[4^ Giornata] - Juventus-Livorno 2-0

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VOTI GAZZETTA DELLO SPORT

BUFFON 8 (IL MIGLIORE): Sullo 0-0 nega il gol a Tavano, non si fa sorprendere da una deviazione di Legrottaglie, esce con coraggio su Lucarelli lanciato e si oppone a Danilevicius, Filippini e Candreva.

GRYGERA 6,5: Serata meno anonima di altre, anche perché specialmente nel primo tempo spinge con continuità mettendo in mezzo qualche pallone interessante. Più frenato nella ripresa.

LEGROTTAGLIE 6: Tiene bene sia Lucarelli che Moro, devia accidentalmente una conclusione di Pulzetti ma Buffon evita l’autogol. Non fa rimpiangere Cannavaro.

CHIELLINI 6: Solita gara generosa, anche se non sempre precisa. In ogni caso non si fa sorprendere neanche da Danilevicius, che lo fa sudare più di quanto faccia Lucarelli.

GROSSO 6: E’ straordinario il modo in cui batte tutta la fascia, conservando l’energia per crossare o inserirsi. Meriterebbe di più se non fosse per l’assist che regala a Candreva.

CAMORANESI 7,5: Anarchico ma efficace: da destra manda in gol Iaquinta, quando si accentra lancia Marchisio. Tutta la qualità viene da lui che si impone come trequartista. Esce tra meritati applausi.

MARRONE S.V.: Prende il posto di Camoranesi a un quarto d’ora dalla fine, si piazza tra Marchisio e Poulsen e con lui la Juventus passa al 4-4-2. Ferrara crede in lui.

POULSEN 5,5: In assenza di Melo è ancora il danese il vertice basso del rombo. Ma non ha la sua qualità nel rilanciare l’azione e concede troppa manovra a Candreva.

MARCHISIO 7: Gioca su tutta la linea del centrocampo: perfetto l’inserimento e poi il pallonetto sul 2-0, ma anche nel finale il cross con cui prova a mandare in gol Trezeguet.

GIOVINCO 5,5: A parte un paio di spunti, non riesce a innescare le punte e perde qualche palla di troppo. Col suo movimento apre spazi per Camoranesi che si accentra nella sua posizione.

DE CEGLIE 6: Rileva Giovinco nella mezzora finale e si piazza sul centrosinistra al posto di Marchisio. Da lì cerca di dare profondità sostenuto dalla spinta di Grosso.

IAQUINTA 6,5: E’ in gran condizione e ancora una volta è lui a risolvere con un gol di testa, sottraendo la Juve dalla carica iniziale del Livorno. In ombra nella ripresa.

TREZEGUET 5: Le occasioni per segnare non gli mancano (da Camoranesi e Marchisio), ma un paio le fallisce e un’altra volta scheggia un palo in mezza acrobazia.

AMAURI S.V.

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Un'ulteriore considerazione. Interessante l'inserimento di De Ceglie nella posizione di interno sinistro di centrocampo, prima di dirottarlo esterno puro nel 4-4-2 scaturito dall'ingresso di Marrone.

[gianplecce]

3 punti e a casa. bene così.

