Fonte: lalaziosiamonoi.it
Ha lavorato e lottato contro un incubo, ora si gode il sogno. Fernando Muslera indosserà la maglia della Celeste. Ha risposto alla convocazione di Tabarez, avrebbe voluto giocare, sta a lui conquistarli il posto, certe missioni gli riescono benissimo… “Questo non dipende molto da me, dipende dal mister. Si tratta della mia prima chiamata in nazionale, la precedente era solo una preconvocazione. Arrivare sino a qui è ciò che ogni giocatore cerca da sempre, è ciò che desidera sin da quando è un bambino . Per me è un sogno e devo dire grazie alla Lazio”. Nando ha parlato in conferenza stampa. L’Uruguay affronterà oggi il Perù a Lima e mercoledì ospiterà la Colombia a Montevideo. Lui è pronto, il titolare è Juan Castello del Botafogo, ma i progressi di Muslera e la sua esplosione italiana stanno facendo riflettere il maestro Tabarez.
IL PERCORSO - E’ cresciuto, ha acquisito sicurezza nei propri mezzi. Nando è abituato a vincere così, partendo da dietro, mettendosi in fila e scavalcando quelli della concorrenza. Ha fatto lo stesso con la Lazio: “Sono contento, ho raggiunto grandi traguardi con la Lazio e ora spero di fare bene con la nazionale. Devo impegnarmi al massimo, essere qui è bellissimo, una grande emozione. Cercherò di farmi trovare pronto se occorrerà, è il mio compito”. E’ capitato tutto all’improvviso: “La mia carriera è stata spesso in questo modo. Ora non guardo più al passato, penso al futuro e sono molto contento per la convocazione. Devo continuare su questa strada rimanendo concentrato”. L’incubo è finito, l’incubo è quella disgraziata serata contro il Milan, l’1-5 famoso: “Lavoro per far dimenticare a tutti quella brutta serata con il Milan. Se ne parla ancora, ma io con tante prestazioni di alto livello voglio dimostrare che il vero Muslera è un altro”, ha detto e ripetuto per un anno.