Daniste ha scritto:Partita che conferma che la società ha sbagliato grosso...a mio modo di vedere si è giocata la credibilità verso quei giocatori che paga profumatamente in cambio di un contentino di due buone partite finali...preferivo la UEFA ma con una società che facesse vedere di avere le palle, necessarie se si vuole diventare grandi davvero.
Sono assolutamente d'accordo.
E la partita di oggi conferma ancora una volta la mia tesi delle forti frizioni tra Ranieri e spogliatoio: c'è poco da fare, la squadra ha fatto di tutto perchè Ranieri venisse fatto fuori. O meglio, mettendola in termini leggermente meno cruenti, non ha fatto nulla per evitare che fosse cacciato.. e come hai detto tu, la società ha perso perchè si è piegata a questo "disegno" messo in atto dai senatori.
Il vero problema è: la società aveva fatto maturare una situazione insostenibile ormai, lasciando troppo potere ai giocatori senza aver MAI consolidato l'autorità che Ranieri avrebbe dovuto avere di diritto in quanto allenatore. E avendo lasciato che la situazione si evolvesse in negativo, si è vista costretta ad esonerare Ranieri, altrimenti davvero si rischiava di uscire fuori dalle prime tre.. e siccome una squadra di calcio è sempre una società economica, e non può permettersi di "giocare a perdere", doveva necessariamente centrare la CL, e con Ranieri in panca c'era il forte rischio di fallire per i motivi succitati.
Comunque, come si dice, non è mai tardi per cominciare: dopo questa brutta pagina di storia juventina, si deve riportare ordine nella società. I giocatori facciano i giocatori, ovvero il mestiere per cui vengono pagati, l'allenatore faccia l'allenatore e in quanto tale chiamato a prendere decisioni in merito ai giocatori, e la dirigenza faccia la dirigenza, occupandosi di risolvere le grane interne e vigilando sui rapporti allenatore-giocatore, che per nel rispetto reciproco, mai devono scadere in una deformazione delle gerarchie.