Dado82 ha scritto:è ufficiale, oggi ha rinnovato per un'altra stagione...
A.C. Milan comunica - con una nota ufficiale pubblicata sul sito ufficiale del club - che il Capitano Massimo Ambrosini ha prolungato il contratto al 30 giugno 2013.
Dado82 ha scritto:è ufficiale, oggi ha rinnovato per un'altra stagione...
A.C. Milan comunica - con una nota ufficiale pubblicata sul sito ufficiale del club - che il Capitano Massimo Ambrosini ha prolungato il contratto al 30 giugno 2013.
Milan, i dubbi di Ambrosini: "Non so cosa accadrà"
17.07.2012 15.20 di Antonio Vitiello
Ospite a "I Signori del Calcio" in onda su Sky, Massimo Ambrosini, centrocampista e capitano del Milan, ha detto la sua sui tanti addi patiti dai rossoneri in questa stagione e al grande rinnovo della squadra. "Il calcio è fatto di uomini, della loro personalità, il Milan pur cambiando è rimasto sempre grande. Non so cosa accadrà, ma ogni anno ci sono dei cambi da fare, noi giocatori non samo eterni e non toccherà solo al Milan fare questo cambio generazionale. Il Manchester, il Barça, tutti prima o poi dovranno cambiare".
Ambrosini: "Complimenti a Molmenti per l'oro olimpico. Ti aspettiamo a Milanello"
Pietro Mazzara per milannews.it
La pagina facebook ufficiale del Milan, riporta i complimenti, da Philadelphia, di capitan Ambrosini al numero uno del kayak olimpico Daniele Molmenti: "Ciao Daniele, auguri per il tuo compleanno e complimenti vivissimi per la tua grande impresa, sappiamo che sei milanista e a nome di tutta la squadra...", è proprio questo l'inizio del messaggio al vincitore del K1 Slalom da parte di Massimo Ambrosini.
Ambrosini: "Il futuro? Non so. Il ruolo? Come mezz'ala i giovani corrono di più"
Stefano Maraviglia per milannews.it
Massimo Ambrosini prova a rispondere a chi gli chiede cosa farà la prossima stagione. Il n.23 rossonero intervistato dalla Gazzetta dello Sport, non ha offerto alcun riferimento sul suo futuro. "Lascerò anch'io a fine stagione? Sono cinque anni che firmo contratti annuali, cosa vuole che ne sappia. Pochi mesi fa non avrei mai immaginato che se ne sarebbero andati in tanti". Il capitano del Milan si addentra poi nell'argomento tattica e precisa come e quanto sia pronto a mettersi in gioco, lasciando spazio anche ai più giovani. "Il mio ruolo in campo? A me piacerebbe ancora fare la mezzala sinistra, ma non mi ci vedono più, poi ci sono giovanotti che corrono, quindi. C’è tanto scetticismo intorno a noi. Io vedo un gruppo tranquillo e coeso, ragazzi responsabilizzati. L’importante è che non si sentano troppo responsabilizzati, sennò la pressione diventa intollerabile".
Ambrosini: "Siamo nervosi per la brutta figura con il Real. Kakà? Sarebbe il benvenuto
Enrico Ferrazzi per milannews.it
Il capitano rossonero, Massimo Ambrosini, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni all'arrivo della squadra a Malpensa, che sono state raccolte da Milannews.it: "Siamo tristi per aver fatto una brutta figura, è normale essere nervosi dopo una sconfitta così. Va detto però anche che abbiamo giocato contro una squadra più forte di noi. In questa stagione, squadre come il Real non possono essere sullo stesso piano del Milan, siamo consapevoli di essere uno o due gradini sotto questi grandi club. Al momento, comunque, l'importante per noi è riuscire a trovare il giusto spirito che questa squadra dovrà avere per tutta la stagione. Kakà? Non vorrei che dopo averci visto abbia cambiato idea (ride, ndr). A parte gli scherzi, Ricardo sarebbe il benvenuto, è un bravo ragazzo che ci potrebbe dare una mano, vediamo cosa succede. Il mercato in generale al momento è fermo, quindi succederà tutto alla fine. Secondo me, Kakà davanti alla difesa è inattuabile, non è il tipo di giocatore che può ricoprire questo ruolo e non lo dico perchè è il mio stesso ruolo. I nuovi? Si è creato uno spirito giusto, questa squadra è consapevole che sono cambiati i tempi perchè abbiamo perso tanti giocatori importanti. Questo ritiro ci è servito per prendere maggiore consapevolezza di questo. Non so cosa deciderà di fare la società sul mercato, è giusto concentrarci per creare un clima giusto. La stagione è lunga, i risultati sul campo ci diranno se questa squadra è riuscita a diventare ancora di più una squadra. Abbiamo tanta voglia di iniziare la stagione".
