Napoli - Inter 1-0

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Napoli - Inter 1-0

Messaggio da 19angelo85 » 24.04.09 - 16:53

INTER

:Neroazzurri: :inter: :Neroazzurri:


:tattica:

4-3-1-2

Julio Cesar
Santon Cordoba Samuel Chivu
Zanetti Cambiasso Stankovic
Figo
Ibrahimovic Balotelli

:infortuni:
Indisponibili:
Maicon, Muntari, Rivas, Vieira

:cartellini:
Squalificati:
nessuno
Diffidati:
Zanetti, Ibrahimovic, Julio Cesar, Stankovic, Balotelli
Ultima modifica di 19angelo85 il 26.04.09 - 23:05, modificato 3 volte in totale.

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 24.04.09 - 22:14

:tattica:

Muntari, Crespo, Maicon e Vieira hanno lavorato a parte. Il ghanese dovrebbe recuperare

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 24.04.09 - 22:19

:intervista:

Julio Cesar: si torna al campionato, dopo il pareggio in casa della Juventus, l'Inter ha avuto ancora di più la percezione che quel punto abbia praticamente chiuso il campionato?
"No, per me è stato così, e credo di parlare anche a nome di tutta squadra perchè i miei compagni la pensano come me. È stato un peccato che la partita contro la Juventus sia terminata sull'1-1 perché abbiamo fatto una splendida gara e quel gol alla fine è stato un dispiacere per tutti quanti, perchè ha dato ragione alla nostra prestazione. Però, ciò che davvero contava, in quella partita, era non perdere".

Da cosa nascono le incertezze che non vi permettono di pronunciare ancora la parola 'scudetto'? Forse dall'esperienza dello scorso anno?
"Da quando sono arrivato in Italia ho visto cosa accadeva nel vostro campionato: squadre che avevano 10, 11 punti di distacco dalle inseguitrici, alla fine non sempre riuscivano a centare l'obiettivo. Però una cosa del genere non mi passa neanche per la testa, 10 punti in questo momento sono tanti, mancano 6 giornate alla fine del campionato e credo che dobbiamo solo rimanere tranquilli, continuando a fare il nostro lavoro come fatto fino ad adesso, e concentrati perché matematicamente il campionato non è ancora chiuso".

Quello attualmente in corso è il campionato più difficile tra quelli vinti dall'Inter?
"Questa è la mia quarta stagione all'Inter e posso dire che questo campionato è sicuramente più equilibrato rispetto a quelli passati perchè ci sono più squadre in grado di mettere in difficoltà gli avversari. L'Udinese, ad esempio, ha cominciato bene, come anche il Napoli e il Palermo. Quando sono arrivato in Italia sentivo dire che c'erano solo quattro squadre: Juventus, Milan, Inter e Roma. Con il passare del tempo ho capito che non era affatto così, quello italiano è un campionato molto difficile da vincere però penso che l'Inter stia facendo alla grande in questi ultimi anni perché ha trovato l'equilibrio giusto. Sono contento".

Quindi si può affermare che l'Inter abbia trovato la giusta mentalità?
"Secondo me sì, perché quando si raggiungono certi livelli, quando si comincia a vincere, si inizia anche a sviluppare la fiducia giusta e ad assaporare il gusto della vittoria. È stato così da quando nella terza stagione con Roberto Mancini abbiamo vinto 17 partite consecutive in campionato e abbiamo segnato il record in Europa. Quando cominci a provare certe sensazioni vorresti non farle scivolare più via, vorresti vincere sempre".

