Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
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Mourinho: "Tifosi, domani tutti allo stadio"
APPIANO GENTILE - Domani è il giorno di Inter-Roma, gara valida per l'assegnazione della Supercoppa Tim 2008 in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano (ore 20.45).
José Mourinho ha incontrato i giornalisti nella conferenza stampa della vigilia che si è svolta al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.
Mourinho, che cosa si aspetta dalla gara di domani?
"Mi piace di più giocare che allenare, giocare grandi partite mi piace molto ed è assolutamente il senso del nostro lavoro. Domani non giochiamo la finale di Champions League, ma è la Supercoppa, una partita da giocare. Ho già vinto in Portogallo e in Inghilterrra, dove ne ho persa anche una. Ora spero di vincerne una anche in Italia e domani avrò quest'occasione. È giusto che tanti tifosi non ci saranno domani perchè parecchi saranno ancora in vacanza, però mi aspetto lo stesso un bel pubblico. Ieri mi hanno detto che potrebbero essere quarantamila, oggi mi hanno detto che potranno essere tra i quarantamila e i cinquantamila. Ovviamente San Siro è molto grande, ma credo che l'atmosfera per giocare sarà bella. Credo che arriveranno anche parecchi tifosi da Roma e penso che sia una cosa interessante".
L'Inter che arriva alla partita con la Roma è una squadra al top?
"La squadra sta molto bene, è in condizione per poter vincere."
Qualcuno ha paragonato la sua Inter al Milan di Capello. Cosa ne pensa?
"È difficile paragonare squadre di periodi diversi: il calcio cambia, i giocatori cambiano, non mi sembra positivo fare il paragone con una squadra che ha vinto tanti titoli. È importate quello che pensiamo io e la squadra, lavoriamo insieme, in un gruppo parliamo di idee e sensazioni e in questo momento le sensazioni di tutti sono molto positive. I giocatori sono felici e vanno in campo con fiducia. A tutti piacerebbe avere il gruppo al completo, ma il giorno prima di una gara importante non voglio parlare dei giocartori squalificati o infortunati, ho 20 giocatori da impiegare e conto molto su di loro. Avete la lista dei convocati per domani, sono tutti in grado di giocare, sono molto tranquillo. Nel calcio, poi, si può vincere, pareggiare o perdere ma, dal mio punto di vista, le sensazioni alla vigilia sono molto positive. Siamo pieni di fiducia".
Come sta Zlatan Ibrahimovic?
"Oggi possiamo fare questo discorso e sarà sempre lo stesso: quando dò una lista di convocati, che voi avrete in mano prima della conferenza stampa, non ci sarà mai in questo elenco un giocatore non in grado di scendere in campo. Mai. Per me non esistono giocatori che stanno bene o male, se sono nella lista vuol dire che sono ok, se non ci sono significa che non possono giocare o perchè ho preso io una decisione particolare. Ma voglio ripetere questo concetto: non ci saranno mai in lista giocatori che non possono scendere in campo. Se un calciatore ha un piccolo problema, può decidere il giorno prima della gara se non c'è nessun problema o se è un grande problema, non ci sono vie di mezzo: se sta bene gioca altrimenti non gioca. Ibra sta bene e domani giocherà".
L'Inter attuale si sta avvicinando all'Inter che vuole Mourinho? O bisogna ancora aspettare?
"Quando noi allenatori arriviamo in una squadra che ha lavorato tanti anni con un altro tecnico, possiamo scegliere la continuità oppure impostare la squadra in maniera diversa. Sono arrivato all'Inter a giugno, ma qualche mese prima, dopo la gara di Champions League contro il Liverpool, ho parlato col presidente e ho capito di poter essere l'allenatore dell'Inter. Durante il periodo successivo ho visto la squadra giocare domenica dopo domenica e, alla fine, la mia idea è stata quella di volere l'Inter che pensasse in modo diverso. Questo però non è facile dopo solo un mese di lavoro e non posso dire che questa sia la mia Inter. Dobbiamo lavorare e migliorare gara dopo gara e allenamento e dopo allenamento. Una cosa positiva è che tutti hanno accettato questo cambiamento in modo positivo e con molta voglia di fare. Non posso certo dire che è una squadra già d'accordo con le mie idee dopo un mese di lavoro. Il calcio è come costruire una casa: bisogna costruirla fase dopo fase. Posso dire che l'inter è una squadra solida, che ha empatia funzionale. Ovviamente dobbiamo migliorare in tante cose, ma credo che il gruppo sia in condizioni perfette per giocare una partita difficile contro una Roma che lavora da più anni con un grande allenatore. La Roma è una squadra che ha una dinamica solida e gioca a memoria. Forse ancora non siamo in condizione di giocare una bella partita, sicuramente possiamo giocare e vincere. Tutte le squadre, Inter compresa, hanno dei difetti. Per me è fondamentale se noi riusciamo a nasconderli. Non esiste un sistema tattico perfetto, una squadra perfetta, un giocatore perfetto o un allenatore perfetto: anche noi abbiamo piccoli difetti e altre qualità. La Roma ha grandi qualità, ma anche punti deboli come tutti, come noi stessi. Sono una bella squadra, ma noi speriamo di riuscire a scoprire i loro difetti"
APPIANO GENTILE - Domani è il giorno di Inter-Roma, gara valida per l'assegnazione della Supercoppa Tim 2008 in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano (ore 20.45).
José Mourinho ha incontrato i giornalisti nella conferenza stampa della vigilia che si è svolta al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.
Mourinho, che cosa si aspetta dalla gara di domani?
"Mi piace di più giocare che allenare, giocare grandi partite mi piace molto ed è assolutamente il senso del nostro lavoro. Domani non giochiamo la finale di Champions League, ma è la Supercoppa, una partita da giocare. Ho già vinto in Portogallo e in Inghilterrra, dove ne ho persa anche una. Ora spero di vincerne una anche in Italia e domani avrò quest'occasione. È giusto che tanti tifosi non ci saranno domani perchè parecchi saranno ancora in vacanza, però mi aspetto lo stesso un bel pubblico. Ieri mi hanno detto che potrebbero essere quarantamila, oggi mi hanno detto che potranno essere tra i quarantamila e i cinquantamila. Ovviamente San Siro è molto grande, ma credo che l'atmosfera per giocare sarà bella. Credo che arriveranno anche parecchi tifosi da Roma e penso che sia una cosa interessante".
L'Inter che arriva alla partita con la Roma è una squadra al top?
"La squadra sta molto bene, è in condizione per poter vincere."
Qualcuno ha paragonato la sua Inter al Milan di Capello. Cosa ne pensa?
