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da Meridiano » 03.05.09 - 06:18
Super-Ibra batte la Lazio
Ci sono partite che si possono raccontare soffermandosi su due soli minuti.
E' il 56esimo di Inter-Lazio: Ibrahimovic tenta di sfondare contro la difesa biancoceleste schierata, ma pasticcia col pallone. Non il primo errore in una partita che, per un'ora, ha visto lo svedese impacciato e a tratti, almeno apparentemente, svogliato. Come gli capita di tanto in tanto. La curva fischia e rumoreggia, Ibra non ci sta e si porta il dito alla bocca per zittirla.
Può bastare? No, se sei un campione rispondi con i piedi, non con le mani. E allora un minuto dopo, su un'azione analoga, Zlatan decide di ribadire che se l'Inter vincerà questo scudetto, sarà merito di tutti, ma di qualcuno un po' di più: prende palla e punta il povero Rozenhal, che si spaventa e gli lascia il metro fatale. Rientro verso il centro, e bolide imprendibile che per poco non sfonda la rete. L'esualtanza, rivolta ancora alla Curva Nord, non è da gentleman, e nei prossimi giorni toccherà ritornarci sopra, perchè quei gesti di insofferenza aprono ovviamente scenari inquietanti, per i tifosi dell'Inter, sul futuro del 27enne di Malmoe.
Viene così spaccata in due una partita che, fino a quel momento, aveva visto in campo l'Inter lenta, prevedibile e bloccata già vista a Napoli, e in diverse altre partite di quest'ultimo periodo. Un'Inter che prova nei primissimi minuti a forzare i tempi, ma che viene ben presto ingabbiata da una buona Lazio, che corre di più, pressa bene, e fa girare ancora meglio la palla con Matuzalem, Ledesma e Del Nero, per poi affidarsi dalla tre quarti alle accelerazioni di Zarate e ai bei movimenti di Rocchi. Gli uomini di Delio Rossi non creano clamorose palle gol, anche perché Zarate come suo solito personalizza troppo spesso l'azione, ma tirano decisamente più spesso in porta. Dall'altra parte, i laterali di difesa spingono poco (Chivu) o male (Santon), Figo sembra in serata ma diventa presto prevedibile, anche perché dall'altra parte Mancini spreca un'altra occasione per dimostrarsi un acquisto azzeccato. Il primo tempo nerazzurro è quindi il solito stillicidio di lanci lunghi per la torre svedese isolata là davanti, che fatica però tremendamente a metter giù palla e puntare l'area. Pochissime quindi le emozioni di 45 minuit che finiscono con i primi fischi di San Siro.
La ripresa inizia con la novità di Cambiasso avanzato alle spalle di Ibra, mentre Muntari arretra, e con i nerazzurri che almeno provano ad aggredire la partita. Dopo 10 minuti però Mourinho cambia tutto: fuori Santon e Mancini, dentro Crespo e Vieira, con Zanetti che arretra, e Muntari che si allarga a sinistra per un 4-4-2 puro.
Subito dopo, i due minuti che cambiano tutto: la storia di questa partita, quella del finale di campionato (perché i fantasmi, dopo quei primi 56 minuti, cominciavano davvero a materializzarsi su San Siro), e forse quella del futuro di Ibrahimovic. Che l'anno prossimo magari se ne andrà, ma per ora è ancora qui e, quando gira, è devastante: come al 70esimo, quando prende palla sulla metà campo, fugge verso l'area, attitra su di sé tutta la difesa e la taglia in due con un tocco geniale per Muntari, che col piattone in corsa trafigge Muslera.
Due perle che, ovviamente, ribaltano in due San Siro, ma non tranquilizzano Ibracadabra, che trova ancora la forza per litigare con Ledesma e farsi ammonire: un giallo pesante, che gli costerà la squalifica. E forse, il futuro che preoccupa di più Mourinho è proprio questo: perché magari nella prossima stagione l'Inter potrà anche fare a meno del suo genio, ma oggi come oggi senza di lui è dura. Anche con 7 (o 10) punti di vantaggio, e anche contro il Chievo.
Tabellino :
INTER-LAZIO 2-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Ibrahimovic al 13' s.t., Muntari al 26' s.t.
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Santon (Vieira dall'11' s.t.), Cordoba, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Muntari (Burdisso dal 30' s.t.); Figo, Mancini (Crespo dall'11' s.t.); Ibrahimovic. (Toldo, Materazzi, Jimenez, Cruz). All. Mourinho
LAZIO (4-4-2): Muslera; Siviglia, Rozenhal, Radu (Lichsteiner dal 27' s.t.), Kolarov; Brocchi, Ledesma, Matuzalem, Del Nero (Foggia dal 18' s.t.); Zarate (Kozak dal 40' s.t.), Rocchi (Carrizo, De Silvestri, Manfredini, Meghni). All. Rossi
ARBITRO: Tagliavento di Terni; assistenti Russomando e Lion.
NOTE: Spettatori 58.576, per un incasso di 1.055.904,67 euro. Ammoniti Samuel, Del Nero, Ledesma, Vieira e Chivu per gioco scorretto; Ibrahimovic e Matuzalem per comportamento non regolamentare. Angoli 6-4. Recuperi 1' pt, 3' st.
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
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Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania