid, il secondo riuscì nel capolavoro di prendere lo stipendio per 4 anni senza giocare praticamente mai, appena tre presenze, di cui una inguardabile nel derby con la Lazio. Il primo vero flop dalla riapertura delle frontiere si chiama Ricardo Gallego, centrocampista titolare nel grande Real Madrid degli anni '80, 250 presenze, 4 campionati consecutivi e 2 Coppe Uefa, arrivato a Udine come stella assoluta si rivelò un giocatore quasi venuto a svernare e la squadra scenderà alla fine in B. Negli ultimi anni con l'accesso illimitato agli stranieri il numero dei flop è salito vertiginosamente. In carrellata: l'inguardabile Chico del Genoa, la meteora Marques del Parma, l'oggetto misterioso Ruiz del Napoli e una lunga lista che comprende: Delgado, Didac Vilà, Oscar Lopez, Garrido, Jaime Romero.
E la Fiorentina? Due i precedenti ben poco confortanti: il primo nel 1998 con Guillermo Amor, centrocampista che col Barcellona aveva vinto tutto. Arriva a Firenze a 31 anni e con la pancia piena: non combina praticamente nulla, 24 presenze in due anni e contributo pressoché nullo alla causa. Il secondo nel 2004 con Javier Portillo, arrivato giovanissimo in prestito dal Real Madrid. A differenza di Amor si tratta di un giovane in rampa di lancio, un attaccante che nella cantera del Real ha battuto tutti i record di marcature. Il precampionato è anche discreto, poi arriva il campionato e lo scenario è desolante: 11 presenze, appena un gol. E a Madrid ci ritorna con sei mesi d'anticipo, già al mercato di gennaio.
La storia e le statistiche non giocano in favore di Borja Valero e magari qualche tifoso viola starà già toccando ferro."
"Non troveremo mai una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni... Il PIL misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta" Robert Kennedy