"È difficile paragonare squadre di periodi diversi: il calcio cambia, i giocatori cambiano, non mi sembra positivo fare il paragone con una squadra che ha vinto tanti titoli. È importate quello che pensiamo io e la squadra, lavoriamo insieme, in un gruppo parliamo di idee e sensazioni e in questo momento le sensazioni di tutti sono molto positive. I giocatori sono felici e vanno in campo con fiducia. A tutti piacerebbe avere il gruppo al completo, ma il giorno prima di una gara importante non voglio parlare dei giocartori squalificati o infortunati, ho 20 giocatori da impiegare e conto molto su di loro. Avete la lista dei convocati per domani, sono tutti in grado di giocare, sono molto tranquillo. Nel calcio, poi, si può vincere, pareggiare o perdere ma, dal mio punto di vista, le sensazioni alla vigilia sono molto positive. Siamo pieni di fiducia".
Come sta Zlatan Ibrahimovic?
"Oggi possiamo fare questo discorso e sarà sempre lo stesso: quando dò una lista di convocati, che voi avrete in mano prima della conferenza stampa, non ci sarà mai in questo elenco un giocatore non in grado di scendere in campo. Mai. Per me non esistono giocatori che stanno bene o male, se sono nella lista vuol dire che sono ok, se non ci sono significa che non possono giocare o perchè ho preso io una decisione particolare. Ma voglio ripetere questo concetto: non ci saranno mai in lista giocatori che non possono scendere in campo. Se un calciatore ha un piccolo problema, può decidere il giorno prima della gara se non c'è nessun problema o se è un grande problema, non ci sono vie di mezzo: se sta bene gioca altrimenti non gioca. Ibra sta bene e domani giocherà".
L'Inter attuale si sta avvicinando all'Inter che vuole Mourinho? O bisogna ancora aspettare?
"Quando noi allenatori arriviamo in una squadra che ha lavorato tanti anni con un altro tecnico, possiamo scegliere la continuità oppure impostare la squadra in maniera diversa. Sono arrivato all'Inter a giugno, ma qualche mese prima, dopo la gara di Champions League contro il Liverpool, ho parlato col presidente e ho capito di poter essere l'allenatore dell'Inter. Durante il periodo successivo ho visto la squadra giocare domenica dopo domenica e, alla fine, la mia idea è stata quella di volere l'Inter che pensasse in modo diverso. Questo però non è facile dopo solo un mese di lavoro e non posso dire che questa sia la mia Inter. Dobbiamo lavorare e migliorare gara dopo gara e allenamento e dopo allenamento. Una cosa positiva è che tutti hanno accettato questo cambiamento in modo positivo e con molta voglia di fare. Non posso certo dire che è una squadra già d'accordo con le mie idee dopo un mese di lavoro. Il calcio è come costruire una casa: bisogna costruirla fase dopo fase. Posso dire che l'inter è una squadra solida, che ha empatia funzionale. Ovviamente dobbiamo migliorare in tante cose, ma credo che il gruppo sia in condizioni perfette per giocare una partita difficile contro una Roma che lavora da più anni con un grande allenatore. La Roma è una squadra che ha una dinamica solida e gioca a memoria. Forse ancora non siamo in condizione di giocare una bella partita, sicuramente possiamo giocare e vincere. Tutte le squadre, Inter compresa, hanno dei difetti. Per me è fondamentale se noi riusciamo a nasconderli. Non esiste un sistema tattico perfetto, una squadra perfetta, un giocatore perfetto o un allenatore perfetto: anche noi abbiamo piccoli difetti e altre qualità. La Roma ha grandi qualità, ma anche punti deboli come tutti, come noi stessi. Sono una bella squadra, ma noi speriamo di riuscire a scoprire i loro difetti"
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
Mourinho: "Questa è la gara più importante"
APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Inter-Roma, gara valida per l'assegnazione della Supercoppa Tim 2008 in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano (ore 20.45):
Mourinho: Quanto è importante per lei vincere questo trofeo?
"(ndr.: sorride) Abbiamo già due trofei: la Franz Beckenbauer Cup e l'Eusebio Cup, due grandi nomi nel calcio mondiale... Scherzi a parte, la Supercoppa è sempre la prima competizione ufficiale della stagione e si affrontano sempre due squadre che hanno terminato la stagione precedente con gioia e fiducia. Infatti entrambe hanno vinto. In questo momento la Supercoppa è la competizione più importante della stagione perchè è la partita che giochiamo domani, ed io domani non penso nè alla Champions nè al Campionato. Mi interessa solo la gara con la Roma con tutto quello che abbiamo: qualità, emozione, fiducia, empatia, insomma giocheremo con tutte le nostre qualità. I tifosi probabilmente avranno in mente campionato e coppa come le competizioni più importanti, ma domani giochiamo la Supercoppa e credo che anche loro debbano considerare adesso questa gara come la più importante in assoluto. Abbiamo la fortuna e il privilegio di giocare in casa nostra, credo che i nostri tifosi possano fare un pò la differenza in positivo come i tifosi della Roma l'avranno fatta in casa loro nella finale di Tim Cup. Se domani la gente nerazzurra può far sentire forza ed emozioni, per noi sarà importante."
È soddisfatto del mercato dell'Inter sia in entrata che in uscita?
"Il giorno prima di giocare la Supercoppa devo dire che i miei venti convocati sono i giocatori più forti del mondo, non voglio pensare in altro modo. Non considero in questo momento i giocatori indisponibili, non ho bisogno di loro, quei venti sono perfetti per giocare domani. E ancora meno penso ai giocatori che non sono dell'Inter in questo momento Il mercato è aperto fino al primo settembre: è come una porta di un saloon che si può aprire in entrambe le direzioni. In questo momento sono più che soddisfatto dei giocatori che ho a disposizione."
Nel reparto arretrato ha a disposizione Rivas e Burdisso, sta valutando la possibilità di far giocare Cambiasso centrale difensivo?
"Questi tre sono i giocatori che posso schierare come difensori centrali. Materazzi è quasi pronto, ma abbiamo deciso insieme di proteggere la situazione in vista del campionato e della coppa in modo che lui possa essere al cento per cento in quelle occasioni. Cordoba, Samuel e Chivu non sono ancora pronti, abbiamo tre giocatori a disposizione e sono quelli che hanno occupato quel ruolo nel pre-campionato. Perciò non abbiamo problemi: Burdisso ha fatto molto bene, Rivas ha disputato due belle gara ad Amsterdam, Cambiasso è un giocatore molto intelligente che può adattarsi. Ho queste tre possibilità, per noi è una situazione perfetta. Non mi piace avere troppi difensori tra il campo e la panchina, questi tre sono più che sufficienti. Poi con Maicon, Maxwell e Zanetti ho tre opzioni per le posizioni di esterni difensivi."
Com'è possibile che un giocatore del calibro di Shevchenko stia passando un momento così difficile?
"Questa è la vita nel calcio. Chissà se fra quattro o cinque anni troverò una squadra da allenare, è la vita...".
Si può considerare Stankovic come un giocatore riacquistato?
