
Inter - Sampdoria 1-0
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Re: Verso Inter - Sampdoria
Via.. vediamo sta formazione.
.............................J.CESAR..................................
..MAICON........CORDOBA........SAMUEL............MAXWELL..
.............ZANETTI....CAMBIASSO....MUNTARI.................
............................STANKOVIC.................................
...................*********.............ADRIANO......................
La formazione al momento è questa con l'unico dubbio in attacco. Occhio a Maxwell e Cordoba che non sono stati convocati in coppa contro la Roma e si parla di "non convocazione punitiva". Alle fine però credo che ognuno starà al proprio posto. I 3 di mezzo sono loro anche perchè mancano alternative.
IO e SOTTOLINEO IO darei spazio a Santon magari al posto di Maxwell che non è in ottime condizioni.
.............................J.CESAR..................................
..MAICON........CORDOBA........SAMUEL............MAXWELL..
.............ZANETTI....CAMBIASSO....MUNTARI.................
............................STANKOVIC.................................
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La formazione al momento è questa con l'unico dubbio in attacco. Occhio a Maxwell e Cordoba che non sono stati convocati in coppa contro la Roma e si parla di "non convocazione punitiva". Alle fine però credo che ognuno starà al proprio posto. I 3 di mezzo sono loro anche perchè mancano alternative.
IO e SOTTOLINEO IO darei spazio a Santon magari al posto di Maxwell che non è in ottime condizioni.
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Re: Verso Inter - Sampdoria
APPIANO GENTILE - Stamane, al centro sportivo "Angelo Moratti", secondo allenamento della squadra in vista di Inter-Sampdoria, posticipo della 20^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, prima del girone di ritorno, in programma, domenica 25 gennaio '09, allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (h. 20.30; alle h. 17.30 apertura delle biglietterie e, alle h. 20.30, apertura dei varchi d'ingresso).
José Mourinho e lo staff hanno organizzato il lavoro in due gruppi. Nel primo i nerazzurri maggiormente impiegati mercoledì in Tim Cup contro la Roma: per loro, dopo il riscaldamento, 60 minuti di recupero attivo in campo sotto forma di esercitazioni sul possesso palla e partitelle su campo ridotto. Nel secondo gruppo il resto dei calciatori per una seduta da oltre 80 minuti: riscaldamento, esercitazioni sulla velocità con trasformazione in tecnica individuale e finalizzazione, organizzazione di gioco, partitella. Ancora un doppio allenamento specifico per Marco Materazzi che prosegue il recupero dall'infortunio muscolare alla coscia sinistra: in mattinata, per il difensore, percorso aerobico e potenziamento speciale; nel pomeriggio, invece, cyclette, terapie, fisioterapia. Patrick Vieira, infine, prosegue il lavoro individuale progressivo in Francia.
José Mourinho e lo staff hanno organizzato il lavoro in due gruppi. Nel primo i nerazzurri maggiormente impiegati mercoledì in Tim Cup contro la Roma: per loro, dopo il riscaldamento, 60 minuti di recupero attivo in campo sotto forma di esercitazioni sul possesso palla e partitelle su campo ridotto. Nel secondo gruppo il resto dei calciatori per una seduta da oltre 80 minuti: riscaldamento, esercitazioni sulla velocità con trasformazione in tecnica individuale e finalizzazione, organizzazione di gioco, partitella. Ancora un doppio allenamento specifico per Marco Materazzi che prosegue il recupero dall'infortunio muscolare alla coscia sinistra: in mattinata, per il difensore, percorso aerobico e potenziamento speciale; nel pomeriggio, invece, cyclette, terapie, fisioterapia. Patrick Vieira, infine, prosegue il lavoro individuale progressivo in Francia.
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Re: Verso Inter - Sampdoria
Allenamento mattutino ad Appiano Gentile per l'Inter che prepara il posticipo di domenica sera a San Siro contro la Sampdoria. Mourinho ha diviso la squadra in due gruppi. Il primo, composto dai giocatori scesi in campo contro la Roma mercoledì sera, ha svolto il riscaldamento e sessanta minuti di lavoro di scarico con la palla. Il secondo gruppo, che ha lavorato per ottanta minuti, ha svolto una seduta completa con il possesso palla, i tiri in porta e le partitelle finali. Domenica sera Mourinho dovrà fare a meno dello squalificato Ibrahimovic, al posto dello svedese ci sarà Adriano con Balotelli favorito su Cruz per il posto al suo fianco. In difesa dovrebbe tornare Cordoba. A centrocampo non ci saranno variazioni rispetto alla partita contro la Roma, torna Muntari al fianco di Cambiasso e Zanetti.
La formazione è quella. Gli unici 2 dubbi sono i seguenti:
- cruz o balotelli
- Cordoba chivu maxwell- uno va fuori e maxwell è il candidato.
Vediamo meglio domani dopo la conferenza stampa.
La formazione è quella. Gli unici 2 dubbi sono i seguenti:
- cruz o balotelli
- Cordoba chivu maxwell- uno va fuori e maxwell è il candidato.
Vediamo meglio domani dopo la conferenza stampa.
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Re: Verso Inter - Sampdoria
Gioca Cruz perchè Balotelli è ancora out, per scelta tecnica
La calma è la virtù dei morti.. al forte prima o poi girano e te mena. 