Quanto merito ha Julio Cesar negli scudetti dell'Inter?
"Io sono profondamente contento per quello che sto facendo in questi ultimi anni. Credo che dal primo scudetto che abbiamo vinto sul campo, nell'anno in cui girava voce che l'Inter volesse prendere Gianluigi Buffon, sono sempre stato abbastanza tranquillo, consapevole delle mie qualità e del fatto che avrei potuto dare anch'io il mio contributo in questa società. Da quel momento ho cominciato a crescere nel campionato italiano ed essere in questa squadra mi è servito tanto, per acquisire la mentalità giusta, per avere più fiducia in me stesso, per scendere in campo con sicurezza e alla fine sta accadendo tutto quello che sognavo sin da quando sono arrivato: raggiungere il livello di altri grandissimi portieri come Buffon, Cech, Reina e avere il rispetto di tutti quanti, dei compagni e della società. Questa per me è una cosa bellissima e un orgoglio molto grande che sento dentro di me perché non è facile riuscire a vincere fuori dal tuo paese natale, lontano dalla tua famiglia. Sono contento per quello che sta accadendo nella mia vita, è una cosa strepitosa, penso sia il momento più bello della mia carriera. Essere riconosciuto tra i migliori portieri non è un attestato che cerco, però, tutto quello che si dice su di me, il fatto che in tanti mi giudichino il migliore, mi elenchino tra i tre portieri più forti, mi da solo la voglia di lavorare ancora di più".

Quando si parla di miglior portiere Julio Cesar è sempre molto prudente... "Si, perché il portiere è un ruolo diverso rispetto agli altri, perché è strettamente correlato a un certo momento. Ci sono dei portieri che vivono dei momenti brutti e altri che vivono dei momenti buoni e quando parli di grandissimi portieri è perché questi riescono a mantenere una certa regolarità per tanti anni. Buffon è un portiere che, da quando ha esordito in serie A, fa sempre delle partite strepitose, è sempre importante per la squadra. La stessa cosa vale per Cech, Reina o Casillas. Sono tutti portieri che fanno la differenza e, allo stesso tempo, mantengono una certa regolarità per tanto tempo, sbagliando pochissimo. Credo sia questo il segreto di un grande portiere e io cerco sempre di raggiungere un livello così".

Lei ha portato come esempio del grande portiere la sua prestazione in Napoli-Inter dello scorso anno. Che ricordo ha di quella sera?
"Ha toccato un punto importante. Penso che per giocare nel mio ruolo si debba avere questa mentalità: quando si sbaglia è necessario mantenere comunque la giusta tranquillità e la giusta concentrazione perché la partita continua. Un errore può capitare a chiunque e può farti perdere il controllo della gara. In Napoli-Inter, dopo 3 minuti di gioco, ho sbagliato un passaggio diretto a Chivu e Zalayeta è stato bravo ad approfittarne e a segnare il gol del vantaggio, però subito dopo mi sono ripreso e mi son detto: 'È una partita importante, devo giocare bene, devo essere consapevole della forza della mia squadra che può sempre ribaltare il risultato, abbiamo ribaltato tante volte il risultato in questa stagione'. Penso che quella sia stata una delle migliori partite che ho giocato da quando sono arrivato all'Inter".

Cosa pensa del suo connazionale Rubinho?
"Sono molto felice per quello che, attualmente, sta accadendo a noi portieri brasiliani. Il portiere era un ruolo non tanto rispettato qui in Europa, ma oggi ci sono 10/11 portieri che giocano in questi campionati e sono titolari nei loro club. Anche noi stessi abbiamo acquistato più rispetto nel nostro ruolo. Conosco Rubinho da quando giocava in Brasile, nel Corinthias e sapevo già che era un portiere tecnicamente fortissimo perché non è affatto facile giocare in una squadra del genere, nella quale la pressione è alle stelle. Lui è arrivato in Europa come se avesse già giocato tanti anni qui e penso che se continuerà a fare delle grandi prestazioni come sta facendo, un giorno avrà anche la possibilità di indossare la maglia della nostra nazionale".