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SALUTATE LA CAPOLISTA

19.09.2009 23:11 di Stefano Luongo tuttojuve.com

Salutate la capolista: è questo il titolo del post partita di Juventus-Livorno, una gara giocata molto bene dai bianconeri, contro un avversario che si è ritagliato il suo spazio in campo. Andiamo con ordine. Il match è iniziato subito con un'opportunità a favore del Livorno, ma Buffon si è contrapposto a Lucarelli deviando la palla in calcio d'angolo. Al 9 minuto invece è la Juve ad andare in vantaggio con il solito Vincenzo Iaquinta, ottimo cross dalla destra di Camoranesi e il bomber calabrese insacca la palla in rete. Poi sono i toscani a proporsi in avanti, mantentenendo il possesso palla. Le vere prodezze, però, sono state di Buffon, che ha compiuto miracoli veri e propri su Lucarelli prima, Candreva e Tavano poi. Nel miglior momento del Livorno, è stato Claudio Marchisio a realizzare il secondo gol, pallonetto micidiale e il risultato si stabilizza sul 2-0. Finisce il primo tempo con una rissa tra Lucarelli e l'arbitro: il livornese è stato ammonito. Nella secondo frazione di gara, la partita non cambia, ottimo Livorno ma la Juventus inizia ad abassare i ritmi. Al 65' Danilevicius si cordina bene e di testa conclude in porta, ma il solito Gigi riesce a sventare la minaccia. La partita termina, subito dopo una grande chanche per Iaquinta che di testa si è fatto parare il tiro da De Lucia. La partita ha dato segnali positivi e negativi, quelli positivi sono senza dubbio: il risultato e la voglia di vincere e di gestire la partita nonostante le assenze di Cannavaro, Felipe Melo, Tiago, Sissoko, Diego e Brazzo. Quelle negative invece sono: troppe occasioni per il Livorno e poco gioco. I migliori in campo sono stati: Buffon, Chiellini, Camoranesi, Marchisio e Iaquinta, mentre da segnalare l'ottimo Candreva tra i toscani. Adesso bisogna lavorare per vincere la gara contro il Genoa, in trasferta, ma possiamo dirlo forte: SALUTATE LA CAPOLISTA (aspettando la Samp e il Genoa).

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Marchisio, la luce in mezzo al campo: "Sono più conscio dei miei mezzi"

20.09.2009 09:25 di Francesco Cherchi tuttojuve.com

Claudio Marchisio è stato ancora una volta il faro del centrocampo bianconero, una fascio di luce che ha ruotato per tutto il campo, illuminando i compagni e abbagliando gli avversari. Alla fine il giovane centrocampista bianconero, autore anche di un gol meraviglioso, ha commentato positivamente la sua gara e quella della sua squadra: "Sono davvero contento della mia prova e del gol - ha dichiarato Marchisio -. In questo periodo sto sentendo la stanchezza, ma mi rendo conto di star bene. La convocazione in Nazionale e questo inizio di stagione mi sono serviti a diventare ancora più conscio dei miei mezzi. Oggi portiamo a casa questa vittoria importante in attesa di incontrare giovedì un Genoa che sta facendo davvero bene anche quest’anno, nonostante abbia perso due giocatori fondamentali come Milito e Thiago Motta".

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Legrottaglie: "Vittoria di maturità, l'anno scorso non l'avremmo portata a casa"

20.09.2009 09:50 di Francesco Cherchi tuttojuve.com
Fonte: juventus.com

Quattro partite, quattro vittorie. La Juventus continua nella sua striscia vincente, anche in fase difensiva. Contro il Livorno è arrivata il terzo successo con uno zero alla voce gol subiti, anche se soprattutto per merito di un grande Buffon. Nicola Legrottaglie applaude la prestazione del suo compagno e, a fine gara, è conscio delle difficoltà avute nel match dal reparto difensivo: «Normalmente gli avversari arrivano meno in porta. Sappiamo di non aver fatto bene e anche dove abbiamo sbagliato, dobbiamo lavorare ancora tanto e fare meglio. Per stavolta ci prendiamo questi tre punti sofferti, anche a causa della stanchezza e di un terreno pesante. L’anno scorso forse non l’avremmo portata a casa, anche per questo dico quella di stasera è una vittoria di maturità».

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Iaquinta: "Contento del periodo che sto attraversando"

20.09.2009 10:05 di Francesco Cherchi tuttojuve.com
Fonte: juventus.com

Per fermare il Vincenzo Iaquinta di questo periodo c’è solo un modo: non farlo giocare! Dopo la sosta forzata contro la Lazio, necessaria per fargli riprendere fiato dopo il tour de force in Nazionale (dove ha nuovamente segnato, tanto per non farsi mancare nulla), l’attaccante calabrese ha ripreso la serie. Un gol martedì con il Bordeaux , un altro oggi con il Livorno . «Sono contento del periodo che sto attraversando – sono le parole di Vincenzo a fine gara –, sto bene e devo ringraziare i compagni per gli assist che mi forniscono. Ci godiamo questo momento e la testa della classifica, in attesa del prossimo impegno. Oggi abbiamo sofferto un po’, ma la nostra “saracinesca” ha parato tutto. Quest’anno abbiamo una maggior mentalità vincente, sappiamo che le squadre che arrivano qua a Torino vanno battute e cerchiamo di non lasciare punti a nessuno»