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Re: Verso Inter - Sampdoria
La non convocazione mi fa pensare addirittura a un cambio di modulo.Dade85 ha scritto:Gioca Cruz perchè Balotelli è ancora out, per scelta tecnica
Vuoi vedere che mancini e/o quaresma e/o figo............................... :mmm:
Vado a sentire la conferenza va... vediamo se si capisce qualcosa.
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Re: Verso Inter - Sampdoria
Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni;
Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 13 Maicon, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;
Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini, 77 Ricardo Quaresma;
Attaccanti: 10 Adriano, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo.
Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 13 Maicon, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;
Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini, 77 Ricardo Quaresma;
Attaccanti: 10 Adriano, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo.
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Re: Verso Inter - Sampdoria
APPIANO GENTILE - Domani è il giorno di Inter - Sampdoria, posticipo della 20^ giornata della Serie A Tim 2008-09, in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30). José Mourinho ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa dopo la seduta mattutina dei nerazzurri al centro sportivo "Angelo Moratti".
Inter.it vi propone la versione integrale della conferenza stampa del tecnico nerazzurro.
Mourinho: dopo ventotto partite, non ci sarà Zlatan Ibrahimovic. Come si può fare a meno di lui? "Uno come lui non si può sostituire in modo automatico, un giocatore come lui che è unico e ha dato un contributo fantastico in tutte le partite. Però sarà sufficiente giocare come squadra, in modo compatto, con la consapevolezza che questa è un partita molto importante per noi. In un certo senso sarà opportuno dimenticare Ibrahimovic: lui per noi è importantissimo, ma oggi non è utile parlare molto di lui perché domani non ci sarà ed è senza di lui che dobbiamo affrontare la Sampdoria e conquistare questi tre punti".
Adriano è pronto a farsi carico del peso del reparto offensivo? "Adriano è un giocatore molto importante, con grandi capacità. Ha giocato grandissime partite contro Roma, Atalanta e Genoa. Sembra che questo sia un momento molto importante per lui. Il principio di 'giocare come squadra' vale anche per lui: se la squadra gioca come tale è molto più facile per i singoli fare bene. In questo momento abbiamo fiducia e sappiamo che potrà raggiungere risultati importanti".
Mario Balotelli non è tra i convocati perché non si è allenato nel modo opportuno?
"È stata una scelta tecnica".
Si parla di un accordo per la cessione in prestito al Betis Siviglia di Obinna: è vero?
"Non parlo di mercato".
Preferisce che si parli di tutto quello che ha fatto discutere in settimana o preferisce lasciar perdere?
"Non parlo, parlerà il mio avvocato. Io lo farò quando toccherà a me, in tribunale. Non so se la procedura giudiziaria in Italia è veloce, se ci vorranno due mesi o due anni. So solo che mi piacerebbe poter parlare in tribunale già domani".
Mourinho è stato infastidito da queste voci?
"No".
L'Inter giocherà anche sulle assenze che accusa la Sampdoria, quella di Antonio Cassano per esempio? "Noi vogliamo sapere quello che vogliono anche gli altri, chi gioca e chi no. Se sapremo che Cassano non sarà in campo, al suo posto ci saranno Pazzini e Bellucci o Pazzini come unica punta con un uomo in più a centrocampo. È importante sapere se Cassano sarà in condizione di giocare o meno perché ha grandi qualità e se non ci sarà lui ci sarà qualcun altro".
Inter.it vi propone la versione integrale della conferenza stampa del tecnico nerazzurro.
Mourinho: dopo ventotto partite, non ci sarà Zlatan Ibrahimovic. Come si può fare a meno di lui? "Uno come lui non si può sostituire in modo automatico, un giocatore come lui che è unico e ha dato un contributo fantastico in tutte le partite. Però sarà sufficiente giocare come squadra, in modo compatto, con la consapevolezza che questa è un partita molto importante per noi. In un certo senso sarà opportuno dimenticare Ibrahimovic: lui per noi è importantissimo, ma oggi non è utile parlare molto di lui perché domani non ci sarà ed è senza di lui che dobbiamo affrontare la Sampdoria e conquistare questi tre punti".
Adriano è pronto a farsi carico del peso del reparto offensivo? "Adriano è un giocatore molto importante, con grandi capacità. Ha giocato grandissime partite contro Roma, Atalanta e Genoa. Sembra che questo sia un momento molto importante per lui. Il principio di 'giocare come squadra' vale anche per lui: se la squadra gioca come tale è molto più facile per i singoli fare bene. In questo momento abbiamo fiducia e sappiamo che potrà raggiungere risultati importanti".
Mario Balotelli non è tra i convocati perché non si è allenato nel modo opportuno?
"È stata una scelta tecnica".
Si parla di un accordo per la cessione in prestito al Betis Siviglia di Obinna: è vero?
"Non parlo di mercato".
Preferisce che si parli di tutto quello che ha fatto discutere in settimana o preferisce lasciar perdere?
"Non parlo, parlerà il mio avvocato. Io lo farò quando toccherà a me, in tribunale. Non so se la procedura giudiziaria in Italia è veloce, se ci vorranno due mesi o due anni. So solo che mi piacerebbe poter parlare in tribunale già domani".
Mourinho è stato infastidito da queste voci?
"No".
