Mourinho in trincea
"Amo il rumore dei nemici"
MILANO, 22 agosto 2009 - "Un pronostico sul prossimo Mondiale? È difficile, ci sono 5 o 6 squadre candidate. Un po' come in serie A: Inter, Juve, Milan, Roma, Fiorentina e Palermo. Se uno dice così, dimostra che non vuole che vinca una squadra...". Josè Mourinho torna a pungere Marcello Lippi nel botta e risposta che va avanti ormai da giorni. Tutto è cominciato con il pronostico del ct azzurro, che lunedì aveva previsto la vittoria della Juventus in campionato. L'allenatore dell'Inter ha giudicato le parole di Lippi "una mancanza di rispetto": "Quasi sempre la squadra più forte vince il campionato. Io non sono un ct in Portogallo. Sono un allenatore con credibilità e prestigio nel mio paese, ma non ho responsabilità istituzionale. Se mi chiedono un pronostico nel mio paese, lo faccio", dice Mourinho alla vigilia dell'esordio in campionato contro il Bari. "I Mondiali se li giocheranno le due sudamericane e due o tre europee. Si gioca in Africa, chissà che non arrivi una Nazionale africana a sorprendere", aggiunge.
"MI PIACE STARE QUI" — "Dire che una squadra è favorita è una cosa, fare un'affermazione esplicita è un'altra", aggiunge riferendosi alla risposta secca data da Lippi alla domanda "chi vincerà il campionato?". "Comunque se Lippi dice che è finita, la questione è finita anche per me - afferma ancora il portoghese -. Io ho espresso un'opinione libera e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e sono tutti qui. Mi piace stare qui, altrimenti non avrei firmato un contratto fino al 2012", dice ricordando il recente prolungamento dell'accordo.
SPALLETTI — "Il vostro amico Spalletti si ricordi che lui ha mancato di rispetto a me in una conferenza stampa. Lavori meglio, perchè con la sua squadra può vincere tutto. La sua squadra è fantastica". Josè Mourinho lancia una frecciata anche a Luciano Spalletti, tecnico della Roma. L'allenatore giallorosso nei giorni scorsi ha dichiarato che il celeberrimo "zero tituli" con cui Mourinho lo scorso anno ha apostrofato Milan e Roma costituiva una mancanza di rispetto, visto che la formazione capitolina era ancora in lizza in Champions League.
LA SQUADRA — "Siamo una squadra senza alibi. Siamo una squadra nuova quasi al 50%, ancora senza alcuni automatismi. Abbiamo un gioco più bello rispetto allo scorso anno, ma per arrivare all'Inter che abbiamo progettato, manca ancora ancora un giocatore". Senza alibi e senza il trequartista: è l'Inter che Josè Mourinho manderà in campo domani contro il Bari, nella prima giornata del campionato di Serie A. "Se non abbiamo il trequartista, abbiamo solo Stankovic che è un giocatore adattato in quel ruolo. Se Stankovic manca, non possiamo adottare lo stesso modulo", dice lo Special One. "Rispetto allo scorso anno abbiamo un gioco molto più bello. Abbiamo tanta qualità, ma durante l'anno arriverà anche il momento di giocare brutto per vincere: dovremo difenderci contro avversari che ci pressano a San Siro. Questi momenti arriveranno, ma la base di questa squadra è giocare bene. Vincere il campionato è difficile ovunque, anche in Vietnam. Ho visto Juventus e Milan solo nelle partite giocate quest'estate contro di noi. Abbiamo affrontato il Milan negli Stati Uniti, era quasi un allenamento: abbiamo giocato bene ma non aveva grande significato. Poi ci siamo ritrovati nel Trofeo Tim, le due squadre erano prive di molti giocatori. Abbiamo giocato 45 minuti contro la Juve, per quello che ho visto mi sembrava che l'Inter sia andata meglio".
IL BARI — L'Inter apre il campionato contro una matricola. "Non mi piace esordire contro una squadra che arriva dalla Serie B, perché una neopromossa si presenta con una mentalità vincente. Se arrivano con 5000 tifosi a San Siro, non pensano di venire qui per perdere. È diverso affrontare una formazione che si è salvata lo scorso anno in Serie A", dice Mourinho.
CASSANO — All'ironia di Cassano ("Sono l'unico a mettere d'accordo Mourinho e Lippi, nessuno dei due mi vuole"), lo Special One risponde con altrettanta ironia. "Non voglio giocatori che segnano contro di noi - dice -. Acquafresca ha segnato contro di noi e non è qui, Milito non ha segnato ed è qua. Mi piace Antonio ma da quando ha segnato contro di noi è finita". Tornando poi serio, a chi gli chiede se Cassano possa essere il trequartista che manca ai nerazzurri, Mourinho ricorda che "gioca quest'anno da punta, poi però si vedrà. Anche se ha segnato contro di noi".
Fonte:gazzettadellosport