"Posso parlare di Stankovic dal primo giorno che l'ho conosciuto e abbiamo parlato nel mio ufficio. Gli ho detto che sono un allenatore onesto: il primo giorno è arrivato con tanti dubbi perchè c'erano delle voci su di lui, gli ho risposto che per me non importa quello che succede nel periodo di vacanza se lui lavora bene e ha motivazione. Lui lo ha fatto e in questo momento è un giocatore a disposizione per domani."
Spera ancora nell'arrivo di Quaresma?
"Vediamo, come ho già detto la porta è aperta in entrambe le direzioni ancora per una settimana. In pre-campionato abbiamo lavorato per giocare in due modi diversi: se ci sono Figo e Mancini possiamo giocare con due ali, altrimenti possiamo cambiare modulo. Ho una squadra con una cultura tattica, un gruppo che lavora bene e può giocare in modi diversi. Abbiamo tante opzioni, non vivo in questo momento con l'apprensione di sapere che fra una settimana chiude il mercato e di sapere se arriva questo o quello. Sono assolutamente soddisfatto della nostra situazione."
Si dice che la Roma, con o senza Totti, giochi il calcio più spettacolare in Italia: è d'accordo?
"Totti è un giocatore fantastico e tutti siamo d'accordo. Ma loro lavorano da tanti anni insieme e sicuramente non è un dramma per loro sapere se lui gioca o meno. L'anno scorso sono stati mesi senza Totti, si sono adattati e si sono giocati fino all'ultimo il campionato. L'Inter ha avuto sempre la loro pressione dietro, e stiamo parlando di una Roma senza Totti che ha fatto sempre molto bene. Non conosco la mentalità di Spalletti: non so, se come faccio io, dirà che non ha bisogno dei giocatori che non possono giocare, ma questa è la mia filosofia prima delle gare più importanti. Non so se Totti giocherà, ma posso dire che mi piace come calciatore. Sono d'accordo nel dire che loro hanno giocato molto bene l'anno scorso, ma la storia del calcio è quella dei titoli e lo scudetto è rimasto a Milano perchè l'Inter ha vinto. In Coppa Italia e Supercoppa hanno vinto loro: domani queste due squadre, ora un pò diverse, si riaffrontano e ci sarà una squadra che ha vinto due titoli contro una che ne ha vinto uno più importante. Dobbiamo rispettare i nostri avversari, non averne paura. Il giorno che avremo paura di qualcuno è meglio iniziare a giocare nel giardino con i propri figli."
La preoccupa il fatto di avere una rosa molto ampia?
"La cosa non mi preoccupa perchè ho giocato a carte scoperte, come a poker quando le carte sono tutte in tavola. Ho detto ad alcuni miei giocatori che avrei piacere se qualcuno avesse la possibilità di scegliere il proprio futuro. Le carte sono in tavola: tu e tu fuori dalla Champions League, tu e tu avete poche possibilità di giocare, se restate è una vostra decisione ma non bussate alla porta del mio ufficio per chiedermi il motivo per cui giocate poco. Io, con una o due settimane di anticipo dalla chiusura del mercato, ho spiegato a tutti quale era la situazione, per me non è un problema se tutti decidono di restare. Restano tutti giocatori dell'Inter, tra l'altro lavorano tutti molto bene. Non è un problema per me averli in gruppo, sono opzioni in più e rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club."
Dopo la prima partita di campionato del Chelsea, i giornalisti inglesi hanno scritto che Scolari ha già fatto dimenticare Mourinho...
"(ndr.: sorride) Prima di tutto credo che il Chelsea debba fare un DVD di questa partita e venderlo nei negozi di Londra, così come ci sono tanti DVD delle partite passate. Ad esempio, Chelsea-Barcelona 4-2 in Champions League, è un DVD che ha venduto migliaia di copie: forse è meglio sostituire questa partita con il DVD di Chelsea-Portsmouth...L'altra cosa positiva è che ora posso andare a Londra con tranquillità: prima per me era impossibile vista la passione dei tifosi, ora è positivo perchè sono più tranquillo"
Preferisce gli spaghetti o il risotto?
"Mi piacciono entrambi. Tutti sanno che mi piace mangiare qui ad Appiano, ma visto che si mangia troppo bene preferisco non esagerare. Altrimenti poi perdo la linea e non sono in forma per gli allenamenti... (ride ndr.)."
APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Inter-Roma, gara valida per l'assegnazione della Supercoppa Tim 2008 in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano (ore 20.45):
Mourinho: Quanto è importante per lei vincere questo trofeo?
"(ndr.: sorride) Abbiamo già due trofei: la Franz Beckenbauer Cup e l'Eusebio Cup, due grandi nomi nel calcio mondiale... Scherzi a parte, la Supercoppa è sempre la prima competizione ufficiale della stagione e si affrontano sempre due squadre che hanno terminato la stagione precedente con gioia e fiducia. Infatti entrambe hanno vinto. In questo momento la Supercoppa è la competizione più importante della stagione perchè è la partita che giochiamo domani, ed io domani non penso nè alla Champions nè al Campionato. Mi interessa solo la gara con la Roma con tutto quello che abbiamo: qualità, emozione, fiducia, empatia, insomma giocheremo con tutte le nostre qualità. I tifosi probabilmente avranno in mente campionato e coppa come le competizioni più importanti, ma domani giochiamo la Supercoppa e credo che anche loro debbano considerare adesso questa gara come la più importante in assoluto. Abbiamo la fortuna e il privilegio di giocare in casa nostra, credo che i nostri tifosi possano fare un pò la differenza in positivo come i tifosi della Roma l'avranno fatta in casa loro nella finale di Tim Cup. Se domani la gente nerazzurra può far sentire forza ed emozioni, per noi sarà importante."
È soddisfatto del mercato dell'Inter sia in entrata che in uscita?
"Il giorno prima di giocare la Supercoppa devo dire che i miei venti convocati sono i giocatori più forti del mondo, non voglio pensare in altro modo. Non considero in questo momento i giocatori indisponibili, non ho bisogno di loro, quei venti sono perfetti per giocare domani. E ancora meno penso ai giocatori che non sono dell'Inter in questo momento Il mercato è aperto fino al primo settembre: è come una porta di un saloon che si può aprire in entrambe le direzioni. In questo momento sono più che soddisfatto dei giocatori che ho a disposizione."
Nel reparto arretrato ha a disposizione Rivas e Burdisso, sta valutando la possibilità di far giocare Cambiasso centrale difensivo?
"Questi tre sono i giocatori che posso schierare come difensori centrali. Materazzi è quasi pronto, ma abbiamo deciso insieme di proteggere la situazione in vista del campionato e della coppa in modo che lui possa essere al cento per cento in quelle occasioni. Cordoba, Samuel e Chivu non sono ancora pronti, abbiamo tre giocatori a disposizione e sono quelli che hanno occupato quel ruolo nel pre-campionato. Perciò non abbiamo problemi: Burdisso ha fatto molto bene, Rivas ha disputato due belle gara ad Amsterdam, Cambiasso è un giocatore molto intelligente che può adattarsi. Ho queste tre possibilità, per noi è una situazione perfetta. Non mi piace avere troppi difensori tra il campo e la panchina, questi tre sono più che sufficienti. Poi con Maicon, Maxwell e Zanetti ho tre opzioni per le posizioni di esterni difensivi."