L'Inter giocherà anche sulle assenze che accusa la Sampdoria, quella di Antonio Cassano per esempio? "Noi vogliamo sapere quello che vogliono anche gli altri, chi gioca e chi no. Se sapremo che Cassano non sarà in campo, al suo posto ci saranno Pazzini e Bellucci o Pazzini come unica punta con un uomo in più a centrocampo. È importante sapere se Cassano sarà in condizione di giocare o meno perché ha grandi qualità e se non ci sarà lui ci sarà qualcun altro".
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Re: Verso Inter - Sampdoria
Mourinho: è impossibile pensare che l'Inter domani possa rinunciare al rombo a centrocampo e schierare tre punte?
"Capisco la domanda, la curiosità. L'importante è giocare come squadra e farlo bene: se questo succederà, potranno scendere in campo una o due punte o Adriano e un altro attaccante o due esterni. L'importante sarà comunque l'atteggiamento e, come ho già detto, giocare come squadra. Se faremo così, con più o meno difficoltà, riusciremo a vincere la partita".
In questi ultimi giorni ha detto spesso che l'Inter deve giocare come squadra: è un messaggio che vuole lanciare al gruppo dopo la partita di domenica scorsa a Bergamo?
"A Bergamo è stata l'unica volta... Forse un po' anche contro il Panathinaikos in casa, invece nella sconfitte contro il Milan o con il Werder Brema abbiamo sempre giocato come squadra. Forse l'abbiamo fatto qualche volta meglio e qualche volta peggio, ma c'è sempre stato il concetto di squadra, di collaborazione psicologica, di pensiero collettivo e di empatia posizionale".
Stiamo assistendo all'ennesima rinascita di Adriano, ma questa sembra la volta buona. Mourinho ha detto qualcosa di particolare al ragazzo al rientro delle vacanze?
"No, sta facendo tutto da solo. Noi facciamo il nostro cercando di aiutarlo per prepararsi nel modo migliore possibile. Gli abbiamo concesso qualche attenzione in più, principalmente sotto il punto di vista fisico, ma tutto quello che sta succedendo a lui in questo momento è merito della sua responsabilità, assolutamente".
Ieri Claudio Ranieri ha dichiarato che l'Inter sta iniziando a scricchiolare, invece il c.t Domenech ha detto che, a volte, le cose che dice sono talmente provocatorie che si trasformano in comiche. Ha qualcosa da rispondere?
"La prima parola che ha detto non la conosco (ndr.: scricchiolare), il mio italiano non è abbastanza forte per capirla... (ndr.: sorride). Domenech, invece, è diventato importante per me perché l'ultima volta che ho pianto è stato dopo la sua conferenza stampa al termine della finale del Mondiale contro l'Italia. Ho pianto perché è stata una conferenza stampa emozionante e mi ha toccato il cuore. Ho pianto, pianto e pianto per una conferenza stampa che non dimenticherò mai. Un allenatore che dopo una sconfitta è stato assolutamente meraviglioso".
Sembra di vederla un po' arrabbiata, è vero?
"No, sono solo stanco, ho fatto un po' di palestra e un po' di sauna. La sauna mi ammazza... '.
C'è qualcosa che in questa settimana l'ha delusa dopo la sconfitta contro l'Atalanta?
"Nel calcio niente mi delude".
Negli altri paesi era abituato a sentir parlare addirittura di dossier sulle sviste arbitrali? È abituato a questa filosofia?
"In Portogallo sì, in Inghilterra no. La mia formazione sportiva nasce in Portogallo, paese nel quale il calcio non è molto diverso rispetto a quello italiano. Anch'io sono cresciuto in un ambiente nel quale, dopo una sconfitta, si parla di arbitri, guardalinee, la pioggia, la palla dentro o fuori, il campo che era troppo duro... Questa è la nostra filosofia e per questo non posso criticarla. Ci ho vissuto tanti anni e la accetto. Posso dire però che forse mi piace di più quella inglese".
Ha già preso una decisione in relazione al possibile inserimento di Patrick Vieira nella prossima lista Champions che presenterà a fine mese?
"Aspetto che ritorni Patrick, dobbiamo parlare insieme. Se lui avrà la possibilità di giocare in Champions sarà sicuramente in lista, perché è un giocatore importante. Se lui non potrà giocare in coppa, allora sarà meglio che occupi il suo posto un calciatore che è nelle condizioni fisiche per scendere in campo. Ma ripeto: se Patrick è nelle condizioni di giocare sino alla partita contro il Manchester United, e visto che poi speriamo di avere anche i quarti, ovviamente sarà in lista".
Sempre Patrick Vieira ha dichiarato a 'L'Equipe' che sta valutando la possibilità di lasciare la nazionale francese. Pensa che questa possa essere una scelta utile per il giocatore?
"Non saprei, non parlo di queste cose. Dovete parlarne solo con Patrick".
Sente un po' la pressione della Juventus che questa sera, dovesse vincere contro la Fiorentina, raggiungerebbe momentaneamente l'Inter in testa alla classifica?
"Quale pressione? Pressione di che cosa? Non capisco... ".
Dopo la partita contro l'Atalanta ha detto che ci sono alcuni problemi da risolvere e ha parlato di un Adriano in netta crescita. Ma è Adriano in netta ripresa o è la squadra ad aver fatto qualche passo indietro dopo la pausa natalizia?
