L'allenatore - Mancini

[Meridiano]

Sylvinho è un nuovo collaboratore di Roberto Mancini. L'ufficialità arriva tramite il profilo Twitter della società nerazzurra, che a margine di una foto del brasiliano e Mancini intenti a stringersi la mano ha così scritto: "Sylvinho, nuovo collaboratore tecnico dell'Inter, è arrivato ad Appiano Gentile"

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Intervistato da Sky Sport, il tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha commentato la vittoria sul campo del Chievo: "E' una vittoria importante, ci avviciniamo alle altre e la squadra prende maggiore confidenza. Il Chievo gioca bene, ma non abbiamo preso gol ed ho visto cose buone.
Modulo? Al momento è uno dei pochi che possiamo adottare. Possiamo provare a metterci lì Dodò, non ha neanche fatto male, ma l'importante è che sia andata bene. I ragazzi stanno applicando quello che proviamo in allenamento e riusciamo a giocare più alti. Lazio? E' una gara importante, vincere significherebbe chiudere con due successi consecutivi e non sarebbe male per il morale, ma dobbiamo lavorare sotto tanti aspetti. Sofferenza? Piano piano stiamo migliorando, oggi non era semplice giocare su questo campo ma siamo più alti ed abbiamo le qualità per migliorare in difesa, oggi hanno fatto bene".

Sui richiami ad Icardi: "Deve partecipare di più al gioco, ma non è semplice perchè il Chievo non ti lascia molto spazio, ma può aiutare anche in fase di non possesso".

Dal mercato deve arrivare un'ala? "No, mi hanno chiesto del modulo ed ho detto che questo è l'unico possibile non avendo giocatori sull'esterno se non adattare un terzino o un attaccante".

Cosa chiedi a Medel? E' sempre in difficoltà in impostazione. "Lui corre tantissimo, avendo due attaccanti, una mezza punta ed un centrocampista offensivo come Guarin ho bisogno di uno come lui che è importante e può migliorare anche lui per velocizzare maggiormente il gioco"

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«SE ARRIVIAMO TERZI VADO A SANTIAGO DE COMPOSTELA IN BICI, È UNA PROMESSA: CI CREDO FORTISSIMAMENTE»

[Nicchio]

Ho letto che nella questione ha pesato tantissimo l'opinione di Bolingbroke e questo mi fa pensare che siano tutti convinti che sul lungo periodo questo mossa\investimento porti i suoi frutti.
Mancini porterà sicuramente più entusiasmo nei tifosi (si è già registrato un incremento delle richieste di biglietti per le prossime partite) ed ha un immagine internazionale migliore di Mazzarri oltre ad un migliore gestione manageriale grazie all'esperienza in premier.
Alla fine l'obiettivo del nuovo staff inter è proprio quello di portare l'Inter una squadra sul modello inglese e da lì la scelta anche di mettere Beolingbroke (per dieci anni direttore finanziario e responsbile del marchio del Manchester United). Da questo punto di vista, parere mio, Mancini è una scelta azzeccatissima.

Riprendo questo post perchè la scelta di Mancini sta avendo proprio i risvolti desiderati.
Il tecnico di Jesi, forte delle sue esperienze internazionali e della sua fama, sta ridando un immagine forte all'Inter e al progetto nerazzurro in generale.
Sia Podolsky che Shaquiri dicono di aver scelto l'Inter perchè credono in Mancini e nel futuro nerazzurro.
Sebbene spesso si dicano frasi di circostanza di questo tipo, questa volta credo in queste affermazioni. Con Mazzarri (aldilà di schemi tattici) difficilmente avremmo attirato giocatori dal nome altisonante.
La scelta di Mancini fu fatta anche per ridare immagine e appeal internazionale alla squadra nerazzurra e al momento direi che l'obiettivo è stato raggiunto.

[Meridiano]

L’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, ha parlato in conferenza stampa della preziosa e netta vittoria dei nerazzurri in casa contro il Palermo.

Ecco le sue parole:

“L’occasione sprecata da Dybala l’abbiamo causata noi ed è una delle cose su cui dobbiamo lavorare. Non possiamo fare errori tecnici così gravi. Non penso sia stata una cesura della partita, che è stata ottima in tutti i 90 minuti. La nostra mentalità è questa, stiamo lavorando bene, ma ci vuole tempo. Abbiamo passato delusioni immeritate in partite dove meritavamo, ma dove abbiamo fatto errori.

