Torino-Inter 1-3

[Dany87]

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Appiano: oggi ripresa degli allenamenti

MILANO - Riprenderanno oggi, al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile, gli allenamenti collettivi dei nerazzurri in vista di Torino-Inter, gara valida per la 3^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 21 settembre 2008 allo stadio "Olimpico" di Torino (ore 15). Ieri, rispettivamente con i professori Claudio Gaudino e Gian Nicola Bisciotti, hanno proseguito gli allenamenti individuali programmati i nerazzurri che non hanno partecipato alla trasferta ad Atene per il vincente esordio stagionale nella Uefa Champions League: Cristian Chivu, Hernan Crespo, Olivier Dacourt, Luis Jimenez, Nelson Rivas, Walter Samuel, Dejan Stankovic.

[Dany87]

Appiano: ripresa, 2 gruppi di lavoro

APPIANO GENTILE - Questa mattina, come programmato, sono ripresi, al centro sportivo "Angelo Moratti", gli allenamenti collettivi della squadra dopo il giorno di riposo concesso da Josè Mourinho al termine della trasferta della Uefa Champions League. I nerazzurri, in vista della gara esterna di campionato con il Torino, sono stati divisi in due gruppi, con programmi differenziati: i calciatori maggiormente impiegati martedì sera ad Atene hanno svolto un lavoro di recupero attivo, con e senza palla; per tutti gli altri, invece, seduta abituale da 90 minuti con riscaldamento, velocità in regime di resistenza, varie esercitazioni sul possesso palla ed alcune partitelle a tema. Con il secondo gruppo primo giorno d'allenamento per Obinna Victor Nsofor, che avrà la maglia numero 21.

Sedute individuali per Luis Jimenez (terapie e forza specifica), Maxwell (terapie e piscina) e Dejan Stankovic (aerobico, cambi di direzione con e senza palla, forza specifica sul campo e in palestra). Questi tre nerazzurri hanno svolto sedute specifiche di lavoro anche nel pomeriggio.

[Gabri89]

Dunque Quaresma parte dalla panca?

[Dany87]

A quanto pare si, non è ancora al 100% della forma e credo si preferisca metterlo nel secondo tempo, quando gli altri sono un pò cotti e lui bello fresco.

[Vis Pesaro]

Se Figo gioca come in Champions c'è da stare allegri.

[Dany87]

Piuttosto di quel cesso di FIgo (che è stato un grandissimo giocatore, ma a quest'età, vedi difesa del Milan ,fai solo figuracce) butterei Obinna nella mischia.

[Abbruscato]

siamo sicuri che Ibrahimovic non subisca il turnover? ha giocato tutte le partite senza mai essere sostituito... :?

[Dany87]

Potrebbe fare staffetta con Adriano

[JerryMaguire]

Piuttosto di quel cesso di FIgo (che è stato un grandissimo giocatore, ma a quest'età, vedi difesa del Milan ,fai solo figuracce) butterei Obinna nella mischia.

Sicuri non giochi Balotelli?

[Dany87]

Ecco, stamattina sono risalite le quotazioni di SuperMario e potrebbe essere proprio lui a spuntarla per una maglia da titolare.

[Dany87]

Squalifica Muntari: respinto il ricorso

MILANO - La Corte di giustizia federale ha respinto oggi il ricorso dell'Inter contro la squalifica di tre giornate inflitte a Sulley Muntari in merito all'espulsione del finale di primo tempo della partita Inter-Catania di sabato 13 settembre 2008

[Dany87]

Sky Sport: tutto Amantino a "Special100one"

MILANO - Trenta minuti nerazzurri su Sky Sport. Il canale satellitare dedica una lunga e ricca parentesi dei suoi programmi all'Inter. La trasmissione, dal titolo "Special100one", va in onda ogni venerdì alle ore 18.30 (e in replica a mezzanotte) sul canale 2001.

Nella puntata odierna di "Special100one", intervista ad Amantino Alessandro 'Mancini'.

Come è nata l'idea del balletto in campo ad Atene?
"Io e Maicon e i brasiliani eravamo d'accordo già prima, ad Atene sono riuscito a segnare e quindi mi è venuto spontaneo fare il balletto. Alla Roma esultavo in maniera diversa, facevo la capoera, misto lotta e ballo, cosa molto utilizzata da noi brasiliani".

Rimarrà un rito ogni volta che farà un gol per l'Inter?
"Cercherò di fare cose diverse, magari un altro balletto, magari rifarò la capoera: è bello esultare così, ti diverti e fai divertire la gente".

Ti aspettavi un avvio di stagione cosi' brillante?
"Sì, me lo aspettavo, perché oramai sono sei anni che gioco nel calcio italiano e inserirmi in un gruppo così di qualità e con un allenatore bravo come Mourinho è stato molto facile. Anche se devo ancora migliorare, sono molto soddisfatto della partenza con la squadra".