"In Champions League l'Inter potrebbe essere in una situazione migliore di quella nella quale è ora? No, perché o siamo qualificati per gli ottavi di finale o siamo eliminati. E noi siamo qualificati. Nella Supercoppa italiana, l'Inter potrebbe aver fatto meglio del risultato che ha ottenuto? No, perché o la vinci o la perdi. E noi l'abbiamo vinta. In Coppa Italia potremmo essere in una situazione migliore dopo avere ottenuto la qualificazione in semifinale? No. E in Campionato? Siamo primi. Potremmo essere in una posizione migliore? No. L'unica cosa è che potremmo avere un maggior vantaggio rispetto alle avversarie, ma questo è l'unico parametro del quale si può parlare. Infatti, delle quattro competizioni nelle quali l'Inter è impegnata, una l'abbiamo già vinta e in tutte altre abbiamo ottenuto il massimo risultato raggiungibile sino a questo momento. Allora è una crisi incredibile la nostra e, come qualcuno di voi mi ha detto prima, ho addosso una pressione che non mi fa dormire. La mia vita è un vero dramma in questo momento... ".
Dopo la partita contro l'Atalanta, Maicon ha detto che l'Inter è l'unica squadra che, nonostante sia prima in classifica, è sempre criticata...
"Allora vi dico questo: dopo la partita contro l'Atalanta tutte le critiche sono possibili, ammissibili e giustificate. Punto. Perché stiamo parlando di una partita, di 90' nei quali si può fare una critica su tutto e tutti. Si può dire che la squadra ha fatto una partita orribile, si può parlare dell'allenatore che è responsabile della sua squadra, insomma si può dire di tutto e di tutti. Ma questa è solo una partita e, dopo uno o due giorni, si torna nella situazione reale e si vede che ha tutte le squadre del campionato dietro di lei, che ci sono solo tre squadre come noi in Tim Cup, che solo noi abbiamo vinto la Supercoppa italiana, e che in Champions League ci sono 15 squadre agli ottavi con l'Inter. Questa è la realtà del momento. Ripeto: se vogliamo parlare della partita contro l'Atalanta, facciamolo e critichiamo pure, io sarò d'accordo con voi sotto tutti i punti di vista. Perché secondo me è giusto che si parli in certi termini di una squadra quando questa si esprime in modo negativo. Ma dopo la gara di Bergamo, c'è stata una gara contro la Roma e io non capisco perché si parla della penultima. Per me non ci sono problemi, comunque, neppure a parlare dell'Atalanta, perchè non sono una persona che dimentica subito le situazioni negative".
"Capisco la domanda, la curiosità. L'importante è giocare come squadra e farlo bene: se questo succederà, potranno scendere in campo una o due punte o Adriano e un altro attaccante o due esterni. L'importante sarà comunque l'atteggiamento e, come ho già detto, giocare come squadra. Se faremo così, con più o meno difficoltà, riusciremo a vincere la partita".
In questi ultimi giorni ha detto spesso che l'Inter deve giocare come squadra: è un messaggio che vuole lanciare al gruppo dopo la partita di domenica scorsa a Bergamo?
"A Bergamo è stata l'unica volta... Forse un po' anche contro il Panathinaikos in casa, invece nella sconfitte contro il Milan o con il Werder Brema abbiamo sempre giocato come squadra. Forse l'abbiamo fatto qualche volta meglio e qualche volta peggio, ma c'è sempre stato il concetto di squadra, di collaborazione psicologica, di pensiero collettivo e di empatia posizionale".
Stiamo assistendo all'ennesima rinascita di Adriano, ma questa sembra la volta buona. Mourinho ha detto qualcosa di particolare al ragazzo al rientro delle vacanze?
"No, sta facendo tutto da solo. Noi facciamo il nostro cercando di aiutarlo per prepararsi nel modo migliore possibile. Gli abbiamo concesso qualche attenzione in più, principalmente sotto il punto di vista fisico, ma tutto quello che sta succedendo a lui in questo momento è merito della sua responsabilità, assolutamente".
Ieri Claudio Ranieri ha dichiarato che l'Inter sta iniziando a scricchiolare, invece il c.t Domenech ha detto che, a volte, le cose che dice sono talmente provocatorie che si trasformano in comiche. Ha qualcosa da rispondere?
"La prima parola che ha detto non la conosco (ndr.: scricchiolare), il mio italiano non è abbastanza forte per capirla... (ndr.: sorride). Domenech, invece, è diventato importante per me perché l'ultima volta che ho pianto è stato dopo la sua conferenza stampa al termine della finale del Mondiale contro l'Italia. Ho pianto perché è stata una conferenza stampa emozionante e mi ha toccato il cuore. Ho pianto, pianto e pianto per una conferenza stampa che non dimenticherò mai. Un allenatore che dopo una sconfitta è stato assolutamente meraviglioso".
Sembra di vederla un po' arrabbiata, è vero?
"No, sono solo stanco, ho fatto un po' di palestra e un po' di sauna. La sauna mi ammazza... '.
C'è qualcosa che in questa settimana l'ha delusa dopo la sconfitta contro l'Atalanta?
"Nel calcio niente mi delude".
Negli altri paesi era abituato a sentir parlare addirittura di dossier sulle sviste arbitrali? È abituato a questa filosofia?
