Pereyra

[Meridiano]

Che giocatore

[Nicchio]

E' una mia impressione ma tra i centrocampisti è quello che si inserisce di più?
Potrebbe essere lui "il Nocerino" della Juventus?
Quando torneranno Pirlo e Vidal che ne sara di lui?

[barnetta]

Grande partita ieri...
Come titolarità lo vedo da subentrante in un 352 ad organico completo. .. invece in un 4312 potrebbe anche ambire ad un posto da titolare. . Quindi più alla boateng che alla Nocerino. ..in tema di inserimenti senza palla credo che come al solito sarà vidal a dare il meglio. ..

[MrVaridoianis]

E' una mia impressione ma tra i centrocampisti è quello che si inserisce di più?
Potrebbe essere lui "il Nocerino" della Juventus?
Quando torneranno Pirlo e Vidal che ne sara di lui?

Grande partita ieri...
Come titolarità lo vedo da subentrante in un 352 ad organico completo. .. invece in un 4312 potrebbe anche ambire ad un posto da titolare. . Quindi più alla boateng che alla Nocerino. ..in tema di inserimenti senza palla credo che come al solito sarà vidal a dare il meglio. ..

In assenza di Vidal e con Marchisio retrocesso a play si, parrebbe proprio di si, Nicchio. Ovviamente quello che caratterizza Vidal non è solo la straordinaria capacità di inserirsi, ma la lucidità in zona gol. E questo Pereyra non credo possa garantirlo, ma in effetti non sono tanti i centrocampisti che possono fare quello che fa Vidal e contemporaneamente essere dovunque in campo. Ma senz'altro Pereyra i tempi ce l'ha, e anche una discreta velocità palla al piede. Potrebbe quindi emulare i 5 gol di due anni fa.

Nel 352 Pereyra è sicuramente una valida alternativa a Pogba e Vidal, stessa sorte che toccherebbe a Marchisio ed Asamoah con i pieni recuperi di Vidal e Pirlo. L'ex Udinese forse garantisce anche un pizzico di muscolarità in più, anche se rispetto a Marchisio cede qualcosa in capacità di interpretare il match a livello tattico.

Ovviamente nel 4312 per lui si aprirebbero nuove chance: assieme a Marchisio è il maggiore indiziato a ricoprire il ruolo di rifinitore, e dunque le prospettive di titolarità si allargherebbero.

Per chiudere ti dico la mia: secondo me Pereyra è prima di tutto una mezzala. Non è un esterno d'attacco (non credo ne abbia il passo), e non è un vero trequartista quantomeno per come credo io che debba essere interpretato il ruolo. Io lo vedo molto più a suo agio quando parte da dietro e si ritrova in zona avanzata del campo in movimento.
Del resto se vuoi che il trequartista dia la spinta in più alla manovra offensiva, hai bisogno di un uomo che sappia far correre la palla di prima due volte su 3 (come fa Pirlo), che sappia saltare due uomini con un passaggio illuminante, che sappia vedere e indicare inserimenti che gli altri compagni devono soltanto eseguire.
Certo, rimane da testare sul campo e con avversari probanti la soluzione Tevez-Marchisio/Pereyra dietro l'unica punta Llorente (o Morata), e sin quando Allegri non farà questo tentativo le nostre sono soltanto congetture

A titolo del tutto personale, ho la sensazione che Allegri abbia qualche dubbio sull'effettiva attuabilità del 4312/4321 come modulo in pianta stabile, stante soprattutto l'efficacia del 352 sinora mostrato, e credo dunque che Pereyra possa vivere una stagione da "alternativa di lusso" in un paio di zone del campo, sino a nuovo ordine. Un buon numero di presenze anche con una buona media voto, vista la sua personalità, e 4-5 golletti

[biancodisera]

Editoriale – La Juventus ha trovato un tesoro: è Pereyra, sembra il gemello di Vidal

Tecnicamente e tatticamente Pereyra è sembrato essersi subito calato nella parte del vice-Vidal: una risorsa importantissima per Allegri.
Nei tifosi bianconeri serpeggiava un po’ di scetticismo dopo la chiusura del mercato, anche per i mancati arrivi del difensore centrale e del quinto attaccante, attesi invece proprio sul gong. Un po’, inevitabilmente, ha inciso anche l’addio inaspettato e dirompente del condottiero Conte, e l’ingaggio del non troppo amato (eufemismo) Allegri, ma in generale il giudizio sulle operazioni di Marotta&co restava sospeso in attesa della conferma del campo. Dopo 4 partite, è ovviamente troppo presto per esprimere un giudizio complessivo e definitivo, ma queste prime uscite qualche segnale lo hanno offerto.

“Un mercato di seconde linee”, così era stato bollato l’operato della dirigenza bianconera che – volendo ben vedere – non è per forza una visione dispregiativa. Se, alla prova dei fatti, si riveleranno tutte “ottime” seconde linee, allora probabilmente la storia lo rivaluterà. Anche perché – tutto sommato – una squadra che in campionato ha fatto 102 punti, era difficilmente migliorabile dal punto di vista tecnico non avendo possibilità di investire (e a volte sperperare) denaro sui cosiddetti top players.

Certo, con Di Maria e Falcao si poteva sognare in grande, ma giocatori di questo livello – ormai - non sono avvicinabili per i nostri budget. Le conferme di Vidal e Pogba, poi, anche a livello economico (oltre che tecnico-tattico), valgono quanto l’arrivo di due fuoriclasse. Avere a disposizione un attaccante di “scorta” da 20 milioni di euro, non è da tutti, e una panchina con Pereyra, Romulo, Caceres, Ogbonna, Evra (o Asamoah) e lo stesso Giovinco è un lusso che poche società (non solo in Italia) possono permettersi.

Se Romulo e Morata non hanno ancora avuto modo di mettersi in mostra, anche se lo spagnolo ha già fatto vedere cose molto interessanti nei pochi minuti in cui Allegri gli ha dato fiducia, c’è Pereyra che ha già indossato la maglia da titolare in due dei 4 match finora giocati (contro l’Udinese e contro il Milan). E in entrambe le occasioni l’ha onorata, disputando ottime prestazioni. L’argentino ha sorpreso per la personalità con la quale ha indossato una casacca comunque scomoda, oltre modo pesante, che ancora oggi qualcuno fatica a portare con leggerezza.

Certo, in Argentina quella del River – che lui ha vestito in “gioventù” - non vale meno, ma comunque il salto dalla “provincia” alla Juve ha piegato le spalle a tanti e ci si poteva attendere un fisiologico periodo di adattamento alla nuova realtà che, invece, Pereyra sembra aver smaltito molto rapidamente. E questo denota una grande forza caratteriale per un giocatore di soli 23 anni. Ripetiamo, siamo solo all’inizio, ma è comunque un avvio che ha dato segnali importanti. Ma c’è (molto) di più oltre al carisma, perché anche tecnicamente e tatticamente l’argentino è sembrato essersi subito calato nella parte: nel ruolo di Vidal, per intenderci, sembra il suo clone.

Visto dalle tribune di San Siro si faticava addirittura a distinguerli: stesso incedere, stessa grinta, stessa facilità di inserirsi, stessa capacità di non dare punti di riferimento, stessa presenza in zona goal e stessa sostanza in mezzo al campo. Ora, chiaro che Pereyra deve ancora crescere molto per raggiungere i livelli del cileno, soprattutto deve garantire continuità (concetto niente affatto scontato per un giovane), ma la somiglianza tecnico-tattica – a primo acchito, lo ribadiamo - è veramente impressionante. Chiamatele, se volete, seconde linee…