Com'è possibile che un giocatore del calibro di Shevchenko stia passando un momento così difficile?
"Questa è la vita nel calcio. Chissà se fra quattro o cinque anni troverò una squadra da allenare, è la vita...".
Si può considerare Stankovic come un giocatore riacquistato?
"Posso parlare di Stankovic dal primo giorno che l'ho conosciuto e abbiamo parlato nel mio ufficio. Gli ho detto che sono un allenatore onesto: il primo giorno è arrivato con tanti dubbi perchè c'erano delle voci su di lui, gli ho risposto che per me non importa quello che succede nel periodo di vacanza se lui lavora bene e ha motivazione. Lui lo ha fatto e in questo momento è un giocatore a disposizione per domani."
Spera ancora nell'arrivo di Quaresma?
"Vediamo, come ho già detto la porta è aperta in entrambe le direzioni ancora per una settimana. In pre-campionato abbiamo lavorato per giocare in due modi diversi: se ci sono Figo e Mancini possiamo giocare con due ali, altrimenti possiamo cambiare modulo. Ho una squadra con una cultura tattica, un gruppo che lavora bene e può giocare in modi diversi. Abbiamo tante opzioni, non vivo in questo momento con l'apprensione di sapere che fra una settimana chiude il mercato e di sapere se arriva questo o quello. Sono assolutamente soddisfatto della nostra situazione."
Si dice che la Roma, con o senza Totti, giochi il calcio più spettacolare in Italia: è d'accordo?
"Totti è un giocatore fantastico e tutti siamo d'accordo. Ma loro lavorano da tanti anni insieme e sicuramente non è un dramma per loro sapere se lui gioca o meno. L'anno scorso sono stati mesi senza Totti, si sono adattati e si sono giocati fino all'ultimo il campionato. L'Inter ha avuto sempre la loro pressione dietro, e stiamo parlando di una Roma senza Totti che ha fatto sempre molto bene. Non conosco la mentalità di Spalletti: non so, se come faccio io, dirà che non ha bisogno dei giocatori che non possono giocare, ma questa è la mia filosofia prima delle gare più importanti. Non so se Totti giocherà, ma posso dire che mi piace come calciatore. Sono d'accordo nel dire che loro hanno giocato molto bene l'anno scorso, ma la storia del calcio è quella dei titoli e lo scudetto è rimasto a Milano perchè l'Inter ha vinto. In Coppa Italia e Supercoppa hanno vinto loro: domani queste due squadre, ora un pò diverse, si riaffrontano e ci sarà una squadra che ha vinto due titoli contro una che ne ha vinto uno più importante. Dobbiamo rispettare i nostri avversari, non averne paura. Il giorno che avremo paura di qualcuno è meglio iniziare a giocare nel giardino con i propri figli."
La preoccupa il fatto di avere una rosa molto ampia?
"La cosa non mi preoccupa perchè ho giocato a carte scoperte, come a poker quando le carte sono tutte in tavola. Ho detto ad alcuni miei giocatori che avrei piacere se qualcuno avesse la possibilità di scegliere il proprio futuro. Le carte sono in tavola: tu e tu fuori dalla Champions League, tu e tu avete poche possibilità di giocare, se restate è una vostra decisione ma non bussate alla porta del mio ufficio per chiedermi il motivo per cui giocate poco. Io, con una o due settimane di anticipo dalla chiusura del mercato, ho spiegato a tutti quale era la situazione, per me non è un problema se tutti decidono di restare. Restano tutti giocatori dell'Inter, tra l'altro lavorano tutti molto bene. Non è un problema per me averli in gruppo, sono opzioni in più e rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club."
Dopo la prima partita di campionato del Chelsea, i giornalisti inglesi hanno scritto che Scolari ha già fatto dimenticare Mourinho...
"(ndr.: sorride) Prima di tutto credo che il Chelsea debba fare un DVD di questa partita e venderlo nei negozi di Londra, così come ci sono tanti DVD delle partite passate. Ad esempio, Chelsea-Barcelona 4-2 in Champions League, è un DVD che ha venduto migliaia di copie: forse è meglio sostituire questa partita con il DVD di Chelsea-Portsmouth...L'altra cosa positiva è che ora posso andare a Londra con tranquillità: prima per me era impossibile vista la passione dei tifosi, ora è positivo perchè sono più tranquillo"
Preferisce gli spaghetti o il risotto?
"Mi piacciono entrambi. Tutti sanno che mi piace mangiare qui ad Appiano, ma visto che si mangia troppo bene preferisco non esagerare. Altrimenti poi perdo la linea e non sono in forma per gli allenamenti... (ride ndr.)."
- Dany87
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- Iscritto il:22.07.08 - 13:21
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
Mourinho a Rai Sport: "Sono allenato... "
APPIANO GENTILE - Inter-Roma, la finale della Supercoppa Tim 2008, sarà trasmessa in diretta da Rai 1 e da Inter Channel. Al termine della tradizionale conferenza stampa della vigilia, Josè Mourinho ha rilasciato ai microfoni di Rai Sport un'intervista singola di approfondimento sui temi legati alla gara di domani.
Mourinho, domani per la prima volta giocherà al "Meazza", dove non è mai stato, nemmeno da avversario.
"Ho esperienza. tanti anni nel calcio e tante partite importanti alle spalle. Per esempio, per quanto riguarda la Supercoppa, ne ho giocate, vinte e perse sia in Portogallo che in Inghilterra. Quella di domani sarà la quinta Supercoppa della mia carriera, quindi conosco le dimensioni dell'impegno. È vero, al 'Meazza' di San Siro sarà la prima volta: ci siamo allenati venerdì, ma quella di domani sarà la prima partita nella mia casa, perché ora lo stadio dell'Inter è la mia casa. È una situazione nuova, ma credo che mi adatterò senza problemi. Inoltre, sarà veramente la prima volta con i nostri tifosi: a Brunico, durante il ritiro, è stato bellissimo, ma allo stadio sarà diverso. Ma la cosa migliore, nel calcio, è vincere. Quindi sarà bello se, alla fine della partita, saremo noi i vincitori".
Inter-Roma, ovvero il confronto tra le due squadre che hanno monopolizzato il calcio italiano nelle ultime stagioni. Vista da fuori, che idea si è fatto della Roma di Luciano Spalletti?
"Ha sempre giocato molto bene, ho avuto sempre l'impressione di una bella squadra che giocava un buon calcio, un calcio positivo, ma adesso è tutto diverso. Una cosa è guardare una squadra per il piacere di guardare, una cosa è studiare una squadra perché la vai ad affrontare. Sono due prospettive completamente diverse. Penso che anche tutte le squadre che hanno grandi qualità hanno anche punti deboli. L'Inter è una squadra di grandi qualità, ma ha i suoi punti deboli e il lavoro dei giocatori è quello di lavorare per nasconderli. E lo stesso è per la Roma: una squadra di qualità, ma con punti deboli che noi cercheremo di individuare".