"In Portogallo sì, in Inghilterra no. La mia formazione sportiva nasce in Portogallo, paese nel quale il calcio non è molto diverso rispetto a quello italiano. Anch'io sono cresciuto in un ambiente nel quale, dopo una sconfitta, si parla di arbitri, guardalinee, la pioggia, la palla dentro o fuori, il campo che era troppo duro... Questa è la nostra filosofia e per questo non posso criticarla. Ci ho vissuto tanti anni e la accetto. Posso dire però che forse mi piace di più quella inglese".
Ha già preso una decisione in relazione al possibile inserimento di Patrick Vieira nella prossima lista Champions che presenterà a fine mese?
"Aspetto che ritorni Patrick, dobbiamo parlare insieme. Se lui avrà la possibilità di giocare in Champions sarà sicuramente in lista, perché è un giocatore importante. Se lui non potrà giocare in coppa, allora sarà meglio che occupi il suo posto un calciatore che è nelle condizioni fisiche per scendere in campo. Ma ripeto: se Patrick è nelle condizioni di giocare sino alla partita contro il Manchester United, e visto che poi speriamo di avere anche i quarti, ovviamente sarà in lista".
Sempre Patrick Vieira ha dichiarato a 'L'Equipe' che sta valutando la possibilità di lasciare la nazionale francese. Pensa che questa possa essere una scelta utile per il giocatore?
"Non saprei, non parlo di queste cose. Dovete parlarne solo con Patrick".
Sente un po' la pressione della Juventus che questa sera, dovesse vincere contro la Fiorentina, raggiungerebbe momentaneamente l'Inter in testa alla classifica?
"Quale pressione? Pressione di che cosa? Non capisco... ".
Dopo la partita contro l'Atalanta ha detto che ci sono alcuni problemi da risolvere e ha parlato di un Adriano in netta crescita. Ma è Adriano in netta ripresa o è la squadra ad aver fatto qualche passo indietro dopo la pausa natalizia?
"In Champions League l'Inter potrebbe essere in una situazione migliore di quella nella quale è ora? No, perché o siamo qualificati per gli ottavi di finale o siamo eliminati. E noi siamo qualificati. Nella Supercoppa italiana, l'Inter potrebbe aver fatto meglio del risultato che ha ottenuto? No, perché o la vinci o la perdi. E noi l'abbiamo vinta. In Coppa Italia potremmo essere in una situazione migliore dopo avere ottenuto la qualificazione in semifinale? No. E in Campionato? Siamo primi. Potremmo essere in una posizione migliore? No. L'unica cosa è che potremmo avere un maggior vantaggio rispetto alle avversarie, ma questo è l'unico parametro del quale si può parlare. Infatti, delle quattro competizioni nelle quali l'Inter è impegnata, una l'abbiamo già vinta e in tutte altre abbiamo ottenuto il massimo risultato raggiungibile sino a questo momento. Allora è una crisi incredibile la nostra e, come qualcuno di voi mi ha detto prima, ho addosso una pressione che non mi fa dormire. La mia vita è un vero dramma in questo momento... ".
Dopo la partita contro l'Atalanta, Maicon ha detto che l'Inter è l'unica squadra che, nonostante sia prima in classifica, è sempre criticata...
"Allora vi dico questo: dopo la partita contro l'Atalanta tutte le critiche sono possibili, ammissibili e giustificate. Punto. Perché stiamo parlando di una partita, di 90' nei quali si può fare una critica su tutto e tutti. Si può dire che la squadra ha fatto una partita orribile, si può parlare dell'allenatore che è responsabile della sua squadra, insomma si può dire di tutto e di tutti. Ma questa è solo una partita e, dopo uno o due giorni, si torna nella situazione reale e si vede che ha tutte le squadre del campionato dietro di lei, che ci sono solo tre squadre come noi in Tim Cup, che solo noi abbiamo vinto la Supercoppa italiana, e che in Champions League ci sono 15 squadre agli ottavi con l'Inter. Questa è la realtà del momento. Ripeto: se vogliamo parlare della partita contro l'Atalanta, facciamolo e critichiamo pure, io sarò d'accordo con voi sotto tutti i punti di vista. Perché secondo me è giusto che si parli in certi termini di una squadra quando questa si esprime in modo negativo. Ma dopo la gara di Bergamo, c'è stata una gara contro la Roma e io non capisco perché si parla della penultima. Per me non ci sono problemi, comunque, neppure a parlare dell'Atalanta, perchè non sono una persona che dimentica subito le situazioni negative".
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Re: Inter - Sampdoria 1-0
MILANO - Adriano torna a essere decisivo e questa sera mette la sua firma sul gol che permette all'Inter di aprire il girone di ritorno nel migliore dei modi. Lo scorso agosto l'incontro tra Sampdoria e Inter alllo stadio "L.Ferraris" di Genova aveva segnato l'esordio, in campionato, di José Mourinho alla guida dei nerazzurri. Questa sera, dopo quasi sei mesi, l'Inter in campo a San Siro segue alla lettera quello che, alla vigilia, proprio il suo allenatore aveva suggerito: per vincere occorre giocare come squadra.
Compattezza, sintonia, dialogo e convinzione, l'Inter questa sera è tutto questo e tanto altro ancora.