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La Stampa - Juve nelle mani di Buffon

20.09.2009 10:20 di Francesco Cherchi tuttojuve.com
Fonte: La Stampa

La serie continua. Gli impacci di Coppa hanno abbandonato la Juve per la quarta vittoria in campionato che ribadisce la leadership ma che non è stata così semplice e filante come farebbe supporre il 2-0. Come a Roma con la Lazio, gli avversari dei bianconeri sono usciti dal campo convinti di aver giocato una grande partita. Ed è vero anche se la vittoria è legittima e non è una colpa, ma un merito avere tra i pali un grandissimo portiere.

Il Livorno non ha mostrato reverenza. Per capirci, i toscani non si sono chiusi a catenaccio come l’Inter mercoledì davanti al Barcellona benché, in proporzione, lo squilibrio di qualità rispetto alla Juve fosse superiore a quello dei nerazzurri con gli spagnoli. Per fortuna c’è ancora gente che predica calcio più che slogan anche se ha poco materiale da sfruttare e non guadagna 11 milioni all’anno. Russo e Ruotolo, la coppia sulla panchina amaranto, lo fanno e la Juve ha dovuto subito salvarsi con Buffon in uscita a catapulta sul ravvicinatissimo Tavano. Scambiando i portieri, probabilmente sarebbe stato diverso anche il risultato, almeno nel primo tempo in cui la difesa bianconera, senza Cannavaro, si lasciava infilare con troppa allegria. In mezz’ora, Buffon doveva ripetersi smanacciando il tiro di Pulzetti corretto da Legrottaglie e salvare con un piede su Lucarelli lanciato da Candreva, il più interessante del mazzo insieme all’esterno Pulzetti, 47 anni in due. Aggiungendo un paio di altre situazioni a rischio per la Juve, il Livorno provava la frustrazione di stare sotto di due gol avendo avuto le stesse occasioni da rete dei bianconeri.

La differenza stava nei portieri e nelle punte. Buffon è tornato ai miracoli e non da ieri, mentre se chiedessero a De Lucia di camminare sulle acque finirebbe a fondo come ogni altro portiere normale. Quanto agli attaccanti, tra l’imprecisione di Tavano e la bollitura di Lucarelli ormai prossimo al capolinea (insultato dalla curva juventina che pende verso l’estrema destra, nell’intervallo litiga con l’arbitro e con una telecamera) il Livorno non poteva competere con la concretezza della Juve.

Iaquinta, che qualcuno considera di passaggio come titolare, è diventato invece una certezza. Dopo 8’ è salito più in alto delle testoline dei modestissimi Miglionico e Diniz e ha deviato in rete il cross di Camoranesi come aveva già fatto con il Chievo: terza rete nelle ultime quattro partite, a conferma della continuità. Si era risolta in fretta la pratica di schiodare il risultato. Con un Livorno meno disposto a giocare sarebbe stato un problema: così la manovra trovava abbastanza spazio e a dirigere l’orchestra c’era Camoranesi, l’alternativa più seria all’assenza di Diego. I due non hanno lo stesso gioco né gli stessi colpi ma se non c’è il brasiliano a costruire, Camoranesi è quello che lo può rimpiazzare meglio di Giovinco che è un contorno, non l’attore principale.

Era l’oriundo argentino a giostrare l’azione, in avvio con supponenza e imprecisione, poi calandosi nel ruolo con sempre maggiore consistenza. Dal suo piede partiva il lancio su cui si fiondava "Schizzo" Marchisio, bravissimo a mettere in porta la palla del raddoppio con un pallonetto in diagonale. Due assist e molte cose, fino alla sostituzione con Marrone, 19 anni, un altro dei giovani fatti in casa che Ferrara prova a lanciare. Si andava all’intervallo con la parata involontaria di De Lucia centrato dalla botta volante di Iaquinta come gli orsi al tirassegno e con Lucarelli ammonito in uscita per quante ne diceva all’arbitro di cui non avevamo notato sfondoni decisivi, anzi con un buon piglio nel dirigere. La ripresa toccava il massimo per la Juve con il palo colpito da Trezeguet, alla ricerca di una giocata vincente, e per il Livorno con tutte le conclusioni cui Buffon metteva pezze geniali, a volte surreali per come le cavava dal cilindro. Danilevicius (perché non metterlo prima?) non aveva neppure la forza per disperarsi davanti a una respinta ravvicinatissima. Alzava gli occhi al cielo. Almeno non pioveva più.