Ambrosini su Milan-Real: "Spiace aver perso così"
Pietro Mazzara per milannews.it
Il Milan riprenderà domani mattina gli allenamenti a Milanello, dopo le dichiarazioni di capitan Ambrosini di questa mattina a Malpensa a Sky: "Siamo tristi per aver fatto una brutta figura, è normale essere nervosi dopo una sconfitta così. Al momento, comunque, l'importante per noi è riuscire a trovare il giusto spirito che questa squadra dovrà avere per tutta la stagione. Kakà? Ricardo sarebbe il benvenuto, è un bravo ragazzo che ci potrebbe dare una mano, vediamo cosa succede. Il mercato in generale al momento è fermo, quindi succederà tutto alla fine. I nuovi? Si è creato uno spirito giusto, questa squadra è consapevole che sono cambiati i tempi perchè abbiamo perso tanti giocatori importanti. Questo ritiro ci è servito per prendere maggiore consapevolezza di questo. La stagione è lunga, i risultati sul campo ci diranno se questa squadra è riuscita a diventare ancora di più una squadra. Abbiamo tanta voglia di iniziare la stagione".
Ambrosini: "La Juventus dirà la sua in Champions, all'Udinese faccio i miei auguri"
Emiliano Cuppone per milannews.it
Intervistato da “Skysport”, Massimo Ambrosini ha parlato delle possibilità delle altre squadre italiane in Champions: “La Juventus anche se ritorna dopo tanti anni, ha talmente tanti giocatori di qualità che potranno dire la loro. All’Udinese facciamo i complimenti perché hanno fatto qualcosa di straordinario, sono una squadra importante soprattutto grazie a Giudolin che è un allenatore con cui ho avuto la fortuna di lavorare e gli faccio i migliori auguri”.
Ambrosini: "Ripartiamo da questa vittoria ma la Juve è un gradino sopra"
Salvatore Trovato per milannews.it
Al termine del match del Dall’Aara, Massimo Ambrosini, ai microfoni di Premium Calcio, ha rilasciato le seguenti considerazioni: "Tre punti importanti che dveono farci iniziare un campionato particolare, perché questo sarà proprio un campionato particolare per questa squadra, dopo tutto quello che è successo". Il Milan ha cambiato molti giocatori, smantellando, dopo tanti anni e trofei, il gruppo storico: "L’aspetto più duro - confessa il capitano - è stato nella passata stagione, quando nell’ultima settimana avevamo capito che qualcosa sarebbe cambiata. Personalmente avevo realizzato che qualcosa era finita, come tutte le cose che finiscono". Ambrosini si sofferma poi sul neo acquisto Nigel De Jong, autore di un’ottima prova a Bologna: "Io in coppia con De Jong? Beh, questo è da vedere, lui è sempre stato abituato a giocare davanti alla difesa, anche con un compagno al fianco. Ma non so se può fare la mezzala, vedremo. Infatti oggi il mister ha cambiato modulo a partita in corso. Abbiamo tante soluzioni, con altri centrocampisti che oggi non hanno giocato e che hanno tanta qualità". La distanza dalla Juventus, però, c’è: "Gap colmato? Non proprio, nel senso che la Juve parte indubbiamente un grandino sopra. Poi nel calcio non si sa mai. Abbiamo tanti giocatori giovani e dobbiamo diventare una squadra, abbiamo grandi possibilità di farlo e, soprattutto - conclude -, tanta volontà".