Quanto le ha dato fastidio il razzismo di cui è stato vittima Mario Balotelli?
"Non ho visto episodi del genere solo nei confronti di Mario, ho vissuto tante volte questo tipo di atteggiamenti anche con altri compagni. Penso sia una cosa bruttissima, ma non voglio approfondire di più questo tipo di discorsi. Credo si stia pensando di fare qualcosa affinchè questo tipo di cose non accadano più negli stadi. È una cosa brutta che non serve da esempio a nessuno, perché ci sono tanti bambini che guardano e amano il calcio e la mia speranza è che loro possano trovare una via di mezzo, cioè capire che questo non fa parte dello sport. È importante perché il calcio è molto bello, è lo sport più seguito in tutto il mondo e non è bello quando accadono certi episodi. Questa è una cosa bruttissima che penso che non vada bene".

Qualcuno si aspettava che fossero i calciatori a fare un gesto per fermare questo tipo di atteggiamenti...
"Credo sia compito di tutti fare qualcosa e credo anche che se ci si unisce si possa anche riuscire a fare qualcosa di positivo: con noi calciatori, con coloro che lavorano fuori dal campo e con le società, è un argomento che va discusso insieme".

Le dispiace non avere più Adriano come compagno?
"Preferirei non parlare di Adriano, l'ho già fatto tante volte. Credo che lui abbia fatto la cosa migliore per lui stesso. Mi dispiace perchè, non solo io in quanto brasiliano, ma anche tutti i compagni avrebbero voluto che oggi lui fosse qui con noi. Adesso, però, credo sia meglio lasciarlo in pace: sta riposando, sta pensando a cosa fare del suo futuro. Quello che mi auguro è che possa riprendere a giocare a calcio il prima possibile perché tutti conosciamo quali siano le sue qualità e la sua forza".

Si dice anche che Julio Cesar sia il miglior portiere anche con i piedi...
"(ndr.: sorride) Penso di essere stato molto fortunato. Da ragazzo giocavo in altri ruoli e ho acquisito un po' di tecnica che per un portiere che gioca nel calcio attuale è una cosa molto importante. Però, è vero, a volte accadono cose strane: in una partita contro il Catania giocata San Siro ho ricevuto una palla all'indietro, io volevo puntare Vargas, ma mi è scivolata la palla, per fortuna ho avuto il tempo di tornare indietro e deviare la palla, in scivolata, in calcio d'angolo. L'allenatore era Roberto Mancini, e in quell'occasione mi disse: "Non ci provare più, altrimenti non ti faccio più giocare". Da quella volta sto un po' più attento, quando la palla arriva la rinvio in avanti. Ma quando la si può giocare la gioco perché ho fiducia nelle mie capacità. Se non ho un'altra possibilità, rischio (ndr.: sorride)".

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 25.04.09 - 12:39

I CONVOCATI

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni;

Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon;

Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 33 Amantino Mancini;

Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli.

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 25.04.09 - 12:41

Non convocati Crespo e Muntari per problemi fisici quindi la formazione è quella che ho postato nel primo messaggio. Unico dubbio: Vieira o Figo

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da 19angelo85 » 25.04.09 - 14:12

:intervista: JOSE MOURINHO


Mourinho: quali sono le condizione dei giocatori infortunati, di Stankovic o Muntari?
'Muntari è ancora infortunato. È stato sostituito nella partita contro la Juventus per un problema muscolare, ma quel giorno nessuno ha capito di cosa si trattasse. Si pensava che volessi giocare con Burdisso perché non avevo un altro giocatore da utilizzare a centrocampo, ma non era così. Tutti gli altri stanno bene, Materazzi, Vieira, Stankovic stanno bene'.

