Pirlo

[forons]

preoccupante la sua condizione attuale

decisamente.

[biancodisera]

preoccupante la sua condizione attuale

Sì, seconda partitaccia di fila. Quello che preoccupa è che l'effetto Champions avrebbe potuto rivitalizzarlo invece non ha reagito granchè.
E la Juve che ovviamente comincia a dimostrare le prime difficoltà. Speriamo sia solo un calo momentaneo.

[forons]

sinceramente spero di vedere Pogba in campo contro il Chievo, così da farlo rifiatare

[RUMePERA]

sinceramente spero di vedere Pogba in campo contro il Chievo, così da farlo rifiatare

Io spero di vedere Marrone, se proprio Pirlo dovrà riposare. Per Pogba c'è tempo.

[RuiCosta]

preoccupante la sua condizione attuale

col Milan ha fatto gli ultimi 2 anni così... abituati

[Meridiano]

sinceramente spero di vedere Pogba in campo contro il Chievo, così da farlo rifiatare

Io spero di vedere Marrone, se proprio Pirlo dovrà riposare. Per Pogba c'è tempo.

[ogeid36]

Secondo me un suo calo è logico,gioca ogni 3 giorni fin dalla prima di campionato,con la nazionale ha fatto entrambe le partite,contro il Genoa e ieri sera contro il Chelsea si è fatto interamente 90 minuti,anche un giocatore con una condizione fisica invidiabile dopo tutte queste partite dimostrerebbe poca freschezza!

[forons]

sinceramente spero di vedere Pogba in campo contro il Chievo, così da farlo rifiatare

Io spero di vedere Marrone, se proprio Pirlo dovrà riposare. Per Pogba c'è tempo.

Ormai Marrone lo vedo più come sostituto di Bonucci, ma non mi dispiacerebbe vere giocare nemmeno lui anzi.

[MrVaridoianis]

Beh, abbiamo investito praticamente solo a centrocampo per evitare di schierare scartine. E' il momento di dimostrare la bontà di certi investimenti fatti, il Pirlo delle ultime due uscite merita sicuramente 90' di riposo.

[Meridiano]

ntervistato dalla trasmissione sportiva Dribbling, l'attuale allenatore del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti si è espresso sul regista della Juventus Andrea Pirlo: "A mio avviso può vincere il Pallone d'Oro e la nazionale deve stare tranquilla in vista dei Mondiali 2014 se a centrocampo c'è uno come lui, e non dimentichiamoci che per il prossimo futuro c'è già l'alternativa e si chiama Marco Verratti".

L'ex rossonero ha poi aggiunto che Pirlo è sicuramente un top-player nonostante abbia già superato i trent'anni. Scoperto in quel ruolo da Mazzone e poi confermato dallo stesso Ancelotti, il numero 21 bianconero stasera dovrebbe rifiatare contro il Chievo Verona, come dice anche il tecnico emiliano nel corso dell'intevista.

[Meridiano]

Beh, abbiamo investito praticamente solo a centrocampo per evitare di schierare scartine. E' il momento di dimostrare la bontà di certi investimenti fatti, il Pirlo delle ultime due uscite merita sicuramente 90' di riposo.

Dopo la partita di ieri sera lo penso pure io

[biancodisera]

Pirlo scopre il part-time, Pogba «cervello» Juve

Il regista paga la stanchezza di una gara ogni tre giorni, il club vuole gestirlo per le sfide più complesse. Tocca al francese

TORINO, 27 settembre 2012 - Premesse in serie: Pirlo resta un fenomeno; non può essere un caso; diffidate di chiunque pensi il contrario. Il ragionamento da fare è probabilmente un altro. Alla base una domanda: come permettergli di continuare a fare la differenza?

I conti con l’età La risposta l’ha data di fatto Carrera nel post Fiorentina. «Dobbiamo trovare il modo di farlo lavorare più che riposare. Giocando ogni 3 giorni non ha tempo di allenarsi, e lo sta accusando». Il diretto interessato conferma, attraverso un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a «Champions Matchday»: «Quando gli anni avanzano è bene allenarsi sempre meglio e cercare ogni minimo dettaglio per stare al meglio il più a lungo possibile». Già, Andrea non fa più parte del pianeta dei ragazzini, dove con la freschezza e l’esplosività si può sopperire a lunghi periodi di gare ravvicinate. A 33 anni i tempi di recupero sono più lunghi e un lavoro mirato, a livello personale, diventa una necessità se si vuole restare competitivi ad altissimi livelli. Zvonimir Boban, oggi eccellente opinionista tv, al posto di Andrea prenderebbe in considerazione l’idea di lasciare la Nazionale. Impossibile che l’azzurro segua questo consiglio. E allora urge un piano alternativo.