Ambro ammette: "Avvertiamo lo scetticismo dei tifosi. Per noi deve essere una molla in più"
Pietro Mazzara per milannews.it
Intervistato dal Corriere della Sera, il capitano del Milan Massimo Ambrosini ha parlato del sentimento dei tifosi che sembrano essere scoraggiati davanti a questa nuova squadra smembrata dei suoi campioni: “Avvertiamo lo scetticismo verso questa squadra, ma il pessimismo deve essere una molla per noi. Il Milan è cambiato, bisogna adeguarsi. Il Milan può lottare per fare un buon campionato. Se dobbiamo dire che è sullo stesso piano della Juve o ha le qualità delle altre allora siamo lì. Di certo la Juve ha una miglior identità di squadra, ha giocato meglio di noi, si è rinforzata nei ruoli dove aveva carenze ed è cambiata meno di noi”.
Grandi paroleAmbrosini: "Siamo preoccupati. Allegri ha il nostro sostegno"
Salvatore Trovato per milannews.it
Massimo Ambrosini parla da capitano, guardando più all’aspetto emotivo della squadra, amareggiata dopo i due ko consecutivi in casa: "Siamo un po’ preoccupati - ha dichiarato a Premium Calcio -, in questo momento dobbiamo toglierci di dosso le preoccupazioni, ce lo dice anche mister Allegri. Dobbiamo rimanere uniti e parlare poco, perché la squadra ha le qualità e le potenzialità per far bene". I rossoneri hanno creato poco, cercando spesso la soluzione dalla distanza: "Il tiro da fuori era una buona soluzione, visto il loro modo di giocare, noi ci abbiamo provato parecchio ma non siamo riusciti a far gol mentre loro ci sono riusciti. E’ importante l’aspetto psicologico - prosegue il centrocampista milanista -, perché può subentrare la preoccupazione ma non deve essere un alibi, visto che siamo all’inizio della stagione. Per fare bene dobbiamo sfruttare al massimo le nostre potenzialità". Lo spogliatoio, comunque, si stringe attorno al proprio allenatore: "In questo momento i discorsi tecnici lasciano spazio all’aspetto morale, perché quando perdi due match in casa sei amareggiato, quindi prima bisogna mettere a posto l’aspetto emotivo. L’allenatore sa di avere il sostegno di questa squadra, siamo tutti sula stessa barca, compresa la società. C’è poco da dire - conclude Ambrosini - e tanto da fare".
Ambrosini: "Il derby arriva nel momento giusto, il gruppo è sempre stato con Allegri. Su El Shaarawy e Cassano..."
Enrico Ferrazzi per milannews.it
A due giorni dal derby, SkySport24 ha intervistato il capitano del Milan, Massimo Ambrosini, che ha parlato di diversi temi importanti in vista della sfida di domenica sera alle 20.45 a San Siro.
Sulla sua presenza in campo: “Ho avuto un problema a Parma che mi ha costretto a saltare anche la trasferta in Russia. Oggi mi sono allenato a parte e domani vediamo se riesco a fare qualcosa in gruppo. Il derby per me è una partita che chiunque vuole giocare e che può anche condizionare una stagione”
Sul momento della squadra: “Stiamo crescendo nelle ultime partite, abbiamo bisogno adesso di risultati e il derby arriva nel momento giusto”.
Sul nuovo modulo: “Il nuovo modulo è buono, la differenza può farlo il modo in cui viene interpretato. Una squadra che riesce a cambiare più moduli in una partita è molto importante nel calcio moderno”.
Su El Shaarawy: “Ha qualità molto importanti, spero che per lui questo sia solo l’inizio. Deve rimanere con i piedi per terra, ma è un bravo ragazzo e quindi lo farà sicuramente. La scommessa con lui? L’ho fatta per stimolarlo, mi sa che mi toccherà davvero pagargli le vacanze”.