[RUMePERA]

Repubblica - Livornesi in ginocchio: "Buffon come Maradona"

Dopo la sconfitta con la Juve, il tecnico Russo e il presidente incoronano il portiere: "Mai visto nulla di simile, abbiamo tirato da ogni parte, ma lui c'era sempre".

20.09.2009 10:45 di Francesco Cherchi tuttojuve.com
Fonte: Repubblica

Creare 6-7 clamorose occasioni da gol sul campo della Juventus e tornare a casa senza punti, fa male, ma Vittorio Russo sa che non ha nulla da rimproverare ai suoi ragazzi. Il Livorno ha perso "per colpa" di un Buffon assolutamente insuperabile.
"Abbiamo giocato contro il portiere della Nazionale - spiega il tecnico amaranto -, uno dei migliori se non il migliore al mondo. Buffon è stato veramente molto bravo. La Juve è una squadra fortissima, ma abbiamo creato tantissime occasioni da gol molto importanti, abbiamo fatto la partita noi e fare la gara in casa della Juventus non è facile, questo ci dà grande soddisfazione. Siamo contenti della prestazione, è vero che abbiamo perso, ma d'altra parte giocavamo a Torino contro la Juventus e l'abbiamo messo in difficoltà. E' stato bravo Iaquinta a segnare l'1-0 di testa".

Russo e Ruotolo sulla panchina del Livorno, chi decide? "Siamo uno staff - spiega Russo ai microfoni di Sky Sport - che credo funzioni. In ogni squadra del resto c'è un allenatore, un tecnico in seconda, un tattico, un preparatore atletico e dei portieri. Non c'è niente di strano nella nostra conduzione, ci consultiamo e prendiamo insieme le decisioni".

Il Livorno è stato "bello" come contro il Milan, e di nuovo non è riescito a segnare. "Mi conforta il fatto - confida Russo - che le occasioni le creiamo: oggi Buffon è stato molto impegnato ed è stato davvero bravo".

Ultima battuta su Cristiano Lucarelli, particolarmente nervoso, tanto da prendersela con una telecamera che riprendeva il suo rientro negli spogliatoi dopo una lite con l'arbitro. "Il suo nervosismo è partito - spiega il tecnico - da un fallo chiarissimo, non dato a Tavano: ho protestato anch'io, ma ho cercato di calmarlo. Sicuramente Lucarelli ha sbagliato nel gesto, ma è stato solo un momento di nervosismo".

Sulla stessa linea Spinelli. "Buffon? E' il miglior portiere di sempre. Giocatori come lui e come Maradona sono irripetibili. Non ho mai visto nulla di simile": così il presidente del livorno, Aldo Spinelli, ha commentato ai microfoni della Rai la prestazione del portiere della Juventus contro il suo Livorno. "Buffon - ha aggiunto - ha parato tutto. Abbiamo tirato da tutte le parti e lui c'era sempre. Non ci ha concesso nulla".

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Grosso: "Grande Juve, grande Ferrara"

20.09.2009 11:05 di Francesco Cherchi tuttojuve.com

Fabio Grosso veste la maglia bianconera da pochissimo tempo, ma ha già capito molte cose:"La Juventus è una grande squadra. Ferrara è giovane ma ha già una grande personalità che ci trasmette la mentalità giusta - ha dichiarato il difensore, autore anche ieri di una buonissima gara -. Siamo tanti e tutti campioni, dobbiamo lavorare per farci trovare pronti e per fare il bene della squadra. Io gioco sempre? Sono contento, l'ambizione di ogni giocatore è quella di giocare".