In Italia, all'inizio di ogni stagione, l'allenatore da battere è quello che ha vinto lo scudetto, ma quest'anno l'Inter ha Josè Mourinho e non Roberto Mancini, che ha vinto il titolo a maggio. Eppure, tutti vogliono comunque battere Mourinho...
"Questa è sempre stata la mia vita calcistica. Sia in Portogallo che in Inghilterra. In Portogallo perché ho vinto troppo presto con un grande club. In Inghilterra, invece, con una squadra che non aveva mai vinto il campionato, ma con un presidente, Roman, che voleva vincere subito. Questa è la mia storia. Ora lavoro all'Inter, che negli ultimi anni ha vinto e che vuole continuare a vincere. Ma, ripeto, per me non è una novità o una difficoltà. Non mi dispiace. Penso che è più facile, per un allenatore, arrivare in una squadra che non ha vinto niente e fare qualcosa di straordinario, come è successo per esempio al Chelsea, che non vinceva il campionato da 50 anni. Qui è diverso, Roberto ha vinto gli ultimi due tornei, non sarà nuovo per l'Inter se vinceremo ancora il campionato".
Ha spiegato oggi che, arrivando all'Inter, ha voluto cambiare l'impostazione della squadra. In che cosa sarà diversa la sua Inter?
"Non posso dire che abbiamo solo segreti, perché tutti, con il passare delle partite, possono capire il nostro modo di giocare e di pensare. Ma posso dire che l'Inter vuole difendere bene, ma con pochi giocatori, senza costruire un blocco compatto difensivo, senza utilizzare un marcatore centrale come terzino o due mediani davanti alla difesa. Abbiamo idea di difendere bene, ma pensando già ad attaccare, anche perché non siamo una squadra che ha, come principale caratteristica, il contropiede. Per le nostre caratteristiche vogliamo avere il controllo della partita, della palla. Vogliamo essere organizzati meccanicamente, sfruttando il lavoro degli allenamenti, e vogliamo avere la creatività dei nostri calciatori che hanno creatività, penso per esempio a Ibrahimovic, Muntari, Balotelli. La squadra che noi vogliamo avere deve essere compatta, e per me c'è una relazione stretta tra squadra compatta e lavoro tattico durante la settimana, ma anche una squadra con il piacere di giocare e di portare piacere a chi la vedrà giocare".
C'è un allenatore italiano che stima più di altri?
"Stimo tutti. Non posso dire di essere amico di qualcuno, perché per il mio concetto di amicizia non si può costruire due minuti prima della partita, due minuti dopo la partita o in panchina, durante la gara, a trenta metri di distanza l'uno dall'altro. Io pago sempre con lo stesso soldo: rispetto con rispetto, non rispetto non rispetto".
Con Claudio Ranieri come va?
"Per il momento fantastico. Lui non parla di me, io non parlo di lui. La situazione è sotto controllo".
Da uomo di sport, sta seguendo le Olimpiadi? E che cosa pensa di chi dice che il calcio professionistico è forzato all'interno di un contesto olimpico?
"Credo che le Olimpiadi siano un fenomeno sociale incredibile, non solo sportivo, e tutti sono coinvolti, perché è un evento straordinario, spettacolare. E mi piace che il mio sport, la mia passione numero uno, sia nei giochi olimpici. La mia critica, invece, è che non capisco perché, tra le discipline, non ci siano l'hockey a rotelle: sarebbe una possibile medaglia per l'Italia, per la Spagna, per il Portogallo. Ma siccome non può essere una medaglia per Cina o per le grandi potenze, non c'è hockey a rotelle...
APPIANO GENTILE - Inter-Roma, la finale della Supercoppa Tim 2008, sarà trasmessa in diretta da Rai 1 e da Inter Channel. Al termine della tradizionale conferenza stampa della vigilia, Josè Mourinho ha rilasciato ai microfoni di Rai Sport un'intervista singola di approfondimento sui temi legati alla gara di domani.
Mourinho, domani per la prima volta giocherà al "Meazza", dove non è mai stato, nemmeno da avversario.
"Ho esperienza. tanti anni nel calcio e tante partite importanti alle spalle. Per esempio, per quanto riguarda la Supercoppa, ne ho giocate, vinte e perse sia in Portogallo che in Inghilterra. Quella di domani sarà la quinta Supercoppa della mia carriera, quindi conosco le dimensioni dell'impegno. È vero, al 'Meazza' di San Siro sarà la prima volta: ci siamo allenati venerdì, ma quella di domani sarà la prima partita nella mia casa, perché ora lo stadio dell'Inter è la mia casa. È una situazione nuova, ma credo che mi adatterò senza problemi. Inoltre, sarà veramente la prima volta con i nostri tifosi: a Brunico, durante il ritiro, è stato bellissimo, ma allo stadio sarà diverso. Ma la cosa migliore, nel calcio, è vincere. Quindi sarà bello se, alla fine della partita, saremo noi i vincitori".
Inter-Roma, ovvero il confronto tra le due squadre che hanno monopolizzato il calcio italiano nelle ultime stagioni. Vista da fuori, che idea si è fatto della Roma di Luciano Spalletti?
"Ha sempre giocato molto bene, ho avuto sempre l'impressione di una bella squadra che giocava un buon calcio, un calcio positivo, ma adesso è tutto diverso. Una cosa è guardare una squadra per il piacere di guardare, una cosa è studiare una squadra perché la vai ad affrontare. Sono due prospettive completamente diverse. Penso che anche tutte le squadre che hanno grandi qualità hanno anche punti deboli. L'Inter è una squadra di grandi qualità, ma ha i suoi punti deboli e il lavoro dei giocatori è quello di lavorare per nasconderli. E lo stesso è per la Roma: una squadra di qualità, ma con punti deboli che noi cercheremo di individuare".
In Italia, all'inizio di ogni stagione, l'allenatore da battere è quello che ha vinto lo scudetto, ma quest'anno l'Inter ha Josè Mourinho e non Roberto Mancini, che ha vinto il titolo a maggio. Eppure, tutti vogliono comunque battere Mourinho...
"Questa è sempre stata la mia vita calcistica. Sia in Portogallo che in Inghilterra. In Portogallo perché ho vinto troppo presto con un grande club. In Inghilterra, invece, con una squadra che non aveva mai vinto il campionato, ma con un presidente, Roman, che voleva vincere subito. Questa è la mia storia. Ora lavoro all'Inter, che negli ultimi anni ha vinto e che vuole continuare a vincere. Ma, ripeto, per me non è una novità o una difficoltà. Non mi dispiace. Penso che è più facile, per un allenatore, arrivare in una squadra che non ha vinto niente e fare qualcosa di straordinario, come è successo per esempio al Chelsea, che non vinceva il campionato da 50 anni. Qui è diverso, Roberto ha vinto gli ultimi due tornei, non sarà nuovo per l'Inter se vinceremo ancora il campionato".