PRIMO TEMPO- Per la prima volta dall'inizio di questa stagione, Mourinho deve fare a meno di Zlatan Ibrahimovic e affida l'attacco nerazzurro ad Adriano e Mancini. In linea difensiva confermato Santon a sinistra, Maicon a destra, con Chivu centrale a fianco di Saumel. Cambiasso tra Zanetti e Muntari a centrocampo; Stankovic dietro le due punte. Primo pallone giocato dai nerazzurri che si mostrano da subito molto aggressivi e arrivano alla prima conclusione della partita con Adriano: tiro di sinistro al volo dai 25 metri che finisce a lato (3'). Al minuto 9 serie di calci d'angolo per l'Inter: dal primo svetta Maicon, dal secondo ci riprova Samuel ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al 14' Cambiasso resta a terra dopo uno scontro con Palombo per evitare la traiettoria del tiro di Maicon ma dopo poco l'argentino si rialza. La Sampdoria si fa vedere solo al 21': Pazzini gira un pallone a Sammarco che, nonostante l'ottima posizione, calcia alle stelle. L'Inter riesce a dare velocità all'azione allla mezz'ora solo l'intervento provvidenziale di Raggi evita il vantaggio nerazzurro che poteva nascere dal colpo di testa di Adriano servito da uno splendido cross di Zanetti. Al minuto 32, Muntari viene colpito in pieno volto da una gomitata di Sammarco e guadagna una punizione dai 25 metri ai nerazzurri: sul pallone ci va Adriano che calcia con estrema potenza ma la palla è alta sopra la traversa. angolo per l'inter: su corner di Maicon, Samuel ci prova d'istinto di testa ma Castellazzi si oppone. Stankovic viene ammonito per fallo su e la decisone fa infuriare José Mourinho che viene costretto da Celi ad abbandonare la panchina. L'Inter domina il campo, sembra impossibile che il primo tempo possa terminare sullo 0-0 e infatti, dopo un tiro finito all'esterno della rete di Muntari (44') e una palla gol di Adriano su cross di Stankovic (45'), è ancora il numero 10 nerazzurro a siglare il vantaggio interista (47'): Maicon in percussione dalla destra, serve un cross morbido ad Adriano che con un sinistro al volo mette gonfia la rete di Castellazzi:1-0.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Cordoba al posto di Samuel e uno strepitoso Chivu, impeccabile in ogni chiusura sugli avversari. Al 6' Inter subito pericolosa grazie alla perfetta sintonia tra Mancini e Stankovic che riceve un pallone dal brasiliano e prova un destro rasoterra bloccato da Castellazzi. Al 16' traversa di Stankovic che, su pressing di Cambiasso, con estrema rapidità, blocca la palla e calcia con violenza sfiorando il raddoppio interista. La Sampdoria prova a reagire un minuto dopo ('17) ma Julio Cesar e Cordoba, in anticipo, neutralizzano il tentativo di Pazzini. Ma l'Inter è sempre reattiva e cerca il secondo gol con Muntari che, protagonista di un'azione insistita con Cambiasso, calcia di potenza verso Castellazzi. Il portiere doriano non blocca il pallone sul quale si avventa ancora Cambiasso la cui conclusione, però, è alta sopra la traversa. Al 33' Mancini lascia il posto a Figo: il centrocampista portoghese inventa per Muntari che a sua volta crossa per Stankovic, il serbo però non riesce ad avere la meglio nel contrasto con Padalino che devia in angolo. La Sampdoria prova a rendersi pericolosa ma Maicon e compagni arginano ogni problema contrastando con grinta gli avversari. Al 5' minuto di recupero Julio Cesar salva il risultato sugli sviluppi del corner di Dessena e permette all'Inter di chiudere il match sull'1-0.
INTER-SAMPDORIA
Marcatori: 47' Adriano
Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 25 Samuel (1' st 2 Cordoba), 26 Chivu (39' st 6 Maxwell), 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 5 Stankovic; 10 Adriano, 33 Mancini (33' st 7 Figo)
A disposizione: 1 Toldo, 9 Cruz, 18 Crespo, 77 Quaresma
Allenatore: José Mourinho
Sampdoria: 1 Castellazzi; 10 Pazzini, 17 Palombo, 19 Franceschini (18' st 11 Bellucci), 21 Sammarco, 23 Stankevicius, 28 Gastaldello (4' st 20 Padalino), 40 Delvecchio, 46 Pieri, 84 Raggi (15' st 3 Ziegler), 88 Dessena
A disposizione: 83 Mirante, 25 Mustacchio, 53 Donati, 89 Marilungo
Allenatore: Walter Mazzarri
Arbitro: Celi di Campobasso
Note: Spettatori: ; Ammoniti:10' Chivu; 16' Stankevicius, 32' Sammarco, 34' Pazzini, 40' Stankovic, 43' Franceschini; Espulsi: 40' Mourinho; Tempi supplementari: 2'-6'
Compattezza, sintonia, dialogo e convinzione, l'Inter questa sera è tutto questo e tanto altro ancora.
