Antonio Rozzi
Inviato: 17.07.13 - 02:07
Nato il 28 maggio 1994 a Roma
Altezza: 1.80
Piede naturale: sinistro
Ruolo: attaccante
Caratteristiche tecniche - Attaccante che può giostrare anche sugli esterni, dotato di buoni parametri atletici soprattutto nella fase di progressione. Ha ottime doti e qualità naturali, che però vanno affinate nel percorso di crescita con particolare attenzione alle scelte di gioco.
Il suo bagaglio tecnico deve essere accompagnato da una maturazione della fase offensiva in alcuni aspetti basilari dei movimenti quali attacco alla profondità, smarcamento e individuazione della giocata migilore. Caratterialmente va poi vinta la propria introversione e operata una fase di distacco e smarcamento dall' ambito familiare proprio per aiutare la crescita dell'autostima.
Note personali - Da sempre alla Lazio, sin dall'età di sei anni, ha fatto tutta la trafila delle giovanili biancocelesti. Nelle fila dei Giovanissimi si segnala già per la prestanza e vigoria fisica, Non a caso è il capitano della squadra che con un gol regala alla Lazio nel derby di ritorno la vittoria sulla Roma. In questa stagione Bollini decide di aggregarlo quasi stabilmente, almeno a livello di allenamenti, alla Primavera. Il ragazzo fa la spola quindi con gli ex compagni di classe '94 ai quali si affianca durante le gare di campionato. A dicembre 2010 si segnala come uno dei tre marcatori insieme a Barreto e Ceccarelli che consentono alla Lazio di vincere per il terzo anno consecutivo il trofeo internazionale Karol Woytila. Nazionale prima under 16 e ultimamente under 17, è curiosamente protagonista di un episodio di approssimazione cronistica proprio relativa alle gare giocate nelle giovanili azzurre. In occasione di un test amichevole disputatosi a Coverciano a fine aprile contro una rappresentativa di pari età della lega nazionale dilettanti, l'unico gol segnato dai ragazzi di Pasquale Salerno viene erroneamente assegnato proprio a Rozzi da molti siti tra cui quello ufficiale della Figc. In realtà il gol lo messo segno il trequartista palermitano Bollino, quasi omonimo dell'allenatore di Antonio. La magagna la scopre lui stesso alla ripresa degli allenamenti quando gli vengono recapitati dei complimenti per la segnatura che però lui rispedisce al mittente dichiarandosi “innocente..”.
Altezza: 1.80
Piede naturale: sinistro
Ruolo: attaccante
Caratteristiche tecniche - Attaccante che può giostrare anche sugli esterni, dotato di buoni parametri atletici soprattutto nella fase di progressione. Ha ottime doti e qualità naturali, che però vanno affinate nel percorso di crescita con particolare attenzione alle scelte di gioco.
Il suo bagaglio tecnico deve essere accompagnato da una maturazione della fase offensiva in alcuni aspetti basilari dei movimenti quali attacco alla profondità, smarcamento e individuazione della giocata migilore. Caratterialmente va poi vinta la propria introversione e operata una fase di distacco e smarcamento dall' ambito familiare proprio per aiutare la crescita dell'autostima.
Note personali - Da sempre alla Lazio, sin dall'età di sei anni, ha fatto tutta la trafila delle giovanili biancocelesti. Nelle fila dei Giovanissimi si segnala già per la prestanza e vigoria fisica, Non a caso è il capitano della squadra che con un gol regala alla Lazio nel derby di ritorno la vittoria sulla Roma. In questa stagione Bollini decide di aggregarlo quasi stabilmente, almeno a livello di allenamenti, alla Primavera. Il ragazzo fa la spola quindi con gli ex compagni di classe '94 ai quali si affianca durante le gare di campionato. A dicembre 2010 si segnala come uno dei tre marcatori insieme a Barreto e Ceccarelli che consentono alla Lazio di vincere per il terzo anno consecutivo il trofeo internazionale Karol Woytila. Nazionale prima under 16 e ultimamente under 17, è curiosamente protagonista di un episodio di approssimazione cronistica proprio relativa alle gare giocate nelle giovanili azzurre. In occasione di un test amichevole disputatosi a Coverciano a fine aprile contro una rappresentativa di pari età della lega nazionale dilettanti, l'unico gol segnato dai ragazzi di Pasquale Salerno viene erroneamente assegnato proprio a Rozzi da molti siti tra cui quello ufficiale della Figc. In realtà il gol lo messo segno il trequartista palermitano Bollino, quasi omonimo dell'allenatore di Antonio. La magagna la scopre lui stesso alla ripresa degli allenamenti quando gli vengono recapitati dei complimenti per la segnatura che però lui rispedisce al mittente dichiarandosi “innocente..”.