Ha spiegato oggi che, arrivando all'Inter, ha voluto cambiare l'impostazione della squadra. In che cosa sarà diversa la sua Inter?
"Non posso dire che abbiamo solo segreti, perché tutti, con il passare delle partite, possono capire il nostro modo di giocare e di pensare. Ma posso dire che l'Inter vuole difendere bene, ma con pochi giocatori, senza costruire un blocco compatto difensivo, senza utilizzare un marcatore centrale come terzino o due mediani davanti alla difesa. Abbiamo idea di difendere bene, ma pensando già ad attaccare, anche perché non siamo una squadra che ha, come principale caratteristica, il contropiede. Per le nostre caratteristiche vogliamo avere il controllo della partita, della palla. Vogliamo essere organizzati meccanicamente, sfruttando il lavoro degli allenamenti, e vogliamo avere la creatività dei nostri calciatori che hanno creatività, penso per esempio a Ibrahimovic, Muntari, Balotelli. La squadra che noi vogliamo avere deve essere compatta, e per me c'è una relazione stretta tra squadra compatta e lavoro tattico durante la settimana, ma anche una squadra con il piacere di giocare e di portare piacere a chi la vedrà giocare".
C'è un allenatore italiano che stima più di altri?
"Stimo tutti. Non posso dire di essere amico di qualcuno, perché per il mio concetto di amicizia non si può costruire due minuti prima della partita, due minuti dopo la partita o in panchina, durante la gara, a trenta metri di distanza l'uno dall'altro. Io pago sempre con lo stesso soldo: rispetto con rispetto, non rispetto non rispetto".
Con Claudio Ranieri come va?
"Per il momento fantastico. Lui non parla di me, io non parlo di lui. La situazione è sotto controllo".
Da uomo di sport, sta seguendo le Olimpiadi? E che cosa pensa di chi dice che il calcio professionistico è forzato all'interno di un contesto olimpico?
"Credo che le Olimpiadi siano un fenomeno sociale incredibile, non solo sportivo, e tutti sono coinvolti, perché è un evento straordinario, spettacolare. E mi piace che il mio sport, la mia passione numero uno, sia nei giochi olimpici. La mia critica, invece, è che non capisco perché, tra le discipline, non ci siano l'hockey a rotelle: sarebbe una possibile medaglia per l'Italia, per la Spagna, per il Portogallo. Ma siccome non può essere una medaglia per Cina o per le grandi potenze, non c'è hockey a rotelle...
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
Julio Cesar
Maicon Burdisso Rivas Maxwell
Zanetti Cambiasso Stankovic
Figo Ibrahimovic Mancini
Potrebbe anche essere questa la formazione di stasera con Deki al posto di Muntari o,ma è meno probabile con Cambiasso centrale difensivo al posto di riva e Deki vertice basso del centrocampo.
Ibra,come da tempo detto,giocherà punta centrale a modi-Ajax,in Olanda ha sempre agito in quella posizione,è un ruolo del quale conosce molto bene i meccanismi e i movimenti e dove potrebbe far bene.Continuo a dire che giocherà in questa posizione moltissime partite,se non proprio tutte,ed è questo il ruolo che vorrebbe cucirgli addosso Mourinho.
Maicon Burdisso Rivas Maxwell
Zanetti Cambiasso Stankovic
Figo Ibrahimovic Mancini
Potrebbe anche essere questa la formazione di stasera con Deki al posto di Muntari o,ma è meno probabile con Cambiasso centrale difensivo al posto di riva e Deki vertice basso del centrocampo.
Ibra,come da tempo detto,giocherà punta centrale a modi-Ajax,in Olanda ha sempre agito in quella posizione,è un ruolo del quale conosce molto bene i meccanismi e i movimenti e dove potrebbe far bene.Continuo a dire che giocherà in questa posizione moltissime partite,se non proprio tutte,ed è questo il ruolo che vorrebbe cucirgli addosso Mourinho.
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
Fine 1 tempo Inter 1 Roma 0....gli stiamo stracciando nn superano la metà campo...altro che Gattuso a centrocampo abbiamo Muntari che vale 10 gattuso :D :D :D
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
mezza volta che l hanno superato sto centrocampo....e....derossiiiiiiii
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Re: Verso Inter-Roma [Supercoppa]
Sono molto contento della gara. Ho visto un'ottima fase difensiva e buone trame offensive. Il gol di De rossi è nato da un tiro da 30 metri e il 2° vabbè.....Nonostante la pressione della Roma non sono stati in grado di avere occasioni nitide ma solo tiri dalla distanza e qualche cross. Muntari strepitoso. L'ho accolto con scetticismo ma oggi mi ha davvero sorpreso. Buone le prova di Balotelli Maicon e Ibra. E' cmq emerso che serve un altro esterno e credo che Quaresma arriverà...
J.Cesar 6
Maicon 6,5
Burdisso 6
Cambiasso 6
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Muntari 7
Mancini 6+
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Balotelli 7
Jimenez 6
Rivas 6
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Supercoppa Tim '08: Inter-Roma 8-7 (dcr)
MILANO - Inter-Roma 8-7 dopo i calci di rigore. Primo impegno ufficiale stagionale e si riparte con Inter-Roma le squadre protagoniste dell'anno appena concluso. Dopo il minuto di raccoglimento dedicato al Presidente Franco Sensi, recentemente scomparso, l'arbitro Saccani fischia l'inizio della gara.
L'inter che scende in campo sembra propio quella di Mourinho, decisa e con tanta voglia di vincere. Come visto nelle partite del precampionato i nerazzurri cercano di impostare il gioco sulle fasce. La prima occasione nasce da una percussione centrale di Ibrahimovic: Muntari ruba palla a centrocampo, verticalizza per l'attaccante svedese che dall'area piccola dribbla Juan e Doni ma chiude troppo il tiro, la palla esce di poco. Al 18' del primo tempo, Muntari trova il suo primo gol nerazzurro, Ibrahimovic allunga sulla fascia, salta due avversari tiro deviato sulla traversa. Muntari sulla respinta batte a rete superando Doni. Il primo tempo si conclude con le squadre impegnate a centrocampo e quindi senza mai riuscire ad impensierire i portieri avversari.
La partita riprende senza nessun cambio. Le squadre scendono in campo molto meno contratte rispetto alla fine del primo tempo. La Roma sembra giocare in maniera molto più fluida e riesce a trovare il gol al 56' con De Rossi che trafigge Julio Cesar con un tiro dai trenta metri. Dopo il gol la Roma sembra ritrovare gioco. Mourinho prova a ridare freschezza alla squadra inserendo prima Balotelli per Figo, poi Jimenez per Mancini. L'inter torna in vantaggio all'82', Balotelli sfrutta una disattenzione della retroguardia romanista e batte ancora Doni. Nelle fasi finali della partita Vucinic trova il gol del pareggio con una tocco ravvicinato. La seconda frazione di gioco si chiude sul 2-2, dopo due minuti di recupero.