Da dove nasce tutta questa sicurezza?
"Dalla sicurezza in me stesso. Conoscere le proprie qualità e poi lavorare in un gruppo e una squadra così forte ti trasmette tanta tranquillità per riuscire a fare bene in qualsiasi occasione".

Ha stupito l'intesa con Zlatan Ibrahimovic: questione di feeling?
"Giocare accanto a Zlatan è facile, lui tecnicamente fantastico; tutti conoscono la sua forza, ma è anche facile capirlo, quindi diventa tutto più facile sul campo. È importante per noi: dobbiamo continuare così, sapendo che dobbiamo ancora migliorare. Giocare con lui è molto semplice, perché capisce subito tutto. Io dico sempre che Zlatan serve la palla tonda, mai quella quadrata... ".

Ha segnato ad Atene, a Genova e nell'azione nel finale di Inter-Catania ha invece sfiorato il gol...
"Sono schemi che proviamo sempre durante gli allenamenti. La tecnica e la velocità sono la nostra forza, quindi diventa tutto più facile. L'Inter, nella sua storia, ha sempre avuto giocatori brasiliani e quest'anno siamo in cinque. Sono ragazzi di grande qualità e stanno dimostrando tutto il loro valore. Siamo contenti che questa cosa accade anche per coloro che arriveranno. Finchè noi faremo bene qui, chiunque arrivi in futuro farà benissimo. Ho iniziato la carriera da terzino, ma ho sempre avuto caratteristiche offensive, difendevo perché dovevo difendere, anche se nel calcio di oggi non si può avere un difensore in squadra con le mie caratteristiche. Oggi posso dire che preferisco attaccare anziché difendere, perché la mia forza consiste nell'attaccare".

Cosa è cambiato rispetto alla Roma di Luciano Spalletti?
"Quando giocavo a Roma retrocedevo molto di più. Adesso Mourinho chiede a noi attaccanti di arretrare fino ad un certo punto. Lui mi dà più libertà di attaccare. Qui torno meno indietro rispetto a come giocavo nella Roma. Così, quando arrivi davanti alla porta, hai più forza e lucidità".

Cosa significa avere la mentalità da Champions?
"Devi essere squadra concentrata, consapevole di quello che vuole ottenere. Una squadra pericolosa, piena di entusiasmo che gioca in stadi pieni di gente, quindi un'Inter determinata e convinta della propria forza... Se non hai tutto ciò, cadi male e perdi".

Quanto è importante un allenatore come Josè Mourinho?
"È fondamentale avere un allenatore che ti stima e che ti vuole. Sono contento delle belle parole che il mister ha speso nei miei confronti. Adesso cerco di dare il mio contributo sul campo, e di fare sempre meglio. Avere un allenatore come Mourinho, che ti stima, ti dà sempre la voglia di giocare e di aiutare la squadra. A me piacciono i suoi allenamenti. I metodi che lui utilizza sono diversi: sono due mesi che siamo insieme e non abbiamo mai ripetuto lo stesso esercizio. Quando arrivi al mattino non sai mai cosa farai in campo. Mantieni sempre il pallone tra i piedi. Ti abitui e lavori con più allegria perché avere il pallone sempre tra i piedi è una cosa meravigliosa. Mourinho è una persona molto sincera, che ti dice sempre in faccia tutto. E sa dirti anche 'oggi hai giocato malissimo'... Mi ha colpito molto la sua sincerità".

Ci sono punti in comune tra Mourinho e Fabio Capello?
"Personalmente non mi piace fare paragoni. Preferisco lasciare il compito a voi opinionisti, però diciamo che si somigliano molto nel discorso riguardo la gestione del gruppo, loro sono simili in questo senso. Sono due allenatori che sanno di calcio".

Mourinho ha detto anche che, senza Mancini, la Roma non è quella dell'anno scorso...
"Nella vita nessuno è insostituibile. Certo è che le sue parole mi hanno fatto piacere. Però non è così. Non c'è nessuno del quale senti la mancanza quando è andato via. Nella Roma ho fatto bene. Ho segnato un sessantina di gol che sono tanti per un giocatore del mio ruolo. Ma ho voltato pagina. Oggi sono all'Inter e da quando sono qui penso solo all'Inter. Mi spiace per questo momento particolare che stanno attraversando i giallorossi. Era da molti anni che non partivano così male. Sono rimasto un po' sorpreso, anche se penso che si risolleveranno, perchè è un gruppo che possiede tanta qualità".

Cosa ti manca di più di Roma?
"Devo ringraziare Roma, la società, la città ed i tifosi. Anche se adesso sono all'Inter e mi fischiano, ma è normale. Però, a mio parere, ho scritto pagine importanti con la Roma. Quindi la Roma resterà nel mio cuore: mi ha dato tutto. Sono grato alla Roma".