PRIMO TEMPO- Per la prima volta dall'inizio di questa stagione, Mourinho deve fare a meno di Zlatan Ibrahimovic e affida l'attacco nerazzurro ad Adriano e Mancini. In linea difensiva confermato Santon a sinistra, Maicon a destra, con Chivu centrale a fianco di Saumel. Cambiasso tra Zanetti e Muntari a centrocampo; Stankovic dietro le due punte. Primo pallone giocato dai nerazzurri che si mostrano da subito molto aggressivi e arrivano alla prima conclusione della partita con Adriano: tiro di sinistro al volo dai 25 metri che finisce a lato (3'). Al minuto 9 serie di calci d'angolo per l'Inter: dal primo svetta Maicon, dal secondo ci riprova Samuel ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al 14' Cambiasso resta a terra dopo uno scontro con Palombo per evitare la traiettoria del tiro di Maicon ma dopo poco l'argentino si rialza. La Sampdoria si fa vedere solo al 21': Pazzini gira un pallone a Sammarco che, nonostante l'ottima posizione, calcia alle stelle. L'Inter riesce a dare velocità all'azione allla mezz'ora solo l'intervento provvidenziale di Raggi evita il vantaggio nerazzurro che poteva nascere dal colpo di testa di Adriano servito da uno splendido cross di Zanetti. Al minuto 32, Muntari viene colpito in pieno volto da una gomitata di Sammarco e guadagna una punizione dai 25 metri ai nerazzurri: sul pallone ci va Adriano che calcia con estrema potenza ma la palla è alta sopra la traversa. angolo per l'inter: su corner di Maicon, Samuel ci prova d'istinto di testa ma Castellazzi si oppone. Stankovic viene ammonito per fallo su e la decisone fa infuriare José Mourinho che viene costretto da Celi ad abbandonare la panchina. L'Inter domina il campo, sembra impossibile che il primo tempo possa terminare sullo 0-0 e infatti, dopo un tiro finito all'esterno della rete di Muntari (44') e una palla gol di Adriano su cross di Stankovic (45'), è ancora il numero 10 nerazzurro a siglare il vantaggio interista (47'): Maicon in percussione dalla destra, serve un cross morbido ad Adriano che con un sinistro al volo mette gonfia la rete di Castellazzi:1-0.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Cordoba al posto di Samuel e uno strepitoso Chivu, impeccabile in ogni chiusura sugli avversari. Al 6' Inter subito pericolosa grazie alla perfetta sintonia tra Mancini e Stankovic che riceve un pallone dal brasiliano e prova un destro rasoterra bloccato da Castellazzi. Al 16' traversa di Stankovic che, su pressing di Cambiasso, con estrema rapidità, blocca la palla e calcia con violenza sfiorando il raddoppio interista. La Sampdoria prova a reagire un minuto dopo ('17) ma Julio Cesar e Cordoba, in anticipo, neutralizzano il tentativo di Pazzini. Ma l'Inter è sempre reattiva e cerca il secondo gol con Muntari che, protagonista di un'azione insistita con Cambiasso, calcia di potenza verso Castellazzi. Il portiere doriano non blocca il pallone sul quale si avventa ancora Cambiasso la cui conclusione, però, è alta sopra la traversa. Al 33' Mancini lascia il posto a Figo: il centrocampista portoghese inventa per Muntari che a sua volta crossa per Stankovic, il serbo però non riesce ad avere la meglio nel contrasto con Padalino che devia in angolo. La Sampdoria prova a rendersi pericolosa ma Maicon e compagni arginano ogni problema contrastando con grinta gli avversari. Al 5' minuto di recupero Julio Cesar salva il risultato sugli sviluppi del corner di Dessena e permette all'Inter di chiudere il match sull'1-0.
INTER-SAMPDORIA
Marcatori: 47' Adriano
Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 25 Samuel (1' st 2 Cordoba), 26 Chivu (39' st 6 Maxwell), 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 5 Stankovic; 10 Adriano, 33 Mancini (33' st 7 Figo)
A disposizione: 1 Toldo, 9 Cruz, 18 Crespo, 77 Quaresma
Allenatore: José Mourinho
Sampdoria: 1 Castellazzi; 10 Pazzini, 17 Palombo, 19 Franceschini (18' st 11 Bellucci), 21 Sammarco, 23 Stankevicius, 28 Gastaldello (4' st 20 Padalino), 40 Delvecchio, 46 Pieri, 84 Raggi (15' st 3 Ziegler), 88 Dessena
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Arbitro: Celi di Campobasso
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- 19angelo85
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Re: Inter - Sampdoria 1-0
MILANO - Anche il capitano esprime un parere sulla gara di questa sera contro la Sampdoria e lo fa ai microfoni di inter channel: "È stata una partita non facile, molto combattuta. Quando una gara gira in questo modo e diventa così fisica, una squadra, per vincere, deve tirare fuori altri argomenti e questa sera è stato così. Non siamo mai andati sotto pressione o in difficoltà - continua Zanetti - anche se per questo motivo abbiamo corso tanto e speso molto, la cosa fondamentale, che voglio sottolineare però, è che è stata una partita maschia, ma senza cattiveria. - Sulle voci di polemiche e tensione nello spogliatoio, il capitano smentisce ed afferma: - Siamo sempre stati un gruppo unito, stiamo bene e lavoriamo bene insieme. Non c'è alcun tipo di problema e continueremo ad essere un gruppo fino alla fine".