Pogba spinge Molte partite questa Juve le può vincere anche senza Pirlo. Le più difficili, in Italia e in Europa, no! Non è quindi da escludere che nei periodi di massimo intasamento di impegni si ricorra al 33enne bresciano non più di una volta a settimana, puntando sulle gare decisive. E questo è uno di quei periodi. Sabato la Roma, martedì lo Shakhtar («e in Champions possiamo arrivare in fondo», ha detto sempre a «Champions Matchday»), quindi il Siena, a seguire Armenia e Danimarca in azzurro, due impegni in Nazionale già decisivi per Brasile 2014. L’impressione è che Pirlo vada a giocare solo una gara fra Roma e Shakhtar, probabilmente quella con gli ucraini, decisamente più «pesante» oggi fra le due. Dentro quindi Pogba, come col Chievo e nel secondo tempo a Firenze. «La Juve può aiutarmi a diventare il più forte del mondo», ha detto il francesino a Rmc. La staffetta permetterebbe così una settimana piena di lavoro per il titolare. Ieri Andrea faceva parte di un gruppetto (con Giovinco e Bonucci) seguito dal preparatore Bertelli. AVinovo ne sono convinti: zero dubbi sulla «tenuta» generale del giocatore. E zero preoccupazioni tattiche per le sempre più frequenti mercature a uomoutilizzate dagli avversari. La cosa succedeva pure l’anno scorso, ma con le gambe che giravano non c’era gloria per i vari mastini anti-Pirlo. L’attualità è la Roma. Questo il probabile undici senza Pirlo: Buffon fra i pali; Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa; Isla e Asamoah sulle fasce; Pogba in regia; Vidal e Marchisio interni; Vucinic e uno fra Matri e Quagliarella in attacco.

Fonte: GdS (articolo a firma di Mirko Graziano)

[RUMePERA]

27/09/2012 - DOPO FIRENZE I BIANCONERI S’INTERROGANO SULLA CRISI DEL REGISTA
Pirlo è diventato un caso nazionale
Boban gli suggerisce di lasciare l’azzurro, la Juve è insofferente con i metodi di allenamento di Prandelli. Lui vuole arrivare ai Mondiali 2014, ma intanto è in dubbio per la Roma

MASSIMILIANO NEROZZI - lastampa.it

TORINO
Più che un problema di chilometraggio, comunque notevole, quella di Andrea Pirlo pare essere una questione di messa a punto, e l’officina del calcio sono gli allenamenti. Del resto, di questi ha parlato Massimo Carrera: «Dobbiamo trovare il modo per farlo lavorare, perché tempo per allenarsi non c’è, giocando ogni tre giorni: e questo Andrea l’ha accusato». Per la Juve, che in questi giorni già ci aveva ragionato sopra, parte dei guai nascono durante i noleggi alla Nazionale, il che è successo per 19 partite da quando Pirlo è bianconero. E non sono tanto le sfide a preoccupare il club, quanto le giornate dedicate agli allenamenti che ci stanno attorno: hanno ritmi e carichi non in linea con le tabelle juventine. Di questo, con discrezione, la Juve ne ha anche parlato con lo staff azzurro, senza ottenere grandi risultati: ognuno ha suoi metodi e obiettivi. D’altronde, Cesare Prandelli, e i preparatori atletici, devono pianificare duelli decisivi in pochi giorni. O giocarsi un Europeo che ha più voli aerei e partite che pomeriggi di tranquillo lavoro.

Si dirà, non a torto, che anche la passata stagione Pirlo era concesso in affitto all’Italia, eppure era stato regista di successo, da palma d’oro: con il ciak dello scudetto. Già, ma all’epoca i bianconeri giravano un film a settimana, non tre, come ora impone il cartellone della Champions. Basti pensare che l’anno scorso il numero 21 fu richiamato ai box solo un paio di volte, e sul rettilineo di partite sepolte, con Novara e Lecce, e saltò due gare, una per scelta, si era al primo passo di Coppa Italia, e l’altra per squalifica. Stavolta, è già rimasto a guardare una volta, per il codice del turnover, e cambiato nel mezzo di una dubbiosa battaglia, a Firenze. Dev’essere che aumentando la strada, e l’età, diventano più delicati i tagliandi. Di più se da te, dipende tutta la compagnia: «Pirlo è il cuore della Juve», ha ammesso Vidal, da buon scudiero. Trovare una soluzione s’annuncia difficile, e certo non sarà l’addio alla Nazionale, come ipotizzava l’altro giorno, o consigliava, Zvominir Boban, in tv: Pirlo non ci pensa neppure, avendo già nel mirino il Mondiale 2014 che, guarda caso, è anche la scadenza del suo contratto juventino. Consumando l’addio dal Milan, aveva scritto l’ultimo copione della carriera: vincere qualcosa con la Juve e giocarsi la Coppa del Mondo a casa dei migliori. Sembra complicato anche imporgli il part-time, perché di starsene a riposo, il regista juventino non ne vuol sapere: una volta ci rimase malissimo perché Roberto Donadoni, in azzurro, lo lasciò fuori da una banalissima amichevole, così come non gli ha fatto piacere uscire martedì sera, contro la Fiorentina. «Andrea è arrabbiato – aveva ammesso Carrera, riferendosi al cambio – ma è normale: quando un giocatore viene sostituito è arrabbiato».

Nessun ammutinamento, non è il tipo da piantar grane: «È un campione, non c’è stato niente. È andato subito in panchina a sedersi», ha chiuso Carrera. Alla ripresa dei lavori, ieri a Vinovo, Pirlo ha lavorato a parte, insieme a Giovinco e Bonucci, seguendo un programma differenziato. Sgobberà anche oggi e domani, poi Antonio Conte e Massimo Carrera decideranno se arruolarlo per la partita di sabato sera, con la Roma: l’opzione di non giocarselo, in questo momento, non è pensiero blasfemo. Metterlo in discussione resta invece un’eresia: come disse Buffon alla prima visione di Pirlo in bianconero, Dio c’è. Magari s’è solo preso una pausa, umanamente.

twitter@MaxNerozzi

[RUMePERA]

'Messi ha detto che sui calci di punizione si ispira a me? Mi fa piacere'

[RUMePERA]