Inter pericolosa al 4' del primo tempo supplementare. Balotelli batte un calcio di punizione da posizione defilata, la traiettoria è velenosa e impegna Doni costretto a togliere la palla dall'incrocio. Balotelli concede il bis al 15': il tiro potentissimo costringe Doni ad un difficile salvataggio in corner. Un minuto più tardi si chiude anche il primo tempo supplementare.
Roma vicinissima al vantaggio al 13' del secondo tempo supplementare, Julio Cesar è costretto ad una coraggiosa quanto rischiosa uscita sui piedi di Okaka per evitare il gol. Due minuti più tardi si chiude anche il secondo dei due tempi supplementari. Risultato sempre fermo sul 2-2.
Ai calci di rigore fatali ai romanisti gli errori di Totti e Juan. L'Inter conquista la Supercoppa Tim vincendo 8-7 sui rivalli giallorossi ai calci di rigore.
INTER-ROMA 8-7 (2-2)
Marcatori: 18' pt Muntari, 11' st De Rossi, 38' st Balotelli, 45' st Vucinic
Sequenza rigori: Vucinic gol, Ibrahimovic gol, Baptista gol, Balotelli gol, Cassetti gol, Stankovic traversa, De Rossi gol, Maxwell gol, Totti traversa, Cambiasso gol, Pizarro gol, Jimenez gol, Juan parato, Zanetti gol.
INTER: Julio Cesar; Maicon, Cambiasso, Burdisso, Maxwell; Zanetti, Stankovic, Muntari; Figo (66' Balotelli), Ibrahimovic, Mancini (71' Jimenez).
A disposizione: Toldo, Rivas, Pelé, Jimenez, Balotelli, Crespo, Cruz.
Allenatore: José Mourinho
ROMA - Doni; Riise (78' Tonetto), Mexes, Juan, Cassetti; Pizarro, De Rossi, Aquilani; Perrotta (85' Totti), Vucinic, Baptista.
A disposizione: Artur, Panucci, Loria, Tonetto, Brighi, Totti, Okaka.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Ammoniti: Vucinic, Pizarro, Ibrahimovic, Balotelli, Stankovic
Arbitro: Massimiliano Saccani (Mantova).
MILANO - Inter-Roma 8-7 dopo i calci di rigore. Primo impegno ufficiale stagionale e si riparte con Inter-Roma le squadre protagoniste dell'anno appena concluso. Dopo il minuto di raccoglimento dedicato al Presidente Franco Sensi, recentemente scomparso, l'arbitro Saccani fischia l'inizio della gara.
L'inter che scende in campo sembra propio quella di Mourinho, decisa e con tanta voglia di vincere. Come visto nelle partite del precampionato i nerazzurri cercano di impostare il gioco sulle fasce. La prima occasione nasce da una percussione centrale di Ibrahimovic: Muntari ruba palla a centrocampo, verticalizza per l'attaccante svedese che dall'area piccola dribbla Juan e Doni ma chiude troppo il tiro, la palla esce di poco. Al 18' del primo tempo, Muntari trova il suo primo gol nerazzurro, Ibrahimovic allunga sulla fascia, salta due avversari tiro deviato sulla traversa. Muntari sulla respinta batte a rete superando Doni. Il primo tempo si conclude con le squadre impegnate a centrocampo e quindi senza mai riuscire ad impensierire i portieri avversari.
La partita riprende senza nessun cambio. Le squadre scendono in campo molto meno contratte rispetto alla fine del primo tempo. La Roma sembra giocare in maniera molto più fluida e riesce a trovare il gol al 56' con De Rossi che trafigge Julio Cesar con un tiro dai trenta metri. Dopo il gol la Roma sembra ritrovare gioco. Mourinho prova a ridare freschezza alla squadra inserendo prima Balotelli per Figo, poi Jimenez per Mancini. L'inter torna in vantaggio all'82', Balotelli sfrutta una disattenzione della retroguardia romanista e batte ancora Doni. Nelle fasi finali della partita Vucinic trova il gol del pareggio con una tocco ravvicinato. La seconda frazione di gioco si chiude sul 2-2, dopo due minuti di recupero.
Inter pericolosa al 4' del primo tempo supplementare. Balotelli batte un calcio di punizione da posizione defilata, la traiettoria è velenosa e impegna Doni costretto a togliere la palla dall'incrocio. Balotelli concede il bis al 15': il tiro potentissimo costringe Doni ad un difficile salvataggio in corner. Un minuto più tardi si chiude anche il primo tempo supplementare.
Roma vicinissima al vantaggio al 13' del secondo tempo supplementare, Julio Cesar è costretto ad una coraggiosa quanto rischiosa uscita sui piedi di Okaka per evitare il gol. Due minuti più tardi si chiude anche il secondo dei due tempi supplementari. Risultato sempre fermo sul 2-2.
Ai calci di rigore fatali ai romanisti gli errori di Totti e Juan. L'Inter conquista la Supercoppa Tim vincendo 8-7 sui rivalli giallorossi ai calci di rigore.
INTER-ROMA 8-7 (2-2)
Marcatori: 18' pt Muntari, 11' st De Rossi, 38' st Balotelli, 45' st Vucinic
Sequenza rigori: Vucinic gol, Ibrahimovic gol, Baptista gol, Balotelli gol, Cassetti gol, Stankovic traversa, De Rossi gol, Maxwell gol, Totti traversa, Cambiasso gol, Pizarro gol, Jimenez gol, Juan parato, Zanetti gol.
INTER: Julio Cesar; Maicon, Cambiasso, Burdisso, Maxwell; Zanetti, Stankovic, Muntari; Figo (66' Balotelli), Ibrahimovic, Mancini (71' Jimenez).
A disposizione: Toldo, Rivas, Pelé, Jimenez, Balotelli, Crespo, Cruz.
Allenatore: José Mourinho
ROMA - Doni; Riise (78' Tonetto), Mexes, Juan, Cassetti; Pizarro, De Rossi, Aquilani; Perrotta (85' Totti), Vucinic, Baptista.
A disposizione: Artur, Panucci, Loria, Tonetto, Brighi, Totti, Okaka.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Ammoniti: Vucinic, Pizarro, Ibrahimovic, Balotelli, Stankovic
Arbitro: Massimiliano Saccani (Mantova).