Il centrocampo a tre dà più tranquillità alla difesa, ma l’importante è mantenere la nostra mentalità intatta. Squadra di polli o di avvoltoi? Oggi siamo stati anche polli, ma non come a Napoli, dove abbiamo concesso un’occasione colossale. Brozovic è un bravo giocatore, ha bisogno di tempo per adattarsi. Sa giocare in diversi ruoli, ma soprattutto sa giocare a pallone.

I moduli sono meno importanti dell’atteggiamento, che è la base del lavoro di una squadra. Poi si possono cambiare moduli e tattiche, ma se abbiamo una buona base da cui partire questo passa in secondo piano. Medel gioca quasi sempre, perché è utile e aggressivo, nonché bravo a dare copertura. Come Guarin, è un giocatore nazionale, sa come giocare a calcio”.

[Meridiano]

"Esultanza? Ho parlato con Icardi e preferiamo non gioire". Comincia con una battuta l'intervista ai microfoni di Sky di Roberto Mancini, allenatore nerazzurro che ha analizzato la vittoria contro l'Atalanta. "Siamo felici - prosegue -, quello di Bergamo è un campo molto difficile. Sono felice per la prestazione, anche se pure oggi abbiamo commesso qualche errore di troppo. Dopo il primo vantaggio siamo andati un po' in difficoltà e non capisco il perché. Poi, dopo il pareggio, abbiamo ripreso il controllo della gara e abbiamo giocato sempre".

Con Guarin sta facendo un lavoro particolare?
"Lui è un bravo giocatore, era più strano che non rendesse per quelle che erano le sue qualità. Me lo ricordo al Porto, era un grande centrocampista e la speranza è che lui si sia sbloccato e tranquillizzato. Le qualità le ha sempre avute e le ha anche adesso, ma a volte si può giocare male per altri motivi. Gli abbiamo dato fiducia e ci sta ripagando".

Calciare di interno è un consiglio che gli hai dato tu?
"Il suo obiettivo era quello di arrivare a fare gol in qualsiasi modo, mentre un centrocampista deve arrivarci sul gioco della squadra come accaduto oggi".

Ha riportato autostima nei giocatori.
"Si, ma con le ultime due vittorie non cambia molto. Questo lavoro è lungo e difficile, la squadra da un po' giocava un buon calcio, mancavano solo i risultati. La fiducia è alla base di tutto".

Prenderete uno svincolato in difesa?
"Vediamo in questi giorni, stiamo recuperando Andreolli e D'Ambrosio sperando di recuperare presto anche Nagatomo. Abbiamo tante partite, valuteremo nei prossimi giorni".

Il segno al naso è la botta che prese durante una partita?
"No, è il saluto di Osvaldo...", dice sorridendo.

[Meridiano]

Roberto Mancini al termine del match parla ai microfoni di Mediaset Premium.
Il tecnico di Jesi analizza così la gara: "Classifica? La guardiamo più avanti, molto più avanti.Soffriamo sì, perché sennò non saremmol'Inter, sarebbe un'altra squadra. Primo tempo straordinario, dovevamo segnare nel primo tempo. Longo ci ha messo in difficoltà e poteva succedere qualsiasi cosa negli ultimi dieci minuti.
Forse anche per la stanchezza. Dopo 65 minuti fatti in quel modo la partita dovrebbe essere più tranquilla. Sul 2-0 è possibile un calo di concentrazione. Magari in questo momento tre partite intense di fila e nove giocatori uguali si prova un po' di stanchezza. Ma conta che la squadra abbia fatto un primo tempo straordinario. Abbiamo avuto 4-5 occasioni importanti. Kovacic? Sono contento perchè ha fatto una buona gara, ha fatto un gol importante, è un ragazzo straordinario e lui si merita soddisfazioni. Lui come Hernanes e Kuz sono titolari, non si può sempre cambiare, ma come ha dimostrato oggi è un giocatore molto importante. La gestione della palla fino al 2 a 0 è stata perfetta, poi il Cagliari è venuto a pressarci, noi dovevamo tenere le posizioni e noi invece eravamo troppo lunghi e davamo spazio agli avversari. Icardi? Ha giocato molto bene al di là del gol stupendo, ha partecipato, ha tenuto palla. Deve giocare così. "

[Meridiano]

Al termine del match pareggiato dalla sua Inter sul campo del Napoli, Roberto Mancini ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport': "Icardi è così, è la sua forza, io non gli sto trasmettendo sfrontatezza. Non ho mai battuto un rigore a cucchiaio. Abbiamo giocato contro una grande squadra, il peccato è che concediamo perdendo le palle più semplici. Ma eravamo 2-0 senza sapere perchè, ma questo è il calcio. Siamo stati disattenti, come nella partita di coppa abbiamo lasciato Hamsik da solo. Quando concederemo poco queste partite potremo anche vincerle. E' uno degli aspetti che ci manca, ma contro grandi attaccanti non è così semplice. Se a Napoli te la giochi qualcosa devi concedere".