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Re: Inter - Sampdoria 1-0
MILANO - José Mourinho, intervistato ai microfoni di Sky Sport, commenta la vittoria sulla Sampdoria: "È stata una partita difficile ma abbiamo vinto meritatamente, in un modo che mi è piaciuto, con delle occasioni sfortunate e con un arbitro che preferisco non giudicare perchè altrimenti dovrei commentare anche le decisioni prese in altri campi, ieri e oggi pomeriggio".
L'allenatore portoghese espulso per proteste, commenta così la decisione del direttore di gara Celi: "Sono stato cacciato perchè ho detto all'arbitro che aveva paura: ci sono stati tanti ammoniti, sei minuti di recupero nel secondo tempo. L'Inter era in difficoltà ed è questo il solo motivo che giustifica così tanto tempo di recupero. Se la Sampdoria avesse pareggiato prima dei minuti finali, non credo sarebbero stati così tanti. Mi sembrava che Celi fosse sotto pressione. Dopo quello che è successo ieri e oggi, l'ultima partita del weekend era la nostra, una squadra che aveva vinto contro la Roma con un gol in fuorigioco di 10 cm che ha fatto tanto parlare, ma se poi si giudicano le decisoni prese ieri e oggi pomeriggio...ma preferisco non dire nulla solo che l'arbitro di questa sera non aveva esperienza e che aveva paura di qualcuno. Io sono stato cacciato nel momento in cui Stankovic ha fatto un tackle assolutamente regolare, ma se questo vale un cartellino rosso...ok. Ma è stato comunque il primo arbitro a espellermi in Italia, quindi non lo dimenticherò mai. Come si chiama? (ndr.: sorride)".
Ma le parole più importanti di José Mourinho sono solo per i nerazzurri: "La squadra è stata esemplare dal punto di vista mentale, ha lottato e ha dato la giusta risposta ai problemi che sono venuti fuori questa settimana. Sono stati bravissimi ".
Adriano ha realizzato il gol partita: "Se è lui il vero acquisto di gennaio? Oggi si, domani vedremo".
L'allenatore portoghese espulso per proteste, commenta così la decisione del direttore di gara Celi: "Sono stato cacciato perchè ho detto all'arbitro che aveva paura: ci sono stati tanti ammoniti, sei minuti di recupero nel secondo tempo. L'Inter era in difficoltà ed è questo il solo motivo che giustifica così tanto tempo di recupero. Se la Sampdoria avesse pareggiato prima dei minuti finali, non credo sarebbero stati così tanti. Mi sembrava che Celi fosse sotto pressione. Dopo quello che è successo ieri e oggi, l'ultima partita del weekend era la nostra, una squadra che aveva vinto contro la Roma con un gol in fuorigioco di 10 cm che ha fatto tanto parlare, ma se poi si giudicano le decisoni prese ieri e oggi pomeriggio...ma preferisco non dire nulla solo che l'arbitro di questa sera non aveva esperienza e che aveva paura di qualcuno. Io sono stato cacciato nel momento in cui Stankovic ha fatto un tackle assolutamente regolare, ma se questo vale un cartellino rosso...ok. Ma è stato comunque il primo arbitro a espellermi in Italia, quindi non lo dimenticherò mai. Come si chiama? (ndr.: sorride)".
Ma le parole più importanti di José Mourinho sono solo per i nerazzurri: "La squadra è stata esemplare dal punto di vista mentale, ha lottato e ha dato la giusta risposta ai problemi che sono venuti fuori questa settimana. Sono stati bravissimi ".
Adriano ha realizzato il gol partita: "Se è lui il vero acquisto di gennaio? Oggi si, domani vedremo".
- crash83
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- Iscritto il:22.07.08 - 15:31 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Inter - Sampdoria 1-0
Bah ... Credo che siano frasi da deferimento queste. Traduco: l'arbitro voleva indirizzare la partita verso il pareggio.19angelo85 ha scritto:L'Inter era in difficoltà ed è questo il solo motivo che giustifica così tanto tempo di recupero. Se la Sampdoria avesse pareggiato prima dei minuti finali, non credo sarebbero stati così tanti. Mi sembrava che Celi fosse sotto pressione.
Ultima modifica di crash83 il 25.01.09 - 23:54, modificato 1 volta in totale.
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- Località:Foggia [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Inter - Sampdoria 1-0
Si, condivido anche se 6 minuti sono stati uno scandalo eh... Il fuorigioco puoi non vederlo, il rigore anche ma 6 minuti in quella gara è un vero e proprio scandalo.crash83 ha scritto:Bah ... Credo che siano frasi da deferimento queste. Traduco: l'arbitro voleva indirizzare la partita verso il pareggio.19angelo85 ha scritto:L'Inter era in difficoltà ed è questo il solo motivo che giustifica così tanto tempo di recupero. Se la Sampdoria avesse pareggiato prima dei minuti finali, non credo sarebbero stati così tanti. Mi sembrava che Celi fosse sotto pressione.
- Dany87
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- Località:Milano [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Re: Inter - Sampdoria 1-0
Mah Angelo, questa volta sono d'accordo con Mazzarri, i 6 minuti di recupero ci sono tutti..Conta che ci sono state 5 sostituzioni (e per regolamento sono 30 secondi a sostituzione), 3 infortuni (che hanno portato via almeno 1 minuto a testa) più la botta che ha preso Julio...Quindi i 6 minuti secondo me ci stavano.
