Dalla Gazzetta dello sport ecco la sue prime parole da Ex del Milan :
la conferenza — Dopo le 21 brasiliane, le 2 di notte in Italia, Kakà ha pronunciato le sue prime parole da giocatore del Real. "Auguro al Milan di vincere lo scudetto. E anche tutto il resto.... No, tutto, tutto no. La Champions proverò a vincerla con il Real Madrid". Ricky Kakà prova a sorridere. Ma l’impresa è disperata. E’ la notte dell’addio al Milan. Al calcio italiano. "So che i tifosi rossoneri sono tristi. Loro piangono, io piango. Al Milan devo tutto. Mi ha portato in Europa, mi ha costruito intorno un progetto calcistico e mi ha aiutato a diventare il numero 1 al mondo. Con il Milan ho conquistato il pallone d’Oro. Con la società rossonera finisce un rapporto professionale ma continua un rapporto sentimentale".
Perché si è arrivati a questo divorzio?
"Nel mondo stanno succedendo gravi cose dal punto di vista economico. La crisi ha colpito le imprese. E il Milan è un’impresa calcistica. I soldi del mio trasferimento possono aiutare la società rossonera a superare questo momento di difficoltà e a costruire un futuro ancora più importante".
- E il Real?
"E’ un club leggendario. Quando mi è stata proposta la possibilità di andare al Real ho subito accettato. E’ una bella sfida. Un’altra porta che si apre. So benissimo che quando sono arrivato al Milan nessuno mi chiedeva niente di speciale. Al Real dovrò fare qualcosa di speciale".
- Il presidente Florentino Perez le ha proposto di indossare la maglia numero 5, quella di Zidane.
"Ci penserò. Zidane è stato un campione. Ha fatto la storia del Real Madrid. Pure io voglio contribuire a vincere qualcosa di importante. Il presidente Perez mi ha illustrato un progetto ambizioso. Ma nel Real ci sono già tanti campioni. Penso a Raul, a Casillas".
- Il sogno dei madrileni è strappare la Champions al Barcellona.
"Ci proveremo. Certo che il Barcellona ha dimostrato di essere un grande club. C’é quel Messi...".
- Quando è partito dall’Italia quale era la sua idea?
"Di restare al Milan. Però, sia chiaro, il Real non è stata solo una scelta economica. Il Real mi piace".
Kakà durante la conferenza stampa a Recife. Reuters - A chi lascia la sua eredità in maglia rossonera?
"A Pato. E’ l’uomo giusto per il presente e per il futuro. Ma nel Milan non lascio solo campioni. Lascio anche tanti amici. Penso a Gattuso, a Nesta, a Seedorf, a Ronaldinho. Alcuni di loro mi hanno aiutato a diventare Kakà".
- E Leonardo?
"Dimostrerà di essere un grande allenatore".
- Un pensiero alla società rossonera.
"Con Berlusconi ho avuto un ottimo rapporto e con Galliani c’é sempre stata chiarezza e onestà. Insieme, a esempio, abbiamo deciso l’inverno scorso di far cadere l’ipotesi Manchester City".
- Ha firmato un contratto per sei anni.
"Il tempo per entrare nella storia del Real e magari per vincere il mondiale in Brasile nel 2014".