SHAQIRI - "Mi sono piaciuti tutti. Vedo le cose positive durante la settimana. Nel primo tempo ha preso 8-9 palle tra le linee".

OCCASIONI - "Potevamo fare l'1-1 con Icardi subito. Le occasioni le abbiamo avute. Dobbiamo migliorare nella fase difensiva".

WOLFSBURG - "Sono molto simili al Napoli, hanno davanti 4 giocatori velocissimi. Poi magari dietro si può trovare a possibilità di fare gol, ma sarà difficilissima come partita".

SANTON - "E' andato molto in difficoltà nel primo tempo, stavo pensando di cambiarlo. Poi l'abbiamo messo dalla parte di Callejon e col proseguire della partita ha fatto benissimo".

FINALE - "Dovevamo cercare di fare il 3-2, ma abbiamo lasciato un po' di spazio".

GUARIN - "Ha perso alcuni palloni perchè ha voluto strafare. Ma mi è piaciuto. Non lo amo perchè io amo le donne. Da lui non possiamo prescindere"

[Meridiano]

"Non è stata una grandissima partita. Il primo tempo è stato giocato molto sottotono, il Cesena ha capito che poteva metterci in difficoltà e lo ha fatto. Noi eravamo poco lucidi e poco aggressivi. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, segnando subito e creando diverse occasioni". Questa l'analisi di Roberto Mancini al termine del posticipo di San Siro.
"Non posso essere felice - prosegue il tecnico nerazzurro -. Questa era una gara che, in caso di vittoria, avrebbe potuto portarci a sette punti dal Napoli, con ancora undici giornate da giocare. Io sono ottimista di natura e speravo si potesse fare qualcosa di più. Con 39 punti poteva succedere qualsiasi cosa, adesso è abbastanza difficile. Complimenti a Di Carlo perché il Cesena non ha rubato nulla e ha fatto un'ottima partita".
"Commettiamo troppi errori, la partita di Wolfsburg lo dimostra - conclude -. Tutti vogliono offrire un rendimento diverso quando non si gioca bene. Questa squadra sta migliorando piano piano quindi alterna prestazioni positive ad altre negative. I ragazzi mettono tutto in campo, mi spiace per loro e mi spiace per i tifosi che soffrono molto in questo momento. Soffro anch'io con loro".

[Meridiano]

"Europa League? Ci proviamo fino alla fine, mancano 10 partite, ho chiesto 10 vittorie ai miei giocatori". Il tecnico dell'Inter Roberto Mancini non si arrende e punta alla qualificazione alla prossima edizione dell'Europa League, malgrado i nove punti di distacco dal sesto e ultimo posto utile per l'Europa. Il tecnico nerazzurro risponde alle domande dei tifosi sull'account Facebook dell'Inter e ribadisce come l'obiettivo per la prossima stagione sia il titolo: "Lavoreremo per andare in Champions League e anche per qualcosa di meglio, dobbiamo lottare per lo scudetto". "Arriverà un top player? Sì, siamo l'Inter un top team, stiamo lavorando per rinforzare la rosa, ho già in mente i possibili acquisti. Touré? E' un giocatore del Manchester City, Darmian mi piace. Milner? Va in scadenza a giugno e deciderà lui il suo futuro. Kovacic resta".

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Al microfono di Sky, il tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha commentato la vittoria convincente contro il Verona: "Bastone? Le gare vanno sempre giocate, paradossalmente il Parma ha battuto la Juventus dimostrando che anche se è lì è una squadra ottima e non da retrocessione. Rigore? Non ho parole. Non ho mai parlato, ma come si fa a dare un rigore così? Noi alterniamo prestazioni ottime come quella di questa sera ed opache come quella col Parma, ma è un percorso che stiamo facendo per crescere. Derby? Speriamo di fare una vittoria bella ed importante. Purtroppo ci saranno degli squalificati. Handanovic? E' un grande portiere, sui rigori è straordinario perchè conosce tutti molto bene. Ha salvato la partita perchè poi se fanno gol lì diventa difficile. E' uno dei migliori portieri d'Europa.