Luciano Spalletti ha detto che quando venivi sostituito da lui storcevi il naso. Ora con Mourinho non accade più...
"Non è così, magari in quel periodo volevo dare il mio contributo in più e mi toglieva. Però è una scelta sua ed è normale che uno si arrabbi al momento".

Amantino, non ha vinto poco in rapporto al suo valore?
"Sono arrivato tre volte secondo nel campionato italiano, anche se mi manca di vincere qualcosa di importante, scudetto o Champions League. Sono molto fiducioso per quest'anno. Penso che possiamo vincere qualcosa di molto importante.... Più vinciamo, meglio è. Una squadra come la nostra deve sempre pensare a vincere".

È stato cercato da tanti grandi club: Lione, Barcellona, Milan e Juventus. Perchè alla fine ha scelto l'Inter?
"È un club che mi è sempre piaciuto, seguivo sempre Ronaldo quando giocava qui, in Brasile si parlava molto dell'Inter. È una squadra che mi è sempre piaciuta, come nome e come struttura".

Nella Roma c'è Francesco Totti, un simbolo... Lo è anche Javier Zanetti?
"Totti a Roma è un simbolo, lo portano in giro in braccio. Qui c'è 'Pupi', che ha fatto la storia dell'Inter".

Scudetto: chi teme di più?
"Le solite: Juve, Roma, Milan. La Fiorentina ha fatto buoni acquisti e sta facendo molto bene. Penso che possa essere la sorpresa: un gruppo molto qualificato e un bravo allenatore. L'ho avuto solo per 40 giorni alla Roma, ma si vedeva che Prandelli era in gamba".

La Champions League non rischia di diventare un'ossessione?
"Noi puntiamo forte sulla Champions, però non dimentichiamo lo scudetto. Noi non escludiamo niente, l'importante è provarci".

C'è una squadra in Europa più attrezzata per vincerla?
"Direi il Chelsea".

In quale campionato vorresti giocare in futuro o in cui avresti voluto giocare se non fossi mai arrivato in Italia?
"In Spagna. Amo quel tipo di calcio perchè è molto tecnico. Però il migliore e più difficile rimane quello italiano".

Una promessa ai tifosi dell'Inter?
"La promessa che faccio ai tifosi dell'Inter è di dare sempre il massimo. Non posso promettere il campionato, la Champions, o i gol. Tutto questo viene di conseguenza".

La nazionale brasiliana è un rimpianto?
"Sono stato nella nazionale brasiliana anni fa, ma come terzino. Ho partecipato alla penultima coppa America. Facevo parte di quel gruppo che poi ha vinto. Sono sempre stato orgoglioso di indossare la maglia verdeoro. Inseguo ancora questo obiettivo. All'Inter, forse, avrò più visibilità, posso avere più opportunità. Spero di fare bene nell'Inter anche per ritornare in nazionale e magari partecipare al mondiale in Sudafrica del 2010".

Che ricordo ha di Gianfranco Bellotto?
"A Venezia l'ho avuto come allenatore per cinque mesi. A parte che non giocavo, ma era una sua scelta, è stata un'esperienza che mi ha aiutato molto. Sono riuscito a conoscere più a fondo il calcio italiano, anche se stavo in serie B. Ho imparato l'italiano. Ho conosciuto la vostra cultura. Vedevo la serie A e giocavo in B. Sono grato al Venezia perchè è stata esperienza importante. Però, Bellotto, poteva farmi giocare un po' di più... Scherzi a parte, ci siamo rivisti due anni dopo, quando allenava a Modena: lo rispetto e lo saluto".

Futilità. Pasta e fagioli o cucina giapponese?
"Durante l'inverno pasta e fagioli, mi piace perché è bella calda. Però, una volta a settimana, cucina giapponese".

Amatriciana o risotto alla milanese?
"Amatriciana".

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Appiano: 90 minuti tutti in gruppo

APPIANO GENTILE - Penultimo allenamento della squadra al centro sportivo "Angelo Moratti" in vista di Torino-Inter, gara valida per la 3^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma, domenica, allo stadio "Olimpico" di Torino. I nerazzurri sono scesi in campo questa mattina per una seduta da oltre 90 minuti con riscaldamento, velocità, esercitazione sull'organizzazione offensiva e difensiva, partitelle posizionali. Lavoro individuale per Luis Jimenez (aerobico e forza specifica), Maxwell (terapie, forza specifica e piscina) e Dejan Stankovic (circuito tecnico e forza specifica). Questi tre calciatori, oltre a Walter Samuel (che in mattinata ha lavorato in gruppo), hanno svolto sedute specifiche programmate anche nel pomeriggio.

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Torino-Inter: arbitra Farina

MILANO - Sarà Stefano Farina della sezione di Novi Ligure (AL) l'arbitro di Torino-Inter, gara valida per la 3a giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 21 settembre (ore 15.00) allo stadio 'Olimpico' di Torino.
Farina avrà come collaboratori Liberatore e Alessandroni. Il quarto uomo sarà invece Bergonzi.