Si è detto che l'intervista rilasciata da Ibrahimovic e apparsa stamane sui quotidiani risalga a due settimane fa. Mourinho è rimasto sorpeso dalle parole dello svedese? Il giocatore ha detto che vorrebbe trovare nuovi stimoli e andare via da Milano...
'Non sono sorpreso da niente, L'intervista si può interpretare come si vuole, è possibile riportarla nella maniera che più piace, ma io sono a conoscenza di questo colloquio tra Ibrahimovic e la stampa da 15 giorni e quello che dice Ibra non è diverso da quello che dice Tevez, Kakà o da quello che dico io. Sono le parole di chi non vuole far passare un'immagine di sé stesso come di qualcuno che voglia rimanere nello stesso club tutta la vita. Io stesso ho detto che ho vinto la Premiership, posso vincere il campionato e vorrei vincere il Grande Slam del calcio europeo che per me significa vincere in Italia, Inghilterra e Spagna. Questo potrebbe essere interpretato come un messaggio di un Mourinho che vuole andare via dall'Inter. Io vi dico di no, vi dico che l'anno prossimo sarò qui al 100 %.
Ibrahimovic ha detto che ha vinto tutto in Italia, ma che è felice nell'Inter, che sta bene e che, però, un giorno vorrebbe giocare il calcio di un altro paese. Questo mi sembra assolutamente normale, non vedo nessun dramma. Un calciatore che gioca come lui, che gioca per la squadra, tutti ne abbiamo avuto dimostrazione nell'ultima partita di Coppa Italia, un torneo per il quale tanti giocatori non sempre vogliono giocare. Ricordo che quando sono arrivato qui per giocare la gara di Supercoppa contro la Roma, c'era qualche giocatore titolare che mi chiedeva se avesse dovuto giocare quella partita perché era con questa mentalità che si affrontava la coppa italiana. Ibra ha giocato la gara di Tim Cup contro la Sampdoria: vi è sembrato arrabbiato, senza motivazione, senza voglia di giocare per questa squadra? A me è sembrato esattamente tutto il contrario. Per me quelle voci sono pura fanstasia'.

Quindi Ibrahimovic è stato male interpretato?
'Lo si è interpretato come si voleva. Ripeto, anch'io ho detto che mi piacerebbe vincere il Grande Slam del campionato in Europa e se qualcuno domani vuole fare una prima pagina scrivendo che Mourinho vuole andare via dall'Inter, potete farlo. Ma io posso assicurare al 100% che l'anno prossimo sarò qui, me ne andrò solo se il presidente mi esonererà, ma se lui vorrà che io rimanga, sarò qui. Ma ripeto, se volete dimenticare questa parte della mia conversazione e concentrarvi solo sul fatto che ho l'aspirazione di vincere un giorno il Grande Slam, potete fare una prima pagina dicendo che voglio andare via. Fatelo, dipende dal vostro modo di lavorare, di vendere la verità o di vendere quello che più vi piace e può farvi guadagnare maggiormente. Secondo me, quest'intervista di Ibra è un'intervista abbastanza normale'.

Non è la prima volta che la stampa si occupa del desiderio di Ibra di andar via. Lei disse di essere sicuro che sarebbe rimasto all'Inter, oggi lo è ancora?
'Si, ho ancora questa sensazione'

Quindi domani potremo titolare 'Ibrahimovic e Mourinho al 100% all'Inter anche l'anno prossimo'?
'Questo dovreste chiederlo al presidente perché è lui ad avere il potere di dirlo al 100%. Per quanto riguarda me è sicuro, ma lo è anche per Ibra: se il presidente volesse venderlo a 5 milioni di euro, lo venderebbe domani, è facile. Per 5 milioni di euro lo comprerei io (ndr.: sorride). Lo farei anche per 10. Adesso fare investimenti in banca è rischioso, io per 10 milioni di euro lo compro (ndr.: sorride)'.