San Siro? Forse soffriamo più lì, fuori casa abbiamo giocato le migliori partite e non è una casualità. Non è uno stadio facile, ma dobbiamo abituarci e migliorare sotto tanti aspetti. Difesa a tre? Non è un problema di sistema di gioco, si può vincere anche a tre e loro sono abituati, non escludo di farlo in futuro, l'importante è avere qualità ed attitudine nel match. Primo gol? Bisognava giocare, in Italia dobbiamo smetterla. Non ha avuto un colpo grave, altrimenti avrei chiesto ai miei di mettere palla fuori. E' stato sfortunato, ma non bisogna fermarsi ed è stato detto a tante riunioni già da anni".

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Roberto Mancini, allenatore dell'Inter che è tornato a navigare in acque più serene dopo la vittoria contro la Roma, ha parlato oggi in conferenza stampa in vista del match infrasettimanale che vedrà i nerazzurri affrontare l'Udinese dell'ex Stramaccioni al Friuli.

Il coach dell'Inter ha affrontato diversi temi: "Non è una partita scontata. Bisogna fare una grande prova perché l'Udinese è in netta ripresa con un allenatore che ci conosce e con giocatori molto bravi. La quadratura la trovi quando la squadra gioca e vince anche cambiando qualche giocatore. Siamo migliorati ma non siamo ancora a questo punto perché facciamo errori ma adesso siamo una squadra. Quando si perde dispiace e anche una vittoria non cambia nulla. noi dobbiamo solo lavorare e migliorare. Sono tutti ottimi professionisti e bravi ragazzi, forse anche troppo. l'idea di gioco deve essere una: quella di vincere sempre e ovunque.
Cercare un mediano alla Pirlo? Lui ha cambiato la sua mentalità per giocare in quella posizione, è necessario. Kovacic lo può diventare, e ha le qualità per farlo. Hernanes non credo ma può essere utile nei due a centrocampo. Quella sulla trequarti credo sia la miglior posizione per lui perché ha qualità e può dare imprevedibilità. Il mio obiettivo era arrivare nei primi tre: era difficile ma siamo l'Inter e bisogna sempre guardare al traguardo massimo. Con la Roma abbiamo rischiato ma ogni tanto bisogna fare qualcosa di diverso.
E' stata una bella partita, aperta a tutto. Un pareggio non avrebbe cambiato nulla; la mentalità dei centrocampisti e di chi è entrato ha fatto la differenza ed ha cambiato la partita. Europa League? Vediamo, è una settimana importante; intanto servono le vittorie".

[Meridiano]

Il risultato del Friuli non lascia il sorriso sul volto di Roberto Mancini. Il tecnico di Jesi striglia i suoi per una prestazione non di certo esaltante soprattutto nel secondo tempo ed in superiorità numerica: "Delle volte bisogna usare il cervello. In superiorità numerica abbiamo giochicchiato, soprattutto alcuni. Abbiamo giocato meglio undici contro undici, bisogna migliorare la concentrazione.
L'Inter può e deve migliorare, bisogna chiudere le partite. Non credo si tratti di numero di italiani o meno, fatto sta che bisogna anche trovare giocatori italiani con costi accessibili. L'Europa League è un obiettivo e rimane il nostro traguardo da qui a fine stagione. Hernanes? Mi è piaciuto per un'ora poi no. Podolski? Contento per il gol".

[Meridiano]

Roberto Mancini si esprime così in conferenza stampa sulla sconfitta subita dall’Inter a Genova, la seconda di fila dopo quella contro la Juventus: “Noi commettiamo degli errori che non dovremmo commettere. Dobbiamo continuare a lavorare perché la squadra ha la mentalità giusta per vincere. Abbiamo avuto le occasioni per fare gol; i pali e i gol annullati sono la fotografia di quest’anno. Non posso dare la colpa a qualcuno. Abbiamo commesso un errore sul gol del 2-2, quando abbiamo perso palla in uscita a centrocampo. È stata una partita bellissima, il Genoa ha giocato molto bene.

L’allenatore nerazzurro ha chiuso poi ammettendo che la sua squadra non ha più alcuna possibilità di piazzarsi in zona Europa League: “Questa sconfitta chiude definitivamente il discorso Europa, ma questo non cambia assolutamente il nostro futuro“.

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