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Mourinho: "Una notte bellissima"
MILANO - "Questa sera come appassionato di calcio ho apprezzato ogni cosa, la prestazione dell'Inter, quella della Roma e anche quella della terna arbitrale. Non sembrava una partita di calcio d'agosto. Le squadre si sono date battaglia per oltre due ore giocando con ritmo e intensità. Siamo riusciti a mettere in pratica, almeno per un'ora di gioco, quanto preparato in settimana: pressing alto sulla fonte del loro gioco. Mi è piaciuta molto anche la reazione finale della squadra che ha portato al gol di Balotelli. L'unica cosa fuori contesto è stata la loro seconda rete. La squadra ha dimostrato di essere psicologicamente molto forte e tatticamente compatta. Questo è un grande gruppo, un gruppo eccezionale", spiega José Mourinho soddisfatto al termine della sua prima vittoria italiana. Un successo che, con grande onestà intellettuale, il tecnico portoghese vuole in parte condividere anche con Roberto Mancini: "Se ho potuto vincere questa Supercoppa, è perchè un allenatore prima di me ha vinto lo scudetto con l'Inter. Per questo motivo credo e sia giusto, in questa occasione, dedicare un pensiero a Roberto. È capitato anche a me, in passato, di essere nella sua situazione di oggi: ho vinto la Champions con il Porto e poi, grazie a questo successo, quando io ero già al Chelsea, il Porto ha potuto giocare la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. Nessuno, allora, si è ricordato di me. Io, invece, voglio ricordare Roberto che, all'Inter, ha fatto un ottimo lavoro e ha vinto tanto".
Si torna poi a parlare della partita. Mourinho la rilegge volentieri: "Mi è piaciuta la duttilità con la quale Muntari si è adattato al modulo della squadra. Oggi ha segnato e ha avuto altre tre o quattro occasione da rete. Se è questa l'Inter di Mourinho? La mia Inter è quella che gioca meglio dell'avversario e vince tre a zero. Non sembrava si affrontassero due squadre, una che gioca con lo stesso allenatore da quattro anni el'altra da quattro settimane. Shevchenko? Gli auguro tutto il meglio. Se lui è felice io sono felice. Ha avuto due stagioni difficili al Chelsea ora torna a casa con grandi motivazioni. Non posso augurargli una stagione eccezionale in campionato perché è un nostro avversario, però gli auguro di diventare capocannoniere nella coppa che giocherà con il Milan, la Coppa Uefa... "
MILANO - "Questa sera come appassionato di calcio ho apprezzato ogni cosa, la prestazione dell'Inter, quella della Roma e anche quella della terna arbitrale. Non sembrava una partita di calcio d'agosto. Le squadre si sono date battaglia per oltre due ore giocando con ritmo e intensità. Siamo riusciti a mettere in pratica, almeno per un'ora di gioco, quanto preparato in settimana: pressing alto sulla fonte del loro gioco. Mi è piaciuta molto anche la reazione finale della squadra che ha portato al gol di Balotelli. L'unica cosa fuori contesto è stata la loro seconda rete. La squadra ha dimostrato di essere psicologicamente molto forte e tatticamente compatta. Questo è un grande gruppo, un gruppo eccezionale", spiega José Mourinho soddisfatto al termine della sua prima vittoria italiana. Un successo che, con grande onestà intellettuale, il tecnico portoghese vuole in parte condividere anche con Roberto Mancini: "Se ho potuto vincere questa Supercoppa, è perchè un allenatore prima di me ha vinto lo scudetto con l'Inter. Per questo motivo credo e sia giusto, in questa occasione, dedicare un pensiero a Roberto. È capitato anche a me, in passato, di essere nella sua situazione di oggi: ho vinto la Champions con il Porto e poi, grazie a questo successo, quando io ero già al Chelsea, il Porto ha potuto giocare la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. Nessuno, allora, si è ricordato di me. Io, invece, voglio ricordare Roberto che, all'Inter, ha fatto un ottimo lavoro e ha vinto tanto".
Si torna poi a parlare della partita. Mourinho la rilegge volentieri: "Mi è piaciuta la duttilità con la quale Muntari si è adattato al modulo della squadra. Oggi ha segnato e ha avuto altre tre o quattro occasione da rete. Se è questa l'Inter di Mourinho? La mia Inter è quella che gioca meglio dell'avversario e vince tre a zero. Non sembrava si affrontassero due squadre, una che gioca con lo stesso allenatore da quattro anni el'altra da quattro settimane. Shevchenko? Gli auguro tutto il meglio. Se lui è felice io sono felice. Ha avuto due stagioni difficili al Chelsea ora torna a casa con grandi motivazioni. Non posso augurargli una stagione eccezionale in campionato perché è un nostro avversario, però gli auguro di diventare capocannoniere nella coppa che giocherà con il Milan, la Coppa Uefa... "
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- Località:Milano [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Ibra: "Abbiamo dominato per 70 minuti"
MILANO - È uno Zlatan Ibrahimovic molto soddisfatto quello che si presenta davanti ai giornalisti al termine della gara contro la Roma: "Tutta la squadra ha giocato molto bene, abbiamo dominato per 70 minuti, poi loro ci hanno segnato e hanno preso coraggio". "La squadra ha fatto comunque un grande prova - prosegue - e giocare 120 minuti a inizio stagione non è mai facile. Come va il ginocchio? Oggi ho giocato tanto, speriamo che domani non mi faccia male. Sto molto meglio, anche se ogni tanto sento un pò di fastidio, per questo sono andato via dalla nazionale l'altro giorno. Ora spero che la situazione migliori e possa giocare con continuità. Come mi trovo con Mourinho? Benissimo, oggi mi sono divertito ma l'importante è soprattutto vincere".
MILANO - È uno Zlatan Ibrahimovic molto soddisfatto quello che si presenta davanti ai giornalisti al termine della gara contro la Roma: "Tutta la squadra ha giocato molto bene, abbiamo dominato per 70 minuti, poi loro ci hanno segnato e hanno preso coraggio". "La squadra ha fatto comunque un grande prova - prosegue - e giocare 120 minuti a inizio stagione non è mai facile. Come va il ginocchio? Oggi ho giocato tanto, speriamo che domani non mi faccia male. Sto molto meglio, anche se ogni tanto sento un pò di fastidio, per questo sono andato via dalla nazionale l'altro giorno. Ora spero che la situazione migliori e possa giocare con continuità. Come mi trovo con Mourinho? Benissimo, oggi mi sono divertito ma l'importante è soprattutto vincere".
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Muntari è stato devastante, ha giocato da veterano..... temo proprio che Vieira il campo lo rivede in Coppa Italia.
E non dite che non ve l'avevamo detto :D
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Considerata l'emergenza in difesa, sono l'unico che sta più tranquillo se in campo c'è Rivas e non Burdisso?
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
ank'io ho visto meglio rivas che Burdisso in difesa...paolo31 ha scritto:Considerata l'emergenza in difesa, sono l'unico che sta più tranquillo se in campo c'è Rivas e non Burdisso?
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Re: Inter-Roma [Supercoppa] 2-2 (8-7 dcr)
Onestamente ho visto una bella Inter, rimontata solo da un tiro dalla distanza con papera di Julio Cesar e da un gollonzo. Bene il centrocampo dove ho visto finalmente il vero Deki...