Nel post partita di Inter-Sampdoria Ibrahimovic ha dichiarato che non ama giocare con lanci lughi. Ha intenzione di modificare il gioco della squadra per accontentarlo?
'Contro la Sampdoria abbiamo giocato con lanci lunghi perché abbiamo messo in campo un calcio basato sul rischio, nel quale non volevamo perdere tempo ed era necessario avvicinarci più volte possibile nell'area avversaria. In campo avevamo giocatori in grado di sfruttare le palle inattive ed era quindi importante cercare di conquistare molti calci di punizione, calci d'angolo e pressare i nostri avversari. Dopo Inter-Sampdoria Ibrahimovic ha detto questo, ma dopo Juventus-Inter, lui stesso ha dichiarato che la squadra aveva dimostrato, non solo per il risultato raggiunto, ma anche con la qualità del gioco espresso il perché fosse in questa situazione in classifica. Ibra ha parlato bene del calcio espresso dall'Inter e per questa ragione ha battuto tutti i record che deteneva sino ad ora: 24 gol in 42 partite, gol in tutte le competizioni, Coppa Italia, Champions League e Campionato, capocannoniere a pari merito con Di Vaio, un solo, piccolo infortunio che lo ha lasciato fuori per una gara, una condizione fisica che nessuno di voi pensava fosse possibile perché voi stessi per 4, 5 mesi non avete fatto altro che chiedere quando Ibra si sarebbe fermato, e invece non si è fermato mai. Ha saltato solo una partita per squalifica. Gioca come gioca e segna come segna. Secondo me questa è la migliore stagione di Zlatan Ibrahimovic. Come dicevo prima, potete leggere la situazione come preferite'.

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Re: Verso Napoli - Inter

Messaggio da RuiCosta » 25.04.09 - 14:39

19angelo85 ha scritto: 'Contro la Sampdoria abbiamo giocato con lanci lunghi perché abbiamo messo in campo un calcio basato sul rischio, nel quale non volevamo perdere tempo ed era necessario avvicinarci più volte possibile nell'area avversaria. In campo avevamo giocatori in grado di sfruttare le palle inattive ed era quindi importante cercare di conquistare molti calci di punizione, calci d'angolo e pressare i nostri avversari.
Aaaah ma era uno schema :Lol: :Lol: :Lol: :Lol:

Da inizio campionato? :mrgreen:
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Re: Napoli - Inter 1-0

Messaggio da 19angelo85 » 26.04.09 - 23:07

:intervista: JOSE MOURINHO

José Mourinho, intervistato ai microfoni di Inter Channel, commenta la prova dei nerazzurri contro il Napoli: "Nel primo tempo abbiamo controllato il gioco meglio noi, non abbiamo giocato molto bene, ma nella ripresa abbiamo perso questo controllo: abbiamo giocato troppo bassi, ma quando si gioca così può succedere che si passi in svantaggio. Questa per me è stata una partita che sarebbe dovuta finire 0-0, ma se una delle due squadre ha vinto con un po' di fortuna, va bene. Dopo il gol di Zalayeta è stato molto difficile riprendere in mano il gioco perchèp il Napoli non ha voluto più giocare, l'arbitro ha assegnato 15 falli e ogni cambio durava un minuto e mezzo. Era difficile fare qualcosa dopo il vantaggio del Napoli, lo era meno prima, nei primi 30 minuti del secondo tempo potevamo fare molto di più".

La classifica dice che l'Inter è attualmente a 7 punti di vantaggio sul Milan, a 9 sulla Juventus, ma José Mourinho ricorda che: "Non è importante quanti punti di distacco abbiamo dalle altre squadre, ma quanti ne dobbiamo ancora fare. Mancano ancora 5 partite alla fine del campionato, due in casa e tre in trasferta, e tutti insieme, noi, i giocatori e tifosi dobbiamo cercare questi punti".

A Sky Sport, l'allenatore nerazzurro continua: "Se ci è mancato il giusto approccio mentale? Nel primo tempo il possesso palla è stato nostro, forse non ha fatto paura a nessuno, ma abbiamo comunque controllato la partita. Il Napoli ha fatto un controllo differente del match, non ha avuto tante possibilità di andare in gol, non ha fatto tanto per segnare. Ma la realtà sono i numeri, e la fortuna è girata dalla loro parte".