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Beccantini (La Stampa): "Un numero 1 decisivo maschera i problemi"

20.09.2009 11:35 di Francesco Cherchi tuttojuve.com
Fonte: di Roberto Beccantini per "La Stampa"

Nel giorno in cui Mourinho ha scoperto il calendario, la Juventus ha esplorato il quarto successo in campionato, sesto consecutivo per il suo allenatore, Ciro Ferrara . I ritorni dall’Europa sono sempre ambigui. E poi, il nostro, è un calcio esplosivo in senso letterale, come documentano i 200 chili di fuochi artificiali scovati in un garage del San Paolo, prima di Napoli-Udinese. Ma che distratti, questi custodi. Pure all’epoca dell’omicidio Raciti (febbraio 2007), nel ventre di un altro stadio, il Cibali di Catania , era stato nascosto un arsenale.

Quando giochi in casa e il migliore in campo è sempre Buffon, significa che ci sono problemi. Mascherabili, se tutto fila liscio; non risolvibili, appena l’avversario sale di livello (Bordeaux). D’accordo, gli infortunati non sono pochi né scarsi, ma insomma: questo è il calcio che abbiamo voluto, frenetico e invasivo sin da agosto, inutile fingere che ci sia stato imposto da tiranni di altre galassie. Più che Giovinco, altalenante e ancora una volta sostituito, l’occhio lo ruba Antonio Candreva, già fra i migliori sabato scorso contro il Milan. Lavora di fino, e mai attorno al proprio ombelìco: anzi. Viaggia, la Juventus, a una media di due gol a partita. Nulla da eccepire. Se mai, non deve illudere quell’unico gol al passivo: Buffon ci cova (e un po’ anche il destino). Ferrara dovrà lavorare sodo nella gestione dei risultati. Marchisio, lui, si conferma centrocampista versatile e cruciale. Il Livorno ha giocato a testa alta. Molto ha concesso, molto ha costruito.

Oggi, tocca alle genovesi. La Sampdoria ospita il Siena, il Genoa sarà di scena a Verona, nella tana di un Chievo che Di Carlo ha organizzato come una fabbrica fordista. L’Inter, da parte sua, dovrà guardarsi dal Cagliari che, la scorsa stagione, la bloccò a San Siro e, dopo la festa-scudetto, la infilò al Sant’Elìa. Ma c’era Acquafresca. Di solito, era la Juventus che doveva rispondere all’Inter. Per ora, è il contrario. Fino a quando? Mourinho ha fretta, Buffon no.

[MrVaridoianis]

Ieri ho notato ancora tante cose che non mi convincono..

1) La squadra non ha fatto NULLA per smarcare al cross Grosso, che pure ha disputato una signora partita soprattutto a livello difensivo. Forse sono troppo abituati ad avere a sinistra Molinaro, con un terzino come Grosso (e soprattutto attaccanti come Trez, Amauri e Iaquinta) il sinistro di Grosso va sfruttato MOLTO di più.

2) Poulsen non fa un miglioramento che sia uno.. lento, impacciato, impreciso, con scarsa personalità quando va al tiro. Eccelle soltanto nei retropassaggi. Prego con tutto il cuore che Melo, Sissoko, Tiago, Marchisio e Camo rimangano perfettamente integri fino a fine anno, io questo immondo ciabattatore in campo non ce lo voglio più, neanche in coppa Italia! Se proprio c'è emergenza, preferisco un Primavera..

3) La squadra nel secondo tempo è morta dal punto di vista fisico. Abbiamo giocato un tempo intero in contropiede, aggrappandoci più volte alle parate di Gigi. Questo nonostante gli infortunati, quindi molta gente fresca in campo.. alla quarta di campionato mi sembra francamente molto molto strano.

4) E con questo chiudo, io vedo ancora la squadra correre troppo e il pallone correre poco. Certo, rispetto alla gestione Ranieri qualche minimo cambiamento nelle intenzioni lo vedo (Ferrara che applaude e incentiva Legrottaglie e Chiellini quando partono palla al piede per impostare l'azione evitando di lanciare a casaccio), manovra più avvolgente, ma ancora troppo troppo lenta. Con il risultato che difese arcigne come quelle del Bordeaux, fanno perfettamente in tempo a chiudersi rendendo la difesa un fortino impenetrabile. Per me quando la squadra attacca deve alzare maggiormente il baricentro, altrimenti si finisce per impostare in orizzontale a centrocampo e non arrivare mai in parta. Guarda caso, appena si verticalizza con velocità, si segna

[gianplecce]

la gazza parla di "rigorino non dato" alla juve. o è rigore o non lo è. cosa è il rigorino?