I sardi vincono 1-0 all'Olimpico grazie a Matri, che sfrutta una papera del portiere biancoceleste per segnare il gol partita. Romani generosi ma mai brillanti
ROMA, 28 ottobre 2009 - Come sono lontani i fasti di Pechino. Una Lazio poco brillante, nervosa e contratta viene battuta 1-0 dal Cagliari all'Olimpico e aggrava la crisi che alla vigilia della partita ha portato 200 tifosi a contestare la squadra a Formello. Mossa che in realtà ha finito col far aumentare la tensione: la Lazio, già limitata di suo, gioca come se fosse imbrigliata dalle sue stesse paure. Bene invece il Cagliari di Allegri, che si conferma squadra molto adatta alle gare in trasferta. Buona organizzazione tattica, compattezza e uomini veloci per provare il contropiede. Anche se, senza il gentile omaggio di Muslera, magari avrebbe portato via solo un punto. Già, Muslera, il portierino che sembrava maturato ma che con l'errore sul gol decisivo di Matri è ripiombato nelle sue insicurezze. Altra brutta gatta da pelare per Ballardini, alle prese con un momento che definire complicato è un eufemismo.
MINI TURNOVER — Le tre partite previste in una settimana condizionano solo in parte le scelte di Ballardini, che dietro al tandem Zarate-Rocchi inizialmente ripropone lo scontento Foggia e a centrocampo lancia il baby Perpetuini, tenuto in grande considerazione dall'ex tecnico del Palermo. Allegri cambia ancora meno, l'unico vero titolare in panchina è Dessena, che lascia spazio a Biondini, a segno domenica scorsa col Genoa.
NOIA — La partenza promette bene. Matri si coordina bene per la girata, che però è centrale. Sull'altro fronte Kolarov entra in area e impegna col sinistro Marchetti. Ma i fuochi d'artificio, se vogliamo chiamarli così, finiscono qui. Il resto del primo tempo offre pochissimo. Il Cagliari si difende bene e non trema mai. Zarate invoca il rigore per una leggera trattenuta di Agostini, ma lo 0-0 al riposo rispecchia quanto (non) visto in campo.
MA COSA FA? — Si riparte con Mauri per Perpetuini, ma è un episodio ad accendere la gara. Al 5' una punizione di Conti, forte ma centrale, fa combinare la frittata a Muslera, che si fa sfuggire la palla in maniera incredibile consegnando a Matri un facile 1-0. Va proprio tutto male alla Lazio. La reazione dei biancocelesti è comunque velleitaria. Non basta la terza punta (Cruz) e nemmeno un paio di spunti indivuali di Zarate, sempre bello da vedere ma alla resa dei conti poco incisivo. Così sono i sinistri da lontano di Kolarov le più grosse preoccupazioni per l'attento Marchetti, che blinda la vittoria dei sardi, legittimata dal palo di Lazzari nel finale. Proprio come nello scorso campionato, concluso con una salvezza comoda. E la sensazione è che anche quest'anno possa essere così.