Sullo scambio Pazzini-Cassano: “L’affare lo hanno fatto sicuramente i due giocatori perché non stavano bene nelle loro squadre. Alla fine della stagione vedremo chi ci ha guadagnato tra le due squadre. Cassano? Non è vero che non lo sopportavamo più, qui ha lasciato a tutti buoni ricordi”.
Sull’Inter: “Non temo nessuno in particolare, temo tutta la squadra. Ho una stima infinita per Zanetti perché dopo aver affrontato tante difficoltà è riuscito a togliersi tante soddisfazioni con la sua squadra”.
Su Stramaccioni: “Mi ha fatto una buona impressione da subito, è molto competente e deciso. I giocatori lo seguono è questa è la cosa più importante per un allenatore”.
Su Allegri: “Ha sempre avuto l’appoggio del gruppo, vogliamo arrivare in fondo a questa stagione con lui perchè si merita questa opportunità, sperando di toglierci delle soddisfazioni insieme”.
Sugli tanti addii di questa estate: “Mi mancano tutti, ho lasciato tanti amici prima che calciatori”.
Ambrosini: "Non sono pentito di essere rimasto. Avvertiamo lo scetticismo dei tifosi. In futuro vorrei allenare i giovani"
Antonio Vitiello per milannews.it
Ecco uno stralcio dell'intervista rilasciata da Massimo Ambrosini al mensile Forza Milan!, nel numero di ottobre, proposta dal sito ufficiale rossonero acmilan.com
Dopo l’addio di tanti campioni, una stagione di transizione inevitabile. Ti sei mai pentito della scelta di rimanere al Milan?
“Direi proprio di no. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, ciononostante sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta, perché ho ascoltato quello che la mia testa e il mio cuore mi suggerivano. Mi aspettavo una stagione diversa rispetto alle precedenti ma credo che nella vita sia bello e forse anche giusto confrontarsi con delle problematiche”.
Non tutti i tifosi hanno apprezzato, come dimostrano certi vuoti sugli spalti.
“Secondo me bisogna distinguere tra pubblico pagante e tifosi. San Siro non sarà gremito come una volta però la curva è sempre piena e questo è un dato che va sottolineato in un momento del genere. La squadra avverte il sostegno da parte dei tifosi più accaniti e avverte anche lo scetticismo generale. In ogni caso i tifosi vanno ringraziati per il loro affetto”.
Cosa vuoi fare da grande?
“Mi sta venendo voglia di allenare i giovani però mi tengo aperte tutte le porte. Vediamo, mi piacerebbe sicuramente rimanere nell’ambiente di questa società”.
Il Milan è speciale anche in questo, nel senso che è una grande famiglia.
“Si, perché ha avuto la fortuna di avere un gruppo di giocatori che si è legato a questa squadra, sviluppando un senso di appartenenza. Inoltre ha una struttura all’interno che è diversa dalle altre: io ne parlo senza cognizione di causa perché non sono andato da altre parti, ma chi ha giocato altrove e poi è venuto qui ha notato la differenza con le altre squadre. Il Milan ha un’organizzazione societaria di primissimo livello”.
Ambrosini: "Questa squadra ha qualcosa di ancora inespresso, possiamo e dobbiamo fare meglio"
Enrico Ferrazzi per milannews.it
Sul mensile rossonero Forza Milan, il capitano Massimo Ambrosini ha detto la sua sul valore reale della squadra milanista di questa stagione. Ecco quanto riporta MilanNews.it: “Il valore reale? In questo momento non lo so e credo che non lo sappiano neanche i miei compagni, nel senso che qualcosa di inespresso la squadra ce l’ha sicuramente. Comunque non c’è da preoccuparsi: siamo solo all’inizio della stagione e il Milan storicamente ha spesso fatto fatica a iniziare bene il campionato. In altre parole, possiamo e dobbiamo fare meglio: dove potremo arrivare e cosa potremo fare lo dirà il campo, ma siamo sempre il Milan e non mi sembra che le rivali stiano mostrando meraviglie, salvo un paio di eccezioni”.