MASSIMO MORATTIPresidente, una settimana importante per la lotta scudetto e per Adriano; partendo dal campionato è d'accordo con Mourinho che in caso di vittoria o pareggio sarebbe scudetto certo?
"No, non credo che Mourinho abbia detto questo. Lui dice che, con così poche partite davanti, ogni punto vale molto. Noi, certamente, dobbiamo andare a Torino per vincere. Sarà una prova di prestigio, mi sembra che sia giusto comportarsi così anche perchè, quando si va per pareggiare, poi può capitare che non vada bene. In questo senso vanno bene i risultati positivi. Mourinho ha detto che già sentiamo l'odore dello scudetto? È chiaro che, in questo momento, non si possa essere ipocriti perchè si sente la possibilità di vincere, però conosciamo il calcio. Ieri sera abbiamo visto una partita meravigliosa che ci fa capire quanto nel calcio si possa avere qualsiasi risultato".
C'è un po' meno tensione prima di un derby d'Italia che l'Inter affronta con tanti punti di distacco o è una gara che crea comunque delle ansie?
"Bisogna avere tensione, altrimenti la affrontiamo in maniera sbagliata".
Oggi è un giorno importante, potrebbe infatti esserci l'incontro con Gilmar Rinaldi per parlare del futuro di Adriano. Presidente, che idea si è fatto di tutta questa storia?
"Lascio che si incontrino le persone che si devono occupare di queste cose, avvocati ed altri. Vedremo che cosa salterà fuori".
Sarebbe anche disposto a rescindere il contratto per sua volontà?
"Forse sì".
Se questa soluzione venisse ufficialmente proposta da Gilmar, voi accontentereste Adriano in questo senso?
"Accontentereste in che senso?"
Nel caso chiedesse la rescissione del contratto...
"Sì, potrebbe essere una delle soluzioni".
Anche con la possibilità di vederlo indossare maglie 'spiacevoli'?
"Non possiamo togliere la libertà a nessuno di fare le scelte che desidera fare nella vita. Comunque in questo momento le strade sono più o meno quelle. Vedremo se arriverà qualche altra idea interessante, allora la valuteremo".
Perchè si è arrivati a questo punto?
"Direi che abbiamo parlato tanto di Adriano, sono tre anni che si parla di lui. Quindi tutte le domande hanno già avuto risposta. Adesso stiamo cercando solo di capire, con tutta la buona volontà possibile, quale possa essere la soluzione maggiormente intelligente e giusta. Perchè poi nella vita esiste anche il giusto. Questa potrebbe essere la soluzione".
Si sente un po' tradito da Adriano con tutto quello che la società ha fatto per lui e per come era il vostro rapporto?
"Nel calcio, come nella vita, il fatto di sentirsi traditi è una sensazione che ha poco valore. Adriano ha avuto un periodo difficile nel quale è stato fatto tutto quello che era necessario, e anche lui ha fatto i suoi sforzi. È da vedere in maniera speciale questa cosa. Certo, sotto il profilo professionale, non dà quello per il quale è remunerato, questo senza dubbio. Ma non credo lo faccia con cattiveria, bisogna trovare una soluzione in questo senso".
Ieri sera, in Chelsea-Liverpool, le è piaciuto Didier Drogba?
"Hanno fatto bene tutti. La forza di quelle due squadre è che nessuno si sente un modello o un giocatore intoccabile, sono tutti di una umiltà infinita. Lampard, ad esempio, mette la propria intelligenza al servizio dell'umiltà ed è fantastico. Così sono tutti i giocatori delle due squadre, quello è il segreto del loro successo. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere una partita così bella".
C'è qualche rimpianto per non essere più in corsa per la Champions League?
"Questo sempre: per chiunque, per chi non ha partecipato, per chi partecipa e viene eliminato. Il rimpianto c'è sempre. Vedi le partite, avessimo giocato, avessimo avuto più fortuna di essere ancora in campo e tutte queste cose... Quando sei fuori, sei fuori... ".
L'Inter, per arrivare in fondo alla competizione, deve arrivare a quei livelli di compattezza ed umiltà delle quali parlava poco fa?
"Dipende sempre dalla partita. Perchè, ad esempio, il Liverpool ieri sera le ha avute e poi non è riuscito a passare lo stesso pur meritando. Bisogna anche avere un po' di fortuna. Credo che noi abbiamo fatto bene nelle due partite, specialmente in quella a Manchester e, in special modo, anche Adriano. Questo non toglie che, al di là della fortuna, quello è il modo. Visto che ne parliamo, ciò non significa che l'Inter non possieda queste qualità. Mi spiego: quello è l'esempio da seguire sempre e, come facciamo in campionato, bisogna imparare a tenere duro in questo senso anche in Coppa dei Campioni".
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