"Non so dire se ci è mancato il giusto approccio mentale o tecnico, è difficile separare le due cose. La mia squadra sta disputando un grandissimo campionato, non è dopo una sconfitta che parlo in modo negativo dei miei giocatori. Non sono arrabbiato, un po' deluso perché avevamo preparato questa partita e c'era l'ambizione di vincere, ma ripeto: ho la tranquillità per dire che non bisogna guardare indietro e pensare ai 9 punti di cui abbiamo bisogno".

Mario Balotelli è stato il bersaglio dei falli avversari, eppure ha rimediato lui stesso un cartellino giallo che gli costerà un turno di squalifica: "Non sono un mago, ma avevo detto già prima all'arbitro che la partita sarebbe finita con un giallo a Balotelli, ed è stato così. Nel primo tempo ci sono stati 5 falli consecutivi e sono stati tutti su Mario. Questa è una frustrazione per un giocatore maturo figuratevi per lui che in campo non ha nessun tipo di protezione. Questo giallo gli costerà la prossima partita e questo non è un vantaggio per noi".

"Il Napoli ha capito che poteva perdere il match, non credo abbia mai pensato che potesse vincerla come non lo abbiamo mai fatto noi. Era una partita di attesa, nella quale chi sbagliava o chi aveva un po' fortuna avrebbe vinto. È questo il trailer del match. Julio Cesar ha fatto una sola parata su Blasi, non ha toccato palla per 75 minuti, Navarro ha fatto una grande parata nei primi minuti di gioco e dopo praticamente non ha avuto nulla da fare. Era una partita che forse si sarebbe potuta giocare senza portieri. Il Napoli avrà meritato per il cuore, ma credo sia sta una gara a bassa intensità e ritmo blando. A cosa è dovuto questo ritmo? Non lo so, ma non alla stanchezza dei giocatori. Balotelli, Ibrahimovic e Zanetti hanno giocato 90 minuti contro la Sampdoria eppure oggi hanno fatto benissimo. Ibra non ha fatto una grande partita, ma non potevo aspettarmi di più se è stata la squadra per prima a non giocare bene".

"Se mi preoccupa il Milan alle nostre spalle? Non ho bisogno di guardare chi è dietro di noi, ho solo bisogno che l'Inter conquisti 9 punti e se abbiamo perso solo tre partite in tutto il campionato è ovvio che sia ottimista. Ci aspettano partite che non saranno facili, ma siamo forti, siamo uniti e non abbiamo problemi".

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Re: Napoli - Inter 1-0

Messaggio da Meridiano » 27.04.09 - 07:46

Tabellino:

NAPOLI-INTER 1-0
(primo tempo 0-0)
MARCATORE: Zalayeta al 28' s.t.
NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce, Contini, Aronica; Montervino, Blasi, Amodio (dal 43' st Bogliacino), Hamsik, Mannini; Lavezzi (dal 38' st Datolo), Denis (dal 17' st Zalayeta). (Bucci, Grava, Pazienza, Russotto). All.: Donadoni.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba, Samuel, Chivu (dal 36' st Maxwell); Cambiasso, Viera (dal 29' st Cruz), Stankovic; Figo (dal 24' st Mancini sv) Ibrahimovic, Balotelli. (Toldo, Burdisso, Materazzi, Santon). All.: Mourinho.
ARBITRO: Rosetti
NOTE: spettatori 60mila circa. Ammoniti: Vieira, Amodio e Cruz per gioco scorretto; Balotelli per comportamento non regolamentare; Stankovic per proteste. Angoli: 7-6 per il Napoli. Recupero: 1' e 4'.
IL TRAPIANTO E' VITA!

:cup1: LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
:cup1: LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
:cup1: LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13

Